Archivio per l'etichetta ‘poesia sogno’

Nell’ambito di quelle che definisco
– poesie sublimi e di sogno –
a mio parere non può mancare questa,
che seppur non di autore notissimo,
è, a mio parere, molto bella.
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IL CAMMINO VERSO L’INFINITO
POESIA DI NICHOLAS BAWTREE
a cura di Tony Kospan
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E’ davvero una poesia, infatti,
che parla, in modo profondo,
alla mente ed al cuore…
Questa è poi anche una di quelle poesie
che rileggendole… più volte…
disvelano sempre nuove emozioni
nuove riflessioni.
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IL CAMMINO VERSO L’INFINITO
Nicholas Bawtree
Non avere paura del mio silenzio
Non ti voglio mai rinchiudere
In una gabbia di parole
Ma incontrarti ogni volta come per caso
E fare un po’ di strada insieme
Per condividere un sorso di vita
Con chi ha la borraccia più piena
E magari sederci sotto un albero
Ai bordi di quella che chiamano realtà
Sul nostro cammino verso l’Infinito.
Come sempre mi piacerebbe conoscere
il vostro parere.
Ciao da Tony Kospan
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Questa poesia di un autore non notissimo,
ma a mio parere bravissimo,
la ritengo davvero molto bella
nell’ambito delle poesie dedicate al
“sogno”.
La poesia infatti mi appare come una cascata
di versi sognanti con i quali l’autore,
attraverso splendide immagini che abitano il suo cuore,
attende il ritorno del suo amore.
I versi, densi di immagini “fantasy” e simboliche,
a mio parere scorrono in modo suggestivo
come un ruscello incantato accanto ad un bel castello.
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Oltre ad avere, a mio parere, una sua intrinseca magia,
la sento molto vicina alla mia idea del rapporto tra sogno e realtà.
L’ABITO DEI SOGNI
Marco Agazzi
Nella torre d’avorio
Distillerò in fragili alambicchi
L’essenza dell’immaginario
E dell’imprevedibile
Troverò la magica alchimia
Tra sogno e realtà
Tra sentimento e passione
Tra azione e desiderio
E al paziente telaio
Tesserò per te una veste
Su di una trama romantica
Con ricami di poesia
Per vestire ogni giorno
La tua cruda nudità
Con l’abito dei sogni
Affinché logora, bruciata
A brandelli tu non faccia
Ritorno al mio cuore.
Se vi fa piacere parliamone…
CIAO DA TONY KOSPAN
CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA
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Edgar Allan Poe
è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro,
del genere poliziesco e del giallo psicologico.
Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria,
davvero notevole, in relazione alla sua breve vita,
spaziò in molti campi, riscuotendo grande successo,
ed anche in quello della poesia.
I suoi libri ancor oggi affascinano miriadi di lettori
perché i suoi testi sono sempre intriganti.
Mi fa piacere ricordarlo ora con alcune sue citazioni
che sono diventate vere e proprie frasi mitiche
ed una sua poesia… vero inno al sogno.
Coloro che sognano di giorno
sanno molte cose
che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
Lo scrittore che trascura la punteggiatura
o che non la sa usare
corre il rischio di non essere capito,
e questo, per comune convinzione,
non è altro che il risultato della negligenza o dell’ignoranza.
Come regola generale,
nessuno scrittore dovrebbe far figurare il suo ritratto nelle sue opere.
Quando i lettori hanno gettato un’occhiata alla fisionomia dell’autore,
di rado riescono a mantenersi seri.
L’ignoranza è una benedizione,
ma perché la benedizione sia completa
l’ignoranza deve essere così profonda
da non sospettare neppure se stessa.
Infine mi piace ricordarlo con questa sua mitica poesia
che descrive meglio di mille parole
il vero senso, la grande importanza,
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
del sogno.
UN SOGNO
POESIA DI… E SUL… SOGNO DI E. A. POE
UN SOGNO
Edgar Allan Poe
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

Cebarre
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Segnalo in particolare questa strofa
che a mio parere dice quasi tutto… sul sogno.
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Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
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TONY KOSPAN

