Archivio per 26 luglio 2016
LA VERITA' DELL'AMORE
Jim Bishop
Il vero amore è un gelsomino notturno,
un diamante nell'oscurità,
il battito che nessun medico ha mai sentito.
E' il miracolo più comune,
plasmato da soffici nuvole,
una manciata di stelle
scagliate nel cielo.
.
.
da Tony Kospan
PER LE NOVITA' DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
J. Wall – Danza gitana
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Frederic Leighton
L'amor mio mi chiede: “Qual è la differenza tra me e il cielo? La differenza è che se tu ridi – amore mio – io mi dimentico il cielo. Nizar Qabbani
 

Acme and Septimus – Frederic Leighton
LO TROVEREMO SI' IL NOSTRO BACIO
Pedro Salinas
Lo troveremo, sì. Il nostro bacio. Sarà su di un letto di nubi, di cristalli o di braci? Sarà fra un minuto, o domani, o nel secolo futuro, o proprio all'estrema soglia del mai? Vivi, morti? Lo sai? Con la tua carne e la mia, con il mio nome ed il tuo? O forse dovrà essere con altre labbra, con altri nomi e dopo secoli, ciò che oggi vuole essere, qui, sin da ora? Non lo sappiamo. Sappiamo che sarà. Che in qualche cosa, sì, e in qualcuno si dovrà realizzare questo amore inventato senza terra nè data dove posarsi ora: il grande amore sospeso. E che forse, dietro cortine di anni, un bacio sotto cieli che mai abbiamo visto, sarà, senza che lo sappia chi crederà di darlo, trasceso alla sua gloria, il compimento, infine, di quel bacio impaziente che ti vedo aspettare, palpitante sulle labbra. Oggi il nostro bacio, il suo letto, stanno nella fede soltanto.
Frederic Leighton – Giugno di fuoco
POESIE?
CULTURA VARIA CCN LEGGEREZZA?
Frederic Leighton
|
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...

Penso possa esser interessante conoscere
questa scrittrice giapponese,
i cui libri sono tradotti in tutto il mondo,
attraverso questo suo racconto… che ci mostra
una narrazione per noi davvero inconsueta…
ma certamente affascinante…

Banana Yoshimoto – Tokio 1964 – Scrittrice Giapponese
VEDERE ENTRAMBI I LATI
Banana Yoshimoto
Io cerco dei vestiti che siano perfetti per me, ma non li trovo da nessuna parte forme, tessuti e colori capaci di esprimere tutto quello che ho dentro vestiti che dicano che sono viva qui, in questo momento provo a mettere insieme tutte le immagini che conosco, ma non funziona in questo paese, oggi, nemmeno i miei genitori riescono a trovarli.
Come una bambola kokeshi
come un uovo sodo senza il guscio
come un feto in attesa di venire alla luce
aspetto qualcosa come un pulcino appena nato ancora bagnato
ho il presentimento delle cose lieti
e delle cose tristi che stanno per accadere
neanche questo riesco a esprimere in parole, non ancora
ma mi batte il cuore, sono viva.
In questo paese, indipendentemente da dove si nasce siamo pressati, incalzati, costretti in una forma anche nella più remota campagna, è un susseguirsi di stradoni diritti e anonimi ed enormi negozi di cattivo gusto ma se guardo il verde delle montagne fitte di alberi mi vengono le lacrime agli occhi una piccola cascata che mi sembra un giocattolo il colore grigio del mare tranquillo come un lago amo questa natura delicata che c’è solo qui da noi.
.
.
Sono tempi in cui può accadere di tutto si organizzano con grande impegno convegni in difesa degli uccellini mentre i bambini uccidono i gatti la gente partecipa con gioia a un’antica festa popolare portando a spalle il palanchino sacro, e intanto qualcuno mette il veleno nel cibo di tutti molti dicono che non sanno più in cosa credere.
Forse non c’entra molto, ma c’è la madre di una mia amica che ha sempre le unghie perfettamente in ordine la sua cucina, che non viene mai usata, è tutta scintillante da loro si mangiano solo cibi comprati già pronti in raffinati negozi di gastronomia e pane francese che si fanno recapitare a casa appena sfornato ma la mia amica è amata.
Mia madre è di famiglia contadina, la mia cucina è sempre schizzata di grasso lei fa da mangiare riso bianco, tempura e verdure in salamoia, 챔 una cuoca fantastica anch’io sono amata. Più che gli aspetti negativi delle differenze conta la possibilità di coltivare l’amore e di capirsi l’uno con l’altro la possibilità di crescere in quest’epoca che si muove vertiginosamente, non faccio che vedere gente, tante persone tutte diverse e posso incontrarle senza paura, da qualunque posto vengano, qualunque sia il loro aspetto seguendo l’istinto, abbandonando i pregiudizi la nostra anima diventa sempre più meravigliosa.
Mi piace mangiare,
prendermela comoda,
stare in salute,
essere approvata dagli altri, il denaro,
evitare di vedere le cose brutte,
ma non è per questo che vivo.
Per fare quello che mi interessa davvero
posso anche non mangiare, avere guai,
ammalarmi,
essere criticata, restare senza un soldo,
vedere un sacco di cose brutte
fa lo stesso.
Sono fiera di questa mia convinzione, per infantile che sia vivere è vedere entrambi i lati delle cose non è mica roba da poco vorrei che tv e giornali smettessero di raccontare solo cose tristi in questo mio nuovo viaggio che è ancora appena all’inizio.

Banana Yoshimoto (dal libro Bambole Kokeshi)
LA TUA NUOVA PAGINA DI PSICHE E SOGNO
PER COLORARE LE TUE ORE…
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Questo di Coelho…, è a parer mio,
un brano davvero sublime…
teso a farci comprendere l’importanza di lottare
per la difesa e la vitalità… dei nostri sogni…
Chi ama il sogno come amico… sostegno… dei nostri giorni
nonché capace di arricchire la nostra vita…,
proponendoci mete realizzabili o meno…,
non potrà non apprezzarlo in pieno…
IL BUON COMBATTIMENTO
ovvero
ELOGIO DEL SOGNO
P. Coelho
(musica
new age)
“Ho combattuto il buon combattimento e ho mantenuto la fede”, dice Paolo in una delle sue epistole.
E sarebbe bene ricordare questo tema, quando un nuovo anno si prospetta davanti a noi.
L’uomo non può mai smettere di sognare.
Il sogno è l’alimento dell’anima come il cibo è l’alimento del corpo.
Tante volte, nella nostra esistenza, vediamo i nostri sogni infranti e i nostri desideri frustrati, ma bisogna continuare a sognare, altrimenti la nostra anima muore e Agape non vi penetra.
Agape è l’amore universale, quell’amore che è più grande e più importante del semplice “piacere” a qualcuno.
Nel suo famoso discorso sui sogni, Martin Luther King ricorda il fatto che Gesù ci chiese di amare i nostri nemici, e non che essi ci piacessero.
Questo amore più grande è quello che ci dà l’impulso per continuare a lottare malgrado tutto, per mantenere la fede e la gioia, e combattere il Buon Combattimento.
Il Buon Combattimento è quello intrapreso perché lo chiede il nostro cuore.
In epoche eroiche, quando gli apostoli giravano nel mondo predicando il vangelo, o al tempo dei cavalieri erranti, questo era più facile: c’erano molte terre da attraversare e tante cose da fare.
Al giorno d’oggi, però, il mondo è cambiato, e il Buon Combattimento è stato trasportato dai campi di battaglia all’interno di noi stessi.
Il Buon Combattimento è quello intrapreso in nome dei nostri sogni.
Quando essi esplodono in noi con tutto il loro vigore – nella gioventù – noi abbiamo molto coraggio, ma non abbiamo ancora appreso a lottare.
Dopo tanti sforzi, finiamo per apprendere a lottare, ma a quel punto non abbiamo più lo stesso coraggio per combattere.
Perciò, ci rivolgiamo contro di noi e combattiamo noi stessi, finendo così per essere il nostro peggior nemico.
Diciamo che i nostri sogni erano infantili, difficili da realizzare, o frutto della nostra ignoranza delle realtà della vita.
Uccidiamo i nostri sogni perché abbiamo paura di intraprendere il Buon Combattimento.
Il primo sintomo che stiamo uccidendo i nostri sogni è la mancanza di tempo.
Le persone più occupate che ho conosciuto in vita mia avevano sempre tempo per tutto.
Quelle che non facevano nulla erano sempre stanche, non tenevano dietro a quel poco di lavoro che dovevano fare e si lamentavano continuamente che il giorno era troppo corto.
In realtà, esse avevano paura di intraprendere il Buon Combattimento.
Il secondo sintomo della morte dei nostri sogni sono le nostre certezze.
Poiché non vogliamo guardare alla vita come ad una grande avventura da vivere, finiamo per giudicarci saggi, giusti e corretti in quel poco che chiediamo all’esistenza.
Guardiamo al di là delle mura del nostro quotidiano e udiamo il rumore di lance che si spezzano, l’odore di sudore e polvere, i grandi crolli e gli sguardi assetati di conquista dei guerrieri.
Ma non avvertiamo mai la gioia, la Gioia immensa che c’è nel cuore di coloro che stanno lottando, giacché per questi ultimi non è importante la vittoria o la sconfitta, ciò che importa è solo intraprendere il Buon Combattimento.
Infine, il terzo sintomo della morte dei nostri sogni è la Pace.
La vita diviene un pomeriggio domenicale, che non ci chiede grandi cose e non esige nulla di più di quanto noi possiamo dare.
Riteniamo allora di essere “maturi”, di avere messo da parte le “fantasie dell’infanzia”, e raggiungiamo la nostra realizzazione personale e professionale.
E siamo stupiti quando qualcuno della nostra età dice di volere ancora questo o quello dalla vita.
Ma, nell’intimo del nostro cuore, sappiamo che ciò che è accaduto è che abbiamo rinunciato a lottare per i nostri sogni, a combattere il Buon Combattimento.
Quando rinunciamo ai nostri sogni e troviamo la pace, abbiamo un periodo di tranquillità.
Ma i sogni morti cominciano a marcire dentro di noi e ad infestare tutto l’ambiente in cui viviamo.
Noi cominciamo a diventare crudeli verso coloro che ci circondano, e infine passiamo a rivolgere questa crudeltà contro noi stessi.
Compaiono le malattie e le psicosi.
Ciò che volevamo evitare nel combattimento – la delusione e la sconfitta – diviene l’unico legato della nostra vigliaccheria.
E un bel giorno, i sogni morti e ormai marciti rendono l’aria difficile da respirare e noi cominciamo a desiderare la morte, la morte che ci liberi dalle nostre certezze, dalle nostre occupazioni, e da quella terribile pace dei pomeriggi domenicali.
Per evitare tutto ciò, dunque, dobbiamo affrontare la vita con la riverenza del mistero e la gioia dell’avventura.

Ciao da Tony Kospan
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA FB
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
di
a tutte le Anna…
nome diffusissimo in tutto il mondo
in onore di S. Anna… madre della Vergine.
Filippo Lippi – Madonna col bambino e scene della vita di Sant'Anna
Di lei parla anche Dante
nel XXXII canto del Paradiso:
“Di contr’a Pietro vedi seder Anna
tanto contenta di mirar sua figlia
che non move occhio per cantare osanna“
E proprio a questa scena si ispira Leonardo
nel dipinto che possiamo vedere qui giù.
.
.
.
Leonardo – Sant'Anna, la Vergine, il Bambino e l'agnellino (part.)
.
.
Sant'Anna e Gioacchino sono i genitori
di Maria Vergine.
Di loro però non parlano i Vangeli Ufficiali
ma quelli apocrifi.
Masolino da Panicale – Madonna col Bambino, sant’Anna e angeli
Sia la storia antica di Sant'Anna
che quella, per lo più agiografica, delle sue reliquie
hanno consentito al suo nome d'aver enorme diffusione.
Carlo Saraceni- La Vergine e Sant'Anna
E' considerata la protettrice delle donne incinte,
che a lei si rivolgono per ottenere da Dio tre grandi favori:
un parto felice, un figlio sano
e latte sufficiente per poterlo allevare.
A tutte le Anna del mondo auguro quindi
un giorno di grande festa e felicità
anche con questo simpatico video…
Tony Kospan

Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
Il teatro al servizio delle idee
è stata questa la stella cometa di questo grande autore

George Bernard Shaw
BREVE BIOGRAFIA
.
.
George Bernard Shaw, scrittore, drammaturgo, aforista e critico musicale irlandese nacque a Dublino in una famiglia povera…
Giovanetto raggiunge la madre a Londra e cerca di guadagnarsi da vivere scrivendo romanzi di scarso successo ma poi riesce ad essere assunto da una rivista come critico musicale e così nasce il suo amore per Wagner.

Dublino 26.7.1856 – Ayot St Lawrence 2.11.1950
Nel 1891 scrive un libro a difesa delle opere del drammaturgo Ibsen e del loro contenuto dissacrante e di critica della società.
In effetti proprio questo divenne poi l'oggetto della sua produzione teatrale insieme ai temi delle differenze sociali e dell'emancipazione delle donne.
Le sue opere teatrali caratterizzate quindi da impegno sociale ebbero un grandissimo successo in tutto il mondo e gli valsero nel 1925 il Premio Nobel.
Col tempo i suoi scritti presero a giocare in un modo sempre più brillante con le parole ma sempre più privi di storie e di sentimenti…
Morì a 94 anni nel suo giardino a seguito di una caduta per catturare una farfalla

Pigmalione – Commedia – 1914
UNA SELEZIONE DI SUOI ORIGINALI AFORISMI
L’unico periodo in cui la mia educazione si è interrotta è stato quando andavo a scuola.
L’uomo può scalare le cime più alte, ma non può dimorarvi a lungo.
La bellezza, dopo tre giorni, è tanto noiosa come la virtù.
La crudeltà sarebbe deliziosa se si potesse trovare qualche tipo di crudeltà che non facesse veramente male.
La libertà significa responsabilità: ecco perché molti la temono.
La regola d’oro è che non esistono regole d’oro.
La scienza è sempre imperfetta. Ogni volta che risolve un problema, ne crea almeno dieci nuovi.
Le persone che riescono in questo mondo sono quelle che vanno alla ricerca delle condizioni che desiderano,
e se non le trovano le creano.
Nei certificati di nascita è scritto dove e quando un uomo è venuto al mondo, ma non vi è specificato il motivo e lo scopo.
Nessun uomo impegnato a fare una cosa molto difficile, e a farla molto bene, perde mai il rispetto di se stesso.

Candida – Dramma in 3 atti – 1894
Nessuna domanda è più difficile di quella la cui risposta è ovvia.
Non fare agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, i loro gusti potrebbero essere diversi.
Non vale la pena di fare nulla a meno che le conseguenze non possano essere serie.
Per giocare a golf non è necessario essere stupidi. Esserlo, però, aiuta molto.
Per ogni problema complesso, c’è sempre una soluzione semplice. Che è sbagliata.
Quando uno stupido fa qualcosa di cui si vergogna, dice sempre che è suo dovere.
Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima.
Signora, vostro marito ha bisogno di riposo. Vi ho fatto la ricetta di un tranquillante. Dovete prenderne quattro compresse al giorno.
.
.
.

La professione della signora Warren
Tony Kospan

ARTE MUSICA POESIA ETC
I N S I E M E






Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...
PRESI LE BRIGLIE
Juan Ramon Jimenez
Presi le briglie,
andai in giro a cavallo dell’alba;
penetrai, candido, nella vita.
Come mi guardavano, folli,
i fiori del mio sogno,
tendendo le braccia alla luna!
Chagall – Innamorati sotto la luna
Sogni sereni…
by Tony Kospan
PER LE NOVITA' DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...