Archivio per 4 gennaio 2022

Buon martedì sera in poesia “L’amore..” R. Alberti – arte G. Seignac – canzone “Time after time”   Leave a comment

 
 

 

 

 

 

Seignac Guillaume

 

 

 

 

 

 
       verd carino LHDev Copia  
 
Ci si perde in un battito, 
ci si confonde in un sogno 
e quando succede non t’importa più dove sei, 
sai solo che non ne puoi più fare a meno. 
– Consuelo Accornero –
 
 
verd carino LHDev Copia
 
 
 

Seignac Guillaume




L’AMORE COME ERA


Rafael Alberti


A quel tempo eri bionda e grande,


solida spuma ardente ed elevata.



Parevi un corpo staccatosi


dai centri del sole, lasciato


da un colpo di mare sulla sabbia.



Tutto era fuoco a quel tempo. Bruciava


intorno a te la spiaggia. A rutilanti


vetri di luce erano ridotte


le alghe, i molluschi, le pietre


che le ondate spingevano contro di te.



 
Tutto era fuoco, fulmine, palpito


d’onda calda in te. Se era una mano


che osava o le labbra, cieche braci


volando fischiavano nell’aria.



Tempo incendiato, sogno consumato.





  
Seignac Guillaume

 
 
 

        fior animat o75bfior animat o75bfior animat o75bfior animat o75bfior animat o75b        
 
 
 

 
a tutti da Tony Kospan
  

 
 
 
 
 
 


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Seignac Guillaume – Nudo femminile con gatto

 


 

 

Pubblicato 4 gennaio 2022 da tonykospan21 in Senza categoria

Befana.. Epifania – Storia.. significato e tradizioni di una festa molto antica   Leave a comment


 



Tutti crediamo di conoscer la Befana-Epifania

ma sappiamo davvero…

cosa significa… e qual è la sua storia?

 

 

 

 

 

 

EPIFANIA E BEFANA 

SIGNIFICATO STORIA E TRADIZIONI 

 

 

STORIA E ATMOSFERE DI UN TEMPO - DANZE E BALLI

James Tissot





 

 
 
IL SIGNIFICATO
 
 
 
Ma… che vuol dire Epifania?

L’Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia -che significa rivelazione.

E’, infatti, in questo giorno che Gesù bambino si rivelò come figlio di Dio ai Re Magi.
Nel mondo cristiano il termine indica dunque la festa religiosa che evoca, oltre all’adorazione dei Magi, anche vari avvenimenti della vita di Cristo, soprattutto la nascita, il battesimo, il primo miracolo operato a Cana, la sua venuta alla fine dei tempi.

Mentre in Occidente l’Epifania è ora nettamente distinta dal Natale e celebra la manifestazione di Gesù ai pagani, nelle chiese orientali, l’Epifania è invece la festa del battesimo di Gesù nel Giordano. Per questo fin dal secolo IV si introdusse nel giorno dell’Epifania, la benedizione dell’acqua proprio in memoria del battesimo di Gesù.

 

 

 
 
 
 

STORIA DELLA BEFANA

 
 
L’origine di questa figura invece non è religiosa ma è probabilmente connessa alle tradizioni agrarie pagane relative all’anno trascorso ormai pronto alla rinascita come anno nuovo.

Esse narravano di divinità femminili che volavano per i campi per favorire i raccolti futuri.

 
 
 

  



E’ però nel Medio Evo che a seguito di  modificazioni ed interconnessioni di queste antiche tradizioni con quelle cristiane che nasce la Befana…  come simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.
 
 
 

 

 

L’aspetto da vecchia sarebbe dunque una raffigurazione dell’anno vecchio: una volta davvero concluso, lo si può bruciare così come accadeva in molti paesi europei, dove esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all’inizio dell’anno (vedi ad esempio la Giubiana e il Panevin o Pignarûl, Casera, Seima o Brusa la vecia).

In alcune chiese orientali… la festa della celebrazione del Natale, dell’adorazione dei Magi e del battesimo di Gesù è tutt’uno.

 

 

 

 

  


FOLCLORE E TRADIZIONI


 

La festa dell’Epifania è salutata in molti paesi da manifestazioni di carattere folcloristico come accensioni di falò, elezioni di Re per burla, da taluni riferite come eredità dei festeggiamenti che si tenevano durante i saturnali.

Nei paesi di tradizione cattolica vige il costume, come a Natale, di scambiarsi i regali e soprattutto di farne ai bambini ai quali la befana viene descritta come personificazione di una vecchia brutta ma buona che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio lascia nelle calze dolciumi e doni ai bambini buoni e carbone a quelli che sono stati cattivi.

Secondo la poetica immagine… la vecchia, che nella tradizione contadina entra nelle case attraverso la cappa del camino, viene dalle montagne a notte fonda, attraversa il cielo a cavallo di una scopa e con un grosso sacco ricolmo sulle spalle.

 

 

 

 

 

 

In varie città, come a Firenze, se ne faceva un fantoccio che veniva portato in giro per le vie e dispensava caramelle ai più piccini.

 

 

 

 

 

 

Nelle leggende anglosassoni e nordiche, la notte dell’Epifania, o dodicesima notte, è uno spazio di tempo favorevole ai presagi e ai prodigi, il più indicato per combattere le forze del male.

 

 

 

 

 

 

– TESTO ED IMMAGINI DA VARI SITI WEB

– IMPAGINAZIONE INTEGRAZIONI E COORDINAM. T.K.

 

 

 

 



LEGGI NEL BLOG… PUOI LEGGERE ANCHE

LA DOLCE LEGGENDA DELLA BEFANA CRISTIANA

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Bella e dolce è la leggenda della Befana Cristiana   Leave a comment

 .

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Davvero simpaticissima è questa leggenda

sull’origine della Befana.

 


 
 


LA DOLCE LEGGENDA DELLA BEFANA CRISTIANA


 


 

 

 


I Re Magi sulla strada per Betlemme si fermarono nei pressi di una casa per chiedere informazioni.

Bussarono e li accolse una vecchietta che non sapeva nulla dell’evento e non poteva aiutarli con nessuna indicazione.

Allora i Re Magi invitarono la vecchia ad unirsi a loro ma questa rifiutò perchè aveva molto lavoro da sbrigare.

 

 

 

POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,

 

 

 

Soltanto dopo che i Re se ne furono andati ella capì che aveva commesso un errore e tentò di ritrovarli per unirsi a loro e andare ad adorare il bambino Gesù.

Li cercò per ore ed ore ma non li trovò, allora decise di fermarsi da ogni bambino con un dono nella speranza che questi fosse Gesù Bambino.

 

 

 

 

 

 

E così ogni anno, nella notte della vigilia dell’Epifania, la vecchietta, a cavalcioni di una scopa, si mette in cammino alla ricerca di Gesù con un sacco colmo di doni e calandosi dai camini si ferma in ogni casa dove c’è un bambino per lasciare un dono, se è stato buono, o del carbone, se invece è stato cattivo.

 

 

 

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Testo coordinato da vari siti – impagin. Tony Kospan 

 

 

BUONA BEFANA A TUTTI DA TONY KOSPAN




Se si desidera conoscere la storia, 

il significato e le tradizioni della Befana.. Epifania

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POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,

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“Tu che m’hai preso il cuor” – Ecco come nacque la classica canzone e la mitica interpretazione di Pavarotti   1 comment




Questa è un’altra canzone che è andata oltre,
molto oltre il suo tempo, giungendo quasi intatta
in quanto a bellezza e piacere d’ascolto,
ai nostri giorni.
  
Una canzone definibile classica… anzi classicissima…
e non solo perché nata dall’operetta…





POST VARI ARTE E NON CLASSIFIC,

 
 
 
 

TU CHE M’HAI PRESO IL CUOR
 
ATMOSFERE E NOTE DI QUALCHE TEMPO FA
 
 a cura di Tony Kospan

  


 
Come sempre iniziamo con alcune immagini di quell’anno… il 1929.

 
 
 
   
Donne al lavoro nel  1929 












 
 
 


Tu che m’hai preso il cuor è infatti il titolo di una romanza tratta dall’operetta Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns) musicata da Ferenc Lehár su libretto di Ludwig Herzer e Fritz Löhner-Beda (per l’Italia Edizioni Suvini Zerboni), andata in scena per la prima volta al Metropol-Theater di Berlino il 10 ottobre 1929  

 

 


 
 
 
 

Per la musica e le parole il brano gode di tanta notorietà da allora da essere entrato – come standard – nel repertorio della musica popolare.
 
E’ stato infatti inciso sia da cantanti lirici che di musica leggera. 
 
 

 


 
 


Il brano è, nella sua versione originale, un duetto d’amore tra la giovane occidentale Lisa ed il principe cinese Sou-Chong.
 
I due innamorati, disposti a inseguirsi tra Vienna e la Cina, sfidano le difficoltà derivanti dalle diverse culture ma alla fine riusciranno a giurarsi amore eterno.


 
 
 
 

Tamara de Lempicka autoritratto – 1929

 
 
 

La musica  e le parole, ed in particolare il refrain che segue, rivela appieno il senso del sentimento amoroso che unisce i due giovani protagonisti e fa di questo brano uno dei classici delle canzoni per innamorati:


 
 
 





« Ti vedo tra le rose
ti dico tante cose
se il vento lieve t’accarezza
un profumar di giovinezza
mi fai tremar
La notte sogno tremando di te
quale incantesimo il mio cuor sul tuo cuor
mentre si schiudono le pupille tue d’or. » 



 


 
 

Ascoltiamola dunque in questa versione cantata, come sempre alla grande, da Pavarotti 

 
 
 

fre bia pouce   music+121




CIAO DA TONY KOSPAN








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UN MODO DIVERSO DI VIVER LA POESIA E LA CULTURA
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Pino Daniele – Breve ricordo del grande cantautore anche ascoltando un suo successo.. live.   1 comment

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Il 4 gennaio del 2015 ci lasciò all’improvviso 
Pino Daniele,
amatissimo e notissimo cantautore e chitarrista italiano,
quando mancavano 2 mesi al suo 60° compleanno
per problemi cardiaci di cui soffriva da molto tempo.

La notizia al mondo la diede l’amico fraterno e collega
Eros Ramazzotti



Napoli 19.3.1955 – Roma 4.1.2015



Era uno dei musicisti italiani più noti nel mondo.



Negli anni 80 con James Senese, Tullio de Piscopo ed altri



ALCUNI TRA I SUOI MOMENTI ARTISTICI PIU’ IMPORTANTI



Nel 1980 fece da apri pista al concerto milanese di Bob Marley.

Ha suonato a Cuba e all’Olympia di Parigi con grandi artisti.

Nel 1995 ha suonato, durante il tour estivo, con Pat Metheny








Ha fatto concerti con gli Almamegretta,
Jovanotti, Eros Ramazzotti e Chick Corea
e tantissimi altri grandi artisti italiani ed internazionali.






IL SUO STILE “BLUES NAPOLETANO”


Decisiva per la sua carriera musicale
fu l’incontro da giovane con James Senese,
sassofonista del gruppo “Napoli Centrale”.




L’originalità o particolarità del suo stile musicale
è stata la chiave del suo successo.

Esso consiste nell’aver “mixato” rock, blues, funky e jazz
con la grande musica classica e popolare partenopea.



Qui è con Troisi suo grande amico
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Solo 4 giorni prima aveva partecipato allo spettacolo
di capodanno L’anno che verrà” della RAI.

Ricordiamolo con questo video di un suo noto brano…
A Testa In Giù (Live In Napoli).

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Grazie Pino per le belle emozioni che ci hai dato
e son certo che starai continuando continua a cantare
e suonare la chitarra… tra le stelle.


Tony Kospan




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