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Un bellissimo saggio raccontino zen
PERCHE’ LA GENTE GRIDA?
Un maestro domanda ai suoi discepoli:
“Perché la gente grida quando è arrabbiata?”
I discepoli pensano per un attimo e poi rispondono:
“Perché perdono la calma maestro!”
Il maestro aggiunge:
”Ma, perché gridare se l’altra persona è proprio davanti a te?
Non sarebbe possibile parlare a bassa voce??
Perché gridare proprio quando si è arrabbiati?”
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I discepoli davano delle risposte
ma purtroppo non soddisfacevano il maestro.
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Quando discutiamo,
facciamo in modo che i nostri cuori non si allontanino.
Non diciamo parole che ci possano distanziare ancora di più, perché un giorno la distanza sarà così grande che non riusciremo a trovare il cammino del ritorno… il cammino del dialogo sereno.
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CIAO… A BASSA VOCE… DA TONY KOSPAN
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Davvero molto interessante e profondo
il messaggio insito in questo racconto.
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Dirò però il mio parere alla fine.
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ANANDA ED IL TORRENTE
Un giorno Buddha stava attraversando una foresta.
Era assetato, per cui disse ad Ananda, il suo primo discepolo: “Ananda, torna indietro.
Ananda tornò indietro, ma quando raggiunse il torrente vide che alcuni carri che l’avevano attraversato ne avevano agitate le acque che erano ormai diventate fangose.
Ritornò da Buddha a mani vuote…
Ma Buddha insistette, e gli ripeté: “Torna indietro e portami dell’acqua da quel torrente”.
Ananda non comprendeva quell’insistenza, ma ritornò al torrente.
E mentre si stava incamminando, Buddha gli disse: “E non tornare, se l’acqua è ancora sporca.
Buddha aveva ragione.
Allora tornò, danzando, porse l’acqua a Buddha e lo ringraziò: “Ora riesco a comprendere il messaggio: era ciò di cui avevo effettivamente bisogno in questo momento.
IL MIO PENSIERO
Grande saggezza… certo.
Infatti è vero che quasi tutti (o proprio tutti) ci tuffiamo nei problemi senza sforzarci di guardarli dal di fuori per vederli da diverse angolazioni.
Se lo facessimo potremmo certo poi affrontare le difficoltà con più calma e più lucidità.
Tuttavia quando siamo immersi, sommersi dalle avversità ciò in realtà appare davvero difficilissimo.
Consiglio però di tentare almeno.
Ci sarà comunque di sicuro aiuto.
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Cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan
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PER LE NOVITA
SE.. IL BLOG TI PIACE… I S C R I V I T I
Un giorno, nella piazza di un paese si presentò uno sconosciuto che allo scoccare del mezzogiorno accese un fuoco sotto un paiuolo quasi pieno d’acqua e versato dentro due grossi sassi ben levigati che aveva in un sacco si mise a sedere vicino al fuoco in attesa che l’acqua bollisse.
Inutile dire che uno alla volta, i curiosi coninciarono a radunarsi intorno a lui ed a fare domande:
“Cosa stai cucinando?” esclamò il primo
“La minestra di sassi!” rispose lo sconosciuto.
“Ed è buona?” chiese il curioso
“Eccome!” disse lo sconosciuto, “certo, con un paio di cipolle sarebbe ancora migliore”
“Io un paio di cipolle ce l’ho, vado a prenderle a casa e le porto subito!”
ed il primo curioso si allontanò e dopo un pò tornò con le cipolle.
Ora erano in due seduti vicino al fuoco ad aspettare che l’acqua bollisse.
Dopo un po’ si fece avanti un secondo curioso e chiese anche lui allo sconosciuto:
“Cosa stai cucinando?”
“Ma la minestra di sassi!” fu la risposta
“Ed è buona?”
“Certo!, però se ci fosse anche un bell’osso di prosciutto sarebbe ancora più gustosa…”
“Io un osso di prosciutto a casa ce l’ho, vado a prenderlo e torno”
E così, man mano che i curiosi si avvicinavano, lo sconosciuto parlava della sua gustosa minestra di sassi.
Certo, con l’aggiunta di… un po’ di patate….di carote…sedano…cavolo sarebbe stata più completa.
Insomma dopo un pò i curiosi che avevano collaborato erano tutti seduti intorno al fuoco aspettando che la minestra cuocesse.
Inutile dire che quando ognuno ne riempì un ciotola, riconobbe che la minestra di sassi era VERAMENTE squisita.
Infatti nei gruppi virtuali portando ciascuno qualcosa, chi più chi meno, chi in un modo chi in un altro, chi immagini, chi pensieri, chi preoccupazioni, chi sorrisi, chi sentimenti… etc… etc… alla fine tutti i membri possono gustare una MINESTRA DI SASSI densa di tanti sapori e davvero buonissima.
Ciao a tutti da Tony Kospan
A volte semplici raccontini o simpatiche storielle possono darci dei validi suggerimenti.
Questa storiella ci suggerisce il modo per cambiare l’andamento delle cose quando vanno male.
LA STRATEGIA SERVE
SPLENDIDA STORIELLA
Un giorno, un uomo non vedente stava seduto sui gradini di un edificio con un cappello ai suoi piedi ed un cartello recante la scritta: “Sono cieco, aiutatemi per favore”.Un pubblicitario che passeggiava lì vicino si fermò e notò che aveva solo pochi centesimi nel suo cappello.Si chinò e versò altre monete, poi, senza chiedere il permesso dell’uomo, prese il cartello, lo girò e scrisse un’altra frase.Quello stesso pomeriggio il pubblicitario tornò dal non vedente e notò che il suo cappello era pieno di monete e banconote.Il non vedente riconobbe il passo dell’uomo: chiese se non fosse stato lui ad aver riscritto il suo cartello e cosa avesse scritto.Il pubblicitario rispose “Niente che non fosse vero, ho solo riscritto il tuo in maniera diversa”, sorrise e andò via.
Il non vedente non seppe mai che ora sul suo cartello c’era scritto: |
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Davvero una favola densa di saggezza
che penso sia utile sia a grandi che a piccoli.
Ai limiti di una grande foresta, in Africa, viveva tra gli altri animali una giraffa bellissima, agile e snella, più alta di qualunque altra.
Sapendo di essere ammirata non solo dalle sue compagne ma da tutti gli animali era diventata superba e non aveva più rispetto per nessuno, né dava aiuto a chi glielo chiedeva.
Anzi se ne andava in giro tutto il santo giorno per mostrare la sua bellezza agli uni e agli altri dicendo: – Guardatemi, io sono la più bella. –
Gli altri animali, stufi di udire le sue vanterie, la prendevano in giro, ma la giraffa vanitosa era troppo occupata a rimirarsi per dar loro retta.
Un giorno la scimmia decise di darle una lezione. Si mise a blandirla con parole che accarezzavano le orecchie della giraffa:
– Ma come sei bella! Ma come sei alta! La tua testa arriva dove nessuno altro animale può giungere. –
E così dicendo, la condusse verso la palma della foresta.
Quando furono giunti là, la scimmia chiese alla giraffa di prendere i datteri che stavano in alto e che erano i più dolci. lì suo collo era lunghissimo, ma per quanto si sforzasse di allungarlo ancor di più, non riusciva a raggiungere il frutto.
Allora la scimmia, con un balzo, saltò sul dorso della giraffa, poi sul collo e finalmente si issò sulla sua testa riuscendo ad afferrare il frutto desiderato.
Una volta tornata a terra, la scimmia disse alla giraffa:
– Vedi, cara mia, sei la più alta, la più bella, però non puoi vivere senza gli altri, non puoi fare a meno degli altri animali.
La giraffa imparò la lezione e da quel giorno cominciò a collaborare con gli altri animali e a rispettarli.
DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
LA PALIZZATA
Raccontino di saggezza
C’era una volta un ragazzo con un pessimo carattere.
Suo padre gli diede un sacchetto pieno di chiodi e gli disse di piantarne uno nella palizzata del giardino ogni volta che bisticciava con qualcuno.
Il primo giorno ne piantò 37 di chiodi nella palizzata del giardino.
Le settimane seguenti, imparò a controllarsi e i numeri dei chiodi piantati nella palizzata diminuirono di giorno in giorno: scoprì che era più facile imparare a controllarsi che piantare i chiodi.
Finalmente, arrivò il giorno in cui il ragazzo non piantò nessun chiodo nella palizzata.
Allora andò dal padre e gli disse che oggi non aveva avuto bisogno di piantare nessun chiodo.
Suo padre allora gli disse di levare un chiodo dalla palizzata per ogni giorno che riusciva a non perdere la pazienza.
I giorni passarono e finalmente il ragazzo disse al padre che aveva levato tutti i chiodi dalla palizzata.
Il padre lo condusse davanti alla palizzata e gli disse:
” Figliolo, bravo, ti sei comportato bene, ma guarda quanti buchi hai lasciato nella palizzata.
Non sarà mai come prima.
Quando litighi con qualcuno e gli dici delle cose cattive, gli lasci delle ferite come queste.
Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita rimarrà.
Una ferita verbale spesso fa più male di una fisica.
Una ferita fisica può guarire completamente senza lasciare traccia, quella verbale invece ti segna molto profondamente portando la tristezza nel cuore.
Ricordati che ci vuole un attimo per dire una cosa cattiva ad una persona, ma una volta detta non è più possibile cancellarla, anche se non si pensava veramente ed era solo la rabbia di un momento, quelle parole segneranno il suo cuore di tristezza per sempre.”
Testo dal Web
Ciao da Tony Kospan
Massimo Pedrazzi – Derviscio
IL GRAMMATICO ED IL DERVISCIO
Rumi
“Se questo è così importante per te, più importante dell’essenziale”, gridò il derviscio, “allora è meglio che tu rimanga lì dove sei finché io non imparo a parlare correttamente”.
Cosa ne pensate?
CIAO DA TONY KOSPAN
Davvero un bel racconto tutto da meditare….
1 – che spesso i nostri giudizi verso il prossimo
sono affrettati ed errati… perché basati sull’apparenza..
2 – e che è sempre necessario aver prudenza
nell’esprimere giudizi.
IL PACCO DI BISCOTTI…
RACCONTINO DI SAGGEZZA
TESTO DAL WEB
CIAO DA TONY KOSPAN
Un breve ma simpatico brano sull’eco,
fenomeno acustico che ha affascinato l’umanità fin dai tempi antichi,
con una sua interessante visione morale.
La ninfa Eco in pietra (Parque del Laberinto de Horta – Barcellona)
IL RAGAZZO E L’ECO
Raccontino di saggezza
(TESTO DAL WEB)
CIAO DA ORSO TONY
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