Archivio per la categoria ‘POESIE SUBLIMI

Non posso esser sola – Emily Dickinson con questa sublime poesia ci dà un’originale visione della solitudine   1 comment








Ecco una poesia della grandissima Emily Dickinson
che ci parla, a mio parere,
in modo sublime ma assolutamente inusuale,
del sentimento della solitudine



 
.


 
 La solitudine qui è vista come consapevolezza
della vera essenza della nostra natura umana
fatta di realtà e di sogni.


Dunque per lei in fondo in fondo, e dunque in verità,
non c’è mai… una vera solitudine,
in quanto siamo sempre e comunque
in relazione ed in comunione con i nostri mondi interiori.

Mi farebbe piacere conoscere il vostro parere,
ma prima leggiamola.


 
 

 

 
 

NON POSSO ESSERE SOLA
Emily Dickinson
 

Non posso essere sola,
mi viene a visitare
una schiera di ospiti,
non sono registrati,
non usano la chiave,
non han né vesti, né nomi,
né climi, né almanacchi,
ma dimore comuni,
proprio come gli gnomi,
messaggeri interiori
ne annunciano l’arrivo,
invece la partenza
non è annunciata, infatti
non sono mai partiti.

 
 
.
.
 
 
 
 
 


Cosa ne pensate? 

Ciao da  Tony Kospan

 
 




ARCOBALEN99
fre bia pouce






Walt Whitman.. poeta americano dell’800 – Breve ricordo e la sua passionale poesia “Credo in te anima mia”   Leave a comment

 
 





Walter Whitman, noto come Walt Whitman, 
è stato un poeta, scrittore e giornalista americano. 

Questo notevole poeta americano dell’ottocento 
ci offre, in modo libero e direi modernissimo,
versi densi di grande sensualità
immersi in un ambiente in cui la natura è parte importante.






E’ considerato il padre della poesia americana 
ed anche il primo poeta moderno 
ad utilizzare normalmente il verso libero, 
di cui è considerato in un certo senso l’iniziatore.


Per conoscerlo un po’
propongo la lettura di questa sua notissima poesia 
che non è solo una poesia d’amore
ma molto di più.

 
 
 
 
 
Talantbek Chekirov
.
.
.
CREDO IN TE ANIMA MIA
di WALTER WHITMAN 
POESIA SUBLIME D’AMORE E PASSIONE
a cura di Tony Kospan



 
 
 



E’  riconosciuta come una di quelle poesie sublimi
che ci fa “conoscere”
quello che la quotidianità e chiuse visioni secolari
 non ci consentono spesso di vedere e sentire.
 
 
.
.
 
 
 
 
 
 


L’idea che emerge, in modo forte e chiaro,
nella visione di questo poeta,
è che il piacere fisico, i momenti di passione,
non sono accessori…
bensì elementi sostanziali dell’amore.
 
 
Elementi che insieme ad un reale sentimento
ed a una sincera partecipazione emotiva
ci consentono di giungere all’estasi sublime.

 
 
 
 
 
Tiziano – Amor Sacro e Amor Profano
 
 
 
 

L’eros quindi assume anch’esso una sua sacralità,
negata per millenni dai fondamentalismi religiosi
 che hanno in pratica… staccato l’anima dal corpo…
demonizzando quest’ultimo
ed impedendo emozioni e vibrazioni di luce.
 
 
In tal senso anche la poesia Sufi d’amore
fu combattuta all’interno della sua religione.

 
 
 
 
Walt Whitman (West Hills 31.5.1819 – Camden 26.3.1892)




 
 Ma ora leggiamola…

 
 
 
 
 


Alma Tadema

 
 
 
 
 
 CREDO IN TE ANIMA MIA
 Walt Whitman
 

 

Credo in te, anima mia,

l’altro che io sono non deve umiliarsi di fronte a te,

 e tu non devi umiliarti di fronte a lui.

 Ozia con me sull’erba,

libera la tua gola da ogni impedimento, 

né parole, né musica o rima voglio,

 né consuetudini né discorsi,

neppure i migliori, soltanto la tua calma voce bivalve,

 il suo mormorio mi piace.

