
Mi fai ridere
Mi fai piangere
Mi prendi la mano
e mi porti lontano
Da te e da me
al futuro, al passato
Mi vuoi bene ed io ti amo
Ragazza che sistema i fiori – Frederick Carl Frieseke (1915)


![]() De Nittis
![]() Felice domenica sera amici del web…
che possiamo vivere qui
insieme
almeno virtualmente…
![]() ![]() E' importante avere dei sogni abbastanza grandi
per non perderli di vista mentre si perseguono. Oscar Wilde ![]() ![]() De Nittis – Effetto di neve
![]() ![]() SOGNATO PER L’INVERNO
Arthur Rimbaud
Andremo, d’inverno, in un vagoncino rosa
con tanti cuscini blu. Sarà dolce. Un nido di baci folli posa nei cantucci molli.
Tu chiuderai gli occhi,
per non vedere dai vetri
smorfiare l’ombre delle sere, la plebaglia di demoni e di lupi tetri, mostruosità arcigne e nere. Poi la tua guancia graffiare si sentirà…
un piccolo bacio, un ragno matto, ti correrà sul collo… Intanto tu mi dirai:
“Cerca!”, chinando a me la testa
prenderemo tempo a scovare quella bestia che viaggia così tanto… ![]() De Nittis – Amazzone
![]() DA
ORSO TONY
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Consapevole che la conoscenza umana non può raggiungere l'assoluto,
nemmeno tramite l'amata poesia, Montale però a quest'ultima affida un compito
d'analisi della condizione umana in generale.
Egli riconosce solo l'esistenza del dovere e dell'amore
come elementi positivi da perseguire… da vivere…
ma questo nell'ambito di una visione completamente
disillusa ed amara… del senso della vita.
Aleggia, nei suoi versi intrisi di disillusione però,
l'immagine di una donna (reale… irreale?)
che a lui appare come un ponte
tra la dura realtà e la metafisica..
Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto di un bambino
a cui fugge il pallone tra le case.
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
LA BELLE DAME SANS MERCI
Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano
le briciole di pale che io gettavo
sul tuo balcone perché tu sentissi
anche chiusa nel sonno le loro strida.
Oggi manchiamo all'appuntamento tutti e due
e il nostro breakfast gela tra cataste
per me di libri inutili e per te di reliquie
che non so: calendari, astucci, fiale e creme.
Stupefacente il tuo volto s'ostina ancora, stagliato
sui fondali di calce del mattino;
ma una vita senz'ali non lo raggiunge e il suo fuoco
soffocato è il bagliore dell'accendino.
Helen M. Turner – Ora del tè d'estate
RIPENSO IL TUO SORRISO…
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…
CIAO DA TONY KOSPAN