Archivio per 4 ottobre 2014
LA MUSICA DELLA VITA
~ Hermann Hesse ~
Tutto insieme, tutte le voci,
tutte le mete, tutti i desideri,
tutti i dolori, tutta la gioia,
tutto il bene e il male,
tutto insieme era il mondo.
Tutto insieme era il fiume del divenire,
era la musica della vita.
da Orso Tony
IL GRUPPO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L'ARTE
Leonardo, come sappiamo, è stato
un uomo di grandissimo ed universale ingegno in diversi ambiti del sapere,
dalla pittura alla scultura, dall’architettura alle invenzioni,
dalla scenografia all’anatomia, dalla musica alla scrittura… etc
La sua opera più nota – Monna Lisa (Partic.)
E’ anche unanimemente ritenuto uno dei più grandi geni di sempre.
Volendo quindi ricordarlo in modo completo non basterebbe certo un solo post,
per cui mi limito a proporre questo post
dedicato ad un dipinto da poco attribuitogli anche se tra molte polemiche.
Vinci 15.4.1452 – Amboise 2.5.1519
Spesso le opere di Leonardo presentano grandi misteri
(a partire dalla Gioconda)
ed anche questa, recentemente attribuitagli, non è da meno.
Ma stavolta i dubbi sono proprio sull’attribuzione
(alla fine dirò il mio pensiero)
anche se resta in ogni caso un’opera affascinante.
Isabella d’Este – Leonardo
IL DIPINTO DI ISABELLA D’ESTE
ECCEZIONALE RITROVAMENTO O INCERTA ATTRIBUZIONE?
LE PROVE… E LE POLEMICHE
a cura di Tony Kospan
Il dipinto ritrovato in caveau di una banca Svizzera quasi casualmente, tra le opere della collezione privata di una famiglia italiana che vive tra il Centro Italia e la Svizzera tedesca era tra i dipinti più ricercati ed un vero e proprio giallo della Storia dell’Arte.
C’era sì la prova della sua esistenza… ma erano 500 anni che gli storici dell’arte cercavano il ritratto leonardesco di Isabella d’Este per quasi 50 anni (dal 1490 al 1539) Marchesa di Mantova nonché tra le donne più famose ed interessanti del Rinascimento e dipinta anche da Tiziano.
Isabella d’Este – Leonardo – Partic.
LE PROVE DELL’ESISTENZA DEL DIPINTO LEONARDESCO
1 – disegno preparatorio su cartone conservato al Museo del Louvre
2 – le lettere della Marchesa che chiedevano modifiche del colore
3 – notizie del 1517 di un quadro di Isabella nel castello di Blois.
Il bozzetto del Louvre
Ma il quadro trovato in un caveau svizzero è davvero quello che si cercava?
Beh per molti esperti non ci sono dubbi…
Lo confermerebbero queste prove scientifiche ed… artistiche.
LE “PROVE” DELL’ATTRIBUZIONE A LEONARDO
1 – La prova del carbonio
2 – I pigmenti sono uguali a quelli utilizzati da Leonardo in altri dipinti
3 – Lo stile del Maestro
4 – La certificazione del prof. C. Pedretti massimo esperto di Leonardo
5 – La fedele riproposizione dell’immagine del bozzetto del Louvre con la sola aggiunta di corona e scettro.
6 – La visione con la fluorescenza mostra il libro.
Autoritratto
In verità il dipinto era stato ritrovato alcuni anni fa
ma solo dopo una serie di approfonditi esami
diversi esperti ne hanno confermato l’autenticità.
Isabella d’Este – Bozzetto e opera
Ma come si diceva diversi altri esperti
contestano questa attribuzione ritenendo l’opera di allievi di Leonardo.
LE CONTESTAZIONI ALL’ATTRIBUZIONE
La foggia del vestito sarebbe stata non di moda nel 1514 ma lo era nel 1500;
Mancanza dei tipici chiaroscuri di Leonardo;
Dito indice eccessivamente lungo e quindi cosa assurda per un artista come Leonardo amante delle proporzioni e conoscitore del corpo umano;
Sia i drappeggi che i capelli appaiono duri e privi dei consueti volumi realizzati da genio fiorentino in altri dipinti… come questo che vediamo qui sotto.
Leonardo – La Vergine delle rocce (partic.)
UN MIO PERSONALE PENSIERO
Appaiono verosimili entrambe le tesi e quindi il dilemma sarebbe irrisolvibile.
Esaminiamo però alcuni punti incontrovertibili.