Penso a come una volta giacemmo, 

un trasparente mattino d’estate,

come tu posasti la tua testa

di per traverso sul mio fianco

ti voltasti dolcemente verso di me,

 e apristi la camicia sul mio petto,

e tuffasti la tua lingua sino al mio cuore snudato,

e ti stendesti sino a sentire la mia barba,

 ti stendesti sino a prendere i miei piedi.

 Veloce si alzò in me

e si diffuse intorno a me la pace e la conoscenza

che va oltre ogni argomento terreno,

io conosco che la mano di Dio è la promessa della mia,

 e io conosco che lo spirito di Dio

 è il fratello del mio,

e che tutti gli uomini mai venuti alla luce

sono miei fratelli e le donne sorelle ed amanti,

 e che il fasciame della creazione è amore,

 e che infinite sono le foglie rigide o languenti nei campi,

 e le formiche brune nelle piccole tane sotto di loro,

 e le incrostazioni muschiose del corroso recinto,

pietre ammucchiate, sambuco, verbasco ed elleboro.


 

 

 

 

Lauri Blank


 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN




Csaba Markus – Rapsodia d’amore


 
 
 

IO NON SONO IO – Poesia piccola ma molto suggestiva e densa di simbolismi del grande poeta spagnolo Jimenez   Leave a comment



.
.
.
Questa è davvero una poesia… perla…
una lirica che coinvolge e sconvolge.







In pochi versi l’autore scava nel profondo
di se stesso e di noi stessi
e ci dà, a mio parere,
una stupenda suggestiva e poetica descrizione
dell’inconscio… o dell’anima.






IO NON SONO IO
JUAN RAMON JIMENEZ
PICCOLA GRANDE POESIA SIMBOLICA




Moguer 24.12.1881 – San Juan 29.5.1958



Jimenez, poeta spagnolo premio Nobel per la letteratura nel 1956,
noto per i suoi versi che cantano l’amore, il sentimento e le emozioni
talvolta ci fa conoscere un altro dei temi da lui amati
il simbolismo.








La sua romantica poetica,
vicina alla purezza di Tagore ed influenzata da Goethe,
assume valenze universali
ed aprirà la strada alla grande poesia moderna,
spagnola e non solo.






Tornando alla poesia sono però curioso
di conoscere anche le vostre impressioni…

Ma ora leggiamola



Maxfield Parrish – Sogni – 1913




IO NON SONO IO
Juan Ramon Jimenez


Io non sono io
Sono colui
che cammina accanto a te senza che io lo veda;
che, a volte, sto per vedere,
e che, a volte, dimentico.
Colui che tace, sereno, quando parlo,
colui che perdona, dolce, quando odio,
colui che passeggia là dove non sono,
colui che resterà qui quando morirò.







Tony Kospan






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NULLA ERA MIO di Neruda – Questa sublime poesia narra la trasformazione che l’amore crea in noi   2 comments



Ecco una poesia un po’ diversa dal suo consueto stile
ma che, a mio parere, conferma la grandezza di Neruda.
 
Direi anzi che in questo caso “il suo messaggio poetico”
va oltre la poesia stessa.

 
 

 
 
 

NULLA ERA MIO
NERUDA –
POESIA SUBLIME

 

 
 
 
 

La descrizione, quasi dura, fredda…
del vuoto esistente nell’animo umano
quando in esso non alberga l’amore,
oltre ad esser profondamente vera,
è genialmente suggestiva e coinvolgente.
 
 
Sono un suo estimatore da anni,
e però scopro sempre nuovi aspetti
della sua poetica capacità di scavare
nell’intimo dell’animo umano.

 
 
 
 
 
 

In tal modo questa poesia
ci rivela verità di cui non ci accorgiamo,
ma che tuttavia ben conosciamo
e che sappiamo albergare in noi
quando il nostro cuore 
diventa un giardino fiorito
 perché ama… ama davvero.





 
 

Ma veniamo alla poesia.


Come sempre mi piacerebbe leggere
il vostro pensiero.

 
 

 
 
 

NULLA ERA MIO 
Pablo Neruda
 
Prima d’amarti, amore, nulla era mio:
vacillai per le strade e per le cose;
nulla contava nè aveva nome:
il mondo era nell’aria che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate dalla luna,
hangars crudeli che si
accomiatavano,
domande che insistevano sull’arena.
 
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finchè la tua bellezza e povertà
empirono l’autunno di regali.
 
La mia preghiera è stata ascoltata.

 
 
 

 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN






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“5 Maggio”.. Ei fu. – La famosa poesia del Manzoni.. la sua storia e la morte di Napoleone   Leave a comment





Non possiamo,  noi che amiamo la poesia,
nel giorno in cui morì Napoleone,
non ricordare la più grande e la più bella poesia,
benché dubbiosa, scritta dal Manzoni per lui
e che ha per titolo proprio questa giornata.





(Ajaccio 15.8.1769 – Longwood – Sant’Elena 5.5.1821)




Questa poesia, oltre ad esser nota a tutti
perché ce la fanno studiare a scuola,
ha anche una notevole valenza storica
oltre ad esser densa di significati spirituali.




Alessandro Manzoni (Milano 7.3.1785 – Milano 22.5.1873)




Il Manzoni la scrisse quasi di getto (4 o 5 gg)
dopo aver saputo che Napoleone era morto
ma soprattutto perché commosso dal fatto
che si era convertito poco prima di morire.








Il poeta, quando il Bonaparte dominava l’Europa
non era stato tra i suoi ammiratori, anzi,
per cui appare chiaro che questa poesia
in cui ne riconosce comunque la grandezza
(all’epoca – e forse ancor oggi – Napoleone era amatissimo o odiatissimo)
non poteva certo portar alcun vantaggio allo scrittore milanese.




Questo il foglio su cui fu scritta




In realtà egli si astiene da un preciso giudizio storico
limitandosi a dire, con i mitici versi 31-32,
“Fu vera Gloria?
Ai posteri l’ardua sentenza”
frase poi entrata a far parte anche del nostro comune dire.








La poesia fu censurata dalle Autorità Austriache
che governavano all’epoca la Lombardia ma, 
grazie a Goethe, che la fece pubblicare su una rivista tedesca,
ebbe un’eco immediata in tutta Europa. 

Ma ora leggiamola… rileggiamola.








IL CINQUE MAGGIO
Alessandro Manzoni 
 
 Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all’ultima
ora dell’uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie’ mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all’urna un cantico
che forse non morrà.
Dall’Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall’uno all’altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l’ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d’un gran disegno,
l’ansia d’un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch’era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull’altar.
Ei si nomò: due secoli,
l’un contro l’altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe’ silenzio, ed arbitro
s’assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell’ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d’immensa invidia
e di pietà profonda,
d’inestinguibil odio
e d’indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l’onda s’avvolve e pesa,
l’onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell’alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull’eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d’un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l’assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de’ manipoli,
e l’onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l’avvïò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov’è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trïonfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.







Tony Kospan




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“Nessun uomo è un’isola” – La 1° di 2 mitiche poesie del poeta inglese John Donne con lo stesso titolo – Testo e analisi   Leave a comment








Ci sono 2 poesie di John Donne
che hanno lo stesso titolo…
e che sono apparentemente simili…

Esse però hanno significati e respiri diversi
benché entrambe siano veri inni all’amore universale
ed intrise da profonda spiritualità.








LA PRIMA


NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA








Questa prima è un fantastico breve inno all’Amicizia…
ed alla Fratellanza universale…

John Donne, poeta, studioso e religioso inglese,
è noto per le vette di altissima spiritualità raggiunte dalle sue opere
ma anche per i suoi cedimenti ad umanissime e carnalissime tentazioni.








A mio parere i versi manifestano una modernità di pensiero
davvero piacevolmente sorprendente.

Ma ora leggiamola ed immergiamoci in essa. 








NESSUN UOMO E’ UN’ISOLA
John Donne


Nessun uomo è un’isola;
Nessun uomo sta solo.

Ogni uomo è una gioia per me;
Il dolore di ogni uomo è il mio dolore.

Abbiamo bisogno l’uno dell’altro,
perciò io difenderò
ogni uomo come mio fratello;
ogni uomo come mio amico.








Come sempre
mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero.

Ciao da Orso Tony









“Uomo del mio tempo” di S. Quasimodo – Una delle più belle poesie contro la guerra   1 comment

 

 
 .
.
 
..
.
 
