Archivio per l'etichetta ‘Giuseppe De Nittis’
Augurarsi e augurare che l’anno nuovo
risulti migliore del precedente
è consuetudine antica.
E significativa.
Ci dice come in tutta la storia dell’umanità
non ci sia mai stato un anno così ben riuscito
da chiedergli il bis!
– Pino Caruso –
Come iniziare dunque l’anno in modo elegante,
qui insieme a tutti voi,
se non con il magnifico classicissimo
Valzer Viennese di Strauss?
E non possono mancare poi né la bella poesia dedicata
proprio a questo giorno dal mitico Neruda
né diversi dipinti dedicati al valzer.

E’ il nostro post tradizionale di Capodanno
che in questo primo giorno del 2023,
benché un po’ stanchi per la notte
anche se passata serenamente in famiglia,
non può mancare.
IL PRIMO GIORNO DELL’ANNO
~ Pablo Neruda ~
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
J. J. Tissot
Ed infine ecco il mitico Valzer di Strauss
nella travolgente versione di André Rieu
RADETZKY MARCH (RIEU)

Il valzer – Vladimir Pervunensky
Buon ascolto ed un forte abbraccio a tutti,
cari amici, con l’augurio di un anno felice per voi e per noi
nella salute, nel lavoro, nelle amicizie, nell’amore
e, perché no, anche nella nostra vita virtuale.
da
Tony Kospan
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
De Nittis
Stavolta il quotidiano saluto in poesia.. arte.. musica etc…
è tutto dedicato alla nuova stagione che inizia oggi alle 22,47
e vuol essere anche un augurio
di un felice e sereno inverno per voi e noi tutti.
.
Chi volesse approfondire il magico momento della natura
noto come “Solstizio d’inverno” che da sempre affascina l’umanità
(significato, storia, miti, riti, dipinti, poesie e musiche)
può cliccare qui giù
.
.
.
.
Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e,
stretti assieme dietro i vetri,
guardando la solitudine delle strade buie e gelate,
ricordassimo gli inverni delle favole,
dove si visse insieme senza saperlo.
– Dino Buzzati –
De Nittis – Che freddo! – 1884
INVERNO
Antonia Pozzi
Fili di pioppi
fili neri di nubi
…sul cielo rosso
e questa prima erba
libera dalla neve
chiara
che fa pensare alla primavera
e guardare
se ad una svolta
nascano le primule.
Ma il ghiaccio inazzurra i sentieri
la nebbia addormenta i fossati
Un lento pallore devasta
i colori del cielo.
Scende la notte
nessun fiore è nato
è inverno, anima,
è inverno.
De Nittis – Giornata d’inverno
Inverno – De André
a tutti da Tony Kospan
De Nittis
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De Nittis
La mente distrugge le nostre illusioni
ma il cuore le ricostruisce da capo
– Paul Rée –
De Nittis – Effetto neve
HO MESSO LA MIA ANIMA…
Margherita Guidacci
Ho messo la mia anima fra le tue mani.
Curvale a nido.
Essa non vuole altro che riposare in te.
Ma schiudile
se un giorno la sentirai fuggire.
Fà che siano allora come foglie
e come vento,
assecondando il suo volo.
E sappi che l’affetto nell’addio
non è minore che nell’incontro.
Rimane uguale e sarà eterno.
Ma diverse sono talvolta
le vie da percorrere
in obbedienza al destino
De Nittis – Colazione in giardino
a tutti da Orso Tony
ARTE… HUMOUR E CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA
De Nittis
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De Nittis
Felice domenica sera amici del web…
che possiamo vivere qui insieme
anche se solo virtualmente.
I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare.
Ci uniscono anche quando sembra che si debbano spezzare.
Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica
perché ci sono legami che sono semplicemente destinati ad esistere.
– dal film “Grey’s Anatomy” –
De Nittis – Effetto di neve
SOGNATO PER L’INVERNO
Arthur Rimbaud
Andremo, d’inverno, in un vagoncino rosa
con tanti cuscini blu.
Sarà dolce. Un nido di baci folli
posa nei cantucci molli.
Tu chiuderai gli occhi,
per non vedere dai vetri
smorfiare l’ombre delle sere,
la plebaglia di demoni e di lupi tetri,
mostruosità arcigne e nere.
Poi la tua guancia graffiare si sentirà…
un piccolo bacio, un ragno matto,
ti correrà sul collo…
Intanto tu mi dirai:
“Cerca!”, chinando a me la testa
prenderemo tempo a scovare quella bestia
che viaggia così tanto…
De Nittis – Salotto della Principessa Matilde

De Nittis – Corteggiamento – 1874
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Giuseppe De Nittis
E da allora sono perché tu sei,
e da allora sei, sono e siamo,
e per amore sarò, sarai, saremo.
– Pablo Neruda –

Giuseppe De Nittis
PER IL MIO CUORE
Pablo Neruda
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino al cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.
è in te l’illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l’orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l’onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.
.
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
Giuseppe De Nittis – Pranzo a Posillipo
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Nonostante la precoce scomparsa (a soli 38 anni!)
il suo è stato un grande percorso nel mondo dell’arte
riuscendo ad affermarsi come uno dei più grandi
e famosi pittori italiani dell’800.
De Nittis – Autoritratto (partic.)
(Barletta 25.2.1846 – Saint-Germain-en-Laye 21.8.1884)
BREVE RICORDO DI GIUSEPPE DE NITTIS
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Gli inizi della sua formazione artistica
avvennero presso l’Istituto delle Belle Arti di Napoli
dal quale però fu espulso per indisciplina.
De Nittis – Giornata d’inverno
Insofferente nei confronti dello stile verista ma formale,
allora dominante negli ambienti artistici napoletani,
entrò a far parte della “Scuola di Portici” nella quale
il “verismo” si diradava in toni e colori più sfumati
e diventando, come ebbe a scrivere, “maestro di se stesso”.

De Nittis – Appuntamento al bosco di Portici
Il maestro A. Cecioni, suo grande ammiratore
per la spontanea eleganza dei suoi dipinti,
lo prese sotto le sue ali
e divenne anche la sua guida.
Si trasferì poi per un po’ a Firenze
dove ebbe contatti, influenze… ma anche contrasti,
con gli ambienti dei Macchiaioli.
De Nittis – Colazione in giardino
Dopo aver girato per varie parti d’Italia
si trasferì infine a Parigi dove avvenne poi la maggior parte
della sua grande produzione artistica
e dove ebbe notevoli successi
sia da parte del pubblico che della critica.
Fu anche amico, tra gli altri, degli impressionisti Manet e Degas
e si inserì molto bene nei salotti eleganti ed aristocratici della città.
Fu anche acquarellista ed acquafortista.
De Nittis – Sul lago dei 4 Cantoni
Morì improvvisamente a causa di un ictus.
E’ sepolto a Parigi, nel cimitero di Père-Lachaise.
De Nittis – Avenue du Bois in Boulogne – 1874
IL SUO STILE
Pur influenzato dai Veristi, dai Macchiaioli e dagli Impressionisti
il grande pittore barlettano mantenne però sempre un suo stile indipendente.
La sua è unanimemente considerata una pittura elegante e “poetica”.
De Nittis – Donna con cappello e veletta
I suoi soggetti preferiti sono i paesaggi naturali…
agresti o cittadini, i salotti eleganti e le donne affascinanti.
Ha in comune con Renoir, nato pure lui il 25 febbraio,
il piacere di dipingere la gioia, la bellezza e l’eleganza.
De Nittis – Ritorno di nascosto dal ballo
F I N E
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.

De Nittis – Donna in barca – 1876
.
.
.
Mi piace:
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Nonostante la precoce scomparsa (a soli 38 anni!)
il suo è stato un grande percorso nel mondo dell’arte
riuscendo ad affermarsi come uno dei più grandi
e famosi pittori italiani dell’800.
De Nittis – Autoritratto (partic.)
(Barletta 25.2.1846 – Saint-Germain-en-Laye 21.8.1884)
BREVE RICORDO DI GIUSEPPE DE NITTIS
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Gli inizi della sua formazione artistica
avvennero presso l’Istituto delle Belle Arti di Napoli
dal quale però fu espulso per indisciplina.
De Nittis – Giornata d’inverno
Insofferente nei confronti dello stile verista ma formale,
allora dominante negli ambienti artistici napoletani,
entrò a far parte della “Scuola di Portici” nella quale
il “verismo” si diradava in toni e colori più sfumati
e diventando, come ebbe a scrivere, “maestro di se stesso”.

De Nittis – Appuntamento al bosco di Portici
Il maestro A. Cecioni, suo grande ammiratore
per la spontanea eleganza dei suoi dipinti,
lo prese sotto le sue ali
e divenne anche la sua guida.
Si trasferì poi per un po’ a Firenze
dove ebbe contatti, influenze… ma anche contrasti,
con gli ambienti dei Macchiaioli.
De Nittis – Colazione in giardino
Dopo aver girato per varie parti d’Italia
si trasferì infine a Parigi dove avvenne poi la maggior parte
della sua grande produzione artistica
e dove ebbe notevoli successi
sia da parte del pubblico che della critica.
Fu anche amico, tra gli altri, degli impressionisti Manet e Degas
e si inserì molto bene nei salotti eleganti ed aristocratici della città.
Fu anche acquarellista ed acquafortista.
De Nittis – Sul lago dei 4 Cantoni
Morì improvvisamente a causa di un ictus.
E’ sepolto a Parigi, nel cimitero di Père-Lachaise.
De Nittis – Avenue du Bois in Boulogne – 1874
IL SUO STILE
Pur influenzato dai Veristi, dai Macchiaioli e dagli Impressionisti
il grande pittore barlettano mantenne però sempre un suo stile indipendente.
La sua è unanimemente considerata una pittura elegante e “poetica”.
De Nittis – Donna con cappello e veletta
I suoi soggetti preferiti sono i paesaggi naturali…
agresti o cittadini, i salotti eleganti e le donne affascinanti.
Ha in comune con Renoir, nato pure lui il 25 febbraio,
il piacere di dipingere la gioia, la bellezza e l’eleganza.
De Nittis – Ritorno di nascosto dal ballo
F I N E
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
.
.
.