La rassomiglianza dell’opera con il dipinto preparatorio (conservato al Louvre) del 1499 creato da Leonardo durante un soggiorno a Mantova, ospite dei Gonzaga, dimostra la conoscenza del primo da parte degli autori del successivo dipinto.
Orbene le 2 tesi hanno un punto in comune evidenziato anche nell’analisi tecnica del dipinto.
Parlo della presenza accertata di più mani nella sua realizzazione.
Questo fa supporre che l’opera iniziata da Leonardo sia stata completata da allievi del Maestro i suoi “preferiti” Salai e Melzi e questo spiegherebbe le segnalate incongruenze.
Per questo la massima parte degli esperti (ed io con loro) quindi, pur con questi limiti, attribuiscono l’opera a Leonardo.
Tony Kospan
In un'antologia di canzoni – poesie penso che questa nota…,
ma non notissima canzone…, del grande Tenco non possa mancare…
Per me è poesia pura…
Luigi Tenco (Cassine 21 3 1938 – Sanremo 27 1 1967)
La canzone è tutta sua…
testo e musica…
Appare a me… ma non solo…
come una delle sue canzoni più incisive…
più sensuali… più romantiche e più intriganti…
Direi che rappresenta un vero e proprio unicum…,
proprio per questi aspetti…,
tra le canzoni di questo mitico cantautore…
vero mito della gioventù… degli anni 60…
E’ bello ascoltarla
sia nella versione maschile sofferta e profonda del grande Luigi…
che nella versione femminile
cantata con la consueta sensualità ed intensità
dalla classica Ornella Vanoni…
Prima però… leggiamo il testo…
per apprezzarne il valore “poetico”.
IO SI’
– Tenco –
Io sì,
che t’avrei fatto vivere
una vita di sogni
che con lui non puoi vivere
Io sì,
avrei fatto sparire
dai tuoi occhi la noia
che lui non sa vedere
ma ormai…
Io sì,
t’avrei detto il mio amore
cercando le parole
che lui non sa trovare
Io sì,
t’avrei fatta invidiare
dalle stesse tue amiche
che di lui ora ridono,
ma ormai…
Io sì,
t’avrei fatta arrossire
dicendoti “ti amo”
come lui non sa dire
Io sì,
da te avrei voluto
quella tua voce calda
che a lui fa paura
ma ormai…
Io sì,
t’avrei fatto capire
che il bello della sera
non è soltanto uscire
Io sì,
t’avrei insegnato
che si incomincia a vivere
quando lui vuol dormire,
ma ormai…
Io sì,
che t’avrei insegnato
qualcosa dell’amore
che per lui è peccato
Io sì,
t’avrei fatto sapere
quante cose tu hai
che mi fanno impazzire
ma ormai…
Ascoltiamola dunque cantata dall’autore…
e, se ci va,
anche nella bella interpretazione della Vanoni…
Ciao da Tony Kospan
ARTE MUSICA POESIA ETC…
I N S I E M E
NEL GRUPPO DI FB
Un breve ma simpatico brano sull'eco,
fenomeno acustico che ha affascinato
l'umanità fin dai tempi antichi,
con una sua interessante morale
La ninfa Eco in pietra (Parque del Laberinto de Horta – Barcellona)
IL RAGAZZO E L’ECO
Un raccontino di saggezza…
“Un ragazzino e suo padre passeggiavano tra le montagne…
All’improvviso il ragazzino inciampò, cadde e, facendosi male, urlò :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”
Con suo gran stupore il bimbo sentì una voce venire dalle montagne che ripeteva :”AAAhhhhhhhhhhh!!!”
Con curiosità, egli chiese: “Chi sei tu?”
E ricevette la risposta: “Chi sei tu?”
Dopo il ragazzino urlò: “Io ti sento! Chi sei?”
E la voce rispose: “Io ti sento! Chi sei?”
Infuriato da quella risposta egli urlò: “Codardo”
E ricevette la risposta: “Codardo!”
Allora il bimbo guardò suo padre e gli chiese: “Papà, che succede?”
Il padre gli sorrise e rispose:”Figlio mio, ora stai attento:”
E dopo l’uomo gridò: “Tu sei un campione!”
La voce rispose: “Tu sei un campione!”
Il figlio era sorpreso ma non capiva.
Allora il padre gli spiegò: “La gente chiama questo fenomeno ECO ma in realtà è VITA.
La Vita, come un’eco, ti restituisce quello che tu dici o fai.