UNA GRANDE POESIA CONTRO LA GUERRA
 
E’
 
UOMO DEL MIO TEMPO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’AUTORE E’ IL GRANDE POETA ITALIANO
E PREMIO NOBEL
 
SALVATORE QUASIMODO

 
 
 
 
(Modica 20 agosto 1901 – Napoli 14 giugno 1968)
 
 
 
 

Non servono parole per descriverla
in quanto parla da sola ed alla grande.


Eccola
 
 
 
 
 
 
 
 

UOMO DEL MIO TEMPO

 
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.

 
 
 
 
Guernica – Pablo Picasso
 
 
 
 
ED ORA POSSIAMO ANCHE ASCOLTARLA
MUSICATA E CANTATA
IN QUESTO INTERESSANTE VIDEO
 
 
 
 
fre bia pouce
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN





 

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LIBRI – Questa bella e suggestiva poesia di H. Hesse esalta l’importanza della lettura   Leave a comment

 

 


  




Le poesie di Hesse son tutte belle
e l’autore è assolutamente geniale e profondo
nonché riconosciuto da tutti come tale.

Ma non solo, molte di esse
ci inducono anche ad interessanti riflessioni
come questa.


 

 

 
 
 
 

LIBRI – H. HESSE – POESIA SUBLIME

 
 
 
 
 
(Calw 2.7.1877 – Montagnola 9.8.1962) scrittore, poeta e pittore tedesco
 
 
 


L’importanza della cultura, dei libri,
ovviamente nessuno può scoprirla
tanto essa è evidente.

Ma Hesse ci vuol dire che la loro importanza
non sta tanto nell’accumulare conoscenze, nozioni etc.
bensì nella loro capacità e potenzialità
d’aiutarci a ricercare in noi stessi la nostra luce, 
il nostro universo, la nostra saggezza, la nostra verità. 

 
 
 


 
 
 


L I B R I
 
Hermann Hesse

 
 

Tutti i libri del mondo


non ti danno la felicità,


però in segreto


 ti rinviano a te stesso.

 

 Lì c’è tutto ciò di cui hai bisogno,


 sole stelle luna.


 Perché la luce che cercavi


 vive dentro di te.

 

 La saggezza che hai cercato


 a lungo in biblioteca


 ora brilla in ogni foglio,


 perché adesso è tua.






 

 

 

da La felicità, versi e pensieri





Hesse tra l’altro è stato anche un apprezzato pittore

ed ecco allora anche un suo dipinto proprio in tema.. libri.

 

 

 

 

Hermann Hesse – Sedia con libri (1921)


 

 

 

Penso che possiate condividere questa mia opinione

sulla poesia, ma, se vi va, 

mi farebbe piacere leggere anche la vostra.

 

 

 

 

 



Ciao da Orso Tony






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UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB
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L’ETERNA CANZONE – Antica ma romanticissima e sognante poesia d’amore di Rosemond Gérard   1 comment


L’ETERNELLE CHANSON
.
.
 




Non sono frequenti 
le poesie che inneggiano all’amore… in tarda età.


Ma fa eccezione questa ottocentesca
bellissima e dolcissima poesia francese
che invece ci parla di un rapporto d’amore,
o della speranza di un rapporto d’amore,
che possa restar vivo fino alla terza e… quarta età.

 
 
 
 
 
 
 
Una poesia dunque
che inneggia all’amore che dura nel tempo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’ETERNELLE CHANSON
di Rosémonde Gérard
L’ETERNA CANZONE
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
Rosémonde Gérard
 



Noi crediamo d’aver scoperto oggi

che l’amore non ha età…
e che anche gli anziani possono vivere nuovi amori
o continuare ad amare la persona della loro vita.
 


La smentita bella e sorprendente è in questa 
 lunghetta, ma romanticissima, poesia francese dell’800
 che mi appare quasi un affresco o, se si preferisce,
un fantastico mix… di ricordi e di sogni d’amore.
 
 
Di essa non trovai alcuna versione in italiano
per cui mi sono cimentato in una traduzione 
che potesse rendere nel modo migliore
lo spirito e la lettera dei versi.

 
 
 
 
 
 
 
 
La trovai per caso in un sito francese e mi colpì molto…
come penso che potrà colpire tutti coloro
che proprio ragazzini non sono
ma che in fondo ragazzini dentro ancora sono… A bocca aperta
e però anche persone più giovani se consapevoli che col tempo,
quando anche loro raggiungeranno un’età avanzata, 
potranno viver, auspicabilmente, situazioni simili.



