Archivio per 12 ottobre 2014

Buonanotte con la bella minipoesia… La gioia… di Barbara Gormley   Leave a comment

 

 

 
 
 
LA GIOIA
 
Barbara Gormley
 

 

Mi fai ridere

Mi fai piangere

Mi prendi la mano

e mi porti lontano

Da te e da me

al futuro, al passato

Mi vuoi bene ed io ti amo

 

 


Ragazza che sistema i fiori – Frederick Carl Frieseke (1915)

 

 

 

 

 



 

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IL GRUPPO DI GOOGLE PLUS
DI POESIA E CULTURA
I N S I E M E
 
 
 
 
 
 
 

 

Inconsueto omaggio a Pavarotti con.. Chitarra romana.. ed un bel giro d’Italia   Leave a comment

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Oggi è l'anniversario della nascita del mitico Pavarotti
grandissimo e famosissimo  interprete di tantissime liriche…
orgoglio dell'Italia musicale, e non solo,
scomparso alcuni anni fa.
 
 
Non possiamo quindi non dedicargli qualche minuto
per ricordarlo ed omaggiarlo…
 
 
 
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(Modena 12 10 1935 – Modena 6 9 2007)
 
 
 
 
 
Ma lo farò in un modo inconsueto…
che forse deluderà i melomani…
ma che a me piace… per la sua leggerezza e simpatia.
 
 
 
 
 
 
 
 
Infatti propongo di ascoltare il mitico Luciano Pavarotti
che canta Chitarra Romana
mentre dinanzi ai nostri occhi
scorrono tante bellissime immagini del nostro
BEL PAESE
dal nord al sud…
 
 
 
 




  
 
 
Il tutto ci farà dimenticare per un pò le bruttezze quotidiane…
consentendoci di abbandonarci a ad un'atmosfera di sogno…
 
 
Il video-pps è opera di stranieri e questo
ci fa comprendere come siano apprezzate
all'estero le nostre bellezze…
(forse più che da noi).
 
 
 
 
 
 
 
 
Video davvero simpatico ed imperdibile…
per chi ama Luciano e l'Italia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Buon ascolto-visione
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 



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Pubblicato 12 ottobre 2014 da tonykospan21 in RICORDI - PERSON. MITICI E COMMEMOR.

Buona domenica sera in poesia.. Sognato per l’inverno di Rimbaud – arte.. De Nittis – canzone.. Amore scusami   1 comment

 
 
De Nittis
 
 
 
Felice domenica sera amici del web…
che possiamo vivere qui
insieme
almeno virtualmente…
 
 
 
azul passaros
 
E' importante avere dei sogni abbastanza grandi
per non perderli di vista mentre si perseguono.
Oscar Wilde
 
azul passaros
 
 
De Nittis – Effetto di neve
 

cuore169868366633.gif picture by estrelinhalindacuore169868366633.gif picture by estrelinhalinda

 
 
 
Nota
 
 
SOGNATO PER L’INVERNO
Arthur Rimbaud

Andremo, d’inverno, in un vagoncino rosa
con tanti cuscini blu.
Sarà dolce. Un nido di baci folli
posa nei cantucci molli.
Tu chiuderai gli occhi,
per non vedere dai vetri
smorfiare l’ombre delle sere,
la plebaglia di demoni e di lupi tetri,
mostruosità arcigne e nere.
Poi la tua guancia graffiare si sentirà…
un piccolo bacio, un ragno matto,
ti correrà sul collo…
Intanto tu mi dirai:
“Cerca!”, chinando a me la testa
prenderemo tempo a scovare quella bestia
che viaggia così tanto…
 
 
De Nittis – Amazzone
 
 

 

 
 
 
DA
 
ORSO TONY
 
 
 
 
 
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER
L'ARTE
(E NON SOLO)
I N S I E M E

 

R. Shinyashiki con una riflessione quasi poetica ci dà una bella dritta per viver meglio   2 comments

 
 
 
 




Il pensiero di Shinyashiki Roberto
guru brasiliano, psichiatra ed esperto in comunicazione
sul modo migliore di vivere


 
 
 
 
 
 
La felicità è una scelta
 
 
 
Ciascun uomo deve prendere possesso della propria vita:
la consapevolezza che un uomo ha di sé, infatti, si riflette direttamente sul modo di agire con gli altri.
 
Purtroppo, lo stile di vita moderno, basato sulla competizione aggressiva, distrugge l'individuo, lo irrigidisce emotivamente e gli crea persino una grande paura di sognare, e quindi di trovare la forza interiore per realizzare le proprie mete.
 
Le persone per Shinyashiki, invecchiano non per il tempo che passa, ma principalmente perché abbandonano i sogni.
 
