Il grande scrittore, che ha avuto una difficile malattia,
merita i nostri migliori auguri insieme ai complimenti
per la fantastica bellezza della sua prosa.
Ecco un brano, breve ma intenso, che conferma le magiche doti
nascoste nella penna del notissimo scrittore.
Potevi pensare che era matto.
Ma non era così semplice.
Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c’è in Bertham Street, d’estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c’è mai stato.
Negli occhi di qualcuno, nelle parole di qualcuno, lui, quell’aria, l’aveva respirata davvero.
Il mondo, magari, non l’aveva visto mai.
Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava.
E gli rubava l’anima.
In questo era un genio, niente da dire.
Sapeva ascoltare. E sapeva leggere.
Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente.
I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia…
Tutta scritta, addosso.
Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava.
Patti Smith (Patricia Lee Smith), nata a Chicago il 30 dicembre 1946, è una famosa cantante e poetessa statunitense.
Figura atipica e rivoluzionaria nel rock degli anni ’70, è stata tra le grandi protagoniste del proto-punk e della New wave.
Il grande carisma interpretativo e la suggestiva potenza delle sue liriche le hanno fatto guadagnare il soprannome di ”sacerdotessa maudit del rock“.
La rivista Rolling Stone la inserisce al 47° posto nella sua classifica dei 100 migliori artisti.
Ama molto l’Italia, dove ha tenuto spesso dei concerti di grande successo, ed è riamata da molti italiani.
Mi fa piacere renderle omaggio con il video della sua canzone più nota (la mitica Because the night) che ha ottenuto oltre 15.000.000 visualizzazioni e che amo moltissimo (T.K.)
Tina Turner la paladina della minigonna di pelle, del capello leonino, della voce graffiata e del rock melodico ma scatenato… oggi compie 83 anni…
Nutbush – 26.11.1939
Da oltre cinquant’anni Tina infiamma (letteralmente) le folle che accorrono per ascoltarla dal vivo.
La sua voce e la sua musica sono inconfondibili.
Tina è stata una delle grandi protagoniste della memoria musicale del secolo scorso ma lo è anche in quest’altro.
Tina ruggente, Tina felpata, Tina da stadio… per le sue straordinarie performances artistiche fa parte a pieno titolo dell’élite dei grandissimi interpreti della musica soul e rock come Aretha Franklin (artista cui spesso è stata paragonata), Ray Charles, Little Richard e Chuck Berry.
Tina continua a far parlare di sé per il talento mai tramontato, per le sue gambe da ragazzina e per i suoi capelli che non sapranno mai cosa significa essere lisci.
E’ considerata per il suo modo scatenato di esibirsi la cantante più dinamica della storia del rock e quella con più sex appeal.
Ammiriamola ora in questo suo mitico brano cantato dal vivo…
Tu comunichi una notizia che può variare dall’appuntamento col gommista all’arrivo della sonda Cassini.
E loro? La sanno già.
Anzi. Te la spiegano meglio e nel dettaglio.
Tu prepari il sugo e loro intervengono con pareri e consigli.
Tu racconti agli amici una barzelletta e ti interrompono continuamente per puntualizzare.
Tu chiedi l’ora e questi partono dal funzionamento della meccanica interna dell’orologio.
Tu domandi che tempo fa e loro te lo dicono partendo dal… Big Ben.
I Sapientini sono quelli che se devono comperare un paio di scarpe mandano alla neuro i commessi.
Io ci ho avuto un fidanzato così. Il castigo del cielo acquistava le scarpe e poi le rodava in casa tutto il giorno successivo per verificare l’effettiva comodità del prodotto.
Ma per non sporcare la suola foderava il pavimento coi fogli di giornale. Io entravo in casa e dicevo: «Dài il bianco?». No. Provava le scarpe.
E poi mi chiamava «Carissima».
Io uno che mi chiama carissima lo prenderei a sprangate.
Carissima dillo alla tua capoufficia, alla tua zia Giunchiglia di Loano, alla tua maestra di cha cha cha, ma non a me che dovrei essere la tua amatissima, semmai…
Ma dove i Dotti Medici e Sapienti danno il meglio?
Al ristorante, ovvio!!!
Prima cosa chiedono con minuzia gli ingredienti delle specialità della casa e poi dibattono del perché e del percome il cuoco cucini il tal piatto in tal modo, mentre loro lo cucinerebbero in un altro.
E poi ordinano sempre i piatti senza qualcosa.
E di solito senza qualcosa di fondamentale.
Il risotto alla milanese senza zafferano, il carpaccio ben cotto senza parmigiano e la pizza marinara senza aglio.
Insomma.., a gavu ‘lfià [levano il fiato].
Che ci facciamo con gente così? Al massimo una partita a Trivial Pursuit.
Perdendo, naturalmente.
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