Archivio per agosto 2016
NOTTURNO
Juan Ramon Jimenez
La via lattea
sorge da me, passa per te,
e torna a me, circolo unico.
– Che colonne noi due
nel sostenere l’universo !
E che luce timida,
che argento tranquillo,
per annullare quello che non è !
by Tony Kospan

IL GRUPPO DI CHI AMA ESPLORARE
I N S I E M E
L'ARTE
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Harry Wilson Watrous
E' incredibile
che quasi tutte le persone che valgono molto
hanno le maniere semplici,
e che quasi sempre le maniere semplici
sono prese per indizio di poco valore.
Giacomo Leopardi

Harry Wilson Watrous – Passatempo d'estate – 1912
CIO’ CHE HO SCRITTO DI NOI
Nazim Hikmet
Ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
è la mia nostalgia
cresciuta sul ramo inaccessibile
è la mia sete
tirata su dal pozzo dei miei sogni
è il disegno
tracciato su un raggio di sole
ciò che ho scritto di noi è tutta verità
è la tua grazia
cesta colma di frutti rovesciata sull’erba
è la tua assenza
quando divento l’ultima luce all’ultimo angolo della via
è la mia gelosia
quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
è la mia felicità
fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
ciò che ho scritto di noi è tutta una bugia
ciò che ho scritto di noi è tutta verità.
Harry Wilson Watrous – Signorina sofisticata

IL GRUPPO DI FB
D'ARTE POESIA MUSICA HUMOUR ETC.
NATO DALLA PAGINA
Harry Wilson Watrous
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Un poeta considerato oggi un autore classico,
ma che ebbe una vita, sia reale che letteraria,
molto travagliata come potremo ora leggere.
.
.

E’ universalmente definito poeta “maledetto”
in quanto simbolo della difficoltà del vivere
per una continua lotta interiore tra luce e tenebre.
Riuscì però a cogliere in modo magistrale
la complessità del proprio IO…
che poi, se davvero vogliamo guardarci dentro,
non è poi tanto dissimile dal nostro.
OMAGGIO A BAUDELAIRE
a cura di Tony Kospan
Parigi 9 aprile 1821 – Parigi 31 agosto 1867
BREVE BIOGRAFIA
Diventato molto presto orfano di padre ebbe
un’infanzia difficile a causa dei complicatissimi rapporti
col patrigno e, non volendo iniziare la classica
vita borghese, si rifugiò in quella “bohemienne”
del Quartiere Latino parigino.
La sua vita fu breve ma intensa e tempestosa…
tra tentativi di suicidio, amori sregolati, alcool e droghe.
Fu però anche nel contempo molto attiva negli ambienti
culturali parigini, soprattutto simbolisti,
dove ebbe modo di confrontarsi con gli altri grandi
letterati, artisti e intellettuali del vivace 800 francese.
Henri Fantin-Latour (Qui è con altri grandi artisti dell’epoca)
Prova evidente della sua attiva presenza
nel mondo culturale parigino è questo dipinto qui su
di Henri Fantin-Latour “Hommage à Delacroix”
in cui lo riconosciamo (ultimo a destra in basso),
tra altri personaggi come lo stesso Henri Fantin-Latour,
Édouard Manet, Félix Bracquemond ed altri.
Il suo libro di poesie più famoso
ed in un certo senso “rivoluzionario” è
LES FLEURS DU MAL – I FIORI DEL MALE
del 1857 (per il quale subì condanna e censura).
Courbet – Ritratto di Baudelaire
.
.
Abbiamo visto che frequentava i grandi artisti
del suo tempo ma amava anche, davvero e molto, l’arte
al punto di scrivere anche libri in materia
come “Curiosità estetiche” del 1868
e “L’arte romantica” 1868-1870
in cui manifestò il suo pensiero.
Le sue stelle comete, anche in questo campo,
erano il romanticismo ed il simbolismo.
Caspar David Friedrich (Romanticismo)
Tuttavia i suoi versi parlavano di qualsiasi aspetto
della vita reale (ad esempio delle nascenti industrie
con l’immagine di «fiumi di carbone salgono in cielo»).
Con la sua ultima opera – Spleen di Parigi –
sperimentò poi anche la poesia… in prosa.
.
Morì nel 1867 a soli 46 anni
dopo una paralisi ed un tremenda agonia.
Fu sepolto in forma anonima nella tomba di famiglia…
e solo nel 1949 la Corte di Cassazione Francese
ha finalmente riabilitato le sue opere e la sua memoria.
La sua opera che ancor oggi risplende
d’immensa luce propria è certo
I FIORI DEL MALE.
,
,
Quest’opera è talmente bella
che Carlo Dossi, dopo averla letta,
si convinse a non scriver più poesie!
Prima di passare alla sua più nota e più bella poesia
leggiamone un’altra che invece lascia trapelare
la sua visione del conflitto
tra la dura realtà umana ed il sogno.
.
.
Manet – Jeanne Duval (il grande amore di Baudelaire)
TI ADORO
T’adoro al pari della volta notturna,
o vaso di tristezza, o grande taciturna!
E tanto più t’amo quanto più mi fuggi,
o bella, e sembri, ornamento delle mie notti,
ironicamente accumulare la distanza
che separa le mie braccia dalle azzurrità infinite.
Mi porto all’attacco, m’arrampico all’assalto
come fa una fila di vermi presso un cadavere e amo,
fiera implacabile e cruda, sino la freddezza
che ti fa più bella ai miei occhi.
.
Ascoltiamo ora in questo video la poesia
“Albatros“,
davvero fantasticamente profonda,
in cui simbolicamente è tratteggiata
proprio la figura del Poeta,
spesso schernita e criticata dalla cd. “Società per bene“,
che non ne comprende la grandezza
proprio perché è troppo più avanti
rispetto alla banalità del pensiero corrente.
E, se ci va, ora leggiamola anche,
per coglierne meglio
ogni piccola o grande sfumatura.
L’ALBATRO
Spesso, per divertirsi, le ciurme
catturano degli albatri, grandi uccelli marini,
che seguono, compagni di viaggio pigri,
il veliero che scivola sugli amari abissi.
E li hanno appena deposti sul ponte,
che questi re dell’azzurro, impotenti e vergognosi,
abbandonano malinconicamente le grandi ali candide
come remi ai loro fianchi.
Questo alato viaggiatore, com’è goffo e leggero!
Lui, poco fa così bello, com’è comico e brutto!
Qualcuno gli stuzzica il becco con la pipa,
un altro scimmiotta, zoppicando, l’infermo che volava!
Il poeta è come il principe delle nuvole
che abituato alla tempesta ride dell’arciere;
esiliato sulla terra fra gli scherni,
non riesce a camminare per le sue ali di gigante.
CIAO DA TONY KOSPAN
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Ecco una delle poesie napoletane più belle di tutti i tempi…
insieme ad una altrettanto famosa e bellissima canzone…
sempre sul tema… notte…
La poesia, amata anche da Pasolini,
è tra le più famose in tutto il mondo…
per l'intrinseca dolcezza ed un tale malinconico trasporto…
che va oltre il tempo e lo spazio.
Pianefforte ‘e notte
Leggiamola…
.
.
.
.
Pianefforte ‘e notte
Salvatore di Giacomo
Nu pianefforte ‘e notte
sona luntanamente,
e ‘a museca se sente
pe ll’aria suspirà.
è ll’una: dorme ‘o vico
ncopp’ a nonna nonna
‘e nu mutivo antico
‘e tanto tiempo fa.
Dio, quanta stelle ‘n cielo!
Che luna! e c’aria doce!
Quanto na della voce
vurria sentì cantà!
Ma sulitario e lento
more ‘o mutivo antico;
se fa cchiù cupo ‘o vico
dint’a ll’oscurità..
Ll’anema mia surtanto
rummane a sta fenesta.
Aspetta ancora. E resta,
ncantannese, a pensà.
Per chi non comprende il napoletano
ecco una traduzione d’eccezione…
quella di Pier Paolo Pasolini
PIANOFORTE DI NOTTE
Un pianoforte di notte
suona in lontananza,
e la musica si sente
per l’aria sospirare.
è l’una: dorme il vicolo
su questa ninna nanna
di un motivo antico
di tanto tempo fa.
Dio, quante stelle in cielo!
Che luna! e che aria dolce!
Quanto una bella voce
vorrei sentire cantare!
Ma solitario e lento
muore il motivo antico;
si fa più cupo il vicolo
dentro all’oscurità.
L’anima mia soltanto
rimane a questa finestra.
Aspetta ancora, e resta,
incantandosi, a pensare.
Ora, se ci va…,
ascoltiamo questa canzone napoletana antica
altrettanto dolcissima… e notissima…
Voce ‘e notte
cantata da Claudio Villa…
(potendo anche leggerne testo originale ed in italiano)
Ciao da Orso Tony
LAPAGINA DI SOGNO
DI FACEBOOK
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ARTE MUSICA POESIA ETC NEL GRUPPO DI FB

Ormai gli SMS ed i whatsapp
sono una affermata moderna modalità
di comunicazione…
usata per tutte le nostre necessità…

Un particolare uso è quello di prendere in giro…
o punire in qualche modo l'interlocutore…

SMS DAVVERO TREMENDI (DA NON… UTILIZZARE)
1. Manda questo SMS a persone che ritieni intelligenti, se lo mandi a persone che non lo sono ti verrà un gran mal di pancia. Ora scusa ma devo andare in bagno.
2. Mi sono resa conto che lo scherzo che ti ho fatto è stato un po’ grosso. Ho capito che con te ho esagerato. Spero tu mi voglia perdonare, con affetto. La Natura.
3. ”Sikona lamile bowama likile umdodo jarat farsakala bi.” HAI APPENA RECITATO UNA PREGHIERA INDIANA CHE NON TI FARA’ PIU’ FARE ALL’AMORE PER UN ANNO!
4. Ho letto su un giornale che Babbo Natale ricompensa con 1.000 euro chi lo aiuta a trovare la Befana. Ora, o mi dai il doppio, o gli dico… dove sei!
5. Diceva Ron: “Vorrei incontrarti fra cent’anni”. Sono proprio d’accordo con lui! Ciaooooooooo!
6. Fai così schifo che quando ti fai la doccia le verruche si mettono le ciabatte!
7. Tu sei la mia stella caduta dal cielo. Peccato che sei caduta di faccia…
8. Non amare chi non ti ama ma non amare nemmeno chi ti ama, prendi tutti in giro che non sbagli di sicuro!
9. Se le sue labbra sono infuocate e lei trema tra le tue braccia, scordatela. Ha la malaria.
10. Se cancelli questo SMS mi ami, se lo salvi mi desideri, se lo inoltri vuoi baciarmi se me lo rispedisci vuoi fare sesso con me. Come uscirai da questo problema?
11. TIM informa che sono in vigore le nuove tariffe in base al numero di rapporti sessuali. Di conseguenza il suo numero sta per essere disattivato.
12. Sei talmente scemo che quando fai il cretino sembri normale!
13. Ti ho pensato fino alle tre di notte, poi ho contato le pecore, poi è arrivato un pastore carino e…

14. Siamo oltre la data di scadenza. Non vorrei essere acida, ma che ne dici di spostarti di scaffale? Anzi: cambia supermercato.
15. Vodafone informa: per il corretto uso del cellulare tenere distante il dispositivo durante la chiamata. La sua alitosi potrebbe interferire nella comunicazione.
16. Ti ho pensato tutta la notte e sono arrivata ad una conclusione: ERA MEGLIO SE DORMIVO!!!
17. Non ti preoccupare se la Befana, vedendoti, ti abbraccia e si mette a piangere… non capita tutti i giorni di ritrovare una sorella gemella!
18. Contribuisci anche tu (che stai leggendo queste righe) ad abbellire la tua città per il Natale! Resta chiuso in casa fino al 7 gennaio!!!
19. Madre natura ti ha donato molte qualità: intelligenza, bontà, bellezza, fascino. Ma tu, dimmi, perché le hai rifiutate?

20. Avvicinati, non aver paura. Siediti su di me. Sfruttami più che puoi e fai! : – il tuo… WATER… –
21. Ho aspettato e aspettato e quando non è arrivato alcun messaggio, ho capito che doveva essere… sicuramente il tuo.
22. Una notte d’amore con te è come partecipare ad una Olimpiade: capita una volta ogni 4 anni…
23. Ho smesso di fumare, ho smesso di bere grappini, ho smesso di bere birra… sono stati i 20 minuti peggiori della mia vita…
24. Quando hai provato ad iscriverti ad una gara di bruttezza ti hanno risposto: “Non accettiamo professionisti!”
25. E’ incredibile quanto possa essere stimolante pensarti in certi momenti della giornata… ora ti saluto, devo correre in… bagno…
26. Mi sono rimaste schiacciate le dita nella porta del tuo cuore. E apri!!!

DAL WEB – IMPAG. T.K
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In questo post potremo leggere la descrizione,
fatta dallo stesso Dalì,
di come in lui nacque la geniale idea
che fece diventare
“La persistenza della memoria”
uno dei suoi massimi capolavori…

Nella foto qui su
Lorca e Dalí seduti sulla terrazza
della casa al mare
del pittore nell'estate del 1927

Un paesaggio di Port Lligat
Port Lligat o Portlligat è un piccolo centro abitato
del comune spagnolo di Cadaqués situato nella Catalogna
famoso perché residenza estiva di Dalì e della moglie Gala.
– Il quadro rappresentava un paesaggio vicino a Port Lligat, le cui rocce erano illuminate da un trasparente e malinconico crepuscolo.
In primo piano si vedevano gli ulivi con i rami tagliati e senza foglie.
Sapevo che l'atmosfera che ero riuscito a creare in quello scorcio serviva come ambientazione per qualche idea, per qualche immagine sorprendente, ma non sapevo ancora di cosa si sarebbe trattato.
Stavo per spegnere la luce quando istantaneamente “vidi” la soluzione.
Vidi due morbidi orologi, uno dei quali era appeso dolorosamente ai rami dell'ulivo.-
Salvador Dalí

Dalì
.
.
[Marco di Capua, Salvador Dalí – la vita e l'opera, Mondadori, 2002, p. 118.]
[Dipinto: Salvador Dalí, La persistenza della memoria, 1931, The Museum of Modern Art di New York]
.
Fine
Ciao da Tony Kospan
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Le 2 Principesse.. Lady Diana,
(Diana Spencer il vero nome)
e la Principessa Sissi
(Elisabetta D’Asburgo)
sono accomunate da un tragico destino
che le ha viste morire ancor giovani.
Principessa Sissi
La prima è morta per un incidente stradale,
e la seconda morì per l’attentato di un anarchico.
Michelle Seo – Principessa Diana
Il post è un omaggio a entrambe
con immagini e dipinti
insieme ad una bella musica classica

Principessa Sissi
(Monaco di Baviera 24.12.1837 – Ginevra 10.9.1898)
.
PRINCIPESSE TRISTI
IMMAGINI… DIPINTI E MUSICA CLASSICA
.
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(Sandringham 1.7.1961 – Parigi 31.8.1997)
Michelle Seo – Principessa Diana
la famosa Principessa Sissi,
( Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach… il Vero nome)
imperatrice d’Austria e Regina d’Ungheria,
protagonista di una vera e propria favola
dal finale però ahimè tragico…,
è ritratta qui sotto in un dipinto
di Franz Xaver Winterhalter
Franz Xaver Winterhalter – La Principessa Sissi
Simile alla sua tragica storia
è quella di un’altra Principessa
la Principessa Diana…
anche lei protagonista di una favola
trasformatasi poi in grande delusione
per i tradimenti del marito
con relative conseguenti reazioni… e relazioni…
fino al tragico incidente di Parigi
All’ immagine che segue ho collegato
una musica medievale
“Principessa triste” – Epopea n. 2 –
– a mio parere molto bella –
creata dal Musicista Michele Mangani
Principessa Sissi

Buon ascolto da Orso Tony
LA TUA PAGINA DI
CULTURA.. PSICHE E SOGNO
DI FACEBOOK?
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RISVEGLIO
~Juan Ramon Jimenez~
Vorrei essere sempre per te, vita,
come il fiore, che durante la notte,
dal sogno infinito di tesori
delle sue foglie chiuse,
dona, in un momento,
aprendosi col giorno,
tutta l’essenza del suo sogno!

à tout le monde
par Tony Kospan
UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE D’ARTE
POESIA MUSICA SOGNI RACCCONTI
RIFLESSIONI BUONUMORE ETC
Wladyslaw Czachorski
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John White Alexander – Il fermaglio verde
L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni,
e così noi vediamo magia e bellezza in loro:
ma bellezza e magia, in realtà, sono in noi.
Kahlil Gibran

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 (Venus rapsody)
John White Alexander – La rosa
IERI TI HO BACIATO… Salinas
Ieri ti ho baciato sulle labbra. Ti ho baciato sulle labbra. Intense, rosse. Un bacio così corto durato più di un lampo, di un miracolo, più ancora. Il tempo dopo averti baciato non valeva più a nulla ormai, a nulla era valso prima. Nel bacio il suo inizio e la sua fine. Oggi sto baciando un bacio; sono solo con le mie labbra. Le poso non sulla bocca, no, non più – dov’è fuggita? Le poso sul bacio che ieri ti ho dato, sulle bocche unite dal bacio che hanno baciato. E dura, questo bacio più del silenzio, della luce. Perché io non bacio ora né una carne né una bocca, che scappa, che mi sfugge. No. Ti sto baciando più lontano.
John White Alexander – Il tè
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John White Alexander – Momento di dolce relax
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MARUZZELLA
Questa è un’altra classicissima e notissima
canzone napoletana ma relativamente recente…
in quanto scritta nel 1954/55
da Bonagura (testo) e Carosone (musica)
MARUZZELLA
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
Iniziamo a parlare del titolo che ha sempre incuriosito tanti…
ed in molti pensavamo si trattasse del diminutivo di Maria o Mara…
In realtà Maruzzella è un diminutivo di Marisa…
ma in napoletano ha anche il significato di piccola lumaca di mare e di piccola treccia di capelli.
Maruzzella era anche il modo con cui Renato Carosone chiamava la moglie Marisa…
e sembra che la canzone sia stata dedicata proprio a lei…
Resta tuttora impresso nella mente e nei cuori il celebre ritornello
«Maruzzella Maruzzè,
t’e’ miso dint’a ll’uocchie
‘o mare e m’e’ miso
mpietto a mé nu dispiacere.
Stu core mme faje sbattere
cchiù forte ‘e ll’onne
quanno ‘o cielo è scuro:
primma mme dice sì,
po’ doce doce mme faje murí»
(Maruzzella, Maruzzella ti sei messa negli occhi il mare
ed hai messo nel mio petto un dispiacere.
Mi fai battere il cuore più forte delle onde:
prima mi dici sì, poi dolce dolce mi fai morire)
Il successo della canzone fu clamoroso al punto che ne nacquero ben 2 film…
e più recentemente, nel 1973, è stata inclusa nella colonna sonora di “Main Streeet“ di Martin Scorsese.
Prima di ascoltarla in 2 versioni… diamo un’occhiata fugace a quanto accadeva quell’anno…
1 9 5 6
La rivoluzione ungherese è soffocata nel sangue…
La televisione entra nelle abitudini degli Italiani
la 2° guerra arabo israeliana
La tragedia di Marcinelle (BELGIO)
in cui morirono oltre 600 minatori italiani
Matrimonio di Grace Kelly
con il Principe Ranieri di Monaco
Ma torniamo a Maruzzella…
Ascoltiamola, in questa delicata versione di Sergio Bruni,
potendo leggere il testo originale… ed in italiano
e poi, se ci va, anche in questo video
che riprende una scena del film omonimo
in cui è cantata proprio dall'autore…
Il video ci consente anche di respirare in pieno
tutta l'atmosfera di quell'anno
LA TUA PAGINA DI PSICHE E SOGNO DI FB?

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