De Nittis – Donna in barca – 1876
.
.
.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Augurarsi e augurare che l’anno nuovo
risulti migliore del precedente
è consuetudine antica.
E significativa.
Ci dice come in tutta la storia dell’umanità
non ci sia mai stato un anno così ben riuscito
da chiedergli il bis!
– Pino Caruso –
Come iniziare dunque l’anno in modo elegante,
qui insieme a tutti voi,
se non con il magnifico classicissimo
Valzer Viennese di Strauss?
E non possono mancare poi né la bella poesia dedicata
proprio a questo giorno dal mitico Neruda
né diversi dipinti dedicati al valzer.

E’ il nostro post tradizionale di Capodanno
che in questo primo giorno del 2023,
benché un po’ stanchi per la notte
anche se passata serenamente in famiglia,
non può mancare.
IL PRIMO GIORNO DELL’ANNO
~ Pablo Neruda ~
Lo distinguiamo dagli altri
come se fosse un cavallino
diverso da tutti i cavalli.
Gli adorniamo la fronte
con un nastro,
gli posiamo sul collo sonagli colorati,
e a mezzanotte
lo andiamo a ricevere
come se fosse
un esploratore che scende da una stella.
Come il pane assomiglia
al pane di ieri,
come un anello a tutti gli anelli…
La terra accoglierà questo giorno
dorato, grigio, celeste,
lo dispiegherà in colline
lo bagnerà con frecce
di trasparente pioggia
e poi lo avvolgerà
nell’ombra.
Eppure
piccola porta della speranza,
nuovo giorno dell’anno,
sebbene tu sia uguale agli altri
come i pani
a ogni altro pane,
ci prepariamo a viverti in altro modo,
ci prepariamo a mangiare, a fiorire,
a sperare.
J. J. Tissot
Ed infine ecco il mitico Valzer di Strauss
nella travolgente versione di André Rieu
RADETZKY MARCH (RIEU)

Il valzer – Vladimir Pervunensky
Buon ascolto ed un forte abbraccio a tutti,
cari amici, con l’augurio di un anno felice per voi e per noi
nella salute, nel lavoro, nelle amicizie, nell’amore
e, perché no, anche nella nostra vita virtuale.
da
Tony Kospan
Mi piace:
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De Nittis
Stavolta il quotidiano saluto in poesia.. arte.. musica etc…
è tutto dedicato alla nuova stagione che è iniziata oggi alle 16.59
e vuol essere anche un augurio di un felice inverno per voi e noi tutti.
.
Chi volesse approfondire il magico momento della natura
noto come “Solstizio d’inverno” che da sempre affascina l’umanità
(significato, storia, miti, riti, dipinti, poesie e musiche)
può cliccare qui giù…
Vorrei che tu venissi da me in una sera d’inverno e,
stretti assieme dietro i vetri,
guardando la solitudine delle strade buie e gelate,
ricordassimo gli inverni delle favole,
dove si visse insieme senza saperlo.
– Dino Buzzati –
De Nittis – Che freddo! – 1884
INVERNO
Antonia Pozzi
Fili di pioppi
fili neri di nubi
…sul cielo rosso
e questa prima erba
libera dalla neve
chiara
che fa pensare alla primavera
e guardare
se ad una svolta
nascano le primule.
Ma il ghiaccio inazzurra i sentieri
la nebbia addormenta i fossati
Un lento pallore devasta
i colori del cielo.
Scende la notte
nessun fiore è nato
è inverno, anima,
è inverno.
De Nittis – Giornata d’inverno

Inverno – De André
a tutti da Tony Kospan
De Nittis
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
De Nittis
La mente distrugge le nostre illusioni
ma il cuore le ricostruisce da capo
– Paul Rée –
De Nittis – Effetto neve
HO MESSO LA MIA ANIMA…
Margherita Guidacci
Ho messo la mia anima fra le tue mani.
Curvale a nido.
Essa non vuole altro che riposare in te.
Ma schiudile
se un giorno la sentirai fuggire.
Fà che siano allora come foglie
e come vento,
assecondando il suo volo.
E sappi che l’affetto nell’addio
non è minore che nell’incontro.
Rimane uguale e sarà eterno.
Ma diverse sono talvolta
le vie da percorrere
in obbedienza al destino
De Nittis – Colazione in giardino
a tutti da Orso Tony
ARTE… HUMOUR E CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA
De Nittis
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