Archivio per 31 luglio 2016

‘O surdato nnammurato – 1915 – Canzone napoletana divenuta un mito per poetica bellezza e musicale dolcezza   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 

Questa classicissima canzone napoletana…
è una vera e propria poesia d’amore
unita ad una musica straordinaria.
 
 
Nacque all'epoca della tragicissima (per numero di caduti)
prima guerra mondiale…

 
 
 
 
 

 
 
'O SURDATO NNAMMURATO
 
 

ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
 
 
 


 
 
 
 
Siamo nel 1915… la “grande” guerra
impegna tutta la nazione…
 
 
Immergiamoci allora  per un attimo
nell’atmosfera di quell’anno…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Milano nel 1915
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Francesco Carbonieri – La famiglia Carbonieri – 1915
 
 
 
 
 
Ma veniamo a parlare di questa che è considerata
una delle più belle canzoni di tutti i tempi…
 
 
 
 
 
 
 
 
La canzone non ha alcunché di guerresco…
 
 
E' un canto triste ma dolcissimo…
e soprattutto è un canto d’amore appassionato…
di un soldato al fronte verso la sua innamorata…
 
 
Il bello è che in realtà nessuno degli autori
Aniello Califano per il testo
ed Enrico Cannio per la musica
indossò mai la divisa grigioverde…
 
 
 
 



Rivista di moda del 1915



 
 
 
 
Direi che ancor oggi non c’è alcun napoletano
che non conosca e non ami il magico ritornello…
e non la consideri un vero e proprio inno
al suo attaccamento ad al suo amore per la città…
(e per la squadra del Napoli).
 
 
Ma essa è altresì cantata ed amata in tutto il mondo
per la sua bellezza poetica e la sua dolcezza musicale…
 
 
 
 
Napoli nel 1915
 
 
 
 
Ma ora ascoltiamola, dapprima cantata da Massimo Ranieri,
in questo encomiabile sito che ci consente anche di leggere
il testo sia in originale che in italiano…
 
 
 
 
Nota

 
 
 
e poi, se ci va, cantata dalla mitica Anna Magnani
 nel film La Sciantosa…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Buon ascolto… se vi fa piacere.
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
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La storia e le immagini della Torre Eiffel… costruzione mitica e dal fascino intramontabile   Leave a comment






LA STORIA (IN BREVE).. LE IMMAGINI ED IL FASCINO

DI QUESTO STORICO EDIFICIO DI SOGNO







Quest’anno la Torre Eiffel ha compiuto 129 anni.


Fu inaugurata il 31.3.1889 ed anche Google
spesso ha festeggiato questo anniversario con un suo doodle.







La Torre… è considerata il simbolo della Francia.

Fu costruita per l’Esposizione Universale
che si tenne quell’anno a Parigi per il centenario
della Rivoluzione Francese.




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Ma fu anche il modo per esaltare il progresso
e le scoperte scientifiche che allora si susseguivano
e che consentivano al Mondo d’avere grande fiducia
nella possibilità che il futuro risolvesse
quasi tutti i problemi umani.

In fondo siamo in piena Belle Époque



Jean Beraud



Fu costruita dall’ingegnere Alexandre-Gustave Eiffel
(da cui prende il nome) in 26 mesi
utilizzando 26.000 barre di ferro.




Gustave Eiffel (Digione, 15.12.1832 – Parigi, 27.12.1923)



La costruzione fu possibile soprattutto per la precisione
degli studi sulla combinazione di ferro e ghisa…



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La Torre doveva durare solo il tempo dell’Esposizione
ma, nonostante fosse criticata, con violenza,
dai grandi intellettuali francesi dell’epoca
essa fu subito amata dalla maggioranza dei Francesi
ed è ancora lì a svettare nel cielo di Parigi.
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La Torre, alta 300 mt (324 con l’antenna) fu utilizzata anche
per le comunicazioni telegrafiche prima e radiotelevisive poi
e, fino al 1930, è stata l’edificio più alto al mondo.




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Ancor oggi è uno dei luoghi più visitati di Parigi…
anche per l’eccezionale veduta che offre dalla sommità.



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Tony Kospan


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Romano Battaglia… breve ricordo ed un omaggio con la sua Serenata al mondo   Leave a comment




Fabio Fiorese 
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Davvero una bella riflessione questa
e penso faccia bene allo spirito… di noi tutti.

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SERENATA AL MONDO



Romano Battaglia






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Un giorno volevo descrivere il dolore che provai nel veder tagliare gli alberi di un giardino, ma ci riuscì meglio un bambino in sole poche righe.

Una volta volevo rendere la bellezza della neve caduta sulla terra, ma ci riuscì meglio un bambino che abitava sulle montagne.

Un giorno cercai di tradurre in parole il pianto del fiume inquinato, ma le parole più giuste furono quelle di un bambino che abitava sul fiume.

Una sera cercai di scrivere una poesia per un cielo di stelle, ma l'aveva già scritta un bambino che guardava sempre il cielo.

Una volta piansi per la cattiveria e le ingiustizie del mondo, ma le lacrime più vere furono quelle di un bambino.

Le parole di quei bambini, i loro sogni, i loro pensieri sono messaggi di verità:
li affido agli abitanti della terra, spesso stanca e malata, affinché sappiano trarne un insegnamento.

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Ciao da Tony Kospan

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De Blaas
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