Eugene de Blaas
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L’oscurità non scaccia l’oscurità:
solo la Luce può farlo.
L’Odio non scaccia l’odio:
solo l’amore può farlo.
(Martin Luther King Jr.)
Eugene de Blaas – Bellezze veneziane
AH SILENZIOSA
~ Pabblo Neruda ~
Bianca ape, ebbra di miele, ronzi nella mia anima
e ti avvolgi in spirali lentissime di fumo.
Io sono il disperato, la parola senz’eco,
quegli che ha perso tutto, dopo aver tutto avuto.
Sei la fune in cui cigola la mia ultima brama.
Nel mio deserto vivi come l’ultima rosa.
Ah silenziosa!
Chiudi gli occhi profondi dove aleggia la notte.
E denuda il tuo corpo di statua timorosa.
Possiedi occhi profondi dove aleggia la notte,
fresche braccia di fiori ed un grembo di rosa.
I tuoi seni assomigliano alle conchiglie bianche.
E sul tuo ventre dorme una farfalla d’ombra.
Ah silenziosa!
Con me è la solitudine da cui tu sei lontana.
Piove. Il vento del mare caccia erranti gabbiani.
L’acqua cammina scalza per le strade begnate.
Le foglie di quell’albero gemono come infermi.
Bianca ape assente, ancora ronzi nella mia anima.
Risusciti nel tempo, sottile e silenziosa.
Ah silenziosa!
Eugene de Blaas – Raccoglitrici di cozze
VIVER L’ARTE.. INSIEME
Eugene de Blaas
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Tradizionalmente i giorni del 29,30 e 31 gennaio
vengono chiamati “Giorni della Merla“
perché l’umana secolare esperienza
li fa ritenere i giorni più freddi dell’anno.
Intorno a questa consuetudine tradizionale
sono nate tante leggende che ci raccontano
come essa è nata.
Questa, che ora possiamo leggere,
ci parla di una merla responsabile del freddo di questi giorni
a causa del suo comportamento
che aveva irritato un Gennaio molto dispettoso.
LA LEGGENDA DEI GIORNI DELLA MERLA

Gennaio, che prima era di 28 giorni, era solito riversare sulla terra un freddo e un vento intenso e gelido e si divertiva soprattutto ad infastidire una merla dal candido piumaggio.
Non appena la merla usciva dal nido per cercare il cibo, le rovesciava addosso tutto il gelo possibile…
Era una vera e propria persecuzione!

Infastidita e consigliata da altri uccelli, la merla decise di rinchiudersi nel proprio rifugio, con le dovute provviste, per tutto il mese di Gennaio.
L’ultimo giorno, la merla, felice di aver ingannato il tremendo Gennaio, uscì fischiettando dal proprio rifugio, prendendolo in giro.
Gennaio, molto arrabbiato, chiese subito in prestito a Febbraio tre giorni, durante i quali scatenò la propria rabbia, rovesciando enormi quantità di acqua, neve, vento e gelo.
La bianca merla fu costretta a rifugiarsi frettolosamente in un camino, nel quale vi rimase per tre giorni…uscendone poi tutta annerita a causa del fumo…
Da allora i merli hanno le piume per sempre nere… ed i giorni della merla continuano a gelare la campagna e la città… così come le piante… gli animali e le persone.

Vi saluto con questo antico proverbio popolare

Testo dal web con modifiche
Ciao da Tony Kospan
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Il 29 Gennaio 1958 entrò in vigore la legge Merlin
contro lo sfruttamento della prostituzione
che sancì la chiusura delle “case chiuse”.
La senatrice Merlin
Sono passati ormai oltre 60 anni
ed il problema è tutt’altro che risolto.
Tuttavia nel corso degli anni la prostituzione
ha subito notevoli modifiche.
Accanto a quella sulle strade… che sembra in diminuzione
(ma lì sono nate e si sono diffuse le nuove figure dei trans e simili)
è esplosa quella via web.
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Oltre a quella classica è nata poi anche “l’elegante”
(si fa per dire) figura delle “escort”.
Tornando all’anniversario della Legge Merlin
direi che è giunto il momento di regolamentare
una volta per tutte ed in modo più pragmatico e logico
quello che è considerato il mestiere più antico del mondo.
Regolamentazione che , a mio parere,
dovrebbe prevedere un riconoscimento,
come avviene negli altri paesi europei, di quella volontaria,
ovviamente con una serie di precisi diritti e doveri,
non esclusi quelli fiscali e sanitari,
e senza modificare però il reato di sfruttamento.
Tony Kospan
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