
Iniziamo con questo post
una piccola antologia di canzoni
che hanno contrassegnato le estati della nostra vita
e di cui ci è rimasto un vivo ricordo.
Un'antologia però del tutto libera da vincoli
di tempi, temi, generi etc…

LE CANZONI DELL'ESTATE
(SPESSO VERI E PROPRI TORMENTONI)
a cura di Tony Kospan
Il post associerà alle varie canzoni
immagini e notizie che ci faranno rivivere
anche l'atmosfera di quegli anni.
I
Partiamo con una canzone del 1963 che è stata
uno dei primi veri grandi successi… estivi… estivi.
ABBRONZATISSIMA
E' la canzone cha ha imperversato nell'estate del 1963
l'anno del famoso film… Cleopatra.
Cleopatra con Richard Burton e Liz Taylor
Qualche immagine dell'epoca...
La minigonna conquista il mondo – 1963
Con la mitica 500 tutti gli italiani si fanno la macchina
I Beatles nel 1963
Film – Frenesia dell'estate – 1963
La canzone è leggera… molto leggera… e con contenuti
quasi impalpabili… ma carina e molto orecchiabile.
Era cantata da Edoardo Vianello…
e fu la regina assoluta dei mitici Jukebox.
Riascoltiamola dunque… cliccando qui giù.
Ciaooooooooooo da Orso Tony

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Due piccoli geniali pensieri,
una mini poesia
ed un breve ma fantastico brano
di un autore grande ed enigmatico
che ha dedicato tutta la sua vita
a scavare le profondità del suo animo
che poi non sono molto diverse dalle nostre.
Lisbona 13.6.1888 – Lisbona 30.11.1935
La sua poetica è in continuo rapporto
col sogno…
spesso anche conflittuale…
ma è in grado di togliere il velo che cela,
spesso perfino a noi stessi,
il nostro mondo interiore.
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E Deidda?
Mariano Deidda è un musicista italiano
molto particolare
in quanto raramente
ha utilizzato le moderne tecnologie
e soprattutto ha dedicato la maggior parte
delle sue musiche
proprio alle opere
del grande scrittore e poeta portoghese.
Mariano Deidda – Iglesias 19 giugno 1961
.
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LE DUE BELLE MINI RIFLESSIONI
Le persone sono come le vetrate colorate:
brillano e scintillano quando fuori c’è il sole,
ma al calar delle tenebre
viene rivelata la loro vera bellezza
solo se è accesa una luce dall’interno.

Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler essere niente.
A parte ciò,
ho in me tutti i sogni del mondo.
(da Tabaccheria)

LA MINI POESIA
SOGNARE
Dicono?
Dimenticano.
Non dicono?
Hanno detto.
Fanno?
E’ fatale.
Non fanno?
E’ uguale.
Perché aspettare?
– Tutto è sognare –
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LA MISTERIOSA ORCHESTRA
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Ma ecco ora, per chi ama Pessoa,
e per chi ama Deidda,
un video in cui il cantautore interpreta
in modo musicalmente raffinato
il piccolo bel brano “Misteriosa Orchestra”.

Ma prima leggiamolo.
La mia anima è una misteriosa orchestra;
non so quali strumenti suoni e strida dentro di me:
corde e arpe, timpani e tamburi.
Mi conosco come una sinfonia.
Ed infine ecco il video con l’interpretazione di Deidda
Ciaooooooooooooooooo
Orso Tony
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Ho scoperto questo video per caso…
E’ stata però davvero una bella scoperta
in quanto è una piccola opera d’arte e degna cornice
di una delle più belle e più note poesie
del mitico poeta dell’amore
Pablo Neruda
TI MANDERO’ UN BACIO CON IL VENTO
Prima di passare al video
penso che sia opportuno leggerla e… “gustarla”.
TI MANDERO’ UN BACIO CON IL VENTO
Pablo Neruda
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.

Ma torniamo al video… che è davvero molto bello
e che vi consiglio di tutto cuore…
Per chi preferisce il link diretto
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Tony Kospan
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La realtà rovesciata,
figlia del contrasto tra violenza ed armonia,
che vola nel sogno con musica e poesia
appare esser il messaggio principale della sua arte.
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Gli amanti azzurri
Atmosfere oniriche e scenari fiabeschi.
Ma anche temi religiosi e il dramma dell’Olocausto.
Su tutto, la straordinaria forza del colore.
Vitebsk 7.7.1887 – S. Paul de Vence 28.3.1985
MARC CHAGALL
– PITTURA… POESIA E SOGNO –
Omaggio ad un grande artista del Novecento,
in un percorso di meraviglie che meraviglia.
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Davvero bellissima la definizione che di lui diede Henry Miller
“Un poeta con le ali da pittore”
Omaggio ad Apollinaire
BREVE BIOGRAFIA
Marc Chagall nasce a Liosno, presso Vitebsk nel 1887.
Dal 1906 al 1909 studia prima a Vitebsk, quindi Marc Chagall entra all’accademia di Pietroburgo, dove è allievo anche di Bakst.
Nel 1910 si trasferisce a Parigi.
Qui conosce le nuove correnti del momento, particolarmente il Fauvismo e il Cubismo.
Si inserisce negli ambienti artistici d’avanguardia.
Frequenta tra gli altri Guillaume Apollinaire e Robert Delaunay.
Nel 1912 espone sia al Salon des Indépendants, che al Salon d’Automne.
Delaunay lo fa conoscere al mercante berlinese Herwarth Walden, che nel 1914 gli allestisce una personale presso la sua galleria Der Sturm.
Carnevale notturno
Il sopraggiungere della guerra nel 1914 fa rientrare Marc Chagall a Vitebsk.
Qui fonda l’Istituto d’Arte, di cui è direttore fino al 1920, quando gli subentra Malevich.
Si trasferisce a Mosca. Inizia a realizzare le decorazioni per il teatro ebraico statale “Kamerny”.
Nel 1923 ritorna a Berlino e successivamente a Parigi.
Qui ristabilisce i contatti e conosce Ambroise Vollard, che gli commissiona l’illustrazione di vari libri.
Nel 1924 ha luogo una importante retrospettiva di Chagall presso la Galerie Barbazanges-Hodeberg.
In seguito, effettua viaggi in Europa e anche in Palestina.
Nel 1933 presso il Kunstmuseum Marc Chagall ha luogo una grande retrospettiva.
Gli amanti
Ma quasi contemporaneamente avviene l’ascesa del nazismo al potere in Germania.
Tutte le opere di Chagall vengono confiscate ai musei tedeschi.
Alcune figurano nell’asta tenuta alla Galerie Fischer di Lucerna nel 1939.
A Chagall non rimane che rifugiarsi in America.
Nel 1947 fa ritorno a Parigi, e nel 1949 si stabilisce a Vence.
Importanti mostre gli vengono dedicate dappertutto.
Inizia la lunga serie di decorazioni di grandi strutture pubbliche.
Nel 1962 disegna le vetrate per la sinagoga dello Hassadah Medical Center, presso Gerusalemme, e per la cattedrale di Metz.
Nel 1964 realizza le pitture del soffitto dell’Opéra di Parigi.
L’anno dopo è la volta delle grandi pitture murali sulla facciata della Metropolitan Opera House di New York.
Nel 1970 disegna le vetrate del coro e del rosone del Fraumenster di Zurigo.
Di poco successivo è il grande mosaico a Chicago.
Muore a Saint-Paul-de-Vence nel 1985.
Il gran sole
IL SUO MONDO ARTISTICO
L’elemento onirico nelle sue opere non fa più capo ad un inconscio privato, quale poteva essere quello surrealista, ma ad un inconscio culturale e storico, una vera immersione che si materializza in forme fantastiche e colori straordinari.
Senza tarpare le ali dell’immaginazione, Chagall racconta la Storia.
Con un’intensità unica ed appassionata.
Sogno d’amore
“L’arte mi sembra essere soprattutto uno stato d’animo”
Questo era per lui l’arte.
E cosa c’era nel suo animo di pittore?
Tanti mondi diversi: i ricordi d’ infanzia, trascorsa nel villaggio russo di Vitebsk, le tradizioni ebraiche della sua famiglia, e poi tante città.
soprattutto Pietroburgo, dove dipinse i primi quadri;

Circo
Parigi poi, dove viene investito dalle novità delle avanguardie;
ed infine New York, vissuta da emigrato, con ancora negli occhi le tragedie della guerra.
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Tante immagini che però si fondono in uno stile inconfondibile, un armonioso insieme di tradizione e modernità ravvivato da colori fiabeschi, sempre in bilico tra sogno e realtà..
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Sposi
Il mondo incantato di un pittore-poeta, che unisce le icone russe e il talmud, le geometrie cubiste e gli ardori futuristi, il teatro e la danza.
Un universo di immagini, simboli e favole firmato Marc Chagall.
Chagall – Il viaggiatore – 1917
Un’interessante analisi della sua arte , ed a mio parere condivisibile in toto, è quella che segue:
“Una fiaba russa fatta di zar e dervisci, zingari suonatori di violino, asini e galli, dove ciò che è proibito nella quotidianità si avvera sulla tela, non per forza in seguito a catastrofi o tragici sconquassi, bensì, più felicemente, sulla scia dell’incanto e del piacere.
La visione del pittore non sfida solo la legge di gravità e l’ordine classico dei piani spaziali, ma rovescia radicalmente i valori condivisi con furore rivoluzionario.”
«La Russia si copriva di ghiaccio.
Lenin l’ha messa sottosopra,
proprio come io ribalto i miei quadri»
spiegava lo stesso Chagall negli Anni Venti.
Volare
A questa carica di morte e violenza fa però da contrappeso un’armonia fatta di musica e poesia
– secondo l’artista gli unici veri motori del cambiamento –,
come avviene in particolare in Resistenza-Resurrezione-Liberazione (il trittico della Rivoluzione).
Alessandro Masi (con qualche piccola modifica)

Testi ed immagini da vari siti web
Impaginazione, elaborazione e coordinam. Orso Tony
CIAO DA TONY KOSPAN
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