 
 


Chi non amerebbe, infatti, l’idea di vivere
una vecchiaia d’amore
così come ce la descrive Rosemonde? 

So bene tuttavia che la poesia descrive più che altro
un sogno, una speranza, che hanno tutti gli innamorati
ma che, ahimè, poi raramente si verifica… nella realtà.

 
 
 
 
Rosémonde Gérard
 
 
 
 

L’autrice della poesia è Rosemonde Gérard (1871-1953)
poetessa francese,

 
 
 
 
 
 
 
 
nonché moglie nientepopodimeno che di…
 Edmond Rostand,
 
 
 
 
 
 
 
 

il famosissimo poeta e drammaturgo francese
conosciuto soprattutto per esser l’autore autore del
Cyrano de Bergerac.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ma veniamo alla poesia la cui traduzione (libera)
mi ha davvero impegnato molto…
(molti termini ottocenteschi sono ormai in disuso)
sperando che possa piacere a voi…
così come è piaciuta a me…
per la sua immensa grazia e profondità d’amore.




 
 
 
 
 
L’ETERNA CANZONE 

Rosémonde Gérard
(traduzione dal francese di Tony Kospan)

Quando sarai vecchio e sarò vecchia anch’io
Quando i miei biondi capelli saranno bianchi
Nel mese di maggio, nel giardino… al sole,
Scalderemo le nostre vecchie membra tremolanti.
 
Così i nostri cuori ringiovaniranno… festanti…
E ci sentiremo allora… ancor giovani amanti,
Ed io ti sorriderò muovendo tutta la testa,
E saremo un’adorabile coppia di vecchietti.
 
Ci guarderemo, seduti sotto il pergolato,
Con occhietti teneri e brillanti.
Quando sarai vecchio e sarò vecchia anch’io
Quando i miei capelli biondi saranno bianchi.
 
Sulla nostra solita panchina, tutta dipinta di verde
Su quella nostra panchina d’un tempo torneremo a chiacchierare;
Avremo una gioia tenera e dolce,
E chiuderemo spesso la frase con un bacio.
 
Quante volte ho potuto dirti un tempo…”T’amo”?
Allora con affetto ce lo racconteremo.
Ci ricorderemo di mille cose,
Anche di cose da nulla ma deliziose, e tra esse ci perderemo.
 
Un raggio, tutto rosa,  come una dolce carezza,
Tra i nostri capelli bianchi scenderà, e vi si adagerà,
Quando, sulla nostra vecchia panchina dipinta di verde,
Su quella panchina d’una volta torneremo a chiacchierare.
 
E come ogni giorno t’amo di più
oggi più di ieri e meno di domani.
Che importanza avranno le rughe del viso?
Il mio amore sarà più forte e più sereno.
 
Sogno che tutti i giorni i ricordi si sommeranno…
I miei ricordi…  tuoi ricordi  saranno
Questi ricordi comuni sempre di più… ci uniranno
E senza fine nuovi legami tra noi stringeranno.
 
E’ vero saremo vecchi, molto vecchi, deboli per l’età…
Ma più forte ogni giorno la tua mano stringerò 
Perché, vedi, ogni giorno t’amo di più
Oggi più di ieri e meno di domani!
 
Di questo caro amore, vissuto come un sogno,
Voglio conservare tutto nel profondo del mio cuore,
E trattenere, se si può, anche la più fugace emozione,
Per riassaporarla poi con più calma.
 
Io raccolgo tutto quel che vien da lui, come fa un avaro,
Conservandolo con passione per i giorni più lontani.
Io sarò ricca allora d’una ricchezza rara,
Perché avrò conservato tutto l’oro del mio giovane amore.
 
Cosi di questa felicità vissuta che va a finire
Il mio ricordo me ne restituirà poi la dolcezza;
E di questo caro amore che vivo come un sogno
Ho conservato tutto nel profondo del mio cuore.
 
Quando sarai vecchio e sarò vecchia anch’io,
Quando i miei biondi capelli saranno bianchi,
Nel mese di maggio, nel giardino… al sole,
Scalderemo le nostre vecchie membra tremolanti. 
 
