Archivio per l'etichetta ‘STORIA CANZONE ITALIANA

Luigi Tenco.. poetico cantautore degli anni ’60 – Breve ricordo e 2 sue canzoni-poesie   Leave a comment

 

 

 

 

 

Nato il 21 marzo 1938 a Cassine (Alessandria) crebbe artisticamente a Genova frequentando grandi cantautori come Bruno Lauzi, Gino Paoli e Fabrizio De André.

 

Il suo grande amore musicale era il jazz… ed infatti la sua prima band si chiamava “Jelly Roll boys jazz band”.


 

 

Luigi Tenco (Cassine, 21.3.1938 – Sanremo, 27.1.1967)

 


 
I suoi esordi con il nome d’arte Gigi Mai (ne userà poi diversi altri) non furono baciati dal successo nè di pubblico nè di critica.

 

Dal 1959 iniziano i suoi successi soprattutto con “Mi sono innamorato di te” e “Io sì”… poi nel 1964 con “Ho capito che ti amo” e nel 1966… con “Un giorno dopo l’altro” e “Lontano, lontano
 

 

 


 

 


Nel 1967 partecipa al festival di Sanremo già attanagliato da problemi psicologici con “”Ciao amore, ciao”  cantata in coppia con Dalida e nel vederla bocciata dalla giuria a favore di altre canzoni di scarso valore si tolse la vita…

 

E’ stato un cantautore davvero “autentico” in quanto non cedette mai a pressioni commerciali o si abbassò a volgarizzazioni della sua vena poetico-musicale.

 

 

 

 

 

 

Milioni di giovani dell’epoca (tra i quali il sottoscritto) lo amavano per questo e rimasero sconvolti quando appresero della sua morte.

 

Per me, ma non solo per me, le sue erano quasi tutte “canzoni poesie“.


 
 
 

 
 
 

Ed è proprio con questa canzone poesia IO SI’ che mi fa piacere iniziare a ricordarlo e rendergli omaggio…

 
 
La canzone è tutta sua… testo e musica… ed appare a me…, ma non solo…, come una delle sue canzoni più incisive… più sensuali… più romantiche ed intriganti…
 
 
Direi che per questi aspetti rappresenta un vero e proprio unicum tra le sue canzoni…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
.
Prima ascoltarla però… leggiamo il testo… per apprezzarne il valore “poetico”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

IO SI’
 – Tenco – 

Io sì,
che t’avrei fatto vivere
una vita di sogni
che con lui non puoi vivere
 
Io sì,
avrei fatto sparire
dai tuoi occhi la noia
che lui non sa vedere
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei detto il mio amore
cercando le parole
che lui non sa trovare
 
Io sì,
t’avrei fatta invidiare
dalle stesse tue amiche
che di lui ora ridono,
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei fatta arrossire
dicendoti “ti amo”
come lui non sa dire
 
Io sì,
da te avrei voluto
quella tua voce calda
che a lui fa paura
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei fatto capire
che il bello della sera
non è soltanto uscire
 
Io sì,
t’avrei insegnato
che si incomincia a vivere
quando lui vuol dormire,
ma ormai…
 
Io sì,
che t’avrei insegnato
qualcosa dell’amore
che per lui è peccato
 
Io sì,
t’avrei fatto sapere
quante cose tu hai
che mi fanno impazzire
ma ormai…

 

 

 
 
 
 Ascoltiamola dunque cantata dall’autore
 
 

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e, se ci va, ascoltiamo anche quest’altro suo successo
che pure amo molto
ma che è invece di genere introspettivo.

 
 

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Ciao da Tony Kospan


 
 
 

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Pino Daniele.. un mito della musica italiana ed il video di un suo brano “live” (A testa in giù)   Leave a comment

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Il 4 gennaio del 2015 ci lasciò all’improvviso 
Pino Daniele,
amatissimo e notissimo cantautore e chitarrista italiano,
quando mancavano 2 mesi al suo 60° compleanno
per problemi cardiaci di cui soffriva da molto tempo.

La notizia al mondo la diede l’amico fraterno e collega
Eros Ramazzotti



Napoli 19.3.1955 – Roma 4.1.2015



Era uno dei musicisti italiani più noti nel mondo.



Negli anni 80 con James Senese, Tullio de Piscopo ed altri



ALCUNI TRA I SUOI MOMENTI ARTISTICI PIU’ IMPORTANTI



Nel 1980 fece da apri pista al concerto milanese di Bob Marley.

Ha suonato a Cuba e all’Olympia di Parigi con grandi artisti.

Nel 1995 ha suonato, durante il tour estivo, con Pat Metheny








Ha fatto concerti con gli Almamegretta,
Jovanotti, Eros Ramazzotti e Chick Corea
e tantissimi altri grandi artisti italiani ed internazionali.






IL SUO STILE “BLUES NAPOLETANO”


Decisiva per la sua carriera musicale
fu l’incontro da giovane con James Senese,
sassofonista del gruppo “Napoli Centrale”.




L’originalità o particolarità del suo stile musicale
è stata la chiave del suo successo.

Esso consiste nell’aver “mixato” rock, blues, funky e jazz
con la grande musica classica e popolare partenopea.



Qui è con Troisi suo grande amico
.

.

Solo 4 giorni prima aveva partecipato allo spettacolo
di capodanno L’anno che verrà” della RAI.

Ricordiamolo con questo video di un suo noto brano…
A Testa In Giù (Live In Napoli).

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Grazie Pino per le belle emozioni che ci hai dato
e son certo che starai continuando continua a cantare
e suonare la chitarra… tra le stelle.


Tony Kospan




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Nilla Pizzi.. regina della canzone italiana – Breve ricordo e la mitica “Vola Colomba”   Leave a comment

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LA REGINA DELLA CANZONE ITALIANA



Adionilla Pizzi in arte Nilla è stata unanimemente definita
«la regina della musica italiana»…
per i suoi grandi successi nei primi Festival di Sanremo
e per esser stata un vero e proprio mito della canzone italiana
negli anni ’50 e ’60.








Per far comprendere quanto fosse vera quella definizione
basti pensare che dopo aver vinto ne ’51 il Festival di Sanremo
con Grazie dei Fiori l’anno dopo, caso unico nella storia,
salì su tutti e 3 gradini del podio con
“Vola colomba”, “Papaveri e papere” e “Una donna prega”.




(Sant’Agata Bolognese 16.4.1919 – Segrate 12.3.2011)



Ma c’è di più, lei bolognese, nello stesso anno, il 1952
vinse anche il primo Festival della Canzone Napoletana…
onore che Napoli le tributò di buon grado
in quanto star amatissima e veneratissima in quegli anni.




Nilla Pizzi al centro tra Achille Togliani e Gino Latilla



Un’altra sua fantastica caratteristica era l’eccezionale simpatia
che suscitava la sua classica genuinità emiliana.

La sua vita privata non offre spunti molto particolari
a parte la storia col cantante Gino Latilla
che per lei tentò il suicidio.








BREVE BIOGRAFIA UMANA ED ARTISTICA


Nata nel 1919 inizia la sua attività di cantante
nel 1943 ma raggiunge il massimo del successo
negli anni 50 come solista dell’orchestra Angelini
e sopratutto con le già ricordate vittorie a Sanremo.








Ma è stata anche attrice in ben 18 film
di carattere prevalentemente musicale.







Tutta l’Italia amante della musica leggera…
in quegli anni la voleva vedere ed ascoltare
ed i suoi spettacoli erano tutti dei trionfi.






Dopo gli anni ’60, anche per il cambio dei gusti musicali,
la sua fama andò pian piano a scemare
ma lei non smise mai di cantare fino alla fine.






LA CANZONE


Per concludere questo ricordo e per renderle omaggio
penso sia giusto farvi ascoltare
la sua canzone più rappresentativa…
VOLA COLOMBA.



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Tony Kospan


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Lucio Dalla.. uno dei più grandi cantautori italiani – Breve ricordo e 2 suoi grandi successi   Leave a comment






Breve ricordo di un big della canzone italiana
che ci ha lasciati qualche anno fa
ma il cui mito resta più vivo che mai.



(Bologna 4.3.1943 – Montreux 1.3.2012)


Mancavano solo 3 giorni al suo 69° compleanno.





La notizia ci sorprese tutti dato che appariva
in buona salute.






E’ stato, senza dubbio,
uno dei più grandi cantautori italiani di sempre
con testi spesso veramente poetici
e talvolta anche un po’ trasgressivi.






Ha avuto una lunghissima carriera…
durata ben 50 anni.



Qui con Morandi


Di formazione jazz ha attraversato l’epoca beat
per scoprirsi poi anche autore di testi di canzoni…
ed infine è approdato alla sperimentazione musicale.


 
Qui con Mina e Tata Giacobetti



Come uomo è stato un vero bolognese a tutto tondo…
integratissimo ed amatissimo dalla sua città…






Ricordiamolo con il video
di uno dei suoi più grandi successi…
(Caro amico ti scrivo)



fre bia pouce     musicAnimata  



e poi con quest’altro suo mitico successo…



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Ciao Lucio

starai certo continuando a cantare tra le stelle,






Tony Kospan




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Lucio Dalla – Breve biografia del mitico cantautore anche con “Caro amico ti scrivo” e “Attenti al lupo”   1 comment






Breve ricordo di un big della canzone italiana
che ci ha lasciati qualche anno fa
ma il cui mito resta più vivo che mai.



(Bologna 4.3.1943 – Montreux 1.3.2012)


Mancavano solo 3 giorni al suo 69° compleanno.





La notizia ci sorprese tutti dato che appariva
in buona salute.






E’ stato, senza dubbio,
uno dei più grandi cantautori italiani di sempre
con testi spesso veramente poetici
e talvolta anche un po’ trasgressivi.






Ha avuto una lunghissima carriera…
durata ben 50 anni.



Qui con Morandi


Di formazione jazz ha attraversato l’epoca beat
per scoprirsi poi anche autore di testi di canzoni…
ed infine è approdato alla sperimentazione musicale.


 
Qui con Mina e Tata Giacobetti



Come uomo è stato un vero bolognese a tutto tondo…
integratissimo ed amatissimo dalla sua città…






Ricordiamolo con il video
di uno dei suoi più grandi successi…
(Caro amico ti scrivo)



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e poi con quest’altro suo mitico successo…



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Ciao Lucio

starai certo continuando a cantare tra le stelle,






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Breve ricordo della nostra cara “lira” nel suo anniversario e la mitica canzone “Mille lire al mese”   Leave a comment




Nell’anniversario della cessazione del corso legale della Lira,

il 28 febbraio 2002,

mi fa piacere ricordar la nostra vecchia moneta.








I ricordi addolciscono la realtà del suo percorso di vita,

che non fu affatto sempre cosparso di rose e fiori, anzi,

ma in ogni caso le vogliamo bene,

perché è stata nostra compagna di vita*

fin dalla nostra nascita… per diversi decenni.

*Ovviamente questo vale solo per chi è nato nel secolo scorso








La lira è stata la nostra moneta ufficiale
dal conseguimento dell’unità nazionale nel 1862
fino all’introduzione dell’euro nel 1999.

Il suo simbolo era e le sigle erano L. o Lit








Aggiungo al brevissimo ricordo questo mio post dedicato

alla mitica canzone Mille lire al mese.

.


Nella mitica canzone

scritta da Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi

è proprio lei, la Lira, la grande protagonista.


.

.



“Se potessi avere mille lire al mese” cantava Umberto Melnati

nel film nato a seguito del successo della canzone

“Mille lire al mese” del 1939




Alida Valli nel film




MILLE LIRE AL MESE


ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO

a cura di Tony Kospan



Il suo successo è proseguito fino ai nostri giorni.







Oggi certo non ci bastano neanche lontanamente 1000 lire al mese

(poco di più di cinquanta centesimi attuali)

anzi non bastano affatto nemmeno 1.000 euro al mese.







Questa qui giù è l’ultima versione della banconota 
di mille lire

 prima dell’avvento dell’euro.







Oggi questa simpatica canzone rimane

piacevole e storico simbolo dell’aspirazione dell’italiano medio

ad una vita di tranquillo benessere.







Ora possiamo ascoltarla (o riascoltarla)

in questo video, dove vi sono

anche diverse bellissime immagini sia di quel tempo

che della mitica Mille Lire.




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Ciao da Tony Kospan



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De André.. canzoni e poesie – Breve ricordo.. alcuni suoi pensieri e 3 mitici successi   Leave a comment





« …pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra. »
Fabrizio De André, Amico fragile
 
 
 
 
 


OMAGGIO A DE ANDRE’
POESIA, LIBERO PENSIERO E… MUSICA


 
Genova 18.2.1940 – Milano 11.1.1999
 
 
 
Fin dall’inizio De André si caratterizzò come un cantautore certo…
ma amante di un genere… sì musicale…
ma denso di contenuti poetici ed umani
nel solco di artisti internazionali
come Jacques Brel, Leonard Cohen, Bob Dylan etc.
  
I testi delle sue canzoni, nelle quali ha raccontato storie di emarginati,
ribelli, prostitute e persone spesso ai margini della società
sono ritenute delle vere e proprie… belle poesie
(tanto che alcuni di essi sono in alcune antologie scolastiche di letteratura).




 

Era conosciuto anche come Faber,
un soprannome datogli dall’amico d’infanzia Paolo Villaggio.
 
Il suo primo grande successo è La canzone di Marinella,
brano interpretato da Mina nel 1965 che divenne subito un best seller.

 
 
 

 
 
Durante tutta la sua attività musicale ha prodotto tredici album in studio,
più alcune canzoni inedite
pubblicate solo come singoli oppure in antologie. (wikipedia)
 
Ma il suo amore per la poesia e la cultura si è manifestato, tra l’altro,
anche con la traduzione (e la trasposizione in musica)
del famoso ed originale poema americano SPOON RIVER
ma anche di altre opere….
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Non possiamo quindi non rendere anche noi… nel nostro piccolo…
un omaggio al grande De André, forse uno dei pochissimi, che ha saputo 
coniugare la canzone con  la letteratura e la musica con la… vera poesia.



Qui è con Dori Ghezzi

 
 
Ho scelto alcuni suoi pensieri ed il testo di Giugno ’73
solo come esempi… del suo stile e della sua poetica
oltre ad alcune note canzoni.
 


 

 
 Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali,
vale adire senza passioni e senza slanci
sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio,
una specie di cinghiale laureato in matematica pura.
Fabrizio De André

Il canto ha ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive,
il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza,
di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.
Fabrizio De André

 
fre bia pouce     musicAnimata    Giugno ’73
  
 
 

GIUGNO 73 
Faber 


Tua madre ce l’ha molto con me
perché sono sposato e in più canto
però canto bene e non so se tua madre
sia altrettanto capace a vergognarsi di me.


 La gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.


 E speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi “Ciao come stai “, insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.


I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po’ strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
“Sono loro stasera i migliori che abbiamo “.


 E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa
Nell’imbuto di un polsino slacciato.
I miei amici ti hanno dato la mano,
li accompagno, il loro viaggio porta un po’ più lontano.


 E tu aspetta un amore più fidato
il tuo accendino sai io l’ho già regalato
e lo stesso quei due peli d’elefante
mi fermavano il sangue
li ho dati a un passante.


 Poi il resto viene sempre da sé
i tuoi “Aiuto” saranno ancora salvati
io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.
 
 
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Certo è impossibile nel breve spazio di un post raccontare tutta la vita…
tutta la sua personalità (molto riservata) e tutte le sue canzoni
per cui concludo questo breve ricordo con il video di un’altra sua mitica canzone
di cui è possibile leggere anche il testo.



fre bia pouce     musicAnimata     La Canzone dell’ Amore Perduto  


 
  
Ciao da Tony Kospan




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Luigi Tenco.. poetico cantautore degli anni ’60 – Breve ricordo e 2 sue canzoni-poesie   Leave a comment

 

 

 

 

 

Nato il 21 marzo 1938 a Cassine (Alessandria) crebbe artisticamente a Genova frequentando grandi cantautori come Bruno Lauzi, Gino Paoli e Fabrizio De André.

 

Il suo grande amore musicale era il jazz… ed infatti la sua prima band si chiamava “Jelly Roll boys jazz band”.


 

 

Luigi Tenco (Cassine, 21.3.1938 – Sanremo, 27.1.1967)

 


 
I suoi esordi con il nome d’arte Gigi Mai (ne userà poi diversi altri) non furono baciati dal successo nè di pubblico nè di critica.

 

Dal 1959 iniziano i suoi successi soprattutto con “Mi sono innamorato di te” e “Io sì”… poi nel 1964 con “Ho capito che ti amo” e nel 1966… con “Un giorno dopo l’altro” e “Lontano, lontano
 

 

 


 

 


Nel 1967 partecipa al festival di Sanremo già attanagliato da problemi psicologici con “”Ciao amore, ciao”  cantata in coppia con Dalida e nel vederla bocciata dalla giuria a favore di altre canzoni di scarso valore si tolse la vita…

 

E’ stato un cantautore davvero “autentico” in quanto non cedette mai a pressioni commerciali o si abbassò a volgarizzazioni della sua vena poetico-musicale.

 

 

 

 

 

 

Milioni di giovani dell’epoca (tra i quali il sottoscritto) lo amavano per questo e rimasero sconvolti quando appresero della sua morte.

 

Per me, ma non solo per me, le sue erano quasi tutte “canzoni poesie“.


 
 
 

 
 
 

Ed è proprio con questa canzone poesia IO SI’ che mi fa piacere iniziare a ricordarlo e rendergli omaggio…

 
 
La canzone è tutta sua… testo e musica… ed appare a me…, ma non solo…, come una delle sue canzoni più incisive… più sensuali… più romantiche ed intriganti…
 
 
Direi che per questi aspetti rappresenta un vero e proprio unicum tra le sue canzoni…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
.
Prima ascoltarla però… leggiamo il testo… per apprezzarne il valore “poetico”.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

IO SI’
 – Tenco – 

Io sì,
che t’avrei fatto vivere
una vita di sogni
che con lui non puoi vivere
 
Io sì,
avrei fatto sparire
dai tuoi occhi la noia
che lui non sa vedere
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei detto il mio amore
cercando le parole
che lui non sa trovare
 
Io sì,
t’avrei fatta invidiare
dalle stesse tue amiche
che di lui ora ridono,
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei fatta arrossire
dicendoti “ti amo”
come lui non sa dire
 
Io sì,
da te avrei voluto
quella tua voce calda
che a lui fa paura
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei fatto capire
che il bello della sera
non è soltanto uscire
 
Io sì,
t’avrei insegnato
che si incomincia a vivere
quando lui vuol dormire,
ma ormai…
 
Io sì,
che t’avrei insegnato
qualcosa dell’amore
che per lui è peccato
 
Io sì,
t’avrei fatto sapere
quante cose tu hai
che mi fanno impazzire
ma ormai…

 

 

 
 
 
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Achille Togliani.. grande cantante anni ’50 e ’60 – Breve ricordo ed i suoi successi “Signorinella” e “Come pioveva”   Leave a comment




E’ stato un vero e proprio mito

della canzone italiana del dopoguerra

.

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Achille Togliani  (Pomponesco 16.1.1924 – Roma 12.8.1995)

.

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BREVE BIOGRAFIA



Partito dalla provincia mantovana
intraprese la strada del cinema e della rivista
(con Macario)
e fu qui che lo notò il maestro Angelini che lo portò nel ‘50
nella trasmissione “Cantanti della radio”
sia per la stupenda melodiosa voce
che per la sua presenza di uomo affascinante.

.

.

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.

.

Ebbe presto, per queste doti,
molti successi sia nel campo della canzone
che in quello dei cuori femminili.

.

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Nel ’51 inaugurò con pochi altri cantanti*il Festival di Sanremo
(*quelli della foto qui giù meno Gino Latilla)




I cantanti del 2° Sanremo
– Il duo Fasano ai lati, Togliani, Nilla Pizzi e Gino Latilla – Fonte RadiocorriereTV





e nel ’54 vinse il Festival di Napoli.
.
Rimase a lungo negli anni ’60 nell’orchestra Angelini
come cantante di punta e partecipò anche a numerose trasmissioni
radiofoniche di successo.

.

.

.

.

.

.

Poi però, anche se il suo genere musicale, la canzone melodica,
pian piano tramontava,
lui tuttavia rimaneva nel cuore degli italiani.

