Archivio per 29 luglio 2016

Il venditore di palloncini (Quel che ci fa volare) – Raccontino simpatico e saggio   5 comments





Un raccontino davvero sublime

che ci consente qualche semplice

ma interessante riflessione







QUELLO CHE CI FA VOLARE

(Il venditore di palloncini)



Parecchi anni fa, un uomo vendeva palloncini per le strade di New York. 

 
Quando gli affari erano un pò fiacchi, faceva volare in aria un palloncino. 

Mentre volteggiava in aria, si radunava una nuova folla di acquirenti e le vendite riprendevano per qualche minuto. 

Alternava i colori, sciogliendone prima uno bianco, poi uno rosso e uno giallo. 

Dopo un po’ un ragazzino afroamericano gli dette uno strattone alla manica della giacca, lo guardò negli occhi e gli fece una domanda acuta:

“Signore, se lasciasse andare un palloncino nero, salirebbe in alto?” 

Il venditore di palloncini guardò il ragazzo e con saggezza e comprensione gli disse:

“Figliolo, è solo quello che è dentro i palloncini che li fa salire verso il cielo”.







Raccontino dal web




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“Se fossi più giovane, se fossi più ricco,

se fossi più grande, se fossi più bello…”  


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Come il bambino della storia molte persone pensano che il successo, ma anche il solo star bene con sé stessi, dipenda esclusivamente da fattori esterni e non da ciò che hanno dentro


Ecco perché passano tutta la loro vita aspettando che altri li facciano volare… finché poi non si sgonfiano… perché non hanno trovato il tempo, o forse il coraggio, di guardarsi veramente dentro ed esprimere poi le proprie potenzialità quali che siano. 

Però quel che conta non è tanto l’affermazione in sé e per sé, che va comunque ricercata senza frenesie ed evitando competizioni eccessive, continue ed inutili, ma l’esser contenti con se stessi per esser riusciti in ogni caso ad esprimere ed a “far volare”, il proprio mondo interiore.







E voi cosa ne pensate?

Ciao da Tony Kospan



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VISITA…PER LE NOVITA’…

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Van Gogh e la sua pittura mitica – L’uomo… l’artista… ed alcuni capolavori   5 comments


 
 
 



Approfondiamo la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre.
 
 
Ne traccerò qui un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma auspicabilmente
abbastanza completo e chiaro.
 
 
 
 
(Zundert 30 3 1853 – Auvers sur Oise 29 7 1890)
 
 
 
L’ARTISTA
 
 
 
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell’artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
 
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
 
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine ‘800.
 
Eppure da queste sofferenze psicologiche per la non accettazione delle realtà sociali sono nate opere immortali…
 
 
 
 
 

Notte stellata sul Rodano
 
 
 
 
 
BREVE BIOGRAFIA
 
 
 
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
 
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
 
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
 
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
 
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.
 
 
 
 

Autoritratto 

 


Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell’Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
 
Il miglior risultato di questo primo periodo è  “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.
 
 
 
 
 

Mangiatori di patate

 
 
 
 
L’anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l’atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
 
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell’evoluzione dell’impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell’uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.
 
 
 
 
 

La taverna – Paris – 1886

 
 
 
 
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
 
Qui dopo un breve periodo d’intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell’occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo di Van Gogh.
 
 
 
 
 

L’orecchio tagliato

 
 
 
 
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
 
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.

Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta e lui divenne un vero e proprio mito.


 
 
 
 
Autoritratto
 
 
 
 
 
 

LE OPERE
 
 
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
 
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.
 
 
 
 
 

Notte d’inverno

 
 
 
 
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
 
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
 
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

 
 
 
 

Caffetteria in piazza


 
 
 
 
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
 
E’ il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all’esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
 
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.
 
 
 
 

Notte Stellata
 
 
 
 
La ronda dei carcerati
 
 
 
 
Barche di pescatori
 
 
 
 
Camera da letto
 
 
 
 
 Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887




La casa gialla




Il mandorlo in fiore




 
 
 
 
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
F I N E

 
 
Chi desiderasse legger
 la storia della sua breve…
ma grande.. e difficile amicizia con Gauguin
con le ultime ipotesi sull’orecchio tagliato…
 
 
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Passeggiata nei giardinetti di Arles



Buonanotte con la bella minipoesia… “E poi” di A. Grandes   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
E POI
Almudena Grandes
 
 
E poi l’avevo baciata ancora
e il mio corpo aveva riconosciuto nel suo
una casa dolce e solida, morbida e generosa,
senza soffitte scure e porte chiuse,
senza angoli proibiti né cantine condannate
all’umiliazione del tempo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

 
 

 
 
 
 
 
 

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