Il rinnovar l’amor metterà i nostri cuori in festa…
E crederemo di rivivere i giorni felici del passato,
Ed  io ti sorriderò muovendo tutta la testa,
E tu mi mi parlerai d’amor con voce tremula.
 
Ci guarderemo, seduti sotto il pergolato,
Con occhietti lucidi e brillanti.
Quando sarai vecchio e sarò vecchia anch’io,
Quando i miei biondi capelli saranno bianchi!

 
 
 
 

 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 

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“Credo in te anima mia” la famosa e passionale poesia di Walt Whitmaned ed un breve ricordo del noto poeta americano dell’800   2 comments

 
 





Walter Whitman, noto come Walt Whitman, 
è stato un poeta, scrittore e giornalista americano. 

Questo notevole poeta americano dell’ottocento 
ci offre, in modo libero e direi modernissimo,
versi densi di grande sensualità
immersi in un ambiente in cui la natura è parte importante.






E’ considerato il padre della poesia americana 
ed anche il primo poeta moderno 
ad utilizzare normalmente il verso libero, 
di cui è considerato in un certo senso l’iniziatore.


Per conoscerlo un po’
propongo la lettura di questa sua notissima poesia 
che non è solo una poesia d’amore
ma molto di più.

 
 
 
 
 
Talantbek Chekirov
.
.
.
CREDO IN TE ANIMA MIA
di WALTER WHITMAN 
POESIA SUBLIME D’AMORE E PASSIONE
a cura di Tony Kospan



 
 
 



E’  riconosciuta come una di quelle poesie sublimi
che ci fa “conoscere”
quello che la quotidianità e chiuse visioni secolari
 non ci consentono spesso di vedere e sentire.
 
 
.
.
 
 
 
 
 
 


L’idea che emerge, in modo forte e chiaro,
nella visione di questo poeta,
è che il piacere fisico, i momenti di passione,
non sono accessori…
bensì elementi sostanziali dell’amore.
 
 
Elementi che insieme ad un reale sentimento
ed a una sincera partecipazione emotiva
ci consentono di giungere all’estasi sublime.

 
 
 
 
 
Tiziano – Amor Sacro e Amor Profano
 
 
 
 

L’eros quindi assume anch’esso una sua sacralità,
negata per millenni dai fondamentalismi religiosi
 che hanno in pratica… staccato l’anima dal corpo…
demonizzando quest’ultimo
ed impedendo emozioni e vibrazioni di luce.
 
 
In tal senso anche la poesia Sufi d’amore
fu combattuta all’interno della sua religione.

 
 
 
 
Walt Whitman (West Hills 31.5.1819 – Camden 26.3.1892)




 
 Ma ora leggiamola…

 
 
 
 
 


Alma Tadema

 
 
 
 
 
 CREDO IN TE ANIMA MIA
 Walt Whitman
 

 

Credo in te, anima mia,

l’altro che io sono non deve umiliarsi di fronte a te,

 e tu non devi umiliarti di fronte a lui.

 Ozia con me sull’erba,

libera la tua gola da ogni impedimento, 

né parole, né musica o rima voglio,

 né consuetudini né discorsi,

neppure i migliori, soltanto la tua calma voce bivalve,

 il suo mormorio mi piace.

Penso a come una volta giacemmo, 

un trasparente mattino d’estate,

come tu posasti la tua testa

di per traverso sul mio fianco

ti voltasti dolcemente verso di me,

 e apristi la camicia sul mio petto,

e tuffasti la tua lingua sino al mio cuore snudato,

e ti stendesti sino a sentire la mia barba,

 ti stendesti sino a prendere i miei piedi.

 Veloce si alzò in me

e si diffuse intorno a me la pace e la conoscenza

che va oltre ogni argomento terreno,

io conosco che la mano di Dio è la promessa della mia,

 e io conosco che lo spirito di Dio

 è il fratello del mio,

e che tutti gli uomini mai venuti alla luce

sono miei fratelli e le donne sorelle ed amanti,

 e che il fasciame della creazione è amore,

 e che infinite sono le foglie rigide o languenti nei campi,

 e le formiche brune nelle piccole tane sotto di loro,

 e le incrostazioni muschiose del corroso recinto,

pietre ammucchiate, sambuco, verbasco ed elleboro.


 

 

 

 

Lauri Blank


 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN




Csaba Markus – Rapsodia d’amore


 
 
 

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