Archivio per l'etichetta ‘GRANDI ARTISTI’
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Le sue canzoni univano in modo sublime
musica, poesia e… filosofia

Oggi è l’anniversario della nascita
di un mito, musicale e non solo,
del secondo ‘900 e dei primi anni del 2000.

Immagine giovanile
Il suo stile musicale spaziava dalla musica classica al pop,
dalla world-music al rock mentre i suoi temi andavano
dall’amore alla spiritualità, dalla filosofia al sufismo.
Le sue canzoni, quasi sempre intrise di poesia,
donavano pathos ed intense emozioni
a chi le ascoltava con la mente ed il cuore.

(Ionia, 23 marzo 1945 – Milo, 18 maggio 2021)
Innumerevoli sono stati i suoi successi e
sterminate erano le schiere dei suoi fan.
Rendiamogli quindi omaggio
con quella che forse (e senza forse)
è la sua canzone-poesia
più bella, più nota e più amata
“LA CURA”


e con quest’altra, pure molto bella,
“E TI VENGO A CERCARE“
che amo molto.


Il fascino delle tue canzoni non morirà mai.
Tony Kospan

LA TUA PAGINA DI… SOGNO?


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La “Pop Art”, ovvero Arte Popolare,
è una corrente artistica nata in Gran Bretagna
nella seconda metà del ‘900
di cui Andy Warhol è stato uno dei principali
ispiratori e maestri.
Pittsburgh 6.8.1928 – New York 22.2.1987
ANDY WARHOL RE DELLA POP ART
a cura di Tony Kospan
BREVE BIOGRAFIA
Nato a Pittsburgh in una famiglia d’origine slovacca,
dopo essersi diplomato nel 1949,
inizia a lavorare
come grafico pubblicitario per alcune note riviste
ma svolge anche l’attività di vetrinista e di scenografo.
Presto inizia a creare delle pubblicità tutte sue
e nel 1952
tiene la sua prima mostra di disegni alla Hugo Gallery di New York.
Dal 1960 inizia a creare dipinti che si rifanno ai fumetti
ed alla pubblicità di grandi marche…
ed inizia ad usare la serigrafia.
Successivamente affronta un’iniziativa molto più ampia la “Factory“
una specie di officina creativa e collettiva d’arte di massa..
Iniziano anche i suoi rapporti con Leo Castelli
che molta importanza avranno
nella diffusione sempre più ampia delle sue opere…
Intanto, per la sua “stranezza” nel proporre immagini consumistiche
la sua arte ebbe molte critiche negative.
Infatti il fenomeno Warhol era molto discusso ,
e negativamente considerato, sia per la sua eccentricità
che per l’immagine trionfale del consumismo americano,
proprio negli anni in cui il mondo della cultura
cercava di lottare contro di esso.
Ma le sue opere, nonostante questo,
avevano un grande successo di mercato
forse perché appariva non molto nascosto il loro intento provocatorio,
e venivano esposte nelle mostre di tutto il mondo.
Nel frattempo si dedicava anche al cinema con 2 cortometraggi
“Sleep” ed “Empire”.
Il 3 giugno 1968, una fanatica femminista frequentatrice della ‘Factory‘,
sparò a Warhol e al suo compagno di allora, Mario Amaya.
Non morirono ma Warhol si salvò proprio per un pelo.
Negli anni successivi e fino alla sua prematura morte,
in un ospedale di New York a seguito di un’operazione alla cistifellea,
si dedicò a creare degli happening multimediali
in cui si associavano varie forme d’arte
ed a rivisitare famosi capolavori…
(l’ultimo prima di morire fu “L’ultima cena”).
Venne sepolto a Pittsburgh
che nel 1990 creò in suo onore
l’Andy Warhol Museum.
LA SUA VISIONE ARTISTICA
Egli cerca di evidenziare i simboli più evidenti
della società del suo tempo
ma affronta anche temi sociali veri
come gli incidenti stradali
e la sedia elettrica.
Il suo stile, sembra non differire molto dalla realtà visiva di ogni giorno
e può anche apparire quasi indifferente e/o banale,
però colpì molto il mondo artistico e dei media del dopoguerra
ed infatti tuttora è molto apprezzato.
Andy fu ed è ancor oggi considerato
il massimo esponente della Pop Art.
Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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I grandi artisti hanno spesso espresso le loro idee
sull’arte, la loro o in genere.
Questo è il 2° post dedicato a questo tema.
Stavolta leggeremo dei pensieri di grandi pittori
che associerò ad un loro dipinto.
Tony Kospan
Ho cercato di esprimere con il rosso
e il verde le terribili passioni umane.
Vincent Van Gogh

Van Gogh – Caffetteria in piazza
Nelle nostre vite c’è un solo colore
che dona senso all’arte e alla vita stessa.
Il colore dell’amore
Marc Chagall
Il colore è la mia ossessione giornaliera,
gioia e tormento.
Claude Monet
Claude Monet – Passeggiata sulla scogliera
Dipingere è azione di autoscoperta.
Ogni artista dipinge ciò che è.
Jackson Pollock
Jackson Pollock
Tra la mia pittura e la mia poesia non c’è discrepanza,
cerco sempre la verità poetica, non quella naturalista.
Hermann Hesse
Hermann Hesse
L’arte oltrepassa i limiti
nei quali il tempo vorrebbe comprimerla,
e indica il contenuto del futuro.
Wassily Kandinsky
Wassily Kandinsky
Lavoro molto nella direzione di un’arte concettuale,
prendendo la realtà come punto di partenza,
mai di arrivo.
Joan Mirò
Joan Mirò
Beati coloro che vedono le cose belle in luoghi umili
dove invece le altre persone non vedono nulla
Camille Pissarro
Camille Pissarro – Due contadine
Io non credo in un’arte che non nasca da una forza,
spinta dal desiderio di un essere di aprire il suo cuore.
Ogni forma d’arte, di letteratura, di musica,
deve nascere nel sangue del nostro cuore.
L’arte è il sangue del nostro cuore.
Edward Munch
Malinconia
La pittura è una poesia che si vede e non si sente,
e la poesia è una pittura che si sente e non si vede.
Leonardo da Vinci
(Per chi vuol conoscere il dipinto e la sua storia)
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Les grandes baigneuses (Le grandi bagnanti)
In questa seconda parte cercherò di approfondire
la sua geniale e profonda ricerca pittorica
che sarà feconda anticipatrice dell’arte figurativa moderna.
PAUL CEZANNE
PADRE DELL’ARTE MODERNA
E POETA DEL COLORE

Autoritratto
II PARTE

Cezanne – Ritratto del padre
Dalla sua ricerca parte proprio la più grande rivoluzione del ventesimo secolo: la pittura cubista di Picasso.
Con il cubismo si perde completamente il primo termine della sintesi di Cezanne (visione-coscienza), per ricercare solo quella rappresentazione che ha la coscienza delle cose.
Perdendo il primo termine il cubismo romperà definitivamente con il naturalismo e la rappresentazione mimetica della realtà per introdurre sempre più l’arte nei campi dell’astrazione e del non figurativo.

La signora in blu – 1904
In Cezanne tutto ciò però è ancora assente.
Egli non perde mai di vista la realtà e il suo aspetto visivo.
Come per i pittori impressionisti, egli è del tutto indifferente ai soggetti.
Li utilizza solo per condurre i suoi esperimenti sul colore.
Ed i suoi soggetti sono in realtà riducibili a poche tipologie: i paesaggi, le nature morte ed i ritratti a figura intera.

I paesaggi sono, tra la produzione di Cezanne, quella più emozionante e poetica.
Vi dominano i colori verdi, distesi in infinite tonalità diverse, tra cui si inseriscono tenui tinte di colore diverso.
Sono paesaggi che nascono da una grande sensibilità d’animo e che cercano nella natura la serenità e l’equilibrio senza tempo.

Le nature morte di Cezanne sono quasi sempre dominate dalla frutta.
Inconfondibili sono le sue mele che, come perfette sfere rosse, compaiono un po’ ovunque.

In questi quadri gli elementi si pongono con grande libertà, cominciando già a mostrare le prime volute rotture con la visione prospettiva.
Cezanne è interessato solo ai volumi non allo spazio.
Tanto che egli affermò che tutta la realtà può essere sempre riconducibile a tre solidi geometrici fondamentali: il cono, il cilindro e la sfera.
Questa sua attenzione alla geometria solida ritorna anche nei suoi ritratti a figura intera, tra cui spiccano le composizioni delle Grandi Bagnanti.

Gardanne
La sua tecnica pittorica è decisamente originale ed inconfondibile.
Egli sovrapponeva i colori con spalmature successive, senza mai mischiarle.
Per far ciò, aspettava che il primo strato di colore si asciugasse per poi intersecarlo con nuove spalmature di colore.
Era un metodo molto lento e meticolo, per certi versi simile a quello di Seurat e dei neoimpressionisti che accostavano infiniti e minuscoli puntini.
Cezanne è, tuttavia, molto lontano dai risultati e dagli intenti dei puntinisti.
Egli non ricercava una pittura scientifica, bensì poetica.
La sua rimane però comunque una pittura molto difficile da decifrare e spiegare.
Renoir di lui disse: «Ma come fa? Non mette neanche due macchie di colore su una tela, senza fare una cosa eccezionale!»

M.me Cezanne
La sua ricerca fu sempre estremamente solitaria e lontana dai clamori.
Anche per il suo carattere schivo e introverso condusse una vita molto ritirata nella sua Aix-en-Provence.
La sua attività di pittore è del resto contraddistinta da una insoddisfazione perenne.
Egli si sentiva sempre alla ricerca di qualcosa che non riusciva mai pienamente a raggiungere.
La sua scoperta e rivalutazione avvenne solo negli ultimi anni della sua vita.

Il grande pino
Nel 1904, due anni prima della morte, il Salon d’Automne espose le sue opere dedicandogli una intera sala.
Dal 1906, anno della sua morte, la sua eredità venne ripresa soprattutto dai cubisti che in Cezanne videro il loro precursore.
Oggi è considerato uno dei grandissimi…

Il ragazzo dal gilet rosso
F I N E
Immagini e testi da vari siti web – coordinam. e impagin. t.k.
Ciao da Tony Kospan

Chi desideri leggere la sua biografia,
una prima analisi della sua pittura
e vedere altri suoi noti dipinti


IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME
.
.
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.

Autoritratto (partic.)
E’ considerato l’iniziatore della modernità in pittura…,
primitivo di un’arte nuova,
un visionario che anticipò Cubismo e Astrattismo…
Paul Cezanne – I giocatori di carte
La luce è una cosa che non può essere riprodotta
ma deve essere rappresentata attraverso un’altra cosa,
attraverso il colore.
Sono stato contento di me, quando ho scoperto questo.
Cezanne
Paul Cezanne
C E Z A N N E
PADRE DELL’ARTE MODERNA
E POETA DEL COLORE
Paul Cezanne – Il castello di Medan
I PARTE
Paul Cezanne – Autoritratto
(Aix-en-Provence 19.1.1839 – Aix-en-Provence 22.10.1906)
BREVE BIOGRAFIA
Cezanne è il pittore più enigmatico di tutta la pittura francese dell’ottocento.
Nato nel meridione della Francia, proveniva da una famiglia benestante.
Il padre, di lontane origini piemontesi, era proprietario della banca locale.
Condusse quindi una vita agiata, a differenza degli altri pittori impressionisti, e poté svolgere una solitaria ricerca artistica del tutto lontana dai problemi dei critici e dalla necessità di vendere le sue opere.
Negli anni giovanili, dopo aver iniziato studi giuridici a Parigi, si rese conto di non esser interessato ad essi bensì d’esser portato all’arte.
.
.

Paul Cezanne – Pranzo all’aperto
Qui ebbe modo di venire a contatto con i pittori impressionisti della prima ora quali Pissarro, Degas, Renoir, Monet ed altri.
Nel 1869 iniziò una relazione con una sartina Hortense Fiquet da cui ebbe un figlio Paul.
M.me Cezanne fu sempre la sua modella preferita… come risulta dal gran numero di dipinti a lei dedicati.
Partecipò in quel periodo a diverse mostre ma sempre senza successo.
Egli poi, come gli altri impressionisti, si vide rifiutare le sue opere dalla giuria del Salon ed insieme a loro partecipò alla prima mostra che tennero nello studio del fotografo Nadar nel 1874.
A questa mostra egli espose la sua famosissima opera «La casa dell’impiccato a Auvers».
Paul Cezanne – La casa dell’impiccato a Auvers
In tutta la sua vita, al pari di Van Gogh, vendette una sola tela, e solo qualche anno prima di morire.
Paul Cezanne – Madame Cezanne
Nel 1878 quando il padre seppe della sua relazione con Hortense gli tagliò i viveri.
L’aiutò allora il suo grande amico e già noto scrittore… Emile Zola.
Nel 1886 però, riconoscendosi nel personaggio di un pittore fallito descritto nel romanzo di Zola “L’opera”, si offese moltissimo e ruppe del tutto l’amicizia con lui che pur durava da moltissimi anni.
Cezanne – Paul Alexis legge a Emile Zola un manoscritto – 1869
Nello stesso anno sposò Hortense facendo pace col padre… che poco dopo morì lasciandogli una grossa eredità.
Qualche anno dopo s’ammalò di diabete.
La pittura era comunque tutto il suo mondo.. tutta la sua vita.
Nel 1896 si separò dalla moglie e partecipò a varie mostre grazie alle quali iniziò ad essere apprezzato ed ammirato soprattutto dai giovani pittori…
Paul Cezanne – Ragazzo
Verso la fine del secolo ormai era diventato un pittore abbastanza noto.
Sopravvennero però difficoltà economiche e fu costretto a vendere la casa ed a vivere in affitto… ad Aix-en-Provence.
Riuscì però ad aprire uno studio oggi diventato museo.
Morì il 22 ottobre 1906 di polmonite… a 67 anni…
L’anno dopo la sua morte fu allestita a Parigi una retrospettiva dedicata alle sue opere che ebbe un grandissimo successo…
Iniziava il suo mito.
Paul Cezanne – Natura morta
L’ARTISTA
La sua adesione al movimento impressionista fu sempre distaccata.
La sua pittura fin dagli inizi si differenziava nettamente da quella di un Monet o di un Renoir.
Mentre questi ultimi erano interessati solo ai fenomeni percettivi della luce e del colore, Cezanne nelle sue opere porta integre le sue emozioni ed il riconoscimento delle forme e dello spazio.
Ma, per far ciò, egli non ricorse mai agli strumenti tradizionali del disegno, del chiaroscuro e della prospettiva, ma solo al colore.
La sua grande ambizione era di risolvere tutto solo con il colore, arrivando lì dove nessun pittore era mai arrivato: sintetizzare nel colore la visione ottica e la coscienza delle cose.
Paul Cezanne – Martedì grasso – 1888
Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello,
ed entrambe devono aiutarsi tra loro
Cezanne

Doodle di Google in omaggio a Cezanne
FINE I PARTE
FONTI VARI SITI WEB – COORDIN E IMPAGINAZ. T.K
Continua
Nella II parte
un approfondimento della sua ricerca pittorica
ed altri capolavori
Mi piace:
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Oggi questo mitico geniale artista musicale
ma anche cantautore, poeta, pensatore, attore, umorista etc…
avrebbe 82 anni senza i 5 colpi di pistola
di un venticinquenne malato di mente di nome Mark Chapman
Liverpool 9 ottobre 1940 – New York 8 dicembre 1980
Dunque oggi è l’anniversario della nascita di
John Lennon… e tutto il mondo lo ricorda.
Dal ’62 al ’70 è stato un cantante (solista) dei Beatles,
una delle band musicali più amate di tutti i tempi,
(di cui ha composto la maggior parte delle canzoni)
e poi musicista e cantante solista.
Qui con la compagna Yoko Ono
Come accennavo su però la sua attività artistica
si è poi svolta in molti e svariati campi artistici
e sempre con successo.
Anche noi, nel nostro piccolo, oggi ricordiamo il grande artista
e lo omaggiamo con questa che,
oltre ad essere un vero capolavoro poetico-musicale,
è anche la sua “magica” e “mitica” canzone
ancor oggi amatissima ed ascoltatissima in tutto il mondo.
Il video presenta il poetico testo in italiano.
John non c’è più ma il suo mito è più vivo che mai
e di recente in un sondaggio in Gran Bretagna
è stato considerato uno dei personaggi inglesi
più importanti di sempre.
Tony Kospan
POESIA ARTE MUSICA HUMOUR ETC
I N S I E M E
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Les grandes baigneuses (Le grandi bagnanti)
In questa seconda parte cercherò di approfondire
la sua geniale e profonda ricerca pittorica
che sarà feconda anticipatrice dell’arte figurativa moderna.
PAUL CEZANNE
PADRE DELL’ARTE MODERNA
E POETA DEL COLORE

Autoritratto
II PARTE

Cezanne – Ritratto del padre
Dalla sua ricerca parte proprio la più grande rivoluzione del ventesimo secolo: la pittura cubista di Picasso.
Con il cubismo si perde completamente il primo termine della sintesi di Cezanne (visione-coscienza), per ricercare solo quella rappresentazione che ha la coscienza delle cose.
Perdendo il primo termine il cubismo romperà definitivamente con il naturalismo e la rappresentazione mimetica della realtà per introdurre sempre più l’arte nei campi dell’astrazione e del non figurativo.

La signora in blu – 1904
In Cezanne tutto ciò però è ancora assente.
Egli non perde mai di vista la realtà e il suo aspetto visivo.
Come per i pittori impressionisti, egli è del tutto indifferente ai soggetti.
Li utilizza solo per condurre i suoi esperimenti sul colore.
Ed i suoi soggetti sono in realtà riducibili a poche tipologie: i paesaggi, le nature morte ed i ritratti a figura intera.

I paesaggi sono, tra la produzione di Cezanne, quella più emozionante e poetica.
Vi dominano i colori verdi, distesi in infinite tonalità diverse, tra cui si inseriscono tenui tinte di colore diverso.
Sono paesaggi che nascono da una grande sensibilità d’animo e che cercano nella natura la serenità e l’equilibrio senza tempo.

Le nature morte di Cezanne sono quasi sempre dominate dalla frutta.
Inconfondibili sono le sue mele che, come perfette sfere rosse, compaiono un po’ ovunque.

In questi quadri gli elementi si pongono con grande libertà, cominciando già a mostrare le prime volute rotture con la visione prospettiva.
Cezanne è interessato solo ai volumi non allo spazio.
Tanto che egli affermò che tutta la realtà può essere sempre riconducibile a tre solidi geometrici fondamentali: il cono, il cilindro e la sfera.
Questa sua attenzione alla geometria solida ritorna anche nei suoi ritratti a figura intera, tra cui spiccano le composizioni delle Grandi Bagnanti.

Gardanne
La sua tecnica pittorica è decisamente originale ed inconfondibile.
Egli sovrapponeva i colori con spalmature successive, senza mai mischiarle.
Per far ciò, aspettava che il primo strato di colore si asciugasse per poi intersecarlo con nuove spalmature di colore.
Era un metodo molto lento e meticolo, per certi versi simile a quello di Seurat e dei neoimpressionisti che accostavano infiniti e minuscoli puntini.
Cezanne è, tuttavia, molto lontano dai risultati e dagli intenti dei puntinisti.
Egli non ricercava una pittura scientifica, bensì poetica.
La sua rimane però comunque una pittura molto difficile da decifrare e spiegare.
Renoir di lui disse: «Ma come fa? Non mette neanche due macchie di colore su una tela, senza fare una cosa eccezionale!»

M.me Cezanne
La sua ricerca fu sempre estremamente solitaria e lontana dai clamori.
Anche per il suo carattere schivo e introverso condusse una vita molto ritirata nella sua Aix-en-Provence.
La sua attività di pittore è del resto contraddistinta da una insoddisfazione perenne.
Egli si sentiva sempre alla ricerca di qualcosa che non riusciva mai pienamente a raggiungere.
La sua scoperta e rivalutazione avvenne solo negli ultimi anni della sua vita.

Il grande pino
Nel 1904, due anni prima della morte, il Salon d’Automne espose le sue opere dedicandogli una intera sala.
Dal 1906, anno della sua morte, la sua eredità venne ripresa soprattutto dai cubisti che in Cezanne videro il loro precursore.
Oggi è considerato uno dei grandissimi…

Il ragazzo dal gilet rosso
F I N E
Immagini e testi da vari siti web – coordinam. e impagin. t.k.
Ciao da Tony Kospan

Chi desideri leggere la sua biografia,
una prima analisi della sua pittura
e vedere altri suoi noti dipinti


IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
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Autoritratto (partic.)
E’ considerato l’iniziatore della modernità in pittura…,
primitivo di un’arte nuova,
un visionario che anticipò Cubismo e Astrattismo…
Paul Cezanne – I giocatori di carte
La luce è una cosa che non può essere riprodotta
ma deve essere rappresentata attraverso un’altra cosa,
attraverso il colore.
Sono stato contento di me, quando ho scoperto questo.
Cezanne
Paul Cezanne
C E Z A N N E
PADRE DELL’ARTE MODERNA
E POETA DEL COLORE
Paul Cezanne – Il castello di Medan
I PARTE
Paul Cezanne – Autoritratto
(Aix-en-Provence 19.1.1839 – Aix-en-Provence 22.10.1906)
BREVE BIOGRAFIA
Cezanne è il pittore più enigmatico di tutta la pittura francese dell’ottocento.
Nato nel meridione della Francia, proveniva da una famiglia benestante.
Il padre, di lontane origini piemontesi, era proprietario della banca locale.
Condusse quindi una vita agiata, a differenza degli altri pittori impressionisti, e poté svolgere una solitaria ricerca artistica del tutto lontana dai problemi dei critici e dalla necessità di vendere le sue opere.
Negli anni giovanili, dopo aver iniziato studi giuridici a Parigi, si rese conto di non esser interessato ad essi bensì d’esser portato all’arte.
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Paul Cezanne – Pranzo all’aperto
Qui ebbe modo di venire a contatto con i pittori impressionisti della prima ora quali Pissarro, Degas, Renoir, Monet ed altri.
Nel 1869 iniziò una relazione con una sartina Hortense Fiquet da cui ebbe un figlio Paul.
M.me Cezanne fu sempre la sua modella preferita… come risulta dal gran numero di dipinti a lei dedicati.
Partecipò in quel periodo a diverse mostre ma sempre senza successo.
Egli poi, come gli altri impressionisti, si vide rifiutare le sue opere dalla giuria del Salon ed insieme a loro partecipò alla prima mostra che tennero nello studio del fotografo Nadar nel 1874.
A questa mostra egli espose la sua famosissima opera «La casa dell’impiccato a Auvers».
Paul Cezanne – La casa dell’impiccato a Auvers
In tutta la sua vita, al pari di Van Gogh, vendette una sola tela, e solo qualche anno prima di morire.
Paul Cezanne – Madame Cezanne
Nel 1878 quando il padre seppe della sua relazione con Hortense gli tagliò i viveri.
L’aiutò allora il suo grande amico e già noto scrittore… Emile Zola.
Nel 1886 però, riconoscendosi nel personaggio di un pittore fallito descritto nel romanzo di Zola “L’opera”, si offese moltissimo e ruppe del tutto l’amicizia con lui che pur durava da moltissimi anni.
Cezanne – Paul Alexis legge a Emile Zola un manoscritto – 1869
Nello stesso anno sposò Hortense facendo pace col padre… che poco dopo morì lasciandogli una grossa eredità.
Qualche anno dopo s’ammalò di diabete.
La pittura era comunque tutto il suo mondo.. tutta la sua vita.
Nel 1896 si separò dalla moglie e partecipò a varie mostre grazie alle quali iniziò ad essere apprezzato ed ammirato soprattutto dai giovani pittori…
Paul Cezanne – Ragazzo
Verso la fine del secolo ormai era diventato un pittore abbastanza noto.
Sopravvennero però difficoltà economiche e fu costretto a vendere la casa ed a vivere in affitto… ad Aix-en-Provence.
Riuscì però ad aprire uno studio oggi diventato museo.
Morì il 22 ottobre 1906 di polmonite… a 67 anni…
L’anno dopo la sua morte fu allestita a Parigi una retrospettiva dedicata alle sue opere che ebbe un grandissimo successo…
Iniziava il suo mito.
Paul Cezanne – Natura morta
L’ARTISTA
La sua adesione al movimento impressionista fu sempre distaccata.
La sua pittura fin dagli inizi si differenziava nettamente da quella di un Monet o di un Renoir.
Mentre questi ultimi erano interessati solo ai fenomeni percettivi della luce e del colore, Cezanne nelle sue opere porta integre le sue emozioni ed il riconoscimento delle forme e dello spazio.
Ma, per far ciò, egli non ricorse mai agli strumenti tradizionali del disegno, del chiaroscuro e della prospettiva, ma solo al colore.
La sua grande ambizione era di risolvere tutto solo con il colore, arrivando lì dove nessun pittore era mai arrivato: sintetizzare nel colore la visione ottica e la coscienza delle cose.
Paul Cezanne – Martedì grasso – 1888
Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello,
ed entrambe devono aiutarsi tra loro
Cezanne

Doodle di Google in omaggio a Cezanne
FINE I PARTE
FONTI VARI SITI WEB – COORDIN E IMPAGINAZ. T.K
Continua
Nella II parte
un approfondimento della sua ricerca pittorica
ed altri capolavori
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Oggi questo mitico geniale artista musicale
ma anche cantautore, poeta, pensatore, attore, umorista etc…
compirebbe 82 anni senza i 5 colpi di pistola
di un venticinquenne malato di mente di nome Mark Chapman
Liverpool 9 ottobre 1940 – New York 8 dicembre 1980
Dunque oggi è l’anniversario della nascita di
John Lennon… e tutto il mondo lo ricorda.
Dal ’62 al ’70 è stato un cantante (solista) dei Beatles,
una delle band musicali più amate di tutti i tempi,
(di cui ha composto la maggior parte delle canzoni)
e poi musicista e cantante solista.
Qui con la compagna Yoko Ono
Come accennavo su però la sua attività artistica
si è poi svolta in molti e svariati campi artistici
e sempre con successo.
Anche noi, nel nostro piccolo, oggi ricordiamo il grande artista
e lo omaggiamo con questa che,
oltre ad essere un vero capolavoro poetico-musicale,
è anche la sua “magica” e “mitica” canzone
ancor oggi amatissima ed ascoltatissima in tutto il mondo.
Il video presenta il poetico testo in italiano.
John non c’è più ma il suo mito è più vivo che mai
e di recente in un sondaggio in Gran Bretagna
è stato considerato uno dei personaggi inglesi
più importanti di sempre.
Tony Kospan
POESIA ARTE MUSICA HUMOUR ETC
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Nighhawks (Nottambuli)
Parlerò ora di questo grande pittore americano del ‘900
nonché della sua arte “del silenzio” o “dell’incomunicabilità”
e mostrerò le immagini di diversi suoi noti e significativi dipinti.
EDWARD HOPPER
OVVERO
LA POESIA SILENZIOSA NELLA PITTURA
a cura di Tony Kospan
(Nyack 22.7.1882 – New York 15.5.1967)
Edward Hopper è stato un pittore statunitense
divenuto famoso soprattutto per la sua capacità
di ritrarre il senso della solitudine
nella società americana contemporanea.
Il suo mondo artistico è lontano dalle tendenze
astratte o surreali in auge nella prima metà del ‘900.
Il suo stile si forma in modo assolutamente indipendente
ma non senza lo studio dei grandi artisti europei dell’800
ed in particolare degli impressionisti.
Per questa sua lontananza dalle grandi mode artistiche dell’epoca
i suoi dipinti non ebbero, per lungo tempo,
la considerazione che meritavano.
Prima fila
Il vero grande successo gli arrise infatti solo verso i 50 anni
e precisamente dopo il 1933
anno in cui il MoMa di New York gli dedicò una prima retrospettiva.
Chop Suey (1929)
ANALISI DELLA SUA PITTURA
Le opere di Edward Hopper definito “Pittore del silenzio“, con le loro grandi valenze simboliche esplorano ed anticipano le difficili realtà comunicative della moderna società.
La sua è una pittura “semplice” e lontana da ogni virtuosismo o raffinatezza ma trasmette con forza dei messaggi, anche spirituali, grazie all’uso intenso del colore.
Ogni suo dipinto “fissa” un particolare momento emblematico di una situazione ma può anche esser visto da molte diverse angolazioni.
Hopper – Autoritratto
Il tema principale delle sue opere è l’atmosfera di solitudine, soprattutto delle grandi città dei suoi tempi, ma che tuttavia, a ben vedere, è la stessa di oggi nonostante l’esplosione del web e delle nuove tecnologie di comunicazione.
IL SUO MONDO PITTORICO
Nei suoi esordi fu molto vicino alla pittura impressionista soprattutto nel suo soggiorno europeo dei primi anni del secolo scorso ed in quelli successivi.
Poi però, pian piano, la “rarefazione” della sua pennellata, in evidente contrasto con la vivacità dei colori, donando un senso di inquietudine, porta a definire la sua… una pittura metafisica.
La scena dei suoi quadri è sempre silenziosa ed i personaggi dipinti appaiono fermi come se ripresi nell’attimo di un pensiero o di un momento di solitaria riflessione.
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New York Movie 1939
I suoi dipinti rappresentano quello che appariva già evidente nell’America del primo 900 e cioè il senso di vuoto, di alienazione, di grave incomunicabilità soprattutto nelle classi medie delle grandi città americane.
Presento ora altri suoi dipinti per meglio evidenziare quel che dicevo e cioè la sua rappresentazione di un mondo sempre più moderno, sempre più avanzato, sempre più veloce ma che, proprio per questo, gli appare (ed è) moltiplicatore di solitudine ed incomunicabilità.
Quel che è certo è che egli coglieva nel segno.
Oggi i suoi dipinti sono amatissimi e vanno per la maggiore ed anzi dirò di più… molti di essi sono anche diventati mitici ed emblematici del “male di vivere” di montaliana memoria.
Automat
Escursione nella filosofia
Compartment C Car 293
Sole al bar
The long leg – 1935
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Sera blu
Stanza d’albergo
Sera d’estate
Guardare il mare
Tony Kospan
IL SALOTTO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L’ARTE
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Autoritratto
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