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Frederic Leighton – Idillio
IN RIVA AL MARE
PROSA-POETICA DI SOGNO E D’AMORE MATURO
Questa prosa-poetica (che scambiai per poesia) mi piacque subito.
Non parlava di amori giovanili o di amori tout court, ma di un amore tra persone mature… cosa alquanto rara… non nella realtà… ma nel panorama generale delle poesie e della narrativa.
E’ poi molto bella, a mio parere, anche per la freschezza e la semplicità delle immagini evocate… e l’atmosfera dolce e romantica.
Debbo dire che per me il titolo giusto sarebbe… IL GRANDE SOGNO… e cioè la prima frase.
Essa ci rivela anche che, finché vivremo, non dovremmo smettere di sognare… mai!
Ma ora leggiamola…
IN RIVA AL MARE
Riccardo Spelta
Il grande sogno.
S’erano cercati a lungo.
Vite trascorse con tutti gli alti e bassi di chi non si accontenta di un semplice rapporto, ma non trova mai di meglio.
Ormai erano convinti che le loro aspirazioni sarebbero rimaste per sempre un sogno nel cassetto.
Rassegnati a lasciarsi vivere, dedicavano i loro tempi ad altre effimere soddisfazioni.
Finì l’estate e le vacanze, trascorse nella stessa pensione, senza conoscersi nè mai incontrarsi, se non all’ora di pranzo.
Quell’ultimo giorno, triste come tutti gli ultimi giorni di piacevole vacanza, ebbero la stessa idea: un ultimo saluto al mare.
Ognuno di loro si recò alla spiaggia e si sdraiò a gustare quell’ultima brezza.
Poi i loro sguardi s’incrociarono.
Un semplice sorriso.
Le prime frasi di convenienza.
Ma la chiacchierata si ampliò, toccando temi sempre più personali ed intimi.
Avvicinarono le sdraio, con la scusa dell’ascoltare meglio.
Tante affinità emersero d’incanto.
La piacevolezza reciproca era incontestabile.
L’attrazione irresistibile.
Moriva un’estate, ma nasceva una storia, che sicuramente era quella tanto sognata.
Il sole tramontò senza che loro se ne rendessero conto e la brezza si fece pungente.
Lui le prestò la giacca per coprirsi e la invitò a rientrare.
Lei lo prese sottobraccio, con un gesto così spontaneo e naturale come di una intera vita insieme.

E voi cosa ne pensate?
Orso Tony
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Torniamo, con questa poesia,
a leggere versi del Poeta dell’Armonia e del Sogno
Tagore
vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 1913
ed ancor oggi molto amato.
Nelle sue poesie Tagore esprime sentimenti
sempre tesi verso la dolcezza e la bellezza…
nonostante le tante difficoltà
e gli enormi dolori della sua vita.
Questa sua poesia, d’amore… e di sogno,
dolce e delicata come una farfalla,
ne è un fantastico fulgido esempio.
Calcutta 6.5.1861 – Santi Neketan 7.8.1941
Egli ha una incredibile capacità di volare alto…
e di farci volare con lui.
TU SEI LA NUVOLA DELLA SERA
R. Tagore
Tu sei la nuvola della sera
che vaga nel cielo dei miei sogni.
Io ti dipingo e ti modello
con i miei desideri d’amore.
Tu sei mia, solo mia,
l’abitatrice dei miei infiniti sogni!
I tuoi piedi sono rosso-rosati
per la vampa del mio desiderio,
spigolatrice dei miei canti
al tramonto!
Le tue labbra sono dolci-amare
del sapore del mio vino di dolore.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei solitari sogni!
Ho oscurato i tuoi occhi
con l’ombra della mia passione,
frequentatrice della profondità
del mio sguardo!
T’ho presa e ti stringo, amore mio,
nella rete della mia musica.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei immortali sogni!
Come sempre… sarà bello leggere il vostro parere
Ciao da Tony Kospan
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Questa poesia, che viaggia tra sogno e realtà
navigando lungo il corso del fiume della nostra vita,
m’appare davvero sublime.
In realtà non fa alcun riferimento
a comportamenti umani concreti
né all’età reale degli uomini
ma solo ai sogni ed all’amore.
GLI UOMINI MIGLIORANO CON GLI ANNI
POESIA SUBLIME E DI SOGNO
a cura di Tony Kospan
Possiamo anche definirla… poesia della maturità,
dello sguardo sul tempo,
della sola felicità data dalla saggezza,
della compagnia comunque dei sogni,
nonostante forse anch’essi, come tutte le cose, invecchino.
Laocoonte
Essa ci parla di un amore platonico
che ha accompagnato l’autore lungo tutta la vita,
di sogni non realizzati
e di leggeri rimpianti per quel che non avvenne.

William Butler Yeats
Questa poesia, d’alto profilo, mi colpì molto
quando per la prima volta la lessi
e la propongo alla vostra lettura
per conoscere anche il vostro parere.
L’autore, grande poeta irlandese,
ricevette nel 1923 il Premio Nobel per la letteratura.

Questa è solo una delle sue molte poesie
che, in modo elevato, penetrano e svelano
i diversi e segreti aspetti dell’animo umano.

GLI UOMINI MIGLIORANO CON GLI ANNI
William Butler Yeats *
Sono logoro di sogni;
Un tritone di marmo, roso dalle intemperie
Tra i flutti;
E tutto il giorno guardo
La bellezza di questa signora
Come avessi trovato in un libro
Una bellezza dipinta,
Lieto d’aver riempito gli occhi
O l’orecchio sapiente,
Felice d’essere saggio e non altro,
Perché gli uomini migliorano con gli anni;
Eppure, eppure,
E’ un mio sogno questo, o è la verità?
Oh, ci fossimo incontrati
Quando avevo la mia ardente giovinezza!
Ma io invecchio tra i sogni,
Un tritone di marmo, roso dalle intemperie
Tra i flutti




*William Butler Yeats (1865 – 1939) poeta, drammaturgo, scrittore e mistico irlandese.
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CIAO DA TONY KOSPAN
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Questa poesia non possiamo considerarla certo un inno al sogno,
anzi, ma è certamente una sofferta riflessione di Pessoa
sul suo (e forse non solo suo) conflittuale rapporto con esso.

CONTEMPLO
– PESSOA –
DUBBIOSA POESIA SUL SOGNO
In questa poesia Pessoa, definito il
POETA DEL SOGNO,
mostra di nutrire verso di esso una specie di amore-odio.
Anche qui, come sempre però, il grande poeta portoghese
osserva e scava in modo profondo dentro se stesso…
andando molto oltre il pensiero comune.
Lo possiamo leggere alla fine della poesia
quando si pone, mi pone e forse ci pone…
(nel “ci” coloro che amano il sogno)
una tremenda ma inderogabile domanda…
In vita Pessoa rimase un autore semi-sconosciuto
ma oggi è considerato
il più grande poeta portoghese moderno.
E’ uno dei poeti che amo di più,
sia per il culto del sogno che lo pervade
che per la sua atmosfera intimistica,
anche se venata di pessimismo,
ma soprattutto per la sua capacità
di leggere in profondità nel suo, nel nostro
e nell’animo di tutti…
Contemplo il lago silenzioso
che la brezza fa rabbrividire.
Non so se penso a tutto
o se tutto mi dimentica.
Nulla il lago mi dice
né la brezza cullandolo.
Non so se sono felice
né se desidero esserlo.
Tremuli solchi sorridono
sull’acqua addormentata.
Perché ho fatto dei sogni
la mia unica vita?
Cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan
UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA (E NON SOLO)
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Torniamo a parlare con questa poesia di uno dei leitmotiv
più ricorrenti ed amati dai poeti e dagli amanti della poesia
IL SOGNO

J. Wall
NON RESPINGERE I SOGNI PERCHE’ SONO SOGNI
POESIA DI SOGNO E SUL… SOGNO
DI
PEDRO SALINAS
In una fantastica antologia di poesie dedicate al sogno
non può mancare questa famosa poesia di Salinas,
poeta spagnolo, che definirei
un vero e proprio inno al sogno…
(attenzione… non quello che facciamo dormendo)
Il sogno dunque diventa qui per il poeta,
senza esitazione alcuna,
la vera realtà.
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Pedro Salinas è un grande poeta ed intellettuale spagnolo
della prima metà del secolo scorso.
La sua tematica si muove tra amore e sogno
con accenti davvero nuovi ed originali.
NON RESPINGERE I SOGNI PERCHE’ SONO SOGNI
– Pedro Salinas –
Non respingere i sogni perché sono sogni.
Tutti i sogni possono
essere realtà, se il sogno non finisce.
La realtà è un sogno.
Se sogniamo
che la pietra è pietra, questo è la pietra.
Ciò che scorre nei fiumi non è acqua,
è un sognare, l’acqua, cristallina.
La realtà traveste il sogno, e dice:
“Io sono il sole, i cieli, l’amore”.
Ma mai si dilegua, mai passa,
se fingiamo di credere che è più che un sogno.
E viviamo sognandola.
Sognare
è il mezzo che l’anima ha
perché non le fugga mai
ciò che fuggirebbe se smettessimo
di sognare che è realtà ciò che non esiste.
Muore solo
un amore che ha smesso di essere sognato
fatto materia e che si cerca sulla terra.
Cebarre

Cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan

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Tagore è stato un grande poeta indiano (India),
ma anche drammaturgo, scrittore e filosofo.
Le sue poesie sono tuttora amatissime nel web
(e da me pubblicate spessissimo).
Calcutta 6.5.1861 – Santiniketan 7.8.1941
Nato in una ricca famiglia indiana studiò in Inghilterra
ed al suo ritorno in India si dedicò alla cura
delle sue proprietà ed alle sue passioni artistiche.
Tagore… è stato baciato dal genio poetico,
universalmente riconosciuto,
nonostante una vita travagliata da tragici lutti.
Definito poeta dell’Armonia e del Sogno…
vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1913
ed è stato amatissimo dalla cultura occidentale.
A differenza di Gandhi egli si impegnò molto
nel tentativo di conciliare la cultura del suo paese
con quella del mondo anglosassone.
Visse purtroppo il dolore della perdita
di diversi familiari a lui carissimi.
Nelle sue poesie Tagore esprime i suoi sentimenti
sempre tesi verso il sogno, l’armonia e la bellezza
nonostante le tante difficoltà
e gli enormi dolori che la vita gli riservò.
E’ stata davvero ammirabile la sua capacità di metabolizzare,
senza perdere mai il suo amore per la vita,
le grandi tragedie che lo colpirono.
Questo è avvenuto grazie ad una grandissima forza d’animo
illuminata dalla magica luce del suo stupendo mondo poetico.
Egli ha una incredibile e rara capacità di…
volare alto… e di farci volare con lui…
con parole semplici e naturali.
Ritengo che non ci possa esser miglior omaggio
ad un poeta che ricordarlo attraverso alcune sue poesie.
belle, dolci e delicate come farfalle.
BARCHE DI CARTA
Ogni giorno faccio galleggiare
le mie barche di carta a una a una
giù per la corrente del fiume.
Su di esse scrivo il mio nome
e il nome del villaggio dove vivo
in grandi lettere nere.
Io spero che un giorno qualcuno
in qualche paese straniero
le trovi, e sappia chi sono.
Carico le mie barchette con fiori
di shiuli,
colti dal nostro giardino,
e spero che quei fiori del mattino
sian portati nel paese della notte.
Io varo le mie barchette di carta
e osservo nel cielo le nuvolette
che spiegano le loro bianche vele.
Non so quale mio compagno di giochi
su in cielo le mandi giù per l’aria
a gareggiare con le mie barchette!
Quando scende la notte affondo la faccia
nelle braccia, e comincio a sognare
che le mie barchette di carta
galleggiano sotto le stelle.
In esse viaggian le fate del sonno,
e il carico è cesti pieni di sogni.
TU SEI LA NUVOLA DELLA SERA
Tu sei la nuvola della sera
che vaga nel cielo dei miei sogni.
Io ti dipingo e ti modello
con i miei desideri d’amore.
Tu sei mia, solo mia,
l’abitatrice dei miei infiniti sogni!
I tuoi piedi sono rosso-rosati
per la vampa del mio desiderio,
spigolatrice dei miei canti
al tramonto!
Le tue labbra sono dolci-amare
del sapore del mio vino di dolore.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei solitari sogni!
Ho oscurato i tuoi occhi
con l’ombra della mia passione,
frequentatrice della profondità
del mio sguardo!
T’ho presa e ti stringo, amore mio,
nella rete della mia musica.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei immortali sogni!

