E’ l’attrice che, con la Loren e la Lollobrigida,
è stata una delle grandi dive del cinema italiano
soprattutto nella prima parte del secondo ‘900
quando ha recitato anche ad Hollywood.
Di affascinante calda bellezza mediterranea
ha rappresentato l’immagine della donna
che aspirava ad esser libera ed indipendente.
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Claudia Cardinale – Tunisi 15 aprile 1938
BREVE BIOGRAFIA
Claudia Cardinale è nata in Tunisia da una famiglia di origini siciliane.
Nel 1958 si trasferì con la famiglia in Italia
e poco dopo iniziò a frequentare il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Dopo esser stata compagna (ed attrice preferita)
del produttore Franco Cristaldi si legò negli anni ’70
al regista Pasquale Squitieri di cui è stata la compagna
fino alla sua scomparsa nel 2017.
Negli anni ’80 si trasferì in Francia dove vive.
Ha 2 figli ed ora è anche nonna.
IN SINTESI CARRIERA E PRINCIPALE FILMOGRAFIA
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Il suo primo film italiano fu I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli.
Da lì iniziò una carriera lunghissima e piena di successi… ma anche di contrasti e problemi…
Ha anche girato diversi film per la TV.
Davvero steminata è la sua filmografia per cui ricordiamo qui solo qualche film di maggior succcesso.
Nel film “Il gattopardo”
Con la regia di Luchino Visconti: Rocco e i suoi fratelli, Il Gattopardo (mitica La scena del valzer con Burt Lancaster) e Vaghe stelle dell’Orsa,Gruppo di famiglia in un interno.
Con la regia di Mauro Bolognini: Il bell’Antonio con Marcello Mastroianni che le fece una spietata ma vana corte e La viaccia con Jean-Paul Belmondo con cui ebbe una breve relazione.
Infine ed in sintesi questi sono alcuni altri film rimasti nella nostra memoria
– La ragazza con la valigia premio “Donatello speciale” di Valerio Zurlini,
– La ragazza di Bube di Comencini che le consentì di vincere il Nastro d’Argento come migliore attrice protagonista.
– 8 e mezzo di Fellini
– C’era una volta il West, mitico film di Sergio Leone,
– Il giorno della civetta di Damiano Damiani
– ed infine Claretta di Pasquale Squitieri (1984) con cui vince un premio alla Mostra di venezia ed un altro Nastro d’Argento.
Ai giovani d’oggi il nome di Giacomo Rondinella non dice proprio nulla
eppure è stato una vera star della canzone… soprattutto napoletana…
e del cinema a partire dagli anni ’50.
(Messina 30.8.1923 – Fonte Nuova 26.2.2015)
Giacomo Rondinella ha avuto nella sua carriera
tra l’altro 2 primati… quello d’aver cantato per primo
“Munasterio ‘e Santa Chiara”
e quello d’aver inciso per primo
“Malafemmena”
la mitica canzone scritta dall’amico Totò.
Bello, simpatico e dal fisico atletico è stato
un gran dongiovanni.
Ha anche avuto anche il merito di scoprire e lanciare
la bellissima e bravissima Virna Lisi.
Qui con una giovanissima Virna Lisi
BREVE BIOGRAFIA
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Nato per caso a Messina da genitori-cantanti
viene avviato alla carriera in Marina
ma già a 21 anni
vince il primo premio in un concorso di Voci nuove.
Il vero successo però gli arride qualche anno dopo
con lo spettacolo “Carosello Napoletano”
prima a teatro e poi al cinema.
Per le doti di cui ho parlato su, ma anche
per la limpida e stupenda voce,
non solo ha numerosi successi canori
ma recita anche in numerosi film dagli anni 50 agli ’80.
Poi dopo aver vissuto per un certo periodo a Toronto (Canada)
si trasferisce a Fonte Nuova,
un piccolo comune della provincia di Roma,
dove vivrà fino alla fine.
RICORDO IN… VIDEO
Per salutarlo e rendergli omaggio
ho scelto questi 2 video…
il primo per ascoltar la sua mitica voce
nella classica “Munasterio ‘e Santa Chiara“
e quest’altro come primo interprete della canzone di Totò “Malafemmena“
ma nel ’45, con la conoscenza di un grande regista
come Rossellini, s’avvicinò al mondo della celluloide.
Nel 1950 la sua prima regia (insieme con Lattuada)
con “Luci del varietà” mentre il debutto come unico regista
avvenne con “Lo sceicco bianco“.
Qui la sua vena artistica, che possiamo definire un misto di sogno e realtà che dona suggestioni magiche
inizia a manifestarsi, ma non trova consensi
nè dalla critica… nè dal pubblico.
Sordi in una mitica immagine da “I vitelloni”
Nel ’53 il suo primo grande successo con “I Vitelloni”
con il quale vinse il Leone d’argento alla Mostra di Venezia…
Il successo si confermò subito dopo,
anche a livello internazionale
con “La strada“.
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Mastroianni e Anita Ekberg ne “La dolce vita”
Ormai era diventato un regista affermato…
La sua carriera da quel momento è stata un susseguirsi
di successi di pubblico e di premi nei vari Festival del Cinema… con…
Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, La dolce vita, Satyricon, Roma,
Amarcord, La città delle donne, Ginger e Fred.
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L’ultimo suo film è stato “E la nave va” nel 1990.
Oltre ai 4 premi Oscar vinti
gli fu poi conferito nel 1993
anche l’Oscar alla carriera.
Come ricordarlo ora al meglio se non con una scena,
tratta da un suo mitico film,
che mette in evidenza il suo stile poetico e sognante?
La passerella finale di Otto e mezzo (musica di Nino Rota)
Fin dai suoi inizi artistici ha interpretato personaggi paradossali e grotteschi, come il professor Kranz e il timidissimo Giandomenico Fracchia, che hanno rappresentato un vero e proprio scossone alla pacifica comicità degli anni 60 e 70.
Ma la celebrità gli è giunta attraverso la saga (in 10 film) del ragionier Ugo Fantozzi grazie alla quale lui e le sue battute, così come gli altri principali personaggi, sono entrati nell’immaginario collettivo degli italiani.
In realtà Fantozzi prima di apparire al cinema era stato un personaggio letterario creato dal Paolo Villaggio… scrittore.
Ma andiamo con ordine.
(Genova, 30 dicembre 1932 – Roma, 3 luglio 2017)
BREVE BIOGRAFIA
Nasce nel capoluogo ligure con il fratello gemello dizigote Piero Villaggio che diverrà docente alla Scuola normale superiore di Pisa.
Il padre è un ingegnere edile palermitano e la madre, di origini veneziane, un’insegnante di lingua tedesca.
Frequenta le elementari nella scuola Diaz a Genova.
Paolo Villaggio da giovane
Da giovane ha diverse esperienze lavorative, speaker alla BBC a Londra, cabarettista su navi da crociera dove conosce e diventa amico di Fabrizio De André,
e successivamente impiegato all’Italsider di Genova (la cosa gli sarà molto utile poi nella creazione di tanti personaggi fantozziani.
A metà degli anni 50 entra in un’antica compagnia teatrale genovese e si esibisce al Derby Club, noto locale di Milano, frequentato da numerosi artisti
che avranno poi molto successo come Renato Pozzetto e Cochi Ponzoni.
Qui è con De André
Scoperto da Costanzo appare nelle case degli italiani nello spettacolo RAI “Quelli della domenica” con 2 personaggi:
il sadico Professor Kranz ed il sottomesso Giandomenico Fracchia.
Negli stessi anni si trasferisce a Roma.
Seguono diversi programmi per la Rai e la scrittura di articoli per la rivista L’EUROPEO in cui delinea il personaggio FANTOZZI.
Qui è con Ombretta Colli
Da questi articoli nasce prima un libro, che divenne un best seller, e poi il primo film della saga del mitico ragionier Fantozzi.
In effetti non doveva esser lui l’interprete cinematografico.. ma poi Luciano Salce optò per lui.. dato che gli attori prescelti erano impegnati.
Mai decisione fu più indovinata!
Ma di Luciano Salce è anche la indovinatissima scelta di porre accanto a Paolo Villaggio una serie di attori che saranno le sue ideali spalle capaci anche loro di dare un gran contributo al successo del film, così come in quelli successivi:
Gigi Reder nella parte dell’occhialuto ragionier Filini, Anna Mazzamauro nei panni della riccioluta signorina Silvani.. etc. etc.
Qui è con Gigi Reder (l’occhialuto ragionier Filini)
Dopo lo strepitoso successo dei film di Fantozzi la sua carriera artistica si sviluppa tra film e tv sempre con successo.
