Seignac Guillaume
![]() Ci si perde in un battito,
ci si confonde in un sogno
e quando succede non t’importa più dove sei,
sai solo che non ne puoi più fare a meno.
– Consuelo Accornero –
![]() ![]() ![]() Seignac Guillaume
L’AMORE COME ERA
A quel tempo eri bionda e grande,
Parevi un corpo staccatosi
Tutto era fuoco a quel tempo. Bruciava
Tempo incendiato, sogno consumato.
![]() Seignac Guillaume
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() a tutti da Tony Kospan
Seignac Guillaume – Nudo femminile con gatto
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Archivio per 4 gennaio 2022
Buon martedì sera in poesia “L’amore..” R. Alberti – arte G. Seignac – canzone “Time after time” Leave a comment
Befana.. Epifania – Storia.. significato e tradizioni di una festa molto antica Leave a comment
Tutti crediamo di conoscer la Befana-Epifania
ma sappiamo davvero…
cosa significa… e qual è la sua storia?
EPIFANIA E BEFANA
SIGNIFICATO STORIA E TRADIZIONI
James Tissot
L’Epifania è una festa religiosa che deriva il suo nome da un termine greco – ἐπιφάνεια, epifaneia -che significa rivelazione.
Mentre in Occidente l’Epifania è ora nettamente distinta dal Natale e celebra la manifestazione di Gesù ai pagani, nelle chiese orientali, l’Epifania è invece la festa del battesimo di Gesù nel Giordano. Per questo fin dal secolo IV si introdusse nel giorno dell’Epifania, la benedizione dell’acqua proprio in memoria del battesimo di Gesù.
E’ però nel Medio Evo che a seguito di modificazioni ed interconnessioni di queste antiche tradizioni con quelle cristiane che nasce la Befana… come simpatica stregaccia dispensatrice di carbone o doni ai bambini a seconda che si siano comportati bene o male.
L’aspetto da vecchia sarebbe dunque una raffigurazione dell’anno vecchio: una volta davvero concluso, lo si può bruciare così come accadeva in molti paesi europei, dove esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all’inizio dell’anno (vedi ad esempio la Giubiana e il Panevin o Pignarûl, Casera, Seima o Brusa la vecia).
In alcune chiese orientali… la festa della celebrazione del Natale, dell’adorazione dei Magi e del battesimo di Gesù è tutt’uno.
FOLCLORE E TRADIZIONI
La festa dell’Epifania è salutata in molti paesi da manifestazioni di carattere folcloristico come accensioni di falò, elezioni di Re per burla, da taluni riferite come eredità dei festeggiamenti che si tenevano durante i saturnali.
Nei paesi di tradizione cattolica vige il costume, come a Natale, di scambiarsi i regali e soprattutto di farne ai bambini ai quali la befana viene descritta come personificazione di una vecchia brutta ma buona che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio lascia nelle calze dolciumi e doni ai bambini buoni e carbone a quelli che sono stati cattivi.
Secondo la poetica immagine… la vecchia, che nella tradizione contadina entra nelle case attraverso la cappa del camino, viene dalle montagne a notte fonda, attraversa il cielo a cavallo di una scopa e con un grosso sacco ricolmo sulle spalle.
In varie città, come a Firenze, se ne faceva un fantoccio che veniva portato in giro per le vie e dispensava caramelle ai più piccini.
Nelle leggende anglosassoni e nordiche, la notte dell’Epifania, o dodicesima notte, è uno spazio di tempo favorevole ai presagi e ai prodigi, il più indicato per combattere le forze del male.
– TESTO ED IMMAGINI DA VARI SITI WEB
– IMPAGINAZIONE INTEGRAZIONI E COORDINAM. T.K.
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LA DOLCE LEGGENDA DELLA BEFANA CRISTIANA
Bella e dolce è la leggenda della Befana Cristiana Leave a comment
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Davvero simpaticissima è questa leggenda
sull’origine della Befana.

LA DOLCE LEGGENDA DELLA BEFANA CRISTIANA
I Re Magi sulla strada per Betlemme si fermarono nei pressi di una casa per chiedere informazioni.
Bussarono e li accolse una vecchietta che non sapeva nulla dell’evento e non poteva aiutarli con nessuna indicazione.
Allora i Re Magi invitarono la vecchia ad unirsi a loro ma questa rifiutò perchè aveva molto lavoro da sbrigare.
Soltanto dopo che i Re se ne furono andati ella capì che aveva commesso un errore e tentò di ritrovarli per unirsi a loro e andare ad adorare il bambino Gesù.
Li cercò per ore ed ore ma non li trovò, allora decise di fermarsi da ogni bambino con un dono nella speranza che questi fosse Gesù Bambino.
E così ogni anno, nella notte della vigilia dell’Epifania, la vecchietta, a cavalcioni di una scopa, si mette in cammino alla ricerca di Gesù con un sacco colmo di doni e calandosi dai camini si ferma in ogni casa dove c’è un bambino per lasciare un dono, se è stato buono, o del carbone, se invece è stato cattivo.
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Testo coordinato da vari siti – impagin. Tony Kospan
BUONA BEFANA A TUTTI DA TONY KOSPAN
Se si desidera conoscere la storia,
il significato e le tradizioni della Befana.. Epifania

“Tu che m’hai preso il cuor” – Ecco come nacque la classica canzone e la mitica interpretazione di Pavarotti 1 comment




Tu che m’hai preso il cuor è infatti il titolo di una romanza tratta dall’operetta Il paese del sorriso (Das Land des Lächelns) musicata da Ferenc Lehár su libretto di Ludwig Herzer e Fritz Löhner-Beda (per l’Italia Edizioni Suvini Zerboni), andata in scena per la prima volta al Metropol-Theater di Berlino il 10 ottobre 1929




Ascoltiamola dunque in questa versione cantata, come sempre alla grande, da Pavarotti

Pino Daniele – Breve ricordo del grande cantautore anche ascoltando un suo successo.. live. 1 comment



ALCUNI TRA I SUOI MOMENTI ARTISTICI PIU’ IMPORTANTI