Emile Vernon
FIORE D’AMORE
Qualcuno mi ha segretamente
lasciato in mano un fiore d’amore.
Qualcuno mi ha rubato il cuore
e l’ha sfogliato in cielo.
Io non so se l’ho trovato
o se vado a cercarlo ovunque
e se c’è tremore di gioia o pena
TALVOLTA LA MIA GIOIA
Talvolta
la mia gioia
ti spaventa
amore mio
nasce dal nulla
e si nutre di poco
di larve invisibili
che il vento trasporta
di frammenti di paura
che si fondono in tepore
di briciole di serenità
cadute
dalla mensa dei poveri
di un raggio di sole
che risveglia lucciole
addormentate
in gocce di rugiada
se mi ami
amore mio
perdona la mia gioia
IL MIO CUORE
Il mio cuore, uccello del deserto,
ha trovato il suo cielo nei tuoi occhi.
Essi sono la culla del mattino,
essi sono il regno delle stelle.
I miei canti si perdono nella loro profondità.
Lascia che io squarci le sue nuvole
e stenda le ali al suo sole.
Tony Kospan
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
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Tagore è stato un grande poeta indiano (India),
ma anche drammaturgo, scrittore e filosofo.
Le sue poesie sono tuttora amatissime nel web
(e da me pubblicate spessissimo).
Calcutta 6.5.1861 – Santiniketan 7.8.1941
Nato in una ricca famiglia indiana studiò in Inghilterra
ed al suo ritorno in India si dedicò alla cura
delle sue proprietà ed alle sue passioni artistiche.
Tagore… è stato baciato dal genio poetico,
universalmente riconosciuto,
nonostante una vita travagliata da tragici lutti.
Definito poeta dell’Armonia e del Sogno…
vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1913
ed è stato amatissimo dalla cultura occidentale.
A differenza di Gandhi egli si impegnò molto
nel tentativo di conciliare la cultura del suo paese
con quella del mondo anglosassone.
Visse purtroppo il dolore della perdita
di diversi familiari a lui carissimi.
Nelle sue poesie Tagore esprime i suoi sentimenti
sempre tesi verso il sogno, l’armonia e la bellezza
nonostante le tante difficoltà
e gli enormi dolori che la vita gli riservò.
E’ stata davvero ammirabile la sua capacità di metabolizzare,
senza perdere mai il suo amore per la vita,
le grandi tragedie che lo colpirono.
Questo è avvenuto grazie ad una grandissima forza d’animo
illuminata dalla magica luce del suo stupendo mondo poetico.
Egli ha una incredibile e rara capacità di…
volare alto… e di farci volare con lui…
con parole semplici e naturali.
Ritengo che non ci possa esser miglior omaggio
ad un poeta che ricordarlo attraverso alcune sue poesie.
belle, dolci e delicate come farfalle.
BARCHE DI CARTA
Ogni giorno faccio galleggiare
le mie barche di carta a una a una
giù per la corrente del fiume.
Su di esse scrivo il mio nome
e il nome del villaggio dove vivo
in grandi lettere nere.
Io spero che un giorno qualcuno
in qualche paese straniero
le trovi, e sappia chi sono.
Carico le mie barchette con fiori
di shiuli,
colti dal nostro giardino,
e spero che quei fiori del mattino
sian portati nel paese della notte.
Io varo le mie barchette di carta
e osservo nel cielo le nuvolette
che spiegano le loro bianche vele.
Non so quale mio compagno di giochi
su in cielo le mandi giù per l’aria
a gareggiare con le mie barchette!
Quando scende la notte affondo la faccia
nelle braccia, e comincio a sognare
che le mie barchette di carta
galleggiano sotto le stelle.
In esse viaggian le fate del sonno,
e il carico è cesti pieni di sogni.
TU SEI LA NUVOLA DELLA SERA
Tu sei la nuvola della sera
che vaga nel cielo dei miei sogni.
Io ti dipingo e ti modello
con i miei desideri d’amore.
Tu sei mia, solo mia,
l’abitatrice dei miei infiniti sogni!
I tuoi piedi sono rosso-rosati
per la vampa del mio desiderio,
spigolatrice dei miei canti
al tramonto!
Le tue labbra sono dolci-amare
del sapore del mio vino di dolore.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei solitari sogni!
Ho oscurato i tuoi occhi
con l’ombra della mia passione,
frequentatrice della profondità
del mio sguardo!
T’ho presa e ti stringo, amore mio,
nella rete della mia musica.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei immortali sogni!

Emile Vernon
FIORE D’AMORE
Qualcuno mi ha segretamente
lasciato in mano un fiore d’amore.
Qualcuno mi ha rubato il cuore
e l’ha sfogliato in cielo.
Io non so se l’ho trovato
o se vado a cercarlo ovunque
e se c’è tremore di gioia o pena
TALVOLTA LA MIA GIOIA
Talvolta
la mia gioia
ti spaventa
amore mio
nasce dal nulla
e si nutre di poco
di larve invisibili
che il vento trasporta
di frammenti di paura
che si fondono in tepore
di briciole di serenità
cadute
dalla mensa dei poveri
di un raggio di sole
che risveglia lucciole
addormentate
in gocce di rugiada
se mi ami
amore mio
perdona la mia gioia
IL MIO CUORE
Il mio cuore, uccello del deserto,
ha trovato il suo cielo nei tuoi occhi.
Essi sono la culla del mattino,
essi sono il regno delle stelle.
I miei canti si perdono nella loro profondità.
Lascia che io squarci le sue nuvole
e stenda le ali al suo sole.
Tony Kospan
UN MODO DIVERSO DI VIVER
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