Sono però da segnalare in particolare però anche alcune sue interpretazioni non comiche in film di Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmüller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli.
Nel 1992 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera alla Mostra Cinematografica di Venezia.
Vediamo ora una mitica scena fantozziana
(Al Ristorante Giapponese – Tragica cena con la Signorina Silvani)
Grazie di tutto Paolo e soprattutto grazie per averci donato
la tua particolare, originalissima e nuova comicità
capace di farci sorridere dei nostri difetti.
Sono certo che starai ora scherzando con le stelle.
Le foto raccontano dunque 30 anni di amicizia e di collaborazione.
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Tazio Secchiaroli
Tazio Secchiaroli, tra i maggiori fotografi italiani del XX secolo, ha rivoluzionato il modo di fotografare il cinema portando il reportage sul set.
All’inizio della sua carriera era fotografo ambulante (“scattino”) e al mattino arrivava a Termini dove cominciava a fare le prime foto della giornata, alle persone in arrivo e partenza dalla stazione.
Mastroianni e Fellini
Mastroianni e Pasolini
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Il
Matrioianni e Anita Ekberg (La dolce vita)
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con la Loren
E concludiamo… con un… tris d’assi
Fellini.. Mastroianni e la Loren
MARCELLO MASTROIANNI IN UN VIDEO OMAGGIO
Le immagini… non tutte di Secchiaroli… da vari siti web – impaginazione Tony Kospan
Virna Lisi è stata una grande e bellissima attrice
ma soprattutto una grande donna
che ha accompagnato, in cinema e tv,
molti di noi lungo il corso della vita.
A differenza di altre star
non ha mai voluto nasconder lo scorrer del tempo
con invasivi interventi di chirurgia plastica
rimanendo sempre e comunque bellissima,
ed è sempre rimasta fedele al marito… alla famiglia…
ed a… se stessa.
Virna Lisi (vero nome Virna Pieralisi) – Ancona 8.11.1936 – Roma 18.12.2014
Virna Lisi, donna dal volto angelico, dagli occhi azzurri
dal dolce sorriso, dalla naturale eleganza
e dalle notevoli capacità recitative,
è stata tra le attrici italiane più note
ed unanimemente considerata
una delle donne più belle mai apparse sullo schermo.
Col tempo, oltre a mantenere il suo immenso fascino,
ha anche raggiunto vette di bravura e di classe sempre più alte.
Fu scoperta ed avviata nel mondo della recitazione
dal cantante ed attore Giacomo Rondinella.
Iniziò a lavorare per il cinema nel 1953
con “La corda d’acciaio” di Carlo Borghesio….
ma il successo le arrise per la prima volta con
La donna del giorno (1956) di Francesco Maselli.
Ma la grandissima notorietà le giunse
con la partecipazione ad un mitico spot di Carosello
in cui lei era la… bocca della verità…
e le veniva rivolta la frase
“Con quella bocca può dire ciò che vuole“
che divenne un vero e proprio tormentone nazionale.
All’epoca Virna.. fece innamorare tutti gli italiani.
La crescente fama le consentì d’esser prescelta da grandi registi
come Maselli, Monicelli e Lizzani e di lavorar con grandi attori come
Alain Delon, Jack Lemmon, Frank Sinatra, Totò, Tognazzi, Gassman etc.
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Nel 1960 si sposò con l’architetto romano Franco Pesci
e dal suo matrimonio nacque Corrado
che la renderà poi nonna di 3 nipoti.
Scelse a quel punto di lasciar il cinema e di dedicarsi alla famiglia
ma, su spinta dello stesso marito, in seguito tornò alla recitazione.
In anni più recenti è stata soprattutto interprete di film televisivi
ma nel 2002 ha lavorato di nuovo per il cinema con
Cristina Comencini ne
“Il giorno più bello della mia vita“.
Tra i tanti premi ricevuti nel corso della sua carriera
ricordiamo la Palma d’Oro nel 1994 (come miglior attrice)
il David di Donatello alla carriera nel 1996
la Grolla d’Oro alla carriera nel 2001.
ed il Nastro d’argento
per “Il più bel giorno della mia vita” nel 2002.
Pur frequentando l’effimero mondo dello spettacolo
rimase sempre al di fuori da scandali e gossip
mantenendo sempre una netta separazione
tra la serena vita familiare e la sua professione.