Archivio per 15 luglio 2016

Buonanotte con la mitica minipoesia con “Che sia l’amore tutto…” di Emily Dickinson   Leave a comment




 
 
 
 
 


CHE SIA L’AMORE TUTTO CIO’ CHE ESISTE

Emily Dickinson

 
 
Che sia l’amore tutto ciò che esiste
 
è ciò che noi sappiamo dell’amore;

 
E può bastare che il suo peso sia
 
uguale al solco che lascia nel cuore.

 

 

 

Christopher Clark – Bacio nel parco

 

 

 

 
 
 
 

 

 

by Tony Kospan

 

 

 

 

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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA







 
 

 

Felice W.E. in poesia “Alla malinconia” H. Hesse – arte.. G. Seignac – canzone “Tornerò”   2 comments

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Guillaume Seignac


 
 
 
 


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Non dimenticare mai che l’amore che provo per te è come il vento:
non potrai mai vederlo, ma potrai sempre sentirlo. Ovunque sarai.
Sergio Bambaren
 

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Guillaume Seignac – Psiche alla fontana

 

ALLA MALINCONIA 
– Hermann Hesse –
 
Fuggendo da te mi sono dato ad amici e vino,
perché dei tuoi occhi oscuri avevo paura,
e nelle braccia dell’amore ed ascoltando il liuto
ti dimenticai, io tuo figlio infedele.
 
Tu però in silenzio mi seguivi,
ed eri nel vino che disperato bevevo,
ed eri nel calore delle mie notti d’amore,
ed eri anche nello scherno, che t’esprimevo.
 
Ora mi rinfreschi le mie membra sfinite
ed accolto hai nel tuo grembo il mio capo,
ora che dai miei viaggi son tornato:

tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te.



Guillaume Seignac – Psiche e Cupido






 

a tutti da Orso Tony.

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IL GRUPPO DEGLI AMANTI DELL’ARTE (SU FB)
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Guillaume Seignac





Amore e Psiche – Il famoso mito classico… il suo significato e le opere d’arte ad esso dedicate   2 comments






La storia, che leggeremo e che illustrerò con diversi capolavori, è giunta a noi attraverso “Le Metamorfosi“, opera di Apuleio scrittore latino, ma si pensa che abbia origini molto più antiche.
E’ una storia molto bella che ha affascinato tantissimi artisti nel corso dei secoli che ad essa si sono ispirati per le loro opere… di cui potremo ammirarne ora qui alcune tra le più note.
Conosceremo infine anche il suo più noto ed importante significato.



C. G. Kratzenstein-Stub

 

 
LA FAVOLA ANTICA DI AMORE E PSICHE



Psiche era una bellissima principessa, così bella da causare l’invidia di Venere.
La dea inviò suo figlio Eros perché la facesse innamorare dell’uomo più brutto e avaro della terra, in modo che Psiche poteva esser ricoperta dalla vergogna di una simile relazione. 
Ma il dio, Eros, si innamorò della bella mortale, e con l’aiuto di Zefiro (il dio del vento), la trasportò al suo palazzo, dove, imponendo che gli incontri avvenissero al buio per non incorrere nelle ire della madre Venere, la fece sua.
Ogni notte dunque Eros andava alla ricerca di Psiche ed ogni notte i due bruciavano la loro passione in un amore che mai nessun mortale aveva conosciuto.



Antoon van Dyck




Psiche era dunque prigioniera nel castello di Eros, legata da una passione che le travolgeva i sensi.
Una notte Psiche, istigata dalle sorelle, decise di vedere il volto del suo amante, pronta a tutto, anche all’uomo più orripilante, pur di conoscerlo.
Fu questa bramosia di conoscenza ad esserle fatale: una goccia cadde dalla lampada e ustionò il suo amante.
Allora Eros volò via e Venere scagliò la sua punizione sottoponendola a diverse prove.
Nella prima, dovette suddividere un mucchio di granaglie con diverse dimensioni in tanti mucchietti uguali e Psiche disperata, non provò nemmeno ad assolvere il compito che le era stato assegnato, ma ricevette un aiuto inaspettato da un gruppo di formiche, che intendevano ingraziarsi il suo innamorato.
 L’ultima e più difficile prova consistette nel discendere negli inferi e chiedere alla dea Proserpina (dea del regno dei morti) un po’ della sua bellezza.
Psiche meditò allora addirittura il suicidio arrivando molto vicino a gettarsi dalla cima di una torre. Improvvisamente, però, la torre si animò e le indicò come assolvere la sua missione.
Durante il ritorno, però Psiche mossa dalla solita curiositò a lei tanto cara, aprì l’ampolla (data da Venere) contenente il dono di Proserpina,.
Ma il dono in realtà  conteneva il sonno più profondo.
 
 

 John William Waterhouse 
 
 

Ancora una volta però venne in suo aiuto Eros (Amore) che la risvegliò dopo aver rimesso a posto la nuvola del sonno  che era uscita dall’ampolla.
Solo alla fine, lacerata nel corpo e nella mente,
Psiche ricevette l’aiuto di Giove. Mosso da compassione il padre degli dei fece in modo che gli amanti si riunissero.
Psiche divienne anche lei una dea e sposò Amore.




Burne Jones
 
 

La favola termina con un grande banchetto al quale parteciparono tutti gli dei, alcuni anche in funzioni inusuali: per esempio, Bacco fece da coppiere, le tre Grazie suonarono e il dio Vulcano si occupò di cucinare il ricco pranzo.

Al termine del banchetto i due giovani bruciarono per tutta la notte la loro incontenibile passione e da questa unione nacque un figlio, Piacere, identificato dai latini con il termine Voluttà (Voluptas).



Jacques Louis David



IL SIGNIFICATO


Uno dei più importanti significati, che proverò a descrivere secondo il mio vedere, è che il mito ci vuol rivelare che viviamo in un continuo dinamico dualismo.
La luce ed il buio, in particolare.
Psiche è la creatura del giorno, Amore è presente solo di notte.
Eros rappresenta l’amore fisico e Psiche l’amore del cuore.
Entrambi dovranno superare molte prove nel mondo reale per raggiungere l’agognata fusione tra corpo e anima… e solo allora si raggiungerà quello che la favola definisce Piacere o Voluttà ma che potremmo anche definire Estasi o Fusione con l’Infinito.





Lo spagnolo



F I N E



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Canova



Conosci il significato del tuo nome? Ora puoi scoprirlo!   2 comments



Abbiamo appiccicato addosso
il nostro nome fin dalla nascita
e lo porteremo poi in giro finché vivremo!

Ma sappiamo cosa vuol dire
e che origine ha?





Un interessante ed utile servizio ci viene dato
dal sito che troveremo più giù.







Sapremo così finalmente cosa vuol dire
il nostro nome…








Basterà cliccare qui giù
e poi inserire il nostro nome…
nello spazio apposito

 


  


 

Ciao dall’Orso


IL TUO GRUPPO DI
CULTURA E SOGNO




Il grande fumettista Guido Crepax e la sua mitica creazione.. Valentina   1 comment

 
 
 
 
 
 
Guido Crepax, al secolo Guido Crepas, è stato il disegnatore
che ha profondamente innovato il fumetto erotico europeo 

nella seconda metà del XX secolo
soprattutto con la sua… Valentina.


 
 
 
Milano 15.7.1933 – Milano 31.7.2003 

 

LA STORIA DI… VALENTINA

 
Valentina (Rosselli) nasce nel 1965 sulle pagine della rivista Linus
ed è all’inizio un personaggio secondario in un fumetto di fantascienza.

L’immagine di Valentina s’ispira in modo evidente
all’attrice Louise Brooks mitica star degli anni venti.






Valentina, visto il successo, diviene ben presto
un personaggio autonomo la cui fama coinvolge
diversi ambienti, grazie ad apparizioni pubblicitarie.

Immagini e storie di questo fumetto colpiscono 
per il taglio moderno, spigliato e quasi cinematografico, 
ed entusiasmano i lettori che diventano sempre più numerosi.






Di lei Crepax ci fa conoscere tutto, il lavoro (fa la fotografa),
la data di nascita e lo stato civile grazie alla carta di identità… etc.






Spesso è anche nuda e sensuale.

I contenuti delle storie spaziano nei campi più diversi
come l’arte, la storia, l’attualità… etc.
 
 
 
 
 
 
 
 
Valentina è anche la rappresentazione
dello spirito hippy degli anni sessanta.
 
 
 
 
 
 
 
 
I fumetti di Valentina sono ancor oggi rinomati
per il sofisticato disegno e per le psichedeliche…
erotiche (ma senza mai esagerazionie sognanti trame.
 
 
 
 
 

 
 
 
Rendiamo infine omaggio a Crepax
anche con questo video
dedicato anch’esso alla mitica Valentina 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan







Con l’arcana e suggestiva minipoesia “Se non dovessi tornare” di Giorgio Caproni… felice notte a tutti   Leave a comment

 
 


 
 
 
 


SE NON DOVESSI TORNARE
Giorgio Caproni

Se non dovessi tornare,
sappiate che non sono mai partito.
Il mio viaggiare
è stato tutto un restare qua,
dove non fui mai.



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
 
 
 
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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA
  





William John Hennessy



 

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