Per trasformare la propria vita è fondamentale sapere dove si sta e dove si vuole andare. (dal web)
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Ecco ora come l'autore sintetizza i suoi concetti…
espressi nel libro
IL VERO SUCCESSO E' LA… FELICITA'
in questo brano quasi poetico…
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
LA VITA
Shinyashiki Roberto
 
Non mangiare la vita con la forchetta e con il coltello,
ma sporcati la faccia….
Molti risparmiano la vita per il futuro…
La vita, anche se in frigorifero,
se non la vivi, deperirà!
Per questo certe persone si sentono ammuffite
già nella mezz'età….!
Esse mettono la vita da parte
e non si dedicano all'amore o al lavoro….
Non hanno osato,
non sono andati avanti ma poi arriva il momento
che se ne accorgono.
“Accidenti, ho avuto fame
ma per risparmiare queste patate si sono marcite”.
E allora non lasciare che la vita diventi troppo seria
e vivila come se fosse un gioco,
assapora tutto quello che riesci ad ottenere
sia le sconfitte che le vittorie,
la forza dell'alba e la poesia dell'imbrunire…
 
 
 
 

  

 

CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
LA PAGINA CULTURALE DI FB?
 
 
 
 

Eugenio Montale – Un accenno alla sua visione poetica ed alcune note poesie   Leave a comment

 

 

E' stato tra i massimi poeti dello scorso secolo

e Premio Nobel per la letteratura nel 1975.


 

(Genova 12.10.1896 – Milano 12 .9.1981) 

 

 

EUGENIO MONTALE

IL SUO MONDO POETICO ED ALCUNE SUBLIMI POESIE

 

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BREVE ACCENNO ALLA SUA POETICA



  

Consapevole che la conoscenza umana non può raggiungere l'assoluto,

nemmeno tramite l'amata poesia, Montale però a quest'ultima affida un compito

d'analisi della condizione umana in generale.

 

Egli riconosce solo l'esistenza del dovere e dell'amore

come elementi positivi da perseguire… da vivere…

ma questo nell'ambito di una visione completamente

disillusa ed amara… del senso della vita.



 



Aleggia, nei suoi versi intrisi di disillusione però,

l'immagine di una donna (reale… irreale?)

che a lui appare come un ponte

tra la dura realtà e la metafisica..

 

Pur senza essere filosofica, dunque, la sua poesia

appare uno raffinato strumento

di conoscenza ed approfondimento dell'umana realtà…


 

 

  

 

Ricordiamolo ed omaggiamolo

con alcune sue poesie scelte tra le più note.


 

 

Foto di Ugo Mulas… per Ossi di seppia

 

 

 

ALCUNE POESIE

 

 

 

 

FELICITA' RAGGIUNTA

 

Felicità raggiunta, si cammina

per te sul fil di lama.

Agli occhi sei barlume che vacilla

al piede, teso ghiaccio che s'incrina;

e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
 

Se giungi sulle anime invase

di tristezza e le schiari, il tuo mattino

è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.

Ma nulla paga il pianto di un bambino

a cui fugge il pallone tra le case.

  


 

 

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO

 

Spesso il male di vivere ho incontrato:

era il rivo strozzato che gorgoglia,

era l'incartocciarsi della foglia

riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi; fuori del prodigio

che schiude la divina Indifferenza:

era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

 


Federico Zandomeneghi – Malinconia

 

 

LA BELLE DAME SANS MERCI

 


Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano

le briciole di pale che io gettavo

sul tuo balcone perché tu sentissi

anche chiusa nel sonno le loro strida.


Oggi manchiamo all'appuntamento tutti e due

e il nostro breakfast gela tra cataste

per me di libri inutili e per te di reliquie

che non so: calendari, astucci, fiale e creme.


Stupefacente il tuo volto s'ostina ancora, stagliato

sui fondali di calce del mattino;

ma una vita senz'ali non lo raggiunge e il suo fuoco

soffocato è il bagliore dell'accendino.

 

 

 Helen M. Turner – Ora del tè d'estate

 

 

RIPENSO IL TUO SORRISO…


Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida

scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,

esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;

e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,

se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,

vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua

e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie

sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,

e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia

schietto come la cima di una giovane palma…




 

 

 

HO SCESO, DANDOTI  IL BRACCIO


Ho sceso, dandoti il braccio,

almeno un milione di scale

E ora che non ci sei

è il vuoto ad ogni gradino.

Anche così è stato breve

il nostro lungo viaggio.

Il mio dura tuttora,

né più mi occorrono

Le coincidenze, le prenotazioni,

le trappole, gli scorni di chi crede

che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale

dandoti il braccio

Non già perché con quattr'occhi

forse si vede di più.

Con te le ho scese

perché sapevo che di noi due

Le sole vere pupille,

sebbene tanto offuscate,

erano le tue.

 

 

 

 

 

 

Image and video hosting by TinyPic

 

 

 

Qui giù infine in formato video…

la notissima…

 

MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 

POESIE?

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