Archivio per 13 luglio 2016

Con la bella minipoesia “Io non ho detto” di Nizar Qabbani… felice notte a tutti   Leave a comment

 

 

 

 

 

IO NON HO DETTO

Nizar Qabbani *

 

Io non ho detto a loro di te

ma essi

videro che ti lavavi nelle mie pupille

Io non ho parlato con loro di te

ma essi ti hanno letto nel mio inchiostro

e nei miei fogli

L’amore ha un profumo.

Non possono non profumare i campi di pesco.

 

*poeta siriano… 1923 – 1998

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Csaba Markus – Rapsodia d'amore




 
 
 

Non cercare mai di dire il tuo amore – W. Blake con questa inconsueta poesia ci svela un non raro aspetto dell’amore   1 comment


 
 
 
 

 
 
 
 
 

Davvero tremendo quel momento in cui,

rivelando il nostro amore,

non solo non otteniamo la risposta sognata

ma addirittura

l’oggetto del nostro amore se ne va e…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
… se ne va con una persona qualunque
e quasi certamente nemmeno innamorata.

 
 
E proprio quest’ultima vivrà, al posto nostro,

l’incantesimo, il magico momento,

 che tanto attendevamo, sognavamo..
 
 
 
 
 
 
 
 

 


Non è da credere che sia una situazione rara… anzi.






 
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Certo fa male, molto male, ma rientra ahimé
nell’ahimè.. “normale mistero dell’amore”
e nei giochi talvolta “malvagi” del “destino”.
 
 
Infatti in quei momenti ci appare assurdo
che la grandezza e la forza del nostro amore
possa non esser condivisa dalla persona amata,
eppure…


 




William Blake (1757/1827)




Questa poesia dunque, del tutto inconsueta
ma profonda ed amaramente vera,
di William Blake grande poeta e pittore inglese
è  piaciuta a molti
ed anche al nostro grande poeta Ungaretti,
che, non a caso, ha voluto tradurla da par suo.

 
 
 
 
 

 
William Blake – Oberon e Titania danzano in tondo con le fate

 
 
 
 
 
NON CERCARE MAI DI DIRE IL TUO AMORE


William Blake
Non cercare mai di dire il tuo amore,
amore che non può essere mai detto;
il gentile soffio si muove
in silenzio, invisibile.


Dissi il mio amore, già dissi il mio amore,
il cuore le apersi;
tremando, gelando, in orrenda tema,
ah! lei, lei se ne andò.


Appena mi lasciò,
un viandante passò,
in silenzio, invisibile:
gli bastò un sospiro, la prese.


 


 
(Traduzione di Giuseppe Ungaretti)










E voi che ne pensate?

 

Ciaooooooooo da Tony Kospan





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Frida Kahlo – Arte.. genialità.. personalità e passionalità – Breve ricordo ed alcune opere   2 comments

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Le cicatrici sono aperture attraverso le quali
un essere entra nella solitudine dell’altro.
Frida Kahlo



BREVE BIOGRAFIA






Amava dire d’esser nata nel 1910…
perché era l’anno della rivoluzione messicana.

Per tutta la vita ha dovuto combattere con problemi di salute
che però non le hanno impedito di essere una grande pittrice
e di vivere una vita intensa, appassionata ed impegnata.





Coyoacán 6.7.1907 – Coyoacán 13.7.1954



Fin da piccola mostrò un carattere indipendente ed anticonvenzionale.

Rimasta gravemente ferita, da giovane, in un incidente stradale
nei lunghi mesi in cui fu costretta a letto lesse moltissimi libri
ed iniziò a dipingere.







Ristabilitasi si recò da Diego Rivera, mito della pittura messicana,
per avere un parere sulle sue opere.






Rivera rimase colpito dalla loro originalità e modernità 
ed accolse Frida sotto le sue ali inserendola negli ambienti
politici e culturali messicani dell’epoca.


Intanto nasceva anche il loro amore ed il 21.8.1929 si sposarono
pur conoscendo il carattere infedele di Diego.


Lei poi lo ripagò d’egual moneta…








Visse col marito tante e diverse esperienze compreso il divorzio,
(Frida non accettò il tradimento del marito con sua sorella Cristina)
il successivo nuovo matrimonio ed un aborto che le impedì d’esser madre
dandole moltissimo dolore.

Morì nel 1954.





LA SUA ARTE

Le sue opere, tanto amate da grandi artisti come Picasso e Breton,
non ebbero molto successo essendo oscurate dalla fama del marito.

Solo recentemente… dopo il 1990… la sua arte è stata
unanimemente riconosciuta.





Nei suoi dipinti lei afferma il suo viscerale legame con la sua terra
e narra le sue vicissitudini personali. d’amore e non,
in una visione insieme tragica ed allegra.







Il suo stile, principalmente Naif ma di una certa raffinatezza,
mostra accenti insieme moderni ed arcaici ed è capace
di suscitare sentimenti e passioni molto forti..







FINE


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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
Ripped Note






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Catherine Pozzi poetessa parigina di origini italiane – Breve ricordo anche con una sua poesia   Leave a comment




Ho conosciuto per caso questa poetessa poco nota
omonima della mitica Antonia Pozzi

Mi ha incuriosito il suo mondo
e desidero farla conoscere anche a voi…
con una mini biografia ed una sua poesia.
 
 
 
 
 
(Parigi 13.7.1882 – Parigi 3.12.1934)
 
 
 
 
Catherine Pozzi è stata una poetessa francese di origini italiane.
 
 
La sua famiglia faