Archivio per l'etichetta ‘CANZONE MITICA’
Questa è una delle canzoni più belle e più note di tutti i tempi
nonché la canzone simbolo dell’amore romantico
La “vita in rosa” per noi italiani
ha lo stesso significato che ha per i francesi
soprattutto nell’espressione
“Vedere la vita in rosa”.
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(Parigi 19.12.1915 – Grasse 10.10.1963)
LA VIE EN ROSE…
LA STORIA.. LA POESIA L’ATMOSFERA E… LA CANZONE
La Piaf stessa scrisse il testo con il titolo però
Les choses en rose (Le cose in rosa),
e chiese al maestro Robert Chauvigny di musicarlo.
.
Però egli si rifiutò essendo il brano, secondo lui,
senza alcun valore e mai vi fu errore così clamoroso.
Lei si rivolse allora al pianista Louiguy (Louis Gugliemi)
che la musicò, cambiandole anche il titolo in
La vie en rose
.
La canzone divenne ben presto un successo mondiale
e dirò di più… un successo che non è mai tramontato.
.
Dove poteva nascere una canzone così… se non a Parigi?
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Siamo nel 1945…
l’anno in cui termina la seconda guerra mondiale…
e Parigi è stata appena liberata dagli anglo-americani.
Ricordiamo per un attimo quei giorni…
1945 – Primavera a Parigi
1945 – Primavera a Parigi
.
Torniamo quindi alla nostra canzone ed ecco
il poetico testo… in italiano.
.
IL TESTO
Occhi che fanno abbassare i miei
Un ridere che si perde nella sua bocca
Ecco il ritratto senza ritocchi
Dell’uomo al quale appartengo
Quando mi prende fra le braccia
Mi parla a bassa voce
Vedo la vita tutta rosa
Mi dice parole d’amore
Parole di tutti i giorni,
E sento che qualcosa
E’ entrato nel mio cuore,
Una parte di felicità
Di cui conosco la causa
E’ lui per
Me, io per lui nella vita
Me l’ha detto, l’ha giurato sulla sua vita,
E fin dal momento in cui lo scorgo da lontano
Allora sento in me, il cuore che batte…
Notti d’amore senza fine
Una gran felicità che si fa largo
I fastidi, i dolori si cancellano
Felice, felice da morire
.
.
Ascoltiamola in una prima versione
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e poi in questo video d’epoca, per chi lo preferisce,
possiamo invece ammirarla nella sua interpretazione
ed assaporare insieme l’atmosfera di quegli anni.
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CIAO DA TONY KOSPAN
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Mi fa piacere far gli auguri di buon compleanno
a Celine Dion, grande cantante canadese,
anche approfondendo la sua conoscenza
e di quella che è la sua canzone più famosa.

La musica di Céline Dion spazia dal rock all’R & B,
dal gospel alla musica classica.
Canta principalmente in francese ed inglese,
ma ha cantato anche in spagnolo, italiano, napoletano,
tedesco, latino, giapponese e cinese mandarino.

Benché le sue canzoni abbiano spesso avuto critiche oscillanti,
è considerata una delle voci più influenti della musica pop mondiale
ed ha vinto cinque Grammy Awards.
“My Heart Will Go On” è considerata dai più il
“brano della definitiva consacrazione di Celine Dion
Certo basta ascoltare la canzone per restarne rapiti
ma… ma… quanti conoscono davvero il testo
e dunque il suo significato?
Ecco leggiamo allora prima il testo in italiano
che mi appare davvero poetico
e poi passeremo all’ascolto.
IL MIO CUORE ANDRA’ AVANTI
(Celine Dion – My Heart Will Go On)
Musica di James Horner testo di Will Jennings
Ogni notte nei miei sogni
ti vedo, ti sento
è per questo che so che tu andrai avanti
Molto al di là della distanza
e degli spazi fra noi
devi venire a mostrare che vai avanti
Vicino, lontano, ovunque tu sia
io credo che il cuore vada avanti
ancora una volta apri la porta
e sei qui nel mio cuore
e il mio cuore continuerà ad andare avanti
L’amore può toccarci una volta
e durare per una vita
e non mollare mai finché siamo morti
L’ amore è stato quando io ti ho amato
una sola vera volta a cui resto aggrappata
nella mia vita andremo sempre avanti
Vicino, lontano, ovunque tu sia
io credo che il cuore vada avanti
ancora una volta apri la porta
e sei qui nel mio cuore
e il mio cuore continuerà ad andare avanti
Sei qui, non c’è niente che io tema,
e so che il mio cuore andrà avanti
resteremo per sempre così
sei al sicuro nel mio cuore
e il mio cuore andrà sempre avanti.

    

Charlemagne (Canada) – 30.3.1968
.
Ecco infine il video… per noi… per voi…
Ascolteremo una delle più belle canzoni di sempre…
e colonna sonora del… TITANIC…
Augurissimi Celine…
anche dal “Mondo di Orsosognante”
  
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E’ stata la canzone preferita dai soldati
di tutto il mondo durante la II guerra mondiale.
Ne è considerata in pratica…
l’inno non ufficiale.
Marlene Dietrich
LILI MARLEEN… STORIA DI UNA CANZONE UNIVERSALE
La canzone, scritta da un giovane soldato di Amburgo,
Hans Leip, con aspirazioni poetiche fu poi messa in musica
da un musicista pure molto vicino al nazismo, Norbert Schultze,
ebbe subito un gran successo.
Un successo tale che però ben presto
travalicò i confini della Germania
e fu adottata da tutti i ragazzi
che andavano a morire centinaia di migliaia,
pensando magari alla loro “Lili” lasciata chissà dove.
Infatti fu presto tradotta e interpretata, sia nella lingua originale
che in inglese, dalla grande esule tedesca Marlene Dietrich,
che la portò in tutto il mondo al seguito delle truppe Alleate.
In effetti divenne la canzone di tutti gli eserciti che si combattevano.
Marlene Dietrich
Strane storie hanno a volte, le canzoni.
Strane e… imprevedibili.
E’ certamente la più celebre canzone di sempre
che parla di guerra,
ma che è poi, intrinsecamente, contro la guerra.
Riascoltiamola dunque… prima in mp3
Il tema del soldato che pensa al suo amore
è di sicuro un tema universale.
Se ci va ora riascoltiamola in questo video…
cantata all’inizio in tedesco e poi in italiano.
Tony Kospan
Marlene Dietrich (Schöneberg 27.12.1901 – Parigi 6.5.1992)
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Breve ricordo di colei che
“ogni volta che canta
sembra che strappi la sua anima per l’ultima volta”
questa la definizione della sua voce
da parte di Jean Cocteau
EDITH PIAF UNA CANTANTE NEL MITO
(Parigi 19.12.1915 – Grasse 10.10.1963)
La ricorderò con una brevissima biografia
e con 2 sue mitiche canzoni la
“L’himne à l’amour“ e “Non je ne regrette rien“
BREVE BIOGRAFIA
La sua vita è stata davvero romanzesca,
nel senso più vero del temine,
con grandissime luci e grandissime ombre.

Nata in una famiglia in cui la madre era molto “allegra”
ed il padre un artista del circo, fu così trascurata dai genitori,
che non si accorsero nemmeno che stava per diventare cieca.
Il problema fu scoperto solo quando,
affidata ad una zia che era cuoca di un bordello,
le “professioniste” se ne accorsero.
La sua vita fu un continuo e forte alternarsi
di grandi successi e di momenti difficili
sia nel campo artistico che affettivo ed economico.
Finì poi quasi in miseria.
Qui è con il suo amato pugile che però morì in un incidente aereo.
.
L’unica cosa che non cambiò mai
fu la sua inimitabile ed indimenticabile voce
al punto che, uscendo da lei che era così piccola e minuta,
le fece avere il soprannome di “ragazza uccellino“.
Ma ora è giunto il momento di ascoltar per prima,
la canzone scritta da lei stessa
per la morte del suo amato pugile Marcel Cerdan
che fu il più grande amore della sua vita.
E’ una musica che emoziona ed affascina ancor oggi.
.
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In quest’altro video d’epoca, possiamo invece ammirarla
nella sua interpretazione di un altro trionfo che pure ha superato
i confini del tempo
ed è ancor oggi la canzone più amata dai francesi.
.
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Come si può vedere non c’è qui la mitica VIE EN ROSE
il suo vero successo mondiale.
Chi volesse conoscerne la bella storia e riascoltarla.


CIAO DA TONY KOSPAN
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BENIAMINO GIGLI
e
NON TI SCORDAR DI ME
a cura di Tony Kospan
Gigli è stato un tenore, un cantante ed un attore
e tra i più celebri cantanti del XX secolo.
Mi fa piacere ricordarlo con una
delle sue canzoni di maggior successo.
Recanati 20.3.1890 – Roma 30.11.1957
Prima di passare alla canzone vediamo altre immagini
che ci possono dare un’idea dell’atmosfera del 1935,
anno in cui uscì il film “Non ti scordar di me“.
Marlene Dietrich in “Il diavolo è donna” – 1935
Guerra di Etiopia
Elsa Schiaparelli – stilista dell’epoca
Roma nel 1935
La canzone, un valzer lento con echi di melodramma,
scritta da due autori napoletani Domenico Furnò ed Eugenio De Curtis
fu lanciata da Beniamino Gigli nel film omonimo.
Gigli, all’epoca 45enne, e già molto noto…
interpretava (ovviamente)
la parte di un tenore che riconquistava l’amata
grazie alla sua voce e proprio con questa canzone.
Beniamino Gigli
Il film piacque moltissimo e ci fu perfino qualche punta di fanatismo
(un’ammiratrice scrisse al “suo” Beniamino di aver visto il film 76 volte in un mese!!!)
anche perché molta gente non aveva mai visto il cantante,
che all’epoca aveva ereditato il “trono” di Caruso.
Crociere – 1935
Tuttora la pellicola è una dalle più apprezzate,
dagli ammiratori del cantante.
La canzone ebbe un grande successo che non è mai tramontato
ed è stata interpretata da molti altri tenori e diversi grandi cantanti.
NON TI SCORDAR DI ME
E. De Curtis – Furnò
Partirono le rondini
dal mio paese freddo e senza sole,
cercando primavere di viole,
nidi d’amore e di felicità
La mia piccola rondine partì
senza lasciarmi un bacio
senza un addio partì
Non ti scordar di me;
la vita mia legata e a te
io t’ amo sempre più
nel sogno mio rimani tu
Non ti scordar di me
la vita mia legata e a te
c’è sempre un nido
nel mio cuor per te
Non ti scordar di me!
Non ti scordar di me!
Ascoltiamola ora nella versione cantata dal grande Beniamino
in un’affascinante versione d’epoca… proprio quella del film…
che ci consente anche di rivivere le atmosfere dell’epoca.
Ciao da Tony Kospan
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Questa famosissima canzone, oggi universalmente amata,
quando uscì nel 1970 però non fece molto clamore.
L’ispirazione poetica nasce in Eric Clapton
dal forte sentimento che provava per Pattie Boyd,
moglie dell’amico e collega George Harrison.
Eric Clapton e Pattie
Il testo della canzone, che si rifà al romanzo in versi Majnun e Leylà
del poeta classico persiano Nizami Ganjavi (XI secolo)
(che a sua volta si rifà ad una storia vera e molto bella ma anche molto tragica accaduta nel mondo arabo),
ci parla di una principessa costretta dalla famiglia
a sposare un uomo diverso da quello amato.
George Harrison e Pattie
Clapton associò questa storia che l’aveva molto colpito
al suo amore, non corrisposto, per Pattie.
Pattie Boyd
IL TESTO
Cosa farai quando ti sentirai sola
senza nessuno ad aspettare al tuo fianco?
Sei scappata e ti sei nascosta per troppo tempo
Lo sai, è solo a causa del tuo stupido orgoglio
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Ho provato a consolarti
Quando il tuo vecchio uomo ti ha abbandonata
Come uno sciocco, mi sono innamorato di te
Hai girato il mio intero mondo sottosopra
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Prendiamo il meglio da questa situazione
Prima che io finalmente diventi matto
Ti prego non dire che non troveremo mai una via
E che il mio amora è vano
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
Layla, mi hai in ginocchio
Layla, sto implorando, tesoro ti prego
Layla, tesoro non vuoi dar pace alla mia mente preoccupata?
La canzone che, come accennavo inizialmente,
aveva avuto poco successo
pian piano ed in successive edizioni
si è poi affermata in tutto il mondo
come una delle più belle e più amate.
Infatti è stata inserita tra le 500 canzoni migliori
di sempre
dalla nota rivista musicale americana
ROLLING STONE al 27° posto.
Ma ora ascoltiamola in questo bel video
che ha avuto 148.000.000 di visualizzazioni.
Tony Kospan
LA TUA PAGINA DELLA POESIA E DELLA CULTURA
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Ci sono anche modi diversi e simpaticissimi
per ascoltare mitiche canzoni.
Eh sì… infatti… chi l’ha detto che ce n’è uno solo,
quello classico, per ascoltar le grandi canzoni?
ONLY YOU DEI PLATTERS
COME NON L’AVETE MAI SENTITA
La famosissima e classicissima canzone dei Platters
l’ascolteremo in questo video davvero molto originale.
Il video musicale, tutto da godere,
è associato a simpaticissime immagini
di animali innamorati!!!
Non ci credete? Allora cliccate qui giù.
Ciao da Tony Kospan
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Stavolta, nell’ambito delle grandi canzoni di un tempo,
non andremo molto lontani
(ma più di 50 anni non sono proprio pochi…)
La canzone però è un vero mito mondiale.
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AVEC LE TEMPS
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
Questa canzone che possiamo definir poesia…poesia pura,
è sì.. certo un po’ triste,
ma dolcissima, struggente e profondissima
in quanto tocca le nostre corde più veree più intime.
E’ una canzone davvero memorabile
ed ebbe un successo mondiale…
che però non è mai più tramontato.
L’autore è Leo Ferré
cantante e musicista monegasco.
In Italia è stata interpretata da molti
grandi cantanti e ne segnalo solo alcuni…
Dalida… Paoli… Patty Pravo… Battiato…
Prima di passare alla canzone
entriamo nell’atmosfera di quell’anno…1970…
con alcune immagini penso significative…
Fiat 500 del 1970
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La mitica semifinale dell’Azteca – Italia/Germania
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Bernardo Bertolucci – Il conformista
50.000 lire del 1970
Giro d’Italia – Gimondi e Merkx
Ma torniamo alla canzone… che possiamo definir
Musica dell’Anima… e non servono altre parole.
Basta ascoltarla… leggerne il testo.
AVEC LE TEMPS (COL TEMPO)
Leo Ferré
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
non ricordi più il viso
non ricordi la voce
quando il cuore ormai tace
a che serve cercare ti lasci andare
e forse é meglio così
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
l’altro che adoravi che cercavi nel buio
l’altro che indovinavi in un batter di ciglia
tra le frasi e le righe e il fondotinta
di promesse agghindate per uscire a ballare
col tempo sai tutto scompare.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
ogni cosa appassisce io mi scopro a frugare
in vetrine di morte quando il sabato sera
la tenerezza rimane senza compagnia.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
l’altro a cui tu credevi anche a un colpo di tosse
l’altro che ricoprivi di gioielli e di vento
ed avresti impegnato anche l’anima al monte
per cui ti trascinavi alla pari di un cane
Col tempo sai tutto va bene.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
non ricordi più il fuoco
non ricordi le voci della gente da poco
e il loro sussurrare
non ritardare copriti col freddo che fa.
Col tempo sai
col tempo tutto se ne va
e ti senti il biancore di un cavallo sfiancato
in un letto straniero ti senti gelato
solitario ma in fondo in pace col mondo
e ti senti tradito dagli anni perduti
Allora tu col tempo sai
non ami più.

Ma eccola insieme al testo originale
cantata da Léo Ferré…
e qui nell’interpretazione di Dalida…
in un raro video
Buon ascolto e… ciaooooooooo da
TONY KOSPAN
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Breve ricordo di colei che
“ogni volta che canta
sembra che strappi la sua anima per l’ultima volta”
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La ricorderò con una brevissima biografia
e con 2 sue mitiche canzoni la
“L’himne à l’amour“ e “Non je ne regrette rien“
BREVE BIOGRAFIA
La sua vita è stata davvero romanzesca,
nel senso più vero del temine,
con grandissime luci e grandissime ombre.

Nata in una famiglia in cui la madre era molto “allegra”
ed il padre un artista del circo, fu così trascurata dai genitori,
che non si accorsero nemmeno che stava per diventare cieca.
Il problema fu scoperto solo quando,
affidata ad una zia che era cuoca di un bordello,
le “professioniste” se ne accorsero.
La sua vita fu un continuo e forte alternarsi
di grandi successi e di momenti difficili
sia nel campo artistico che affettivo ed economico.
Finì poi quasi in miseria.
Qui è con il suo amato pugile che però morì in un incidente aereo.
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L’unica cosa che non cambiò mai
fu la sua inimitabile ed indimenticabile voce
al punto che, uscendo da lei che era così piccola e minuta,
le fece avere il soprannome di “ragazza uccellino“.
Ma ora è giunto il momento di ascoltar per prima,
la canzone scritta da lei stessa
per la morte del suo amato pugile Marcel Cerdan
che fu il più grande amore della sua vita.
E’ una musica che emoziona ed affascina ancor oggi.
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In quest’altro video d’epoca, possiamo invece ammirarla
nella sua interpretazione di un altro trionfo che pure ha superato
i confini del tempo
ed è ancor oggi la canzone più amata dai francesi.
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il suo vero successo mondiale.
Chi volesse conoscerne la bella storia e riascoltarla.


CIAO DA TONY KOSPAN
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Questa in verità non è solo una canzone dell’estate
ma molto… molto di più.
Questa nostra piccola antologia delle canzoni dell’estate…
torna stavolta ad una canzone di qualità… e che qualità!
LE CANZONI DELL’ESTATE
by Tony Kospan
V
ACQUA AZZURRA E ACQUA CHIARA
canzone-poesia del mitico duo Mogol-Battisti
Fu la canzone regina dell’estate 1969
e la trionfatrice del Festivalbar di quell’anno.
Ecco un retroscena poco noto ma molto simpatico:
Il retro del disco “Dieci ragazze” (canzone carina ma leggerina)
era destinato ad esser il lato principale secondo Mogol e Battisti…
ma Arbore, al quale fecero ascoltar le 2 canzoni
per un programma televisivo, comprese subito la bellezza
di Acqua azzurra acqua chiara
innamorandosene subito e consigliò l’inversione.
Nasceva così il mito di questa canzone che trionfò sì quell’estate
ma anche gli anni successivi ed entusiasma ancor oggi.
Fu il vero grande tormentone dell’estate del 1969
arrivando terza al Cantagiro e vincendo il Festivalbar.
Prima di riascoltarla
ecco ora alcune immagini-simbolo di quell’anno.
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La conquista della Luna
Il famoso festival di Woodstock
Brigitte Bardot in Italia
La mitica Nsu prinz
Lucio Battisti nel 1969
Eddy Merckx maglia rosa al Giro del 1969
Ma è ora giunto il momento della canzone
che possiamo ascoltare… o riascoltare
ed insieme leggere anche il famoso poetico testo.
Ciaooooooooooooo
ed ancora… felice estate a tutti!

LA PAGINA PER COLORARE LE TUE ORE


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