E’ incredibile come un attore dalla vita ahimé così breve
possa esser diventato, in poco tempo,
un mito della cinematografia statunitense e mondiale.
Ancor oggi il suo ricordo è vivo ed attuale.
(Marion 8.2.1931 – Cholame 30.9.1955)
Probabilmente ciò è dovuto ad una perfetta miscela che
univa il suo indubbio notevole fascino alle sue grandi capacità d’attore
al suo stile di vita spericolato ed all’atmosfera di quei tempi.
La morte stessa, a soli 24 anni per un incidente stradale,
quando era al culmine dei suoi successi, contribuì
all’espandersi della sua fama in tutto il mondo.
Il film che lo rese un’icona culturale
e che è anche il suo film più celebre, è il mitico
“Gioventù bruciata”
ma il cui titolo originale era letteralmente
“Ribelle senza causa“.
Anche il titolo italiano ebbe un tale successo
che negli anni 50
entrò nel nostro linguaggio corrente
per definire i giovani scapestrati.
In questo film,
che ebbe sucesso planetario perché rappresentava
(e rappresenta) l’archetipo dell’inquietitudine giovanile,
ricopriva il ruolo di Jim Stark un giovane ribelle.
I suoi soli tre film
Gioventù bruciata, Il gigante e La Valle dell’Eden,
ed un solo anno di carriera,
l’hanno inserito alla grande nella storia del Cinema
e tra i miti mondiali senza tempo.
Eleganza, dolcezza ed intelligenza… sono state le componenti principali dei successi di questa grande attrice.
MINI BIOGRAFIA
Nata a Bruxelles in una famiglia altolocata dovette soffrire lo stesso la fame nei duri anni della guerra… (la qual cosa per alcuni le consentì quel fisico così snello e flessuoso).
Da ragazza sognava di diventare una ballerina.
Poi fu scoperta a Montecarlo dalla mitica scrittrice Colette, allora già molto anziana, che le fece avere la parte della protagonista nella sua commedia “Gigi“.
Qualche anno dopo ottiene il ruolo di una principessa spensierata nel mitico film “Vacanze Romane” del regista William Wyler che subito la porta all’Oscar.
Vacanze Romane – Una bella scena del mitico film
Inizia così una carriera cinematografica travolgente che le consente di vincere oltre al detto Oscar anche tre Golden Globe, un Emmy, un Grammy Award e di numerosi altri premi.
E’ considerata dall’American Film Institute al terzo posto tra le più grandi star della storia del cinema.
I suoi film più noti sono Vacanze romane che le valse l’Oscar , Colazione da Tiffany, My Fair Lady ma importanti sono anche Sabrina , Sciarada e Come rubare un milione di dollari e vivere felici.
(Bruxelles 4.5.1929 – Tolochenaz 20.1.1993)
Eppure la donna che ha recitato con i più grandi attori della storia del cinema come Gregory Peck, Humphrey Bogart, Gary Cooper, Cary Grant, Rex Harrison, William Holden e Peter O’Toole, appena poteva, amava rifugiarsi nella comodità e serenità della propria casa.
La Hepburn.. donna ed attrice dall’eleganza straordinaria e super affascinante.. ha anche scritto dei pensieri molto interessanti indici di una davvero notevole personalità.
ALCUNI SUOI PENSIERI
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Io credo nel rosa.
Io credo nel baciare, baciare un sacco.
Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie.
Io credo nell’essere forti quando tutto sembra andare male.
Io credo che le ragazze felici siano le più carine.
Io credo che domani sarà un altro giorno.
Ed io credo nei miracoli.
Ricordati, se mai dovessi aver bisogno di una mano che ti aiuti,
che ne troverai una alla fine del tuo braccio.
Nel diventare più maturo scoprirai che hai due mani.
Una per aiutare te stesso, l’altra per aiutare gli altri.
L’eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
Adoro le persone che mi fanno ridere.
Penso sinceramente che ridere sia la cosa che mi piace di più.
è la cura per moltissimi mali.
Io non voglio essere sola,
voglio solo essere lasciata in pace.
Scusarsi non significa sempre che tu hai sbagliato
e l’altro ha ragione,
ma che tieni più a quella relazione che al tuo orgoglio.
La semplicità e la verità sono le sole cose che contano veramente.
Vengono da dentro. Non si può fingere.
Per avere degli occhi belli, cerca la bontà negli altri;
per delle labbra belle, pronuncia solo parole gentili;
per una figura snella, dividi il tuo cibo con le persone affamate;
per dei capelli belli lascia che un bambino vi passi le sue dita una volta al giorno;
e per l’atteggiamento, cammina con la consapevolezza che non sei mai sola.
ma nel ’45, con la conoscenza di un grande regista
come Rossellini, s’avvicinò al mondo della celluloide.
Nel 1950 la sua prima regia (insieme con Lattuada)
con “Luci del varietà” mentre il debutto come unico regista
avvenne con “Lo sceicco bianco“.
Qui la sua vena artistica, che possiamo definire un misto di sogno e realtà che dona suggestioni magiche
inizia a manifestarsi, ma non trova consensi
nè dalla critica… nè dal pubblico.
Sordi in una mitica immagine da “I vitelloni”
Nel ’53 il suo primo grande successo con “I Vitelloni”
con il quale vinse il Leone d’argento alla Mostra di Venezia…
Il successo si confermò subito dopo,
anche a livello internazionale
con “La strada“.
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Mastroianni e Anita Ekberg ne “La dolce vita”
Ormai era diventato un regista affermato…
La sua carriera da quel momento è stata un susseguirsi
di successi di pubblico e di premi nei vari Festival del Cinema… con…
Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, La dolce vita, Satyricon, Roma,
Amarcord, La città delle donne, Ginger e Fred.
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L’ultimo suo film è stato “E la nave va” nel 1990.
Oltre ai 4 premi Oscar vinti
gli fu poi conferito nel 1993
anche l’Oscar alla carriera.
Come ricordarlo ora al meglio se non con una scena,
tratta da un suo mitico film,
che mette in evidenza il suo stile poetico e sognante?
La passerella finale di Otto e mezzo (musica di Nino Rota)