che va dalla fine degli anni ’50 all’inizio degli anni ’70
ma che è tuttora considerata un vero e proprio
monumento musicale contemporaneo.
E’ a tutti noto che ad un certo punto,
pur essendo nel pieno del successo,
preferì allontanarsi dalle luci della ribalta,
per sottrarsi all’esagerata attenzione dei mass media,
ritirandosi a vita privata e trasferendosi in Svizzera.
Mina (Mina Anna Maria Mazzini) – Busto Arsizio, 25 marzo 1940
Pur non comprendendola completamente,
ma rispettando in modo assoluto questa sua scelta,
gli italiani non hanno mai smesso
di provare immensa stima e grande affetto
per questa mitica cantante.
Come farle gli auguri se non parlando
di una sua canzone universalmente riconosciuta
come una delle più belle… di sempre.
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SE TELEFONANDO
– GRANDE CANZONE POESIA –
Si tratta di un mixage stupendo costituito da una stupenda interpretazione di Mina, una bellissima musica, opera del maestro Ennio Morricone, ed un testo “poetico” che dobbiamo a 2 noti personaggi come Maurizio Costanzo e Ghigo De Chiara.
La canzone, incisa in un 45 giri in vinile, è del 1966 ed è per me soprattutto uno stupendo ed indimenticabile classico.
Leggiamone il poetico testo.
SE TELEFONANDO
Lo stupore della notte
spalancata
sul mar
ci sorprese che eravamo sconosciuti
Poi nel buio le tue mani
d’improvviso
sulle mie…
É cresciuto troppo in fretta
questo nostro
amor…
Se telefonando io potessi dirti addio
ti chiamerei…
Se io rivedendoti fossi certa che non soffri
ti rivedrei…
Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta
ti guarderei…
Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato
è già finito…
Se telefonando io volessi dirti addio
ti chiamerei…
Se io rivedendoti fossi certa che non soffri
ti rivedrei…
Se guardandoti negli occhi sapessi dirti basta
ti guarderei…
Ma non so spiegarti
che il nostro amore appena nato
è già finito.
Ma ora è giunto il momento di ascoltarla in questo video.
Ai giovani d’oggi il nome di Giacomo Rondinella non dice proprio nulla
eppure è stato una vera star della canzone… soprattutto napoletana…
e del cinema a partire dagli anni ’50.
(Messina 30.8.1923 – Fonte Nuova 26.2.2015)
Giacomo Rondinella ha avuto nella sua carriera
tra l’altro 2 primati… quello d’aver cantato per primo
“Munasterio ‘e Santa Chiara”
e quello d’aver inciso per primo
“Malafemmena”
la mitica canzone scritta dall’amico Totò.
Bello, simpatico e dal fisico atletico è stato
un gran dongiovanni.
Ha anche avuto anche il merito di scoprire e lanciare
la bellissima e bravissima Virna Lisi.
Qui con una giovanissima Virna Lisi
BREVE BIOGRAFIA
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Nato per caso a Messina da genitori-cantanti
viene avviato alla carriera in Marina
ma già a 21 anni
vince il primo premio in un concorso di Voci nuove.
Il vero successo però gli arride qualche anno dopo
con lo spettacolo “Carosello Napoletano”
prima a teatro e poi al cinema.
Per le doti di cui ho parlato su, ma anche
per la limpida e stupenda voce,
non solo ha numerosi successi canori
ma recita anche in numerosi film dagli anni 50 agli ’80.
Poi dopo aver vissuto per un certo periodo a Toronto (Canada)
si trasferisce a Fonte Nuova,
un piccolo comune della provincia di Roma,
dove vivrà fino alla fine.
RICORDO IN… VIDEO
Per salutarlo e rendergli omaggio
ho scelto questi 2 video…
il primo per ascoltar la sua mitica voce
nella classica “Munasterio ‘e Santa Chiara“
e quest’altro come primo interprete della canzone di Totò “Malafemmena“
Oggi è il compleanno di Johnny Dorelli, grande cantante di genere confidenziale, ma anche attore di cinema e di teatro nonché showman radiofonico e televisivo che è stato presente a lungo, grazie alla tv, accanto a coloro che hanno qualche anno in più…
Qui è con Raffaella Carrà
La sua carriera si è svolta soprattutto dalla fine degli anni 50 fino alla fine degli anni 90.
Mi fa piacere fargli gli auguri con un ricordo della sua mitica commedia musicale “Aggiungi un posto a tavola“, e con la canzone “L’immensità“ che hanno rappresentato l’apice del suo successo.
L’IMMENSITA’
AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA
La ricordate?
E’ una commedia musicale in due atti di Garinei e Giovannini, liberamente ispirata al romanzo After me the Deluge di David Forrest musicata da Armando Trovajoli.
Nella versione originaria le scene ed i costumi erano di Giulio Coltellacci e le coreografie di Gino Landi.
Il personaggio principale era interpretato in modo brillante da Johnny Dorelli ed insieme agli altri attori, le scene, le musiche etc… compresa la simpatica “voce” di Dio ne sancirono il successo.
LA TRAMA IN BREVE
Don Silvestro parroco di un paesino di montagna riceve una telefonata da Dio che gli ordina di cotruire un’arca dato che ha deciso un nuovo Diluvio Universale.
Il parroco tra dubbi e difficoltà la costruisce ma poi il paese per il veto di un cardinale lo lascia solo nell’arca con Clementina la figlia del sindaco.
Inizia il diluvio ma il parroco per non lasciar solii suoi fedeli scende dall’arca ed allora Dio si decide a bloccar il diluvio.
All’interno della trama poisi innestano tante altre simpatiche minitrame con diversi personaggi.
IL SUCCESSO DELLA COMMEDIA
La commedia nella versione originaria battè tutti i record di durata e di incasso rimanendo in cartellone per 3 stagioni 630 repliche sempre con il tutto esaurito.
Fu rappresentata per la prima volta a Roma, al Teatro Sistina, l’8 Dicembre 1974 ma poi nel tempo, grazie al suo successo, girò per il mondo e le TV.
UNA FAMOSA SCENA E LA CANZONE
Riviviamone bellezza ed atmosfera… prima con una significativa scena (quella del bacio) in cui Johnny Dorelli dà il meglio di sé…
e poi ascoltando una sua perfetta interpretazione della canzone che è il filo conduttore della commedia musicale.