Archivio per 19 luglio 2016

Buon martedì sera in poesia “Mi vestirò di te” di Xartam – arte H. J. G. Martin – canzone “La nostra relazione”   Leave a comment



Henri-Jean-Guillaume Martin

 

 

 
 
 
 
 
 
L'universo ha un senso solo se abbiamo
qualcuno con cui condividere le nostre emozioni.
Paulo Coelho
 

 
 
 

 
Nota

 
Henri-Jean-Guillaume Martin – Giovani donne in giardino
 
 
 
 
 
MI VESTIRO’ DI TE
~ G. Xartam ~
 
Mi vestirò di te…..
dei tuoi caldi sguardi
e delle tue illusioni,
sarai per me il fresco cotone
per le giornate afose
oppure pura lana vergine
per quando il freddo
invaderà il cuore mio,
cucirò un foulard colorato
con la seta della tua pelle.
Mi vestirò di te….
delle tue notti insonni
e dei tuoi sogni più dolci
che saranno il mio pigiama,
sarai carezza lieve
sulla mia pelle nuda,
userò le fibre tue più calde
per mantenere il fuoco nel mio corpo,
userò tutta la stoffa che c’è in te
per fare capi unici.
Mi vestirò di te…..
perché senza di te
è come se fossi nudo.
 
 
 
 
 
Henri-Jean-Guillaume Martin – Giovane coppia in un frutteto in primavera
 
 
 

 
 
 

 
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SE AMI L'ARTE
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L’amante di mio marito – Barzelletta… ma non solo…   6 comments

 

 

 

 

 
L'AMANTE… PER SORRIDERE…
MA NON SOLO
 

 
 
 
 
 

 
 
Marito e moglie stanno cenando in un ristorante di lusso quando entra
una stupenda donna, bionda e sexy, che si avvicina al loro tavolo,
saluta l'uomo calorosamente, gli dà un grosso bacio sulla bocca e se
ne va dicendo :
 “Ci vediamo domani al solito posto”.
 
 La moglie e' scandalizzata:
“Ma chi e' quella?”.
 
E il marito tranquillo:
“Niente, cara, e' la mia amante”.
 
La moglie grida arrabbiatissima:
“Porco! Voglio il divorzio!”.
 
“Non c'e' problema – replica il marito – ma
pensaci bene: dopo il divorzio niente cameriera, niente spese in
Centro, niente auto sportiva, niente gioielli e niente cene in
ristoranti di lusso. Decidipure liberamente”.
 
Mentre sta dicendo ciò entra nel ristorante un loro amico accompagnato
da una bella ragazza, anch'essa vestita elegante e sexy.
 
La moglie allora chiede:
“Ma chi e' quella bella ragazza insieme a Giovanni?”.
 
 “E' la sua amante!”
replica il marito.
 
E la moglie: ….
“La nostra e' meglio!“.
 
 
 
 
 
 
 

CIAO DA ORSO TONY



 
 

Pubblicato 19 luglio 2016 da tonykospan21 in BUONUMORE

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Il “Ballo di San Vito” cos’è? Una malattia curabile e la canzone di V. Capossela ispirata alla Taranta   Leave a comment

 





Hanno lo stesso nome

2 cose molto diverse tra loro.

 

 

 

 

 

I 2 SIGNIFICATI DEL…

 

BALLO DI SAN VITO

 

 

 

 

 

 

E' IL NOME DI UNA MALATTIA

 

 

Viene così chiamata la corea di Sydenham.

 

 

Si tratta di un'encefalite,

che colpisce per lo più bambini,

 a seguito di febbre reumatica, angina tonsillare,

endocardite, reumatismo articolare etc,

 

 

Chi ne è affetto ha movimenti involontari,

bruschi e irregolari,

delle mani, degli arti e del tronco.

 

 

Guarisce in uno o due mesi

 con profilassi per lo più antireumatica

ma può avere postumi e ricadute.

 

 

(dal web)

 

 

 

 

 

 

E' ANCHE UNA CANZONE DI VINICIO CAPOSSELA

 

 

Con questo stesso titolo

ma con lo spirito di rappresentare un ballo popolare…

e precisamente la mitica…

TARANTA

c'è una famosa canzone di Vinicio Capossela.

 

 

 

 

 

 

Possiamo ascoltarla in questo video molto originale

e pieno di effetti speciali (perfino forse eccessivi)

ma che merita d'esser visto.

 

 
 
clicca per vedere l'immagine a dimensioni normali
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN







2 lettere d’amore di un romanticissimo Beethoven ad una donna sconosciuta   4 comments

 

 

 

 

Scopriamo con queste 2 lettere

un lato poco noto del mitico Ludwig

 

 

 

 

 

 

  LE PIU’ BELLE LETTERE D’AMORE

DI GRANDI PERSONAGGI DEL PASSATO…

 

 

 

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 Gustav Klimt – 2 donne con l’oleandro
 


DA LUDWIG VAN BEETHOVEN
AD UNA SCONOSCIUTA

 
 
 
 
 

Fragonard – Donna che legge (partic.)

 

 

 

6 luglio 1812, di mattina

 

Mio angelo, mio tutto, mio io.

Solo poche parole per oggi e addirittura a matita (con la tua) — Non sarò sicuro del mio alloggio sino a domani; che inutile perdita di tempo è tutto ciò! — Perché quest’angoscia profonda, quando parla la necessità — il nostro amore può forse durare senza sacrifici, senza che ciascuno di noi pretenda tutto dall’altro; puoi tu mutare il fatto che tu non sei tutta mia, io non sono tutto tuo? — Oh, Dio!, rivolgi il tuo sguardo alla bella Natura e da’ pace al tuo animo per ciò che deve essere — L’amore esige tutto e ben a ragione, così è di me per te, di te per me — Ma tu dimentichi così facilmente che io debbo vivere per me e per te. Se fossimo completamente uniti, tu sentiresti questa dolorosa necessità, tanto poco quanto la sento io – Il viaggio è stato orribile.

Sono arrivato qui soltanto ieri mattina alle quattro.
Siccome c’erano pochi cavalli, la diligenza ha scelto un altro itinerario; ma che strada orribile! Alla penultima stazione mi hanno sconsigliato di viaggiare di notte, hanno cercato di ispirarmi paura d’un bosco ma ciò non è servito ad altro che a spronarmi — e ho avuto torto.
La vettura ha finito con lo sfasciarsi su quell’orribile strada, un semplice sentiero di campagna senza fondo.

Se non avessi avuto quei due postiglioni, sarei rimasto per strada — Per l’altra strada, quella solita, Esterhàzy con otto cavalli ha avuto la stessa sorte che io con quattro — Tuttavia, in un certo senso la cosa mi ha anche fatto piacere, come succede ogni volta che supero felicemente qualche ostacolo — Ora voglio passare in fretta dagli eventi estrinseci a quelli intimi. Confido che ci vedremo presto; ed anche oggi mi manca il tempo per dirti i pensieri che ho rimuginato in questi ultimi giorni sulla mia vita — Se i nostri cuori fossero sempre l’uno vicino all’altro, non mi capiterebbe certo di avere simili pensieri. II mio cuore trabocca del desiderio di dirti tante cose — Ahimè – ci sono momenti in cui sento che la parola è inadeguata — Cerca di essere serena — e sii per sempre il mio fedele unico tesoro, ii mio tutto, come io lo sono per te. Sono gli dèi che debbono provvedere, qualunque possa essere il nostro destino.

Il tuo fedele Ludwig

 

 

      




7 Luglio 1812

A letto i miei pensieri sono già rivolti a te, mia amata immortale, ora lieti, ora di nuovo tristi, nell’attesa che il destino esaudisca i nostri desideri, posso vivere soltanto unito strettamente a te, non altrimenti, sì, ho deciso di errare lontano finché non potrò volare nelle tue braccia e sentirmi perfettamente a casa accanto a te e lasciando che la mia anima, circondata dal tuo essere, entri nel regno degli spiriti.

Purtroppo così deve essere, ti rassegnerai, tanto più conoscendo la mia fedeltà verso di te, nessuna altra donna potrà mai possedere il mio cuore, mai, mai.

O Dio perché doversi allontanare dall’oggetto di tanto amore,  la mia vita a V. è ora miserevole.

Il tuo amore ha fatto di me il più felice e nello stesso tempo il più infelice degli uomini, alla mia età avrei bisogno di vivere in modo uniforme senza scosse, ma è ciò possibile nella nostra situazione?

Angelo mio, mi dicono ora che la posta funziona tutti i giorni quindi chiudo affinché tu possa ricevere la lettera al più presto.

Sii calma, solo contemplando con serenità la nostra esistenza potremo raggiungere il nostro scopo di vivere insieme.

Sii calma – amami – oggi – ieri.

Quanta nostalgia, quanto rimpianto di te, di te, di te, mia vita, mio tutto.

A presto, ti prego continua ad amarmi, non smentire mai il cuore fedelissimo del tuo amato.

Ludwig

Eternamente tuo
Eternamente mia
Eternamente nostri




Giulia Guicciardi




Dopo la morte di Ludwig van Beethoven (1770-1827) queste lettere vennero trovate in un cassetto segreto del suo armadio.

Scritte fra il 6 e il 7 luglio 1812 a Teplilz non vennero probabilmente mai spedite.

Da allora i biografi hanno cercato di identificare la misteriosa destinataria senza approdare a una conclusione definitiva.

Quale delle donne che il musicista frequentava è l’amata immortale?  

 

 

Renoir – Giovane donna dal cappello nero

 

 

La contessa Giulietta Guicciardi, allora diciassettenne? Therese Brunsvick? Amalie Sebald? Josephine Staekelbeig?

Sfuggente a ogni più precisa identificazione, la donna sconosciuta resta comunque una delle più suggestive incarnazioni del mito romantico

 

 

Testi dal web – Impaginaz. T.K



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Ora, se ci va, 

possiamo ascoltar in questo video la 2° lettera

letta da par suo da Fabio Volo.





 

 

 

 
Ciao da Tony Kospan
 
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 PER CHI AMA LA STORIA.. I RICORDI E LE ATMOSFERE DI UN TEMPO
 



   (Per Elisa – Richard Clayderman)



Edgar Degas… l’impressionista delle ballerine (ma non solo) – Breve ricordo e diversi suoi capolavori   5 comments

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Danzatrici dell'Opera – Collage
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Questo è certamente il pittore impressionista
che presenta, nei suoi dipinti, le maggiori diversità
rispetto agli altri della corrente
sia per la costruzione attenta che per la resa prospettica
dovute certamente alla sua preparazione giovanile
formatasi sull'arte rinascimentale italiana…

 
 
 
Edgar Degas – Ballerine in rosso



EDGAR DEGAS
L'IMPRESSIONISTA DELLE BALLERINE
a cura di Tony Kospan 
 
 
 
 
 
Edgar Degas è comunque
 tra i più grandi della mitica corrente di fine '800
ed è definito ilpittore delle ballerine
perché amava rappresentare i riti ed i miti dell'epoca
caratterizzata dalla nota atmosfera “bohemiènne”.



L'orchestra



In verità il suo grande amore per questo tema
(e per quello teatrale) si sviluppò soprattutto
verso la fine della sua notevole carriera artistica.
 
 
 
 
 
(Parigi 19.7.1834 – Parigi 27.9.1917)



Il suo primo dipinto che lo rese subito famoso,
per la sua modernità ed introspezione psicologica,
fu “La famiglia Bellelli
in cui ritrasse la sorella, il marito fiorentino
e le loro figlie.



La famiglia Bellelli



In verità non si può certo ridurre la sua notevole attività artistica
solo alla fantastica atmosfera parigina di fine 800
come la definizione di “pittore delle ballerine” 
potrebbe far pensare.







In effetti egli fu anche attento osservatore,
con le sue opere, di tutta la realtà intorno a lui
compresa quella relativa al lavoro, ai vizi,
alle sue amicizie etc… come, ad esempio,
 possiamo vedere nei dipinti che ora seguono…



Dalla modista




L'assenzio (partic.)



Le stiratrici



3 amici dell'artista



Come abbiamo potuto osservare
egli, al contrario degli altri impressionisti,
non amava la pittura “en plein air” e cioè all'aperto
ma quella che si può definire d'atelier (da studio).

Concludiamo il post con altri suoi noti dipinti


  

Edgar Degas – Scuola di danza

  



Le prove del balletto




Degas – Ballerine




 

 Degas – Ballerine




Degas – Ballerine




F I N E






IL MONDO DEGLI ARTISTI E DI CHI AMA L'ARTE


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Edgar Degas



Piccolo ma sentito omaggio al giudice martire Paolo Borsellino nell’anniversario della strage   Leave a comment

 

 

E' vero che stiamo vivendo un momento di tremenda crisi

economica… ma anche morale… e sociale…

tuttavia non è vivendo solo secondo gli impulsi di giornata

e facendo finta che le mafie non esistano più

che potremo riprenderci…

 

 

 

 

 

 

 

Anzi, questo… è uno dei più importanti presupposti

per una vera ripresa della nostra società

e pertanto è fondamentale il ruolo della nostra memoria…

riguardo alla storia degli utlimi decenni…

 

Tra gli eventi che l'anno caratterizzata

c'è stato, ahimè, anche il tremendo attentato al giudice

Paolo Borsellino

che colpì vilmente lui ed i 5 agenti della scorta.

 

 

 

 

 

 

Dunque non possiamo omettere oggi,

nell'anniversario della quel tragico evento che sconvolse l'Italia,

di dedicar un sentito omaggio ed un affettuoso ricordo…

a lui ed a coloro che gli erano vicini in quel tragico giorno.







 

E' stato, insieme a Giovanni Falcone,

 un vero eroe dei nostri tempi 

che con il suo sacrificio ci ha indicato l'unica strada

per una vera liberazione dalle perverse pesanti catene…

delle varie mafie…

 

 

 


 Palermo 19 1 1940 – Palermo 19 7 1992

 

 

“Felice la Nazione che non ha bisogno di eroi…”

 

 



 

 

 

L'Italia ahimé ne ha bisogno… ancora…

 

 

 

 

 

 

 

Che Ti sia lieve la terra

ed il cielo Ti abbia in gloria

insieme a Giovanni Falcone…

ed a tutti coloro che hanno perso la vita

per fare il proprio dovere e/o per vivere da uomini liberi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TONY KOSPAN

 

 

 

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