Archivio per l'etichetta ‘AMICIZIA VAN GOGH GAUGUIN’
Approfondirò la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre,
tracciandone un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma, auspicabilmente,
sufficientemente completo e chiaro.
Van Gogh ritratto da T. Lautrec (Zundert 30.3.1853 – Auvers sur Oise 29.7.1890)
L’ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell’artista maledetto… dalla vita breve e tormentata conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine ‘800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche, per la non accettazione delle realtà sociali, sono nate opere immortali.
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell’Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.

L’anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l’atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell’evoluzione dell’impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell’uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia, Arles, dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d’intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell’occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo dell’orecchio di Van Gogh.

Altro Autoritratto
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta come grandissima soprattutto grazie a Johanna Bonger, moglie dell’amatissimo fratello Theo, che per amore del defunto marito si dedicò alla valorizzazione dell’arte dell’allora sconosciuto cognato
Fu così che divenne ben presto un vero e proprio mito.
La camera da letto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.

Notte d’inverno
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E’ il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all’esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
Barche di pescatori
Il seminatore
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
Passeggiata nei giardinetti di Arles
La casa gialla (quella in cui visse con Gauguin)
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
Altro Autoritratto
Tony Kospan
Chi desiderasse legger la storia della sua breve,
grande, intensa ma difficile amicizia con Gauguin
e le ultime ipotesi sull’orecchio tagliato
può cliccare qui giù.
Autoritratto con l’orecchio tagliato
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.
.
Ripercorriamo la storia dell’amicizia
tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,
ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.

Gauguin e Van Gogh
.
.
IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
a cura di Tony Kospan
I 2 AMICI PITTORI AD ARLES
Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888)
in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?

Van Gogh (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)
Un disastro!
Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire.
Si conclusero con il primo che rincorreva il secondo con un rasoio,
con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo,
con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale.
Questa è la nota e classica interpretazione di questo drammatico episodio.

Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)
Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi.
Vincent morirà due anni dopo, nel 1890, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto,
in quella Provenza che lo aveva così tanto segnato.
Paul gli sopravviverà per un decennio e poco più, e morirà in un’isola delle Marchesi
dove la sua fuga dalla civiltà lo aveva portato.
Trentasette anni aveva l’uno, cinquantacinque l’altro.
La Casa gialla – Van Gogh
Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla”
da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti.
Questo però è solo l’antefatto storico-artistico.
che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.
LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH

Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)
Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amicizia
al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte.
Il saggio di Hans Kaufmann e Rita Wildegans
(L’orecchio di Van Gogh, Paul Gauguin e il patto del silenzio)
ora propone un’interpretazione inedita di un fatto notissimo.
Non sarebbe stato Van Gogh a tagliarsi l’orecchio nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 1888,
ad Arles, ma sarebbe invece stato Gauguin a ferire l’amico al termine di un litigio,
forse non per motivi artistici, ma piuttosto per colpa di «una certa Rachele».

Il saggio conferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione,
mista a gelosia, che accomunava i due.
Una tensione che il critico Flavio Caroli definisce
«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nascere
dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’
e che vedeva come terzo incomodo il giovane Émile Bernard».
Secondo Caroli l’interpretazione di Kaufmann e Wildegans «è possibile»,
anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi:
«Se non quelli ufficiali del sindaco di Arles,
la petizione dei cittadini che non volevano quel pittore così scomodo
e il resoconto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello
con il suo orecchio avvolto nella carta di giornale».
I due ricercatori tedeschi sostengono che
«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata»
e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gauguin ».

Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli
.
.
Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e,
forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipitosamente ritornato a Parigi per poi fuggire a Tahiti.
Gauguin avrebbe mozzato il lobo dell’orecchio di Van Gogh con una sciabola,
che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostituta »,
Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico
avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti).
La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato
e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale.
Scrivono Kaufmann e Wildegans:
«La versione tradizionale, quella finora accreditata,
è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin pieno di contraddizioni e di punti oscuri. Non esiste un’inchiesta ufficiale e nemmeno un testimone indipendente. Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente».
Questa tesi dunque smentirebbe un’automutilazione
che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.

Gauguin – I girasoli
.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Dunque, nessuna nuova prova.
Eppure questa lettura può essere convincente.
Dice Marco Goldin «Sono stupito, ma può essere una lettura come un’altra.
Certo, il fatto che quel litigio non fosse legato all’arte, ma a una donna, era abbastanza noto».
Vittorio Sgarbi conferma:
«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida».
In ogni caso proprio in quella Casa gialla, che fungeva da casa e da studio per i 2 amici,
furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo.
Nonostante la loro difficile amicizia i 2 in quelle intense settimane
cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.
Camera da letto dell’artista – Van Gogh
L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI
.
.
La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.
Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.


TONY KOSPAN
.
.








– Post copiatissimo!!!!
– Fonti: immagini e testi da vari siti web
– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan
– Per chi copia tutto il post… è vietato tralasciare il nome del blog e l’autore del post.
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME
Van Gogh – Giardino ad Auvers – 1890
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Approfondirò la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre,
tracciandone un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma, auspicabilmente,
sufficientemente completo e chiaro.
Van Gogh ritratto da T. Lautrec (Zundert 30.3.1853 – Auvers sur Oise 29.7.1890)
L’ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell’artista maledetto… dalla vita breve e tormentata conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine ‘800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche, per la non accettazione delle realtà sociali, sono nate opere immortali.
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell’Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.

L’anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l’atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell’evoluzione dell’impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell’uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia, Arles, dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d’intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell’occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo dell’orecchio di Van Gogh.

Altro Autoritratto
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta come grandissima soprattutto grazie a Johanna Bonger, moglie dell’amatissimo fratello Theo, che per amore del defunto marito si dedicò alla valorizzazione dell’arte dell’allora sconosciuto cognato
Fu così che divenne ben presto un vero e proprio mito.
La camera da letto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.

Notte d’inverno
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E’ il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all’esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
Barche di pescatori
Il seminatore
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
Passeggiata nei giardinetti di Arles
La casa gialla (quella in cui visse con Gauguin)
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
Altro Autoritratto
Tony Kospan
Chi desiderasse legger la storia della sua breve,
grande, intensa ma difficile amicizia con Gauguin
e le ultime ipotesi sull’orecchio tagliato
può cliccare qui giù.
Autoritratto con l’orecchio tagliato
.
.
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Mi piace Caricamento...
Approfondirò la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre,
tracciandone un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma, auspicabilmente,
sufficientemente completo e chiaro.
Van Gogh ritratto da T. Lautrec (Zundert 30.3.1853 – Auvers sur Oise 29.7.1890)
L’ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell’artista maledetto… dalla vita breve e tormentata conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine ‘800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche, per la non accettazione delle realtà sociali, sono nate opere immortali.
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell’Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.

L’anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l’atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell’evoluzione dell’impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell’uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia, Arles, dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d’intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell’occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo dell’orecchio di Van Gogh.

Altro Autoritratto
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta come grandissima soprattutto grazie a Johanna Bonger, moglie dell’amatissimo fratello Theo, che per amore del defunto marito si dedicò alla valorizzazione dell’arte dell’allora sconosciuto cognato
Fu così che divenne ben presto un vero e proprio mito.
La camera da letto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.

Notte d’inverno
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E’ il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all’esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
Barche di pescatori
Il seminatore
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
Passeggiata nei giardinetti di Arles
La casa gialla (quella in cui visse con Gauguin)
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
Altro Autoritratto
Tony Kospan
Chi desiderasse legger la storia della sua breve,
grande, intensa ma difficile amicizia con Gauguin
e le ultime ipotesi sull’orecchio tagliato
può cliccare qui giù.
Autoritratto con l’orecchio tagliato
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Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.
.
Ripercorriamo la storia dell’amicizia
tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,
ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.

Gauguin e Van Gogh
.
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IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
a cura di Tony Kospan
I 2 AMICI PITTORI AD ARLES
Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888)
in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?

Van Gogh (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)
Un disastro!
Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire.
Si conclusero con il primo che rincorreva il secondo con un rasoio,
con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo,
con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale.
Questa è la nota e classica interpretazione di questo drammatico episodio.

Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)
Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi.
Vincent morirà due anni dopo, nel 1890, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto,
in quella Provenza che lo aveva così tanto segnato.
Paul gli sopravviverà per un decennio e poco più, e morirà in un’isola delle Marchesi
dove la sua fuga dalla civiltà lo aveva portato.
Trentasette anni aveva l’uno, cinquantacinque l’altro.
La Casa gialla – Van Gogh
Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla”
da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti.
Questo però è solo l’antefatto storico-artistico.
che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.
LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH

Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)
Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amicizia
al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte.
Il saggio di Hans Kaufmann e Rita Wildegans
(L’orecchio di Van Gogh, Paul Gauguin e il patto del silenzio)
ora propone un’interpretazione inedita di un fatto notissimo.
Non sarebbe stato Van Gogh a tagliarsi l’orecchio nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 1888,
ad Arles, ma sarebbe invece stato Gauguin a ferire l’amico al termine di un litigio,
forse non per motivi artistici, ma piuttosto per colpa di «una certa Rachele».

Il saggio conferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione,
mista a gelosia, che accomunava i due.
Una tensione che il critico Flavio Caroli definisce
«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nascere
dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’
e che vedeva come terzo incomodo il giovane Émile Bernard».
Secondo Caroli l’interpretazione di Kaufmann e Wildegans «è possibile»,
anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi:
«Se non quelli ufficiali del sindaco di Arles,
la petizione dei cittadini che non volevano quel pittore così scomodo
e il resoconto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello
con il suo orecchio avvolto nella carta di giornale».
I due ricercatori tedeschi sostengono che
«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata»
e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gauguin ».

Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli
.
.
Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e,
forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipitosamente ritornato a Parigi per poi fuggire a Tahiti.
Gauguin avrebbe mozzato il lobo dell’orecchio di Van Gogh con una sciabola,
che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostituta »,
Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico
avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti).
La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato
e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale.
Scrivono Kaufmann e Wildegans:
«La versione tradizionale, quella finora accreditata,
è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin pieno di contraddizioni e di punti oscuri. Non esiste un’inchiesta ufficiale e nemmeno un testimone indipendente. Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente».
Questa tesi dunque smentirebbe un’automutilazione
che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.

Gauguin – I girasoli
.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Dunque, nessuna nuova prova.
Eppure questa lettura può essere convincente.
Dice Marco Goldin «Sono stupito, ma può essere una lettura come un’altra.
Certo, il fatto che quel litigio non fosse legato all’arte, ma a una donna, era abbastanza noto».
Vittorio Sgarbi conferma:
«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida».
In ogni caso proprio in quella Casa gialla, che fungeva da casa e da studio per i 2 amici,
furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo.
Nonostante la loro difficile amicizia i 2 in quelle intense settimane
cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.
Camera da letto dell’artista – Van Gogh
L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI
.
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La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.
Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.


TONY KOSPAN
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– Post copiatissimo!!!!
– Fonti: immagini e testi da vari siti web
– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan
– Per chi copia tutto il post… è vietato tralasciare il nome del blog e l’autore del post.
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME
Van Gogh – Giardino ad Auvers – 1890
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Approfondirò la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre,
tracciandone un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma, auspicabilmente,
sufficientemente completo e chiaro.
Van Gogh ritratto da T. Lautrec (Zundert 30.3.1853 – Auvers sur Oise 29.7.1890)
L’ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell’artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine ‘800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche, per la non accettazione delle realtà sociali, sono nate opere immortali…
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell’Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.

L’anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l’atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell’evoluzione dell’impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell’uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d’intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell’occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo dell’orecchio di Van Gogh.

Altro Autoritratto
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta come grandissima e lui divenne ben presto un vero e proprio mito.
La camera da letto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.

Notte d’inverno
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E’ il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all’esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
Barche di pescatori
Il seminatore
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
Passeggiata nei giardinetti di Arles
La casa gialla (quella in cui visse con Gauguin)
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
Altro Autoritratto
Tony Kospan
Chi desiderasse legger la storia della sua breve,
ma grande e difficile amicizia con Gauguin
con le ultime ipotesi sull’orecchio tagliato
può cliccare qui giù.
Autoritratto con l’orecchio tagliato
.
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Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Approfondirò la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre,
tracciandone un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma, auspicabilmente,
sufficientemente completo e chiaro.
Van Gogh ritratto da T. Lautrec (Zundert 30.3.1853 – Auvers sur Oise 29.7.1890)
L’ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell’artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine ‘800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche, per la non accettazione delle realtà sociali, sono nate opere immortali…
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell’Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.

L’anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l’atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell’evoluzione dell’impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell’uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d’intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell’occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo dell’orecchio di Van Gogh.

Altro Autoritratto
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta come grandissima e lui divenne ben presto un vero e proprio mito.
La camera da letto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.

Notte d’inverno
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E’ il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all’esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
Barche di pescatori
Il seminatore
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
Passeggiata nei giardinetti di Arles
La casa gialla (quella in cui visse con Gauguin)
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
Altro Autoritratto
Tony Kospan
Chi desiderasse legger la storia della sua breve,
ma grande e difficile amicizia con Gauguin
con le ultime ipotesi sull’orecchio tagliato
può cliccare qui giù.
Autoritratto con l’orecchio tagliato
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Diamo uno sguardo nelle pieghe della storia dell’arte.
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Ripercorriamo la storia dell’amicizia
tra 2 dei più grandi pittori di sempre, Van Gogh e Gauguin,
ed esaminiamo le ultime ipotesi su questo giallo della storia dell’arte.

Gauguin e Van Gogh
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IL GIALLO DELL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH
a cura di Tony Kospan
I 2 AMICI PITTORI AD ARLES
Che cosa furono le nove settimane (novembre – dicembre 1888)
in cui Van Gogh e Gauguin vissero fianco a fianco ad Arles?

Van Gogh (Zundert 30.3.1853 – Auvers-sur-Oise 29.7.1890)
Un disastro!
Eppure un trionfo, la follia a braccetto del genio, la gioia di creare e la nevrosi di fallire.
Si conclusero con il primo che rincorreva il secondo con un rasoio,
con il secondo che saggiamente se ne andava a dormire in albergo,
con l’orecchio di Van Gogh tagliato dalla sua stessa mano e offerto come dono a una prostituta locale.
Questa è la classica interpretazione di questo drammatico episodio.

Gauguin (Parigi 7.6.1848 – Hiva Oa 8.5.1903)
Di lì poi il ricovero in clinica, un mesto saluto, un non più rivedersi.
Vincent morirà due anni dopo, nel 1890, dopo essersi sparato un colpo di pistola al petto,
in quella Provenza che lo aveva così tanto segnato.
Paul gli sopravviverà per un decennio e poco più, e morirà in un’isola delle Marchesi
dove la sua fuga dalla civiltà lo aveva portato.
Trentasette anni aveva l’uno, cinquantacinque l’altro.
La Casa gialla – Van Gogh
Questo loro sodalizio di amicizia e arte ci viene raccontato ne “La Casa Gialla”
da Martin Gaylord in una biografia parallela tra i 2 grandi artisti.
Questo però è solo l’antefatto storico-artistico.
che ci porta a conoscere una nuova ipotesi sulla mutilazione all’orecchio di Van Gogh.
LA NUOVA IPOTESI SULL’ORECCHIO TAGLIATO DI VAN GOGH

Vincent Van Gogh – Autoritratto con l’orecchio tagliato – (1889)
Un accordo segreto, ma anche la prova tangibile di un’amicizia
al tempo stesso profonda e complicata tra due giganti dell’arte.
Il saggio di Hans Kaufmann e Rita Wildegans
(L’orecchio di Van Gogh, Paul Gauguin e il patto del silenzio)
ora propone un’interpretazione inedita di un fatto notissimo.
Non sarebbe stato Van Gogh a tagliarsi l’orecchio nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 1888,
ad Arles, ma sarebbe invece stato Gauguin a ferire l’amico al termine di un litigio,
forse non per motivi artistici, ma piuttosto per colpa di «una certa Rachele».

Il saggio conferma anche il legame tra Vincent e Paul e quella tensione,
mista a gelosia, che accomunava i due.
Una tensione che il critico Flavio Caroli definisce
«ben avvertibile già a partire dall’inverno del 1886, che sembrava nascere
dalla gelosia di Van Gogh per l’amico più ‘forte’
e che vedeva come terzo incomodo il giovane Émile Bernard».
Secondo Caroli l’interpretazione di Kaufmann e Wildegans «è possibile»,
anche perché di quell’evento non ci sono documenti certi:
«Se non quelli ufficiali del sindaco di Arles,
la petizione dei cittadini che non volevano quel pittore così scomodo
e il resoconto della polizia di un Van Gogh che si presenta in un bordello
con il suo orecchio avvolto nella carta di giornale».
I due ricercatori tedeschi sostengono che
«l’automutilazione di Van Gogh non è mai stata provata»
e che, di fatto, «l’unica testimonianza accertata è quella di Gauguin ».

Paul Gauguin – Ritratto di Van Gogh mentre dipinge i girasoli
.
.
Infatti Gauguin ce ne parla ampiamente nel libro Avant et après del 1903 e,
forse non per caso, dopo l’incidente sarebbe precipitosamente ritornato a Parigi per poi fuggire a Tahiti.
Gauguin avrebbe mozzato il lobo dell’orecchio di Van Gogh con una sciabola,
che poi avrebbe gettato nel Rodano, al termine di un litigio «su una prostituta »,
Rachele appunto (e non su problemi d’arte) mentre l’amico
avrebbe taciuto per proteggerlo (più tardi i due si sarebbero anche scritti).
La mattina del 24 la polizia avrebbe poi trovato un uomo con il volto insanguinato
e l’avrebbe fatto ricoverare in ospedale.
Scrivono Kaufmann e Wildegans:
«La versione tradizionale, quella finora accreditata,
è basata solo su affermazioni senza prove e sul racconto di Gauguin,
che non sarebbe nemmeno stato presente al fatto, un racconto pieno di contraddizioni e di punti oscuri.
Non esiste un’inchiesta ufficiale e nemmeno un testimone indipendente.
Van Gogh, per parte sua, non ha mai confermato niente».
Questa tesi dunque smentirebbe un’automutilazione
che avrebbe anticipato il suicidio di Van Gogh 2 anni dopo.

Gauguin – I girasoli
.
ALCUNE CONSIDERAZIONI
Dunque, nessuna nuova prova.
Eppure questa lettura può essere convincente.
Dice Marco Goldin «Sono stupito, ma può essere una lettura come un’altra.
Certo, il fatto che quel litigio non fosse legato all’arte, ma a una donna, era abbastanza noto».
Vittorio Sgarbi conferma:
«Quella dell’automutilazione è una leggenda, per cui anche quest’altra ipotesi può essere valida».
In ogni caso proprio in quella Casa gialla, che fungeva da casa e da studio per i 2 amici,
furono creati quei capolavori che ammiriamo e che troviamo nei musei di tutto il mondo.
Nonostante la loro difficile amicizia i 2 in quelle intense settimane
cambiarono la Storia dell’Arte con le loro intuizioni e sperimentazioni.
Camera da letto dell’artista – Van Gogh
L’AMICIZIA TRA I 2 GRANDI ARTISTI CANTATA DA VECCHIONI
.
.
La loro vera e forte amicizia ha fatto nascere questa stupenda mitica poetica canzone scritta da Don McLean e cantata in Italia da Vecchioni col titolo VINCENT.
Consiglio di ascoltarla ammirando nel contempo diversi dipinti dei 2 grandissimi artisti.



TONY KOSPAN
.
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– Post copiatissimo!!!!
–
Fonti: immagini e testi da vari siti web
– Impaginazione, libere rielaborazioni e coordinamento.. di Tony Kospan
–
Per chi copia tutto il post… è vietato tralasciare il nome del blog e l’autore del post.
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L’ARTE… INSIEME
Van Gogh – Giardino ad Auvers – 1890
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Approfondirò la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre,
tracciandone un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma, auspicabilmente,
sufficientemente completo e chiaro.
Van Gogh ritratto da T. Lautrec (Zundert 30.3.1853 – Auvers sur Oise 29.7.1890)
L’ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell’artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine ‘800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche, per la non accettazione delle realtà sociali, sono nate opere immortali…
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell’Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.

L’anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l’atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell’evoluzione dell’impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell’uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d’intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell’occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo dell’orecchio di Van Gogh.

Altro Autoritratto
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta come grandissima e lui divenne ben presto un vero e proprio mito.
La camera da letto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.

Notte d’inverno
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E’ il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all’esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
Barche di pescatori
Il seminatore
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
Passeggiata nei giardinetti di Arles
La casa gialla (quella in cui visse con Gauguin)
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
Altro Autoritratto
Tony Kospan
Chi desiderasse legger la storia della sua breve,
ma grande e difficile amicizia con Gauguin
con le ultime ipotesi sull’orecchio tagliato
può cliccare qui giù.
Autoritratto con l’orecchio tagliato
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universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre,
tracciandone un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma, auspicabilmente,
sufficientemente completo e chiaro.
Van Gogh ritratto da T. Lautrec (Zundert 30.3.1853 – Auvers sur Oise 29.7.1890)
L'ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell'artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine '800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche, per la non accettazione delle realtà sociali, sono nate opere immortali…
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell'Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.

L'anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l'atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell'evoluzione dell'impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell'uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d'intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell'occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo dell'orecchio di Van Gogh.

Altro Autoritratto
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta come grandissima e lui divenne ben presto un vero e proprio mito.
La camera da letto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.

Notte d'inverno
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E' il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all'esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
Barche di pescatori
Il seminatore
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
Passeggiata nei giardinetti di Arles
La casa gialla (quella in cui visse con Gauguin)
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
Altro Autoritratto
Tony Kospan
Chi desiderasse legger la storia della sua breve,
ma grande e difficile amicizia con Gauguin
con le ultime ipotesi sull'orecchio tagliato
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