Federico Fellini e la moglie Giulietta Masini
FELLINI…
VERO MAGO DEL CINEMA DEL II NOVECENTO
(Rimini 20.01.920 – Roma 31.10.1993)
Vincitore di 4 premi Oscar e di tanti altri premi
è stato certamente uno dei massimi protagonisti
della storia del cinema… mondiale… del 900
per la sua capacità di coniugare
l'arte cinematografica
alla poesia… alle emozioni… al sogno.
BREVE BIOGRAFIA
La sua carriera ebbe inizio nel '29 come…
disegnatore satirico…
dopo esser giunto a Roma dalla natia Rimini…
Negli anni '40 passò alla collaborazione
nella stesura di sceneggiature teatrali
ma nel '45, con la conoscenza di un grande regista
come Rossellini, s'avvicinò al mondo della celluloide.
Nel 1950 la sua prima regia (insieme con Lattuada)
con “Luci del varietà” mentre il debutto come unico regista
avvenne con “Lo sceicco bianco“.
Qui la sua vena artistica, che possiamo definire
un misto di sogno e realtà che dona suggestioni magiche
inizia a manifestarsi, ma non trova consensi
nè dalla critica… nè dal pubblico.
Sordi in una mitica immagine da “I vitelloni”
Nel '53 il suo primo grande successo con “I Vitelloni“
con il quale vinse il Leone d'argento alla Mostra di Venezia…
Il successo si confermò subito dopo,
anche a livello internazionale
con “La strada“.
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Mastroianni e Anita Ekberg ne “La dolce vita”
Ormai era diventato un regista affermato…
La sua carriera da quel momento è stata un susseguirsi
di successi di pubblico e di premi nei vari Festival del Cinema… con…
Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, La dolce vita, Satyricon, Roma,
Amarcord, La città delle donne, Ginger e Fred.
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L'ultimo suo film è stato “E la nave va” nel 1990.
Oltre ai 4 premi Oscar vinti
gli fu poi conferito nel 1993
anche l'Oscar alla carriera.
Come ricordarlo ora al meglio se non con una scena,
tratta da un suo mitico film,
che mette in evidenza il suo stile poetico e sognante?
La passerella finale di Otto e mezzo (musica di Nino Rota)
Tony Kospan
Ff.
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Il film di Mario Costa con una giovane Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Tito Gobbi ed altri, è la trasposizione cinematografica del noto melodramma giocoso.
L'opera lirica di Donizetti, su libretto di Felice Romani, fa parte del particolare ambito dell'opera comica, anche se in essa non mancano momenti… sofferti.

Gaetano Donizetti
LA TRAMA
Siamo alla fine del '700 in un villaggio dei Paesi Baschi.
Nemorino, timido contadino, sogna la ricca Adina, ma non osa dichiararle il suo amore… e quando ci riesce riceve un netto rifiuto.
Arriva nel paese Dulcamara, un ciarlatano, che offre al Nemorino un elisir magico che subito gli farà conquistare Adina.

Nemorino allora si dichiara di nuovo, tutto sicuro di sé, ma l'effetto è opposto perché lei decide di sposare il generale Belcore.
Lui allora le chiede almeno di rinviare le nozze, con la speranza che l'elisir faccia effetto, e chiede un altro elisir a Dulcamara.
Ma essendo senza soldi, per pagarlo, si arruola nell'esercito di Belcore.
Ad un certo punto però gli sembra che tutte le ragazze si innamorino di lui… ma la verità è che è diventato erede di una fortuna.

Adina intanto comincia ad amarlo e per dimostrarglielo compra dal generale il contratto d'arruolamento e glie lo dona.
E' stato proprio l'elisir a dargli la bella conclusione crede Nemorino (Viva il grande Dulcamara).

LA CRITICA DELL'EPOCA AL FILM
“Dei vari film che fedelmente riproducono le opere liriche sullo schermo, questo ci sembra il migliore, perchè il suo realizzatore è stato attento a non dimenticare le particolari esigenze dello spettacolo cinematografico, che sono ben diverse da quelle del palcoscenico.
Se si aggiunge che la fotografia è splendida […] si può concludere affermando che questa fatica di Mario Costa merita, nel suo genere, ogni considerazione e molti elogi”.
(L'Operatore, “Intermezzo”, n. 14/15 del 16/8/1947).
Ora vediamo il film ed ascoltiamo la mitica musica

Tony Kospan
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