La vita non è altro che il riflesso delle nostre azioni.
Se tu desideri più amore nel mondo, devi creare più amore nel tuo cuore; se vuoi che la gente ti rispetti, devi tu rispettare gli altri per primo.
Questo principio va applicato in ogni cosa, in ogni aspetto della vita; la Vita ti restituisce ciò che tu hai dato ad essa.
La nostra Vita non è un insieme di coincidenze, è lo specchio di noi stessi.
(TESTO DAL WEB)
CIAO DA ORSO TONY
Vivere il web in modo più riservato
come in un club un salotto tra amici?
Arte poesia, musica, riflessioni, buonumore, test etc…
Vieni in Gabito Grupos sarai protagonista
nel nostro gruppo di
Amici di penna
PROBLEMI AD ISCRIVERTI?
T.K.
A TUTTI COLORO CHE SI CHIAMANO
FRANCESCA… FRANCESCO…
E DIMINUTIVI VARI DI OGNI TIPO…
FRANCESCO E' IL NOME
DI QUELLO CHE E' FORSE IL SANTO PIU' GRANDE
E CERTAMENTE IL PIU' UNIVERSALMENTE AMATO…
PERCHE' AMMIRATO ANCHE DAI LAICI
E' POI ANCHE IL NOME SCELTO DAL PAPA ATTUALE
CHE SIA OGGI PER VOI UN GIORNO DI GRANDE FELICITA'
DA TONY KOSPAN
Silvestro Lega
La sola cosa che si possiede è l'Amore che si dà.
Isabel Allende
Silvestro Lega – La curiosa
A GIORNI ALTERNI…
Maria Luisa Spaziani
A giorni alterni sono io la luna
e tu l’immensa terra che mi attira,
e questa notte tu, tu sei la luna
– io ti tengo al guinzaglio –
so che mi stai sognando, mi accarezzi,
i globuli lo sanno del mio sangue,
ogni mio nervo teso come un arco
o un’arpa eolia che vibra al respiro.
Silvestro Lega – Il pergolato
a tutti da Tony Kospan
LA PAGINA DI SOGNO DI FB
IL TUO SPAZIO VIRTUALE
D'ARTE POESIA MUSICA ETC
TONY KOSPAN
Oggi che sono in corso in tutto il mondo feste in suo onore
desidero dire 2 parole
su questa grandissima personalità ancor oggi,
dopo un millennio,
amatissima sia dai credenti che non.
SAN FRANCESCO
IN UNA VISIONE LAICA
Tony Kospan
San Francesco (Assisi 1182 ca. – Assisi 1226)
Il suo amore per il creato in genere… gli umili… gli animali… la natura in ogni sua forma… ne fanno un antesignano immenso e geniale del pensiero moderno…
Ne è la più chiara rappresentazione questa sua famosissima poesia…
(canto gregoriano)
IL CANTICO DELLE CREATURE
Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne
benedictione. Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi Signore, per sor’Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.
Laudato si’, mi Signore, per quelli che perdonano per lo
Tuo amore
et sostengono infrmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato s’ mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate.
.
.
Le celebrazioni per la sua festa costituiscono ogni anno quindi un momento forte, a mio parere, per ripensare la sua personalità e la sua missione, sia in chiave religiosa che laica nonché il suo lascito ai posteri ( che ahimè non sembra che l'abbiano davvero colto ) in temini d'amore e fratellanza universale… ma anche di libertà di pensiero e di capacità di opporsi ai diktat di cieche autorità…
In tempi difficili come i nostri dobbiamo, se non vogliamo perdere il filo di una vita degna e ragionevole
e rimanere prigionieri solo di una facile continua protesta:
– lasciar cadere il “lamentoso urlante vergognoso ciarpame” che ci bombarda da ogni dove…, (soprattutto dai mass media e da chi li guida…)
– cercare di esser vicini alle persone che maggiormente soffrono per la crisi…
– e focalizzare le eterne problematiche veramente essenziali del nostro esser… umani…
Queste problematiche sono rappresentate principalmente da questi tre aspetti
che non possono, nè potranno, essere messi mai da parte
né da chi crede… né da chi non crede:
Dio o il Mistero della Vita,
L’Uomo
La Natura.
Giotto (San-Francesco predica agli uccelli)
.
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Tony Kospan
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IL PIU' BELLO DEI MARI
Nazim Hikmet
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
*
DA TONY KOSPAN
*I dipinti sono di Josephine Wall
PER CHI AMA LA POESIA
ED IL SUO MONDO