Archivio per l'etichetta ‘PERSONAGGI MITICI

Eleonora Duse.. “star ante litteram” ed attrice per antonomasia – Mini ricordo.. immagini e video   Leave a comment

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Ci sono persone che per la loro forte personalità,
la loro arte, la loro avventurosa vita, o altro,
diventano personaggi leggendari.



UNA DONNA MITICA: ELEONORA DUSE

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(Vigevano 3.10.1858 – Pittsburgh 21.4.1924)



Penso che tutti noi, almeno per sentito dire,
sappiamo qualcosa 
di questo vero e proprio mito
del Teatro Italiano 
che ha cavalcato le scene
nell’800 e nei primi anni del ‘900
(quindi più di un secolo fa).






E’ ancor oggi considerata
l’Attrice per antonomasia 
avendo recitato con grande successo
in tantissimi teatri di tutto il mondo.



 
Eleonora Duse ritratta da Vittorio Corcos



Sappiamo anche che sognava una famiglia
e/o un rapporto che durasse tutta la vita, 
ma ebbe invece sempre storie complicate, 
amori liberi di vario genere
e più volte visse il dolore dell’abbandono.




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Tra i suoi tanti e… diversi… amori 
spicca quello che riempì migliaia di pagine
dei giornali dell’epoca, 
quello con Gabriele D’Annunzio.





Il loro amore, difficile e complicato,
fu però davvero esplosivo e molto passionale.

Lui scompariva spesso,
preso com’era nel turbine di una vita senza freni, 
benché baciata dal genio poetico e letterario,
mentre lei, grazie alla forte personalità,
gli teneva testa e non stava certo solo ad aspettarlo.





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Questo interessantissimo e raro video, 
con una scena
del film mutoCenere” del 1916,
ci consente di conoscer meglio, e dal vero,
questa grande “star” ante litteram 
nonché lo stile della recitazione dell’epoca.



fre bia pouce






Ciao da Tony Kospan





3


IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Frecce (174)

 





 
 

Greta Garbo – Bellezza favolosa e leggenda del cinema… ma anche donna enigmatica   Leave a comment


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Greta Lovisa Gustafsson, in arte Greta Garbo,
è stata una delle attrici più note del primo ‘900
vivendo con successo sia l’epoca del cinema muto
che l’inizio dell’epoca dei film sonori.



 
 



Di più… è stata un vero mito grazie
al suo innato carisma,
al suo fascino misterioso
ed alla sua favolosa bellezza.

 
 
 
 
(Stoccolma 18.9.1905 – New York 15.4.1990)
 

 
Proprio per questo anche lei come la Callas…
era definita “la divina”.
 
 
Fu premiata con il Premio Oscar alla carriera nel 1954
ricevette quattro nomination come miglior attrice
e la rivista “Variety” la definì
“la più grande attrice della prima metà del XX secolo”.






Tuttavia nonostante i suoi successi era una persona
riservatissima enigmatica ed amante della quiete. 
 
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Improvvisamente e misteriosamente a soli 36 anni
lasciò le scene rifiutando tante prestigiose offerte
di partecipazione ad importanti film.

Da allora visse silenziosa e lontana dai clamori fino alla morte.





 
 
Rappresenta tuttavia ancor oggi un vera e propria
leggenda del Cinema mondiale.

Tra i suoi film più famosi ricordiamo
“Mata Hari” e “Grand Hotel”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ricordiamola ed omaggiamola con questo video
 
 
 
 
 





Ciao da Tony Kospan






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IL MONDO DI ORSOSOGNANTE… LA TUA PAGINA DI FB!
Frecce (174)






TOTO’ – Mini ricordo del grande attore anche con una poesia.. una canzone.. delle mitiche battute ed una scena cult   1 comment

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Non basterebbero forse 10 post per ricordare


cosa Totò ha significato nel ‘900 per la storia del teatro,


del cinema, della cultura, della canzone e della tv.









Per questo, desiderando dedicargli un post-omaggio


mi limiterò a ricordarlo con una sua poesia,


non la notissima ed inflazionatissima “Livella“, ma con 


una meno nota e però carinissima “Si fosse n’auciello“,


con la sua sofferta canzone Malafemmena,


con alcune sue mitiche fulminanti battute quasi… aforismi divertenti


ed infine con la mitica scena della… lettera.




Napoli 15.2.1898 – Roma 15.4.1967

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LA POESIA

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SI FOSSE N’AUCIELLO


Si fosse n’auciello, ogne matina

vurria cantà ‘ncoppa ‘a fenesta toja:

“Bongiorno, ammore mio,bongiorno, ammore!”.

E po’ vurria zumpà ‘ncoppa ‘e capille

e chiano chiano, comme a na carezza,

cu stu beccuccio accussi piccerillo,

mme te mangiasse ‘e vase a pezzechillo *

si fosse nu canario o nu cardillo.

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Per coloro che non conoscono la lingua napoletana

eccola in una mia modesta traduzione


 

SE FOSSI UN UCCELLO



Se fossi un uccello, ogni mattina

vorrei cantare sulla finestra tua:

“Buongiorno, amore mio, buongiorno, amore!”.

E poi vorrei  saltare sui tuoi capelli

e piano piano, … come una carezza,

con questo beccuccio così piccolino,

ti mangerei di baci a… pizzichillo *

se fossi un canarino od un cardellino.


.

* (intraducibile… a parer mio… ma per render l’idea… si tratta di bacetti a mò di pizzicotti o di morsetti come il beccar di un uccello).




LA CANZONE








ALCUNE MITICHE BATTUTE



Ora ecco una mini selezione di sue mitiche battute
che possono, talvolta,
anche apparire divertenti aforismi.

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– A volte anche un cretino ha un’idea.

– Voglio morire, mi voglio ammazzare, suicidatemi.

– Lei è un cretino, s’informi.

– I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male.

– L’acne giovanile si cura con la vecchiaia.

– Questa è la civiltà: hai tutto quello che vuoi quando non ti serve.

– In carcere, con rispetto parlando, stavo tra persone perbene.

– Cavaliere, nessuno vuole farla fesso, non ce n’è bisogno.

– Gli avvocati difendono i ladri. Sai com’è… tra colleghi…

– Nel dolore un orbo è avvantaggiato, piange con un occhio solo.

– Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera.






– Sono bello, piaciucchio, ho il mio sex appello.

– Non so leggere, ma intuisco.

– Lei puzza con la “p” maiuscola.

– Il coraggio ce l’ho. E’ la paura che mi frega.

– Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.

– E’ incredibile come un bipede di genere femminile possa ridurre un uomo.

– Devo andare a un funerale di un morto.

– La sua vita si svolge fra casa e chiesa… E va be’, ma nel tragitto cosa succede?

– E’ la somma che fa il totale.

– Conobbi Miss Angoscia che aveva due belle angosce. Che angosce, che angosce!

– La donna è mobile e io mi sento un mobiliere.

– L’uomo discende dalla scimmia, io no… sono raccomandato…



 





LA MITICA SCENA DELLA LETTERA






CIAO DA TONY KOSPAN




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LA VIE EN ROSE – La storia.. il fascino.. l’atmosfera del 1945 e la mitica canzone in 2 versioni   Leave a comment







Questa è una delle canzoni più belle e più note di tutti i tempi
nonché la canzone simbolo dell’amore romantico

La “vita in rosaper noi italiani
ha lo stesso significato che ha per i francesi
soprattutto nell’espressione
Vedere la vita in rosa”.
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(Parigi 19.12.1915 – Grasse 10.10.1963)



LA VIE EN ROSE…

LA STORIA.. LA POESIA L’ATMOSFERA E… LA CANZONE



La Piaf stessa scrisse il testo con il titolo però
Les choses en rose (Le cose in rosa),
e chiese al maestro Robert Chauvigny di musicarlo.
.
Però egli si rifiutò essendo il brano, secondo lui,
senza alcun valore e mai vi fu errore così clamoroso.

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Lei si rivolse allora al pianista Louiguy (Louis Gugliemi)
che la musicò, cambiandole anche il titolo in
La vie en rose
.
La canzone divenne ben presto un successo mondiale
e dirò di più… un successo che non è mai tramontato.
.
Dove poteva nascere una canzone così… se non a Parigi?

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Siamo nel 1945…
l’anno in cui termina la seconda guerra mondiale…
e Parigi è stata appena liberata dagli anglo-americani.








Ricordiamo per un attimo quei giorni…



1945 – Primavera a Parigi



1945 – Primavera a Parigi
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Torniamo quindi alla nostra canzone ed ecco
il poetico testo… in italiano.



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IL TESTO

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Occhi che fanno abbassare i miei
Un ridere che si perde nella sua bocca
Ecco il ritratto senza ritocchi
Dell’uomo al quale appartengo
Quando mi prende fra le braccia
Mi parla a bassa voce
Vedo la vita tutta rosa
Mi dice parole d’amore
Parole di tutti i giorni,
E sento che qualcosa
E’ entrato nel mio cuore,
Una parte di felicità
Di cui conosco la causa
E’ lui per
Me, io per lui nella vita
Me l’ha detto, l’ha giurato sulla sua vita,
E fin dal momento in cui lo scorgo da lontano
Allora sento in me, il cuore che batte…
Notti d’amore senza fine
Una gran felicità che si fa largo
I fastidi, i dolori si cancellano
Felice, felice da morire

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Ascoltiamola in una prima versione

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fre bia pouce       musicAnimata



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e poi in questo video d’epoca, per chi lo preferisce,

possiamo invece ammirarla nella sua interpretazione

ed assaporare insieme l’atmosfera di quegli anni.

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fre bia pouce       musicAnimata


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CIAO DA TONY KOSPAN




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Enzo Jannacci.. mito della canzone originale – Breve ricordo e 2 suoi successi   1 comment

 
 
 
 
 Enzo Jannacci
famoso artista e medico (cardiologo)
ha lasciato un grande vuoto qualche anno fa,
 oltre che nella sua famiglia e nell’ambiente medico,
anche in tutto il mondo dello spettacolo,
dato che era amatissimo
per le sue originalissime canzoni e non solo.

 
 
 
Vincenzo Jannacci detto Enzo (Milano 3 6 1935 – Milano, 29 3 2013)
 
 


BREVE BIOGRAFIA 
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Di madre pugliese e padre lombardo era però milanesissimo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ha svolto con intensità e successo
la sua attività di cantante e cabarettista
nel corso degli ultimi 50 anni.
 
 
Ha inciso circa 30 album
ed è considerato, per la scelta del rock, 
uno degli innovatori della musica italiana
insieme a  Celentano, Tenco, Little Tony e Gaber. 
 
 
 
 
 
 
 Con quest’ultimo ci fu un sodalizio artistico durato moltissimi anni 
e terminato solo con la morte di Gaber.
 
 
Entrambi erano gli appassionati cantori di una Milano a misura d’uomo, 
dove ancora potevi trovar in giro poeti e personaggi caratteristici, 
che allora stava scomparendo
per diventare una grande (ma quasi anonima) metropoli.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Era bravissimo nell’analizzare la realtà 
con intelligente satira ed amore per il paradosso.
 
 
I suoi maggiori successi come cantante furono
Vengo anch’io, no tu no” 
che lo portò alla grande notorietà e 
Ci vuole orecchio“.

 
 
 fre bia pouce   musicAnimata
 
 
 
 
 

Ha lavorato molto anche nei teatri ed ha partecipato a diversi film 
come attore o compositore ed a spettacoli televisivi.
 
 
Ricordiamolo e salutiamolo con la sua mitica canzone
Vengo anch’io

 
 
 

fre bia pouce   musicAnimata


 
 

Ciao Enzo… il tuo ricordo rimane sempre vivo
nei nostri cuori.
 
 
 
 
 
  
 
 

Tony Kospan





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Walter Chiari.. gran mattatore cinetelevisivo del 2° novecento – Breve ricordo e 2 video   Leave a comment


 
 
 
 
 
 
 
Oggi è l'anniversario della nascita di Walter Chiari,
pseudonimo di Walter Annicchiarico


 
 
 
 
(Verona 8.3.1924 – Milano 20.12.1991)
 
 
 
 
E' stato un notissimo attore, comico
e conduttore televisivo
dalla vita costellata da incredibili
e numerose alterne vicende.

 

 

Qui è con Ava Gardner nel 1956

 
 

 
Infatti la sua vita è stata come le montagne russe…
su… 
per i suoi grandi successi artistici (e con le donne
e giù… 
per le grandi cadute (problemi con la giustizia e grosse gaffes).
 
 
 
 
La sua famosa maschera del “Sarchiapone”
usata nei mitici sketch con Carlo Campanini
“Vieni avanti cretino!”
 
 
 
 
Ciò però nulla toglie alla statura artistica
ed alla limpida classe del personaggio
ed infatti era amatissimo dal pubblico.





 
 
Il suo variegato percorso nel modo dello spettacolo
dal teatro al cabaret… dal cinema alla televisione
si è snodato dagli anni 40 agli anni 80.

 
 

fre bia pouce  (IL SARCHIAPONE)

 

Walter Chiari e Carlo Campanini

 
 

Personalmente ne ho un bel ricordo
 per la sottile ironia e la grande simpatia
e soprattutto… perché era un mito 
per quelli della mia generazione.
 
 
 
 
Qui col figlio Simone Annicharico avuto da Alida Chelli
(attualmente conduttore televisivo)
 
 
 
 
Ricordiamolo con questo video che è in grado
di farci conoscere al meglio il suo stile comico… elegante ed assolutamente unico.
 
 
 
 
fre bia pouce

 
 
 
 
 
 
TONY KOSPAN



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 con la moglie Alida Chelli






Andy Warhol.. Re della Pop Art – L’uomo.. l’artista e le sue opere   Leave a comment


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La “Pop Art”, ovvero Arte Popolare,
è una corrente artistica nata in Gran Bretagna
nella seconda metà del '900
di cui Andy Warhol è stato uno dei principali
ispiratori e maestri.
 

 
 
 
Pittsburgh 6.8.1928 – New York 22.2.1987
 
 
 
 
 
ANDY WARHOL RE DELLA POP ART
a cura di Tony Kospan
 
 
 
BREVE BIOGRAFIA
 
 
Nato a Pittsburgh in una famiglia d'origine slovacca, 
dopo essersi diplomato nel 1949, 
inizia a lavorare
come grafico pubblicitario per alcune note riviste 
ma svolge anche l'attività di vetrinista e di scenografo.
 
Presto inizia a creare delle pubblicità tutte sue 
e nel 1952
tiene la sua prima mostra di disegni alla Hugo Gallery di New York.






Dal 1960 inizia a creare dipinti che si rifanno ai fumetti 
ed alla pubblicità di grandi marche… 
ed inizia ad usare la serigrafia.

 
 
 
 

 
 
 
Successivamente affronta un'iniziativa molto più ampia la “Factory“ 
una specie di officina creativa e collettiva d'arte di massa..
 
 
Iniziano anche i suoi rapporti con Leo Castelli
che molta importanza avranno
nella diffusione sempre più ampia delle sue opere…
 
 
 
 
 
 
 
 
Intanto, per la sua “stranezza” nel proporre immagini consumistiche 
la sua arte ebbe molte critiche negative.
 
 
Infatti il fenomeno Warhol era molto discusso ,
e negativamente considerato, sia per la sua eccentricità
che per l’immagine trionfale del consumismo americano, 
proprio negli anni in cui il mondo della cultura  
cercava di lottare contro di esso.
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma le sue opere, nonostante questo,
 avevano un grande successo di mercato 
forse perché appariva non molto nascosto il loro intento provocatorio, 
e venivano esposte nelle mostre di tutto il mondo.
 
 
Nel frattempo si dedicava anche al cinema con 2 cortometraggi
 
“Sleep” ed “Empire”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il 3 giugno 1968, una fanatica femminista frequentatrice della 'Factory', 
sparò a Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya.
 
 
Non morirono ma Warhol si salvò proprio per un pelo.
 
 
 
 
 
 
 
 
Negli anni successivi e fino alla sua prematura morte, 
in un ospedale di New York a seguito di un'operazione alla cistifellea, 
si dedicò a creare degli happening multimediali
in cui si associavano varie forme d'arte
ed a rivisitare famosi capolavori…
(l'ultimo prima di morire fu “L'ultima cena”).
 
 
 
 
 
 
 
 
Venne sepolto a Pittsburgh
 che nel 1990 creò in suo onore
l’Andy Warhol Museum.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LA SUA VISIONE ARTISTICA
 
 
 
Egli cerca di evidenziare i simboli più evidenti
della società del suo tempo
ma affronta anche temi sociali veri 
come gli incidenti stradali
e la sedia elettrica.


 
 
 

 
 

Il suo stile, sembra non differire molto dalla realtà visiva di ogni giorno 
e può anche apparire quasi indifferente e/o banale,
però colpì molto il mondo artistico e dei media del dopoguerra
ed infatti tuttora è molto apprezzato.

 



 
 
 
 
 
 
 

Andy fu ed è ancor oggi considerato
il massimo esponente della Pop Art.


  
 
 
Tony Kospan




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De André.. canzoni e poesie – Breve ricordo.. alcuni suoi pensieri e 3 mitici successi   Leave a comment





« …pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra. »
Fabrizio De André, Amico fragile
 
 
 
 
 


OMAGGIO A DE ANDRE’
POESIA, LIBERO PENSIERO E… MUSICA


 
Genova 18.2.1940 – Milano 11.1.1999
 
 
 
Fin dall’inizio De André si caratterizzò come un cantautore certo…
ma amante di un genere… sì musicale…
ma denso di contenuti poetici ed umani
nel solco di artisti internazionali
come Jacques Brel, Leonard Cohen, Bob Dylan etc.
  
I testi delle sue canzoni, nelle quali ha raccontato storie di emarginati,
ribelli, prostitute e persone spesso ai margini della società
sono ritenute delle vere e proprie… belle poesie
(tanto che alcuni di essi sono in alcune antologie scolastiche di letteratura).




 

Era conosciuto anche come Faber,
un soprannome datogli dall’amico d’infanzia Paolo Villaggio.
 
Il suo primo grande successo è La canzone di Marinella,
brano interpretato da Mina nel 1965 che divenne subito un best seller.

 
 
 

 
 
Durante tutta la sua attività musicale ha prodotto tredici album in studio,
più alcune canzoni inedite
pubblicate solo come singoli oppure in antologie. (wikipedia)
 
Ma il suo amore per la poesia e la cultura si è manifestato, tra l’altro,
anche con la traduzione (e la trasposizione in musica)
del famoso ed originale poema americano SPOON RIVER
ma anche di altre opere….
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Non possiamo quindi non rendere anche noi… nel nostro piccolo…
un omaggio al grande De André, forse uno dei pochissimi, che ha saputo 
coniugare la canzone con  la letteratura e la musica con la… vera poesia.



Qui è con Dori Ghezzi

 
 
Ho scelto alcuni suoi pensieri ed il testo di Giugno ’73
solo come esempi… del suo stile e della sua poetica
oltre ad alcune note canzoni.
 


 

 
 Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali,
vale adire senza passioni e senza slanci
sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio,
una specie di cinghiale laureato in matematica pura.
Fabrizio De André

Il canto ha ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive,
il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza,
di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.
Fabrizio De André

 
fre bia pouce     musicAnimata    Giugno ’73
  
 
 

GIUGNO 73 
Faber 


Tua madre ce l’ha molto con me
perché sono sposato e in più canto
però canto bene e non so se tua madre
sia altrettanto capace a vergognarsi di me.


 La gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.


 E speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi “Ciao come stai “, insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.


I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po’ strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
“Sono loro stasera i migliori che abbiamo “.


 E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa
Nell’imbuto di un polsino slacciato.
I miei amici ti hanno dato la mano,
li accompagno, il loro viaggio porta un po’ più lontano.


 E tu aspetta un amore più fidato
il tuo accendino sai io l’ho già regalato
e lo stesso quei due peli d’elefante
mi fermavano il sangue
li ho dati a un passante.


 Poi il resto viene sempre da sé
i tuoi “Aiuto” saranno ancora salvati
io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.
 
 
fre bia pouce     musicAnimata    Il pescatore
 
 
 


Certo è impossibile nel breve spazio di un post raccontare tutta la vita…
tutta la sua personalità (molto riservata) e tutte le sue canzoni
per cui concludo questo breve ricordo con il video di un’altra sua mitica canzone
di cui è possibile leggere anche il testo.



fre bia pouce     musicAnimata     La Canzone dell’ Amore Perduto  


 
  
Ciao da Tony Kospan




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TOTO’ – Breve ricordo del mitico attore anche con una poesia.. una canzone.. delle mitiche battute ed una scena cult   1 comment

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Non basterebbero forse 10 post per ricordare


cosa Totò ha significato nel ‘900 per la storia del teatro,


del cinema, della cultura, della canzone e della tv.









Per questo, desiderando dedicargli un post-omaggio


mi limiterò a ricordarlo con una sua poesia,


non la notissima ed inflazionatissima “Livella“, ma con 


una meno nota e però carinissima “Si fosse n’auciello“,


con la sua sofferta canzone Malafemmena,


con alcune sue mitiche fulminanti battute quasi… aforismi divertenti


ed infine con la mitica scena della… lettera.




Napoli 15.2.1898 – Roma 15.4.1967

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LA POESIA

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SI FOSSE N’AUCIELLO


Si fosse n’auciello, ogne matina

vurria cantà ‘ncoppa ‘a fenesta toja:

“Bongiorno, ammore mio,bongiorno, ammore!”.

E po’ vurria zumpà ‘ncoppa ‘e capille

e chiano chiano, comme a na carezza,

cu stu beccuccio accussi piccerillo,

mme te mangiasse ‘e vase a pezzechillo *

si fosse nu canario o nu cardillo.

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Per coloro che non conoscono la lingua napoletana

eccola in una mia modesta traduzione


 

SE FOSSI UN UCCELLO



Se fossi un uccello, ogni mattina

vorrei cantare sulla finestra tua:

“Buongiorno, amore mio, buongiorno, amore!”.

E poi vorrei  saltare sui tuoi capelli

e piano piano, … come una carezza,

con questo beccuccio così piccolino,

ti mangerei di baci a… pizzichillo *

se fossi un canarino od un cardellino.


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* (intraducibile… a parer mio… ma per render l’idea… si tratta di bacetti a mò di pizzicotti o di morsetti come il beccar di un uccello).




LA CANZONE








ALCUNE MITICHE BATTUTE



Ora ecco una mini selezione di sue mitiche battute
che possono, talvolta,
anche apparire divertenti aforismi.

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– A volte anche un cretino ha un’idea.

– Voglio morire, mi voglio ammazzare, suicidatemi.

– Lei è un cretino, s’informi.

– I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male.

– L’acne giovanile si cura con la vecchiaia.

– Questa è la civiltà: hai tutto quello che vuoi quando non ti serve.

– In carcere, con rispetto parlando, stavo tra persone perbene.

– Cavaliere, nessuno vuole farla fesso, non ce n’è bisogno.

– Gli avvocati difendono i ladri. Sai com’è… tra colleghi…

– Nel dolore un orbo è avvantaggiato, piange con un occhio solo.

– Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera.






– Sono bello, piaciucchio, ho il mio sex appello.

– Non so leggere, ma intuisco.

– Lei puzza con la “p” maiuscola.

– Il coraggio ce l’ho. E’ la paura che mi frega.

– Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.

– E’ incredibile come un bipede di genere femminile possa ridurre un uomo.

– Devo andare a un funerale di un morto.

– La sua vita si svolge fra casa e chiesa… E va be’, ma nel tragitto cosa succede?

– E’ la somma che fa il totale.

– Conobbi Miss Angoscia che aveva due belle angosce. Che angosce, che angosce!

– La donna è mobile e io mi sento un mobiliere.

– L’uomo discende dalla scimmia, io no… sono raccomandato…



 





LA MITICA SCENA DELLA LETTERA






CIAO DA TONY KOSPAN




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Achille Togliani.. grande cantante anni ’50 e ’60 – Breve ricordo ed i suoi successi “Signorinella” e “Come pioveva”   Leave a comment




E’ stato un vero e proprio mito

della canzone italiana del dopoguerra

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Achille Togliani  (Pomponesco 16.1.1924 – Roma 12.8.1995)

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BREVE BIOGRAFIA



Partito dalla provincia mantovana
intraprese la strada del cinema e della rivista
(con Macario)
e fu qui che lo notò il maestro Angelini che lo portò nel ‘50
nella trasmissione “Cantanti della radio”
sia per la stupenda melodiosa voce
che per la sua presenza di uomo affascinante.

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Ebbe presto, per queste doti,
molti successi sia nel campo della canzone
che in quello dei cuori femminili.

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Nel ’51 inaugurò con pochi altri cantanti*il Festival di Sanremo
(*quelli della foto qui giù meno Gino Latilla)




I cantanti del 2° Sanremo
– Il duo Fasano ai lati, Togliani, Nilla Pizzi e Gino Latilla – Fonte RadiocorriereTV





e nel ’54 vinse il Festival di Napoli.
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Rimase a lungo negli anni ’60 nell’orchestra Angelini
come cantante di punta e partecipò anche a numerose trasmissioni
radiofoniche di successo.

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Poi però, anche se il suo genere musicale, la canzone melodica,
pian piano tramontava,
lui tuttavia rimaneva nel cuore degli italiani.

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Dopo gli anni ’70 partecipò soprattutto a spettacoli televisivi di revival.

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Questi… alcuni tra i suoi maggiori successi…

Signorinella, La canzone dell’amore, Come pioveva, Parlami d’amore Mariù,
Lucciole vagabonde, Canzone da 2 soldi, Sedici anni e Melodia d’amore…
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Ricordiamolo ora ascoltando la sua voce in questi 2 video
in cui interpreta, da par suo, 2 mitiche canzoni di un tempo.

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SIGNORINELLA

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fre bia pouce  musicAnimata

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COME PIOVEVA

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fre bia pouce     musicAnimata

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CIAO DA TONY KOSPAN



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