.

Dopo gli anni ’70 partecipò soprattutto a spettacoli televisivi di revival.

.

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Questi… alcuni tra i suoi maggiori successi…

Signorinella, La canzone dell’amore, Come pioveva, Parlami d’amore Mariù,
Lucciole vagabonde, Canzone da 2 soldi, Sedici anni e Melodia d’amore…
.
Ricordiamolo ora ascoltando la sua voce in questi 2 video
in cui interpreta, da par suo, 2 mitiche canzoni di un tempo.

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SIGNORINELLA

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COME PIOVEVA

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De André.. poeta e cantante – Breve ricordo.. alcuni suoi aforismi e 3 sue mitiche canzoni   Leave a comment





« …pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una chitarra. »
Fabrizio De André, Amico fragile
 
 
 
 
 


OMAGGIO A DE ANDRE’
POESIA, LIBERO PENSIERO E… MUSICA


 
Genova 18.2.1940 – Milano 11.1.1999
 
 
 
Fin dall’inizio De André si caratterizzò come un cantautore certo…
ma amante di un genere… sì musicale…
ma denso di contenuti poetici ed umani
nel solco di artisti internazionali
come Jacques Brel, Leonard Cohen, Bob Dylan etc.
  
I testi delle sue canzoni, nelle quali ha raccontato storie di emarginati,
ribelli, prostitute e persone spesso ai margini della società
sono ritenute delle vere e proprie… belle poesie
(tanto che alcuni di essi sono in alcune antologie scolastiche di letteratura).




 

Era conosciuto anche come Faber,
un soprannome datogli dall’amico d’infanzia Paolo Villaggio.
 
Il suo primo grande successo è La canzone di Marinella,
brano interpretato da Mina nel 1965 che divenne subito un best seller.

 
 
 

 
 
Durante tutta la sua attività musicale ha prodotto tredici album in studio,
più alcune canzoni inedite
pubblicate solo come singoli oppure in antologie. (wikipedia)
 
Ma il suo amore per la poesia e la cultura si è manifestato, tra l’altro,
anche con la traduzione (e la trasposizione in musica)
del famoso ed originale poema americano SPOON RIVER
ma anche di altre opere….
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Non possiamo quindi non rendere anche noi… nel nostro piccolo…
un omaggio al grande De André, forse uno dei pochissimi, che ha saputo 
coniugare la canzone con  la letteratura e la musica con la… vera poesia.



Qui è con Dori Ghezzi

 
 
Ho scelto alcuni suoi pensieri ed il testo di Giugno ’73
solo come esempi… del suo stile e della sua poetica
oltre ad alcune note canzoni.
 


 

 
 Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali,
vale adire senza passioni e senza slanci
sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio,
una specie di cinghiale laureato in matematica pura.
Fabrizio De André

Il canto ha ancora oggi, in alcune etnie cosiddette primitive,
il compito fondamentale di liberare dalla sofferenza,
di alleviare il dolore, di esorcizzare il male.
Fabrizio De André

 
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GIUGNO 73 
Faber 


Tua madre ce l’ha molto con me
perché sono sposato e in più canto
però canto bene e non so se tua madre
sia altrettanto capace a vergognarsi di me.


 La gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.


 E speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi “Ciao come stai “, insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.


I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po’ strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
“Sono loro stasera i migliori che abbiamo “.


 E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa
Nell’imbuto di un polsino slacciato.
I miei amici ti hanno dato la mano,
li accompagno, il loro viaggio porta un po’ più lontano.


 E tu aspetta un amore più fidato
il tuo accendino sai io l’ho già regalato
e lo stesso quei due peli d’elefante
mi fermavano il sangue
li ho dati a un passante.


 Poi il resto viene sempre da sé
i tuoi “Aiuto” saranno ancora salvati
io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.
 
 
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Certo è impossibile nel breve spazio di un post raccontare tutta la vita…
tutta la sua personalità (molto riservata) e tutte le sue canzoni
per cui concludo questo breve ricordo con il video di un’altra sua mitica canzone
di cui è possibile leggere anche il testo.



fre bia pouce     musicAnimata     La Canzone dell’ Amore Perduto  


 
  
Ciao da Tony Kospan




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