Archivio per 28 febbraio 2023
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza.
Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza
non diventerà mai vecchio.
– Franz Kafka –
Julius Leblanc Stewart – Andiamo a fare un giro? – 1897
ORSO TONY
IL CONDOR
Pablo Neruda
Io sono il condor, volo
su di te che cammini
e d’improvviso in un giro
di vento, penna, artigli,
ti assalto e ti innalzo
in un ciclone sibilante
di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve,
alla mia tana nera,
ti porto, e sola vivi,
e ti copri di penne,
e voli sopra il mondo,
immobile, nell’alto.
Donna condor, saltiamo
su questa preda rossa,
straziamo la vita
che passa palpitando
e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio.
Julius Leblanc Stewart
Julius Leblanc Stewart – Un giro per il Mediterraneo
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
OCTAVIO OCAMPO
– ARTISTA DELLA… MERAVIGLIA –
Tony Kospan
Octavio Ocampo – Celaya 28.02.1943
Conosciamo certamente il mitico Arcimboldo e le sue incredibili opere cinquecentesche
ed ecco Octavio Ocampo, artista contemporaneo, è, a modo suo, sulla sua falsariga.
Egli riesce a inserire in modo chiaro o nascosto, immagini nelle immagini, oppure a unirle, nasconderle, sovrapporle etc… nei modi più vari creando in tal modo opere sorprendenti che non possono non stupire.
Nato nel 1943 in Messico, dove vive tuttora, iniziò da giovanissimo dipingendo carri carnevaleschi e murales…
Le sue opere creano in coloro che le osservano impreviste illusioni ottiche… e presentano spesso anche aspetti ironici o satirici.
Jane Fonda
Tra quelle più note ce ne sono molte che ritraggono personaggi contemporanei o del passato.
John Lennon
E’ uno degli artisti messicani più prolifici.
La Gioconda rivisitata – Notare tra l’altro il gatto ed il cane
Per le particolarità dei suoi dipinti molti di essi sono esposti alla Visions Fine Art Gallery a Sedona, in Arizona.
I suoi dipinti, emanando sensazioni di mistero e di sopresa, affascinano moltissimi e sono molto amati nel web.
Per apprezzarli, o (se si vuole) gustarli, è consigliabile prima guardarli nel loro insieme e poi con più attenzione e calma per scoprirne le segrete connessioni e gli aspetti visionari.
ILGRUPPO DI CHI AMA L’ARTE
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Questa per me (ma non solo per me) è una delle poesie più belle di Mario Luzi
notissimo poeta fiorentino scomparso da non molto.
Essa è forse un po’ (solo un po’?) non semplice, anzi quasi criptica, misteriosa,
per cui mi limiterò a raccontare le sensazioni che ne traggo
ma solo dopo che l’avremo letta.
Magritte – Gli amanti
.
.
A M A N T I
Mario Luzi
Che mi riserva rivederti, amore,
quale viaggio t’hanno dato i venti?
L’oscuro avvolge questi giorni chiari,
circola forse in questa luce densa
qui dove a macchie dondolanti o ferme
filtra oro ed il vino matura.
Spicco dal cielo questo frutto splendido,
chiudo gli occhi su quel che porta seco,
o lo stare sulle spine
o il dirsi addio a cuore gonfio,
questo tempo nel tempo senza fine.
Chagall
UN MIO PARERE
I versi viaggiano in un’atmosfera rarefatta tra luci ed ombre
in cui l’amore è presente come un mistero
collocato tra passato e presente ed in un tempo fuori dal tempo.
Inoltre l’amore appare come un frutto di sogno
da cogliere nel cielo
ma a cui, con il cuore ahimè gonfio di tristezza,
talvolta si deve rinunciare.
Nonostante la rinuncia, però, esso resta lì, vivo in noi,
pur con le sue contrastanti emozioni,
ed anche contro il nostro stesso volere.
La poetica di Luzi sta, a mio avviso,
alla poesia classica
così come l’astrattismo
sta all’arte figurativa.
Mario Luzi
(Castello di Firenze 20.10.1914 – Firenze 28.2.2005)
Le sue poesie hanno bisogno cioè di lettura e rilettura,
di conoscenza ed approfondimento non essendo quasi mai
facilmente ed immediatamente comprensibili.
Mi piacerebbe davvero conoscere il vostro parere.
.
.
.
.
CIAO DA TONY KOSPAN
CLICCA QUI GIU’ PER LE NOVITA’ DEL BLOG
E… SE TI PIACE… I S C R I V I T I
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Nell’anniversario della cessazione del corso legale della Lira,
il 28 febbraio 2002,
mi fa piacere ricordar la nostra vecchia moneta.
I ricordi addolciscono la realtà del suo percorso di vita,
che non fu affatto sempre cosparso di rose e fiori, anzi,
ma in ogni caso le vogliamo bene,
perché è stata nostra compagna di vita*
fin dalla nostra nascita… per diversi decenni.
*Ovviamente questo vale solo per chi è nato nel secolo scorso
La lira è stata la nostra moneta ufficiale
dal conseguimento dell’unità nazionale nel 1862
fino all’introduzione dell’euro nel 1999.
Il suo simbolo era ₤ e le sigle erano L. o Lit
Aggiungo al brevissimo ricordo questo mio post dedicato
alla mitica canzone Mille lire al mese.
.

Nella mitica canzone
scritta da Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi
è proprio lei, la Lira, la grande protagonista.
.
.

“Se potessi avere mille lire al mese” cantava Umberto Melnati
nel film nato a seguito del successo della canzone
“Mille lire al mese” del 1939

Alida Valli nel film
MILLE LIRE AL MESE
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO
a cura di Tony Kospan
Il suo successo è proseguito fino ai nostri giorni.

Oggi certo non ci bastano neanche lontanamente 1000 lire al mese
(poco di più di cinquanta centesimi attuali)
anzi non bastano affatto nemmeno 1.000 euro al mese.

Questa qui giù è l’ultima versione della banconota di mille lire
prima dell’avvento dell’euro.

Oggi questa simpatica canzone rimane
piacevole e storico simbolo dell’aspirazione dell’italiano medio
ad una vita di tranquillo benessere.

Ora possiamo ascoltarla (o riascoltarla)
in questo video, dove vi sono
anche diverse bellissime immagini sia di quel tempo
che della mitica Mille Lire.


Ciao da Tony Kospan

PER LE NOVITA’ DEL BLOG


SE… TI PIACE… ISCRIVITI
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...