|
Archivio per 13 gennaio 2022
Buon giovedì sera in poesia “La forza..” M. Sallemi – arte Sargent – canzone “Sappi amore mio” B. Antonacci Leave a comment
Mont Saint Michel.. meraviglia dell’Occidente con la bella abbazia e le grandi maree – Storia.. immagini e 2 video Leave a comment








per rendere di nuovo il luogo un’isola come un tempo
dato che, per l’accumulo di detriti,
sempre meno le maree apparivano evidenti.

in quanto benché invaso da milioni di turisti ogni anno
Mont Saint Michel resta nell’immaginazione popolare
un ideale luogo di meditazione.
![Immagine ridotta [Gif-Animate-Frecce (174).gif - 1kB]](https://i1.wp.com/digilander.libero.it/netnick/Gif-Animate-Frecce/Gif-Animate-Frecce%20(174).gif)
![Immagine ridotta [Gif-Animate-Frecce (174).gif - 1kB]](https://i1.wp.com/digilander.libero.it/netnick/Gif-Animate-Frecce/Gif-Animate-Frecce%20(174).gif)
L’amaranto – Storia.. miti.. giardinaggio ed i sani nutrienti della pianta dell’amicizia (per gli antichi) Leave a comment
.
.

Storia dell’amaranto
Lunga è la tradizione che considera l’amaranto una pianta sacra.
Il nome Amaranto* deriva dal greco amarantos e cioè “che non appassisce“.
Di qui il significato attribuito ad esso dai Greci di pianta dell’amicizia, della stima reciproca e più in generale espressione di tutti i sentimenti veri che non dovrebbero mai cambiare con il trascorre del tempo, in quanto eterni e unici.
Nella mitologia greca si narra che le Dee amassero essere festeggiate con ghirlande di amaranto; in tale contesto l’amaranto era dunque utilizzato per ottenere protezione e benevolenza.
I romani attribuivano all’amaranto il potere di tenere lontana l’invidia e la sventura.
Nel periodo che va dal seicento all’ottocento invece l’amaranto veniva utilizzato per ornare vestiti e abiti, in quanto si pensava che fosse in grado di donare benessere fisico.
Ambiente
L’amaranto ha buona efficienza fotosintetica in quanto rientra nel gruppo delle piante C4.
Inoltre deve essere considerata una specie molto competitiva anche per il fatto che è in grado di sottrarre una notevole quantità di elementi nutritivi alle colture
Letteratura e Mitologia
Nella mitologia greca si narra che le Dee amassero essere festeggiate con ghirlande di amaranto*;
in tale contesto era, dunque, utilizzato per ottenere protezione e benevolenza
NOTIZIE PER IL GIARDINAGGIO
Amaranthus caudatus
Amaranto-Amaranthaceae
Generalità: erbacea annuale, originaria dell’America meridionale; al genere Amaranthus appartengono molte specie, alcune delle quali sono commestibili e venivano coltivate per l’alimentazione.
Ha portamento eretto, e fusti molto ramificati, che raggiungono i 90-100 cm di altezza; le grandi foglie, ovali o lanceolate, sono di colore verde scuro, opaco, in alcune varietà hanno colore rossastro o porpora; per tutta l’estate, fino ai primi freddi autunnali, produce particolari infiorescenze allungate, pendule, piumose, di colore rosso, arancio o giallo, contenenti numerosissimi piccoli semi scuri.
Queste piante si possono coltivare in giardino, come bordure, ma sono anche molto adatte ad essere poste a dimora in contenitore, per meglio godere dell’aspetto pendulo delle infiorescenze. Le infiorescenze di amaranto vengono utilizzate come fiori recisi e anche essiccate.
Esposizione: porre a dimora gli amaranti in posizione soleggiata, possibilmente al riparo dai venti forti, che potrebbero danneggiare i fusti sottili e le infiorescenze.
Annaffiature: questi piccoli arbusti possono sopportare brevi periodi di siccità, è bene però annaffiarli abbastanza regolarmente, lasciando asciugare bene il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Nei mesi primaverili fornire del concime per piante da fiore ogni 15-2 giorni, mescolato all’acqua delle annaffiature.
Terre: preferiscono terreni sciolti e molto ben drenati, asciutti e sabbiosi. Porre a dimora dopo aver ben lavorato il terreno, a cui è bene aggiungere del terriccio bilanciato, sabbia e materiale drenante a granulometria grossolana, come pietra pomice o lapillo. Gli amaranti hanno sviluppo abbastanza vigoroso, quindi se si decide di porli in vaso è bene scegliere contenitori abbastanza capienti.
Moltiplicazione: avviene per seme: seminare in febbraio-marzo in semenzaio, che va tenuto in luogo protetto fino a germinazione avvenuta; in aprile-maggio è possibile seminare l’amaranto direttamente a dimora, in piena terra o in contenitore.
Parassiti e malattie: generalmente gli amaranti non vengono colpiti da parassiti o da malattie.
L’AMARANTO E LA SALUTE A TAVOLA
Molto grande è la sua ricchezza di nutrienti come proteine, grassi, minerali e fibre, vitamine A, B, C, B1, B2, B3, acido folico, niacina, calcio, ferro e fosforo presenti nelle sue spighe che sono a loro volta racchiuse nelle sue pannocchie.
Inoltre per il basso contenuto di sodio e l’assenza di grassi saturi è indicato per una dieta equilibrata.
Perfetto anche per chi non tollera il glutine e per i celiaci.
Le sue proteine presentano un indice glicemico basso e la ricchezza di fibre aiuta a combattere la stitichezza.
L’eccezionale quantità e qualità dei nutrienti (in particolare di calcio, ferro e fosforo) ben ci fa comprendere quanto possa essere utile
a tantissime persone.
L’AMARANTO NELLO SPORT

.
.
.
Fonti web… impagin.e coordin. by t.k.
PABLO NERUDA – LA POETICA E LE PIU’ BELLE POESIE D’AMORE Leave a comment
LA POETICA DI NERUDA

Tornando alla sua poetica d’amore essa è caratterizzata anche da un ritmo incalzante che ci conquista, ci avvolge, ci coinvolge, ci prende l’anima… con stupore e calore.

E’ oggi: tutto l’ieri andò cadendo
entro dita di luce e occhi di sogno,
domani arriverà con passi verdi:
nessuno arresta il fiume dell’aurora.
Nessuno arresta il fiume delle tue mani,
gli occhi dei tuoi sogni, beneamata,
sei tremito del tempo che trascorre
tra luce verticale e sole cupo,
e il cielo chiude su te le sue ali
portandoti, traendoti alle mie braccia
con puntuale, misteriosa cortesia.
Per questo canto il giorno e la luna,
il mare, il tempo, tutti i pianeti,
la tua voce diurna e la tua pelle notturna.

toglimi l’ aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l’acqua che d’ improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d’argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d’ aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amore mio, nell’ ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d’ improvviso
vedi che il mio sangue macchina
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d’autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, delle strade
contorte dell’isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l’aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Saprai che non t’amo e che t’amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un’ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t’amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l’infinito,
per non cessare d’amarti mai:
per questo non t’amo ancora.
T’amo e non t’amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t’amo quando non t’amo
e per questo t’amo quando t’amo.

Non t’amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t’amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l’ombra e l’anima.
T’amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.
t’amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti
che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell’erba,
lascian camminando due ombre che s’unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s’uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E’ la felicità una torre trasparente.
L’aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l’eternità della natura.

a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell’ombra.
Ancora non se n’è andato l’inverno,
e il melo appare
trasformato d’improvviso
in cascata di stelle odorose.
Nella notte entreremo
fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E cautamente
nella nostra casa,
nella notte e nell’ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.

Sete di te m’incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.
Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.
Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda atroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perché esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perché esistono i tuoi baci.
L’anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l’acqua nel fuoco.


James Joyce – Mini biografia.. il modernismo.. un accenno al suo capolavoro.. l’Ulisse.. ed alcune sue belle poesie Leave a comment

è considerato il creatore della letteratura moderna

di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch’essa genera,
dai suoni, dalle forme e dai colori,
che sono le porte della prigione della nostra anima,
un’immagine di quella bellezza che siamo giunti a comprendere:
questo è l’arte.
J. J.






Musica da camera, Poesie da un soldo, Collected Poems
Gente di Dublino
Teatro:
Esuli
Ritratto dell’artista da giovane o Dedalus,
Ulisse, Finnegans Wake, Stefano eroe

Si tratta di una reinterpretazione della vicenda omerica nella Dublino del 900.
Jan Van Beers
Nella buia pineta
Soave baciarsi,
Della vasta pineta
Sotto le navate.

ascolta il canto del tuo amante,
ascolta la chitarra.
raccogli in fretta il tuo mantello,
perché il tuo amante possa gustare
la dolcezza dei tuoi capelli…

.
Ciao da Tony Kospan
.
.
.
PER LE NOVITA’
SE IL BLOG TI PIACE
