Archivio per 24 febbraio 2023

Weekend con poesia “Nei pensieri” E. Fried – arte R. E. Miller – canzone “Rainbow” Elisa   Leave a comment

 
 

 
 
 
 
 


Richard Edward Miller
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
verd n4zl7k
Ama chi ti ama,
non amare chi ti sfugge,
ama quel cuore che per te si strugge.
Non t’ama chi amor ti dice
ma t’ama chi guarda e tace. 
– William Shakespeare –
verd n4zl7k
.
.
.
 
 

 
Richard Edward Miller 
. .
.


 

VERDE g9r1p408o08VERDE g9r1p408o08

 
 

 
 
fre bia pouce    musicAnimata  

Foto – Lily Cole – 2005
 
 
 
 
NEI PENSIERI 
– Erich Fried –

Pensarti
e pensare a te
e pensare soltanto a te
e pensare a berti
e pensare ad amarti
e pensare a sperare
e sperare e sperare
e sperare sempre più
di rivederti sempre
Non vederti
e nei pensieri
non soltanto pensarti
ma già berti
e già amarti
E soltanto allora aprire gli occhi
e nei pensieri
soltanto allora vederti
e poi pensarti
e poi di nuovo amarti
e poi di nuovo berti
e poi
vederti sempre più bella
e poi vederti pensare
e pensare
che ti vedo
E vedere che posso pensarti
e sentirti
anche se
per tanto tempo ancora non potrò vederti.

 
 
 

Richard E. Miller – La modista 

 
cuor9847
 
 
 

 
 a tutti da Orso Tony



786366yueu6dlqkx.gif
ARTE POESIA MUSICA HUMOUR… INSIEME
NEL GRUPPO DI FB
Frecce (51)

 
 
Richard E. Miller – Signora in giardino

 

 

“L’abito dei sogni” – Piccola.. bella.. suggestiva ed incantata poesia   1 comment



.
.
.
.



Questa poesia di un autore non notissimo,
ma a mio parere bravissimo,
la ritengo davvero molto bella
nell’ambito delle poesie dedicate al
sogno”.




Eva Hollyer




La poesia infatti mi appare come una cascata
di versi sognanti con i quali l’autore,
attraverso splendide immagini che abitano il suo cuore,
attende il ritorno del suo amore.







I versi, densi di immagini “fantasy” e simboliche,

a mio parere scorrono in modo suggestivo

come un ruscello incantato accanto ad un bel castello.

.
.
.
.
abito sogni FONTA august44gy7 medium




Oltre ad avere, a mio parere, una sua intrinseca magia,
la sento molto vicina alla mia idea del rapporto tra sogno e realtà.








L’ABITO DEI SOGNI
Marco Agazzi
 
Nella torre d’avorio
Distillerò in fragili alambicchi
L’essenza dell’immaginario
E dell’imprevedibile
Troverò la magica alchimia
Tra sogno e realtà
Tra sentimento e passione
Tra azione e desiderio
E al paziente telaio
Tesserò per te una veste
Su di una trama romantica
Con ricami di poesia
Per vestire ogni giorno
La tua cruda nudità
Con l’abito dei sogni
Affinché logora, bruciata
A brandelli tu non faccia
Ritorno al mio cuore.






Se vi fa piacere parliamone…


CIAO DA TONY KOSPAN




unnamed
CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA
Frecce (174)





La storia in breve e le immagini del caschetto.. taglio di capelli simbolo dell’emancipazione femminile   Leave a comment

.
.
E’ il taglio di capelli che ha accompagnato
l’emancipazione femminile nel secolo scorso

.
.



Louise Brooks



LA STORIA DEL… CASCHETTO
a cura di Tony Kospan



La nascita ufficiale del caschetto risale al 1909.
Ma nell’immaginario collettivo, e sulla base di dipinti di varie epoche, il primo taglio a caschetto potrebbe essere stato quello di Cleopatra un paio di millenni fa.

.





Non potendo però inoltrarci con precisione nella moda dei millenni passati ci atterremo alla storia moderna di questo che è stato considerato un taglio rivoluzionario.

Siamo nel 1909 a Parigi, ed il famosissimo coiffeur Antoine crea questa pettinatura chiamandola “à la garçonne” ispirandosi, secondo alcuni, a Giovanna D’arco.






Giovanna D’Arco




La sua intenzione, in quei primi convulsi anni del ‘900 così pieni di fermenti industriali, artistici e culturali, è quella di presentare, per il nuovo secolo, un’immagine di donna del tutto nuova e volitiva.
Tuttavia il caschetto non si affermò subito.
Forse proprio perché i capelli corti e la frangetta sembravano, alle persone del tempo, un segno di eccessiva mascolinità…





Signora con caschetto nel 1920 circa

.
.


Dopo un decennio però diventò un taglio di capelli diffuso in tutto il mondo.



Si era ormai nei bollenti e ruggenti anni 20 e la grande diffusione fu dovuta sia ad una maggior libertà raggiunta dalle donne che al successo nel cinema muto della famosa star Louise Brooks.





Louise Brooks




Il taglio netto sulla fronte con le estremità a punta, la nuca scoperta gli occhi truccatissimi e la bocca a cuore di Louise, prima scandalizzò e poi entusiasmò la società dell’epoca.
Louise diventò quindi il simbolo delle donne moderne ed emancipate, ed il suo successo, insieme a quello del suo caschetto, fu davvero enorme.





Louise Brooks


.
.


Nei decenni successivi tuttavia questo taglio cadde nel dimenticatoio e solo nel 1963 tornò di moda grazie a Mary Quant, la famosa creatrice della “minigonna”,  ed a tante altre donne di successo.





Mary Quant




Però in questo periodo diviene, grazie ai Beatles che ne fecero quasi una bandiera, anche unisex.





.
.




Da noi simboli del caschetto, negli anni 60, furono Caterina Caselli che fu definita “Caschetto d’oro




Caterina Caselli




e “Valentina” creata dalla matita del grande fumettista Crepax.



Valentina



Negli ultimi anni infine, pur senza dominare, la moda del caschetto non è mai scomparsa e di recente si segnalano quali “sfoggiatrici”… Victoria Beckham,




Victoria Beckham
.

.




la cantante Rihanna ed in ultimo la “first lady” d’America… Michelle Obama.




Michelle Obama

.
.


Il caschetto (chiamato anche “carré” o “bob”) è stato, e resta, comunque la pettinatura simbolo dell’emancipazione femminile.
A mio parere è un taglio davvero carino e sbarazzino legato alla visione di una donna moderna e conscia dei suoi diritti ed è per questo che ritengo giusto pertanto ricordarne la storia.

Ciao da Tony Kospan









MARCELLINO PANE E VINO.. mitico film degli anni ’50 Breve ricordo.. un video e Pablito (il bambino)!   Leave a comment

 

 

 
 
 
 
Chi ha qualche anno in più
ricorderà certamente questo ragazzo
che interpretava un film che fece epoca.
MARCELLINO PANE E VINO







  
Il vero nome di Pablito,
il ragazzo di quel mitico film
è  Pablo Calvo Hidalgo.

Pablo però lasciò ben presto
il mondo del cinema e la notorietà
per laurearsi in ingegneria
e poi dedicarsi ad un’attività imprenditoriale.




 
 

Pablo “Pablito” Calvo Hidalgo (Madrid 16.3.1948 – Alicante 1.2.2000)
 
 
 
 
 
IL FILM
 
 
 Liberamente tratto dall’omonimo romanzo
di Sanchez J.M.Silva, il film, 
uscito nelle sale il 24 febbraio 1955,
commosse tutta l’italia, e tutto il mondo.
 
Sia il film che il ragazzo divennero dei miti d’allora.


 
 
 
 
 
 
 
 
LA TRAMA
 
 
I frati di un convento spagnolo trovano e salvano
un neonato abbandonato.
 
Lo allevano nel convento:
Marcellino cresce, buono e timorato di Dio.
 
Nei momenti di solitudine avverte
una grande nostalgia della mamma mai conosciuta
e perciò arriva a parlare con un grande crocefisso di legno
e gli offre pane e vino.
 
 Il Signore gli risponde e si anima per lui…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL RICORDO
 
 
 
Come ricordar al meglio questo mitico film
se non rivedendo alcune tra le scene più significative?
 
 
 
 
fre bia pouce   (Le scene più commoventi)
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan


 




3
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
Frecce (174)
SE TI PIACE… ISCRIVITI






 
 
 

ALBERTO SORDI.. mito del cinema (e dello spettacolo) del 2° novecento – Breve ricordo.. e 2 video   Leave a comment




 




Ha lasciato un’eccezionale ed indimenticabile impronta

nella storia della radio, del cinema e della televisione italiana.



 

 

 

 

BREVE RICORDO DI

UN MITO DELLO SPETTACOLO

DEL SECONDO NOVECENTO

 

 

 

(Roma 15 giugno 1920 – Roma  24 febbraio 2003)




ALBERTO SORDI 

 

 

Nessuno più di lui ha saputo cantare… rappresentare 

ed insieme prendere in giro…

incarnandole genialmente ed artisticamente…

virtù e magagne degli italiani…







Per questo possiamo, senza tema di smentita,

definirlo il vero rappresentante

dell’anima nazionalpopolare italiana.

 

 

 

 

 

 


Mi fa piacere ricordarlo con questo video

che riprende il notissimo episodio della Biennale,

in cui è con con Anna Longhi,

tratto da  “Le vacanze intelligenti” episodio del film

 “Dove vai in vacanza?” (1978) di cui curò anche la regia.

 

 

 

 

 

e con questo video-omaggio…

 

 


 

 

 


CARO ALBERTONE

RESTI VIVO PIU’ CHE MAI NEI NOSTRI RICORDI




.

.

GRAZIE ANCORA

PER TUTTE LE SIMPATICHE EMOZIONI

 CHE CI HAI DONATO

E PER AVERCI INSEGNATO A SORRIDERE

DEI  NOSTRI CLASSICI DIFETTI

 

 

 Tony Kospan







%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: