Archivio per l'etichetta ‘Nazim Hikmet’
Hikmet, notissimo poeta, drammaturgo e scrittore del novecento
è uno dei più grandi esponenti della letteratura turca.

Salonicco 15.01.1902 – Mosca 3.6.1963
BREVE BIOGRAFIA
.
.
Impregnato di cultura occidentale, avendo studiato nel liceo francese di Galatasaray (Istanbul), fin da giovanissimo scrisse poesie.
Attratto da idee socialiste si schierò subito con Atatürk (Mustafa Kemal) futuro Padre della Patria turco che in seguito però abbandonò.
Dopo un periodo di insegnamento in Anatolia, attratto dalle idee socialiste e soprattutto per aver denunciato il genocidio Armeno, fu costretto ad espatriare in Russia dove studiò sociologia.
Tornato in patria nel 1928, senza visto, scrisse molti articoli, testi e poesie ma poi, per il rientro irregolare, fu condannato alla prigione ma successivamente fu amnistiato.
Per le sue attività anti naziste e di oppositore al regime turco nel 1938 fu condannato a a 28 anni e 4 mesi di carcere.
Dopo 12 anni di prigione, nel 1950, grazie all’impegno di grandi intellettuali europei come Picasso, Sartre ed altri fu liberato.

Si sposò, ma poi a seguito di nuove pressioni del regime, dovette abbandonare, senza moglie e figlio, la Turchia e peregrinare un po’ per tutta l’Europa.
Perduta la cittadinanza turca acquisì quella polacca.
Si innamorò, nel 1960, di una donna giovane e si sposò ancora una volta ma nel 1963 morì per un attacco cardiaco mentre si trovava a Mosca.
La sua biografia però non rende merito alla profondità del suo pensiero ed alla genialità della sua visione poetica per cui ritengo opportuno passare alla lettura di alcune tra le sue poesie più belle.
.
.

Qui è con l’amatissima moglie (Immagine dal sito http://www.violettanet.it/)
Esse però sono proprio tantissime e tutte le belle per cui ho dovuto necessariamente fare una selezione scegliendone 10 tra quelle che amo di più.

Dopo questa prima, qui su, leggibile in immagine,
che è forse la più nota,
ecco ora altre sue 9 mitiche poesie divise per temi:
AMORE – NATURA – CONCETTI MORALI
.
.

.
POESIE D’AMORE
.
.
CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI
Ciò che ho scritto di noi
è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi
è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull’erba
è la tua assenza
quando divento l’ultima luce
all’ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte
fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
CHE STA FACENDO ADESSO?
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
E’ a casa? Per la strada ?
Al lavoro? In piedi? Sdraiata?
Forse sta alzando il braccio?
Amor mio
come appare in quel movimento
il polso bianco e rotondo!
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
Un gattino sulle ginocchia
Lei lo accarezza.
O forse sta camminando
ecco il piede che avanza.
Oh i tuoi piedi che mi son cari
che mi camminano sull’anima
che illuminano i miei giorni bui!
A che pensa? A me? O forse…chi sa
ai fagioli che non si cuociono.
O forse si domanda
perché tanti sono infelici
sulla terra.
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
BENVENUTA DONNA MIA!
Benvenuta, donna mia, benvenuta!
Certo sei stanca
come potrò lavarti i piedi
non ho acqua di rose né catino d’argento.
certo avrai sete
non ho una bevanda fresca da offrirti
certo avrai fame
e io non posso apparecchiare
una tavola con lino candido
la mia stanza è povera e prigioniera
come il nostro paese.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!
Hai posato il piede nella mia cella
e il cemento è divenuto prato
hai riso
e rose hanno fiorito le sbarre
hai pianto
e perle son rotolate sulle mie palme
ricca come il mio cuore
cara come la libertà
è adesso questa prigione.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!

POESIE CON TEMA NATURA
FRATELLO MARE
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti,
arrivederci fratello mare.
NOTTE D’AUTUNNO
In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa alla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.

VEDER CADERE LE FOGLIE
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.

POESIE MORALI
AMO IN TE
Amo in te
l’avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
Amo in te l’impossibile ma non la disperazione..

ALLA VITA
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

.
PRIMA DI TUTTO… L’UOMO!
Ragazzo mio,
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore,
saziarsi della vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra come un inquilino,
o come un villeggiante stagionale.
Ricorda: in questo mondo devi vivere saldo,
vivere come nella casa paterna
.Credi al grano, alla terra,
al mare
ma prima di tutto all’uomo.
Ama la nuvola, il libro
la macchina, ma prima di tutto
l’uomo.
Senti infondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
della stella che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole, della pioggia e
della neve, dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo.
Tony Kospan
Copyright Tony Kospan
– Vietata la copia senza indicare con chiarezza autore del post e nome del blog –
PER LE NOVITA’
SE IL BLOG TI PIACE… I S C R I V I T I
.
.
..
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Eugene de Blaas
Tutte le persone sanno dare consigli e conforto
al dolore che… non provano.
– William Shakespeare –
.
.
.
.
.
Eugene de Blaas – La corte
I TUOI OCCHI
– Nazim Hikmet –
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all’ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d’Antalya,
sono cosi, le spighe, di primo mattino;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s’illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
Così sono d’autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.
Eugene de Blaas – Le curiose
SE… IL BLOG TI PIACE… ISCRIVITI
.
.
.



Eugene de Blaas – Serenata
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Helene Beland
Un abbraccio è staccare un pezzettino di sé
per donarlo all’altro affinché possa continuare
il proprio cammino meno solo.
– Pablo Neruda –
Cercami – Renato zero
CHE STA FACENDO ADESSO?
Nazim Hikmet
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
E’ a casa? per la strada?
Al lavoro? In piedi? Sdraiata?
Forse sta alzando il braccio?
Amor mio
come appare in quel movimento
il polso bianco e rotondo!
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
Un gattino sulle ginocchia
lei lo accarezza.
O forse sta camminando
ecco il piede che avanza.
Oh i tuoi piedi che mi son cari
che mi camminano sull’anima
che illuminano i miei giorni bui!
A che pensa?
A me? o forse… chi sa
ai fagioli che non si cuociono.
O forse si domanda
perché tanti sono infelici
sulla terra.
che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
Helene Beland
a tutti.

PER LE NOVITA’ DEL BLOG


SE… TI PIACE… ISCRIVITI
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
George Henry Boughton – Il geloso che controlla
L’oscurità non scaccia l’oscurità: solo la luce può farlo.
L’odio non scaccia l’odio: solo l’amore può farlo.
– Martin Luther King Jr. –
George Henry Boughton
CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI
Nazim Hikmet
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull’erba
è la tua assenza
quando divento l’ultima luce all’ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
George Henry Boughton – Fine della luna di miele
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
.
.
.
.
(Buonasera buonasera)
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...

Gustave Caillebotte – Strada di Parigi sotto la pioggia
Non imitare mai niente e nessuno.
Un leone che imita un leone diventa una scimmia.
– Victor Hugo –
Gustave Caillebotte – Donna che si veste
SEI LA MIA SCHIAVITU’
Nazim Hikmet
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d’estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro
Gustave Caillebotte – Al balcone
da Tony Kospan
CLICCA QUI GIU’ PER LE NOVITA’ DEL BLOG
E… SE TI PIACE… I S C R I V I T I

Gustave Caillebotte
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Hikmet, notissimo poeta, drammaturgo e scrittore del novecento
è uno dei più grandi esponenti della letteratura turca.

Salonicco 15.01.1902 – Mosca 3.6.1963
BREVE BIOGRAFIA
.
.
Impregnato di cultura occidentale, avendo studiato nel liceo francese di Galatasaray (Istanbul), fin da giovanissimo scrisse poesie.
Attratto da idee socialiste si schierò subito con Atatürk (Mustafa Kemal) futuro Padre della Patria turco che in seguito però abbandonò.
Dopo un periodo di insegnamento in Anatolia, attratto dalle idee socialiste e soprattutto per aver denunciato il genocidio Armeno, fu costretto ad espatriare in Russia dove studiò sociologia.
Tornato in patria nel 1928, senza visto, scrisse molti articoli, testi e poesie ma poi, per il rientro irregolare, fu condannato alla prigione ma successivamente fu amnistiato.
Per le sue attività anti naziste e di oppositore al regime turco nel 1938 fu condannato a a 28 anni e 4 mesi di carcere.
Dopo 12 anni di prigione, nel 1950, grazie all’impegno di grandi intellettuali europei come Picasso, Sartre ed altri fu liberato.

Si sposò, ma poi a seguito di nuove pressioni del regime, dovette abbandonare, senza moglie e figlio, la Turchia e peregrinare un po’ per tutta l’Europa.
Perduta la cittadinanza turca acquisì quella polacca.
Si innamorò, nel 1960, di una donna giovane e si sposò ancora una volta ma nel 1963 morì per un attacco cardiaco mentre si trovava a Mosca.
La sua biografia però non rende merito alla profondità del suo pensiero ed alla genialità della sua visione poetica per cui ritengo opportuno passare alla lettura di alcune tra le sue poesie più belle.
.
.

Qui è con l’amatissima moglie (Immagine dal sito http://www.violettanet.it/)
Esse però sono proprio tantissime e tutte le belle per cui ho dovuto necessariamente fare una selezione scegliendone 10 tra quelle che amo di più.

Dopo questa prima, qui su, leggibile in immagine,
che è forse la più nota,
ecco ora altre sue 9 mitiche poesie divise per temi:
AMORE – NATURA – CONCETTI MORALI
.
.

.
POESIE D’AMORE
.
.
CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI
Ciò che ho scritto di noi
è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi
è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull’erba
è la tua assenza
quando divento l’ultima luce
all’ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte
fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
CHE STA FACENDO ADESSO?
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
E’ a casa? Per la strada ?
Al lavoro? In piedi? Sdraiata?
Forse sta alzando il braccio?
Amor mio
come appare in quel movimento
il polso bianco e rotondo!
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
Un gattino sulle ginocchia
Lei lo accarezza.
O forse sta camminando
ecco il piede che avanza.
Oh i tuoi piedi che mi son cari
che mi camminano sull’anima
che illuminano i miei giorni bui!
A che pensa? A me? O forse…chi sa
ai fagioli che non si cuociono.
O forse si domanda
perché tanti sono infelici
sulla terra.
Che sta facendo adesso
adesso, in questo momento?
BENVENUTA DONNA MIA!
Benvenuta, donna mia, benvenuta!
Certo sei stanca
come potrò lavarti i piedi
non ho acqua di rose né catino d’argento.
certo avrai sete
non ho una bevanda fresca da offrirti
certo avrai fame
e io non posso apparecchiare
una tavola con lino candido
la mia stanza è povera e prigioniera
come il nostro paese.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!
Hai posato il piede nella mia cella
e il cemento è divenuto prato
hai riso
e rose hanno fiorito le sbarre
hai pianto
e perle son rotolate sulle mie palme
ricca come il mio cuore
cara come la libertà
è adesso questa prigione.
Benvenuta, donna mia, benvenuta!

POESIE CON TEMA NATURA
FRATELLO MARE
Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po’ della tua ghiaia
un po’ della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po’ più di speranza
eccoci con un po’ più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti,
arrivederci fratello mare.
NOTTE D’AUTUNNO
In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa alla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.

VEDER CADERE LE FOGLIE
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto, quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo, quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.

POESIE MORALI
AMO IN TE
Amo in te
l’avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l’audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l’impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
Amo in te l’impossibile ma non la disperazione..

ALLA VITA
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.
La vita non é uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla é più bello, più vero della vita.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.

.
PRIMA DI TUTTO… L’UOMO!
Ragazzo mio,
io non ho paura di morire.
Tuttavia, ogni tanto mentre lavoro
nella solitudine della notte,
ho un sussulto nel cuore,
saziarsi della vita, figlio mio,
è impossibile.
Non vivere su questa terra come un inquilino,
o come un villeggiante stagionale.
Ricorda: in questo mondo devi vivere saldo,
vivere come nella casa paterna
.Credi al grano, alla terra,
al mare
ma prima di tutto all’uomo.
Ama la nuvola, il libro
la macchina, ma prima di tutto
l’uomo.
Senti infondo al tuo cuore
il dolore del ramo che secca,
della stella che si spegne,
della bestia ferita,
ma prima di tutto
il dolore dell’uomo.
Godi di tutti i beni terrestri,
del sole, della pioggia e
della neve, dell’inverno e dell’estate,
del buio e della luce,
ma prima di tutto
godi dell’uomo.
Tony Kospan
Copyright Tony Kospan
– Vietata la copia senza indicare con chiarezza autore del post e nome del blog –
PER LE NOVITA’
SE IL BLOG TI PIACE… I S C R I V I T I
.
.
..
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Sophie Anderson – Il volto giusto della donna

Le uniche cose che ti appartengono davvero sono i tuoi sogni
e la libera volontà di vivere la vita nel modo in cui desideri farlo.
Tutto il resto lo prendiamo soltanto in prestito.
S. -Bambaren “Lettera a mio figlio sulla felicità” –
Sophie Anderson – La musica
I GIORNI SON SEMPRE PIU’ BREVI
Nazim Hikmet
I giorni son sempre più brevi
le piogge cominceranno.
La mia porta, spalancata, ti ha atteso.
Perché hai tardato tanto?
Sul mio tavolo, dei peperoni verdi, del sale, del pane.
Il vino che avevo conservato nella brocca
l’ho bevuto a metà, da solo, aspettando.
Perché hai tardato tanto?
Ma ecco sui rami, maturi, profondi
dei frutti carichi di miele.
Stavano per cadere senz’essere colti
se tu avessi tardato ancora un poco.
.

Sophie Anderson – Volto di ninfa
.
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Ti penso – M. Ranieri

Sophie Anderson – Dolci sogni
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
.
.
.

.
2 grandi poeti, Hikmet e Prevert,
inneggiano all’autunno… a modo loro…
ed un mitico cantante Yves Montand
canta magicamente la poesia del 2°
.
.
NOTTE D’AUTUNNO E LES FEUILLES MORTES
– POESIA E CANZONE POESIA… SUBLIMI –
a cura di Tony Kospan
La prima poesia sublime di cui tratteremo
è del grande… poeta turco Hikmet
Egli… riconosce all’autunno…
ed in particolare alla notte d’autunno,
più delle notti delle altre stagioni,
la capacità di quasi costringerci a guardarci dentro…
nel profondo del nostro cuore.
E lì… legger le parole dell’Amore.
Parole forti, parole assolute…parole universali…
parole che sostanziano realizzano… concretizzano…
l’eternità dell’amore umano.
Questa è solo la mia interpretazione
ma potrebbero essercene altre…
che mi piacerebbe conoscere da voi…
Quel che è certo ed innegabile
è l’enorme fascinosa suggestione che la poesia ci dona…
quasi avvolgendoci in un’amorosa nube autunnale.
.
.
.
NOTTE D’AUTUNNO
Nazim Hikmet
In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
Dalla tua testa alla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.
La seconda,
da cui è nata anche la mitica canzone che poi ascolteremo,
è una grandissima poesia di Prévert.
Parlo della mitica… LES FEUILLES MORTES
che ascolteremo poi cantata dall’indimenticabile Yves Montand
.
LE FOGLIE MORTE
Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com’era più bella la vita
E com’era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi…
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi
è una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti
Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti
Com’era più bella la vita
e com’era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica…
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre
è una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.


Auguro a tutti un felice proseguimento d’autunno
Tony Kospan
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Stavolta parleremo in poesia, arte, aforismi, canzoni e non solo…
del mese nel quale stiamo, da poche ore, vivendo.
SETTEMBRE
IN POESIA ARTE MUSICA… E NON SOLO
a cura di Tony Kospan
E’ il mese in cui non sono del tutto svaniti
i colori ed i calori dell’estate
e però vediamo e notiamo nell’aria
nuove e più tenui atmosfere e più fresche temperature.
E’ il mese della vendemmia,
dei funghi, della riapertura delle scuole… etc…
ed è anche il mese in cui è avvenuta, ahimè,
una tragedia che ha sconvolto tutta l’Umanità.
Amo Settembre per i suoi colori davvero unici, soft e avvolgenti,
per la sua aria dolce e malinconica, ma anche tanto romantica.
Per il suo indubbio fascino
questo mese è molto gettonato in poesia
ma ancor più in musica ed arte.
Prima di passare alle poesie leggiamo qualche aforisma
che ci parla di lui.

Dovrebbe sempre essere settembre
Proverbio
Voglio un settembre rosso come l’amore,
giallo come il sole ancora caldo nel cielo,
arancione come i tramonti accesi al finire del giorno,
porpora come i granelli d’uva da sgranocchiare.
Voglio un settembre da scoprire, vivere, assaggiare.
Stephen Littleword
Settembre è il mese perfetto per i matrimoni.
Né caldo né freddo. Né bello né brutto.
Come il matrimonio, appunto.
Luciana Littizzetto
Il primo settembre è un po’ come il primo dell’anno,
idealmente si ricomincia.
Stephen Littleword
Ma veniamo alle poesie prescelte, e però non vi troverete alcune classicissime
come “I pastori” di D’annunzio proprio perché le troverete dappertutto.
Come sempre sarà bello leggere sul tema anche poesie vostre,
o di altri autori che piacciono a voi, qui nel blog o nei gruppi virtuali.
SETTEMBRE
Vittorio Sereni
Già l’olea fragrante nei giardini
d’amarezza ci punge: il lago un poco
si ritira da noi, scopre una spiaggia
d’aride cose,
di remi infranti, di reti strappate.
E il vento che illumina le vigne
già volge ai giorni fermi queste plaghe
da una dubbiosa brulicante estate.
Nella morte già certa
cammineremo con più coraggio,
andremo a lento guado coi cani
nell’onda che rotola minuta.
Settembre – P. Gagliardi
Giuseppe Arcimboldo
DUE MESI SETTEMBRE
Joseph Rudyard Kipling
All’alba un mormorio corse tra gli alberi,
una lieve increspatura nella cisterna, e nell’aria
un presagio di prossima frescura – ovunque
una voce profetica nella brezza.
Balzò il sole e indorò tutta quella polvere,
e lottò per disseccare ancor più l’oziosa terra,
impotente come un re invecchiato che guerreggia
per un impero che gli si sgretola in mano.
L’un dopo l’altro caddero i petali del loto,
sotto l’assalto dell’anno ribelle,
ammutinato contro un cielo iracondo;
e, lontano, bisbigliò l’inverno; “E’ bene
che muoia la rovente estate. L’ausilio e’ vicino,
giacché quando l’umano bisogno più stringe, io arrivo.”
September Morn – Neil Diamonds
Mary Cassatt
SETTEMBRE
– Stephen Littleword –
Ecco è arrivato settembre
mese dolce e propizio
di piogge a colorare i prati
e di dolci frutti della terra .
Amo settembre
il sole è ancora caldo ,
si respira ancora
aria di gioia e vacanza
è qualcosa mi sussurra
di sognare e reinventarmi ,
quasi fosse un nuovo inizio
è settembre!!
Equipe 84 – 29 settembre
RONDINI ADDIO
Giovanni Pascoli
Dunque, rondini rondini, addio!
Dunque andate, dunque ci lasciate
per paesi tanto a noi lontani.
E’ finita qui la rossa estate.
Appassisce l’orto: i miei gerani
più non han che i becchi di gru.
Oh, se, rondini rondini, anch’io…
Voi cantate forse morti eroi
su quest’alba, dalla vostre altane,
quando ascolto voi parlar tra voi
una vostra lingua di gitane,
una lingua che più non si sa.
Oh, se, rondini rondini, anch’io…
O son forse gli ultimi consigli
ai piccini per il lungo volo.
Rampicati stanno al muro i figli
che alloro nido, con un grido solo,
si rivolgono a dire: si va?
Dunque, rondini rondini, addio!
Impressioni di settembre
Raffaello Isola
VEDER CADERE LE FOGLIE
N. Hikmet
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
Soprattutto se sono ippocastani
soprattutto se passano dei bimbi
soprattutto se il cielo è sereno
soprattutto se ho avuto,quel giorno,
una buona notizia
soprattutto se il cuore, quel giorno,
non mi fa male
soprattutto se credo,quel giorno,
che quella che amo mi ami
soprattutto se quel giorno
mi sento d’accordo
con gli uomini e con me stesso.
Veder cadere le foglie mi lacera dentro
soprattutto le foglie dei viali
dei viali d’ippocastani.
FELICE… POETICO… SETTEMBRE
A TUTTI
DA TONY KOSPAN





.
.
.
.
Hans Andersen Brendekilde
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Harry Wilson Watrous
E’ incredibile
che quasi tutte le persone che valgono molto
hanno le maniere semplici,
e che quasi sempre le maniere semplici
sono prese per indizio di poco valore.
– Giacomo Leopardi –
Harry Wilson Watrous – Passatempo d’estate – 1912
CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI
– Nazim Hikmet –
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull’erba
è la tua assenza
quando divento l’ultima luce all’ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
Harry Wilson Watrous – Signorina sofisticata
IL GRUPPO DI FB D’ARTE POESIA MUSICA HUMOUR ETC.
COLLEGATO DALLA PAGINA
Harry Wilson Watrous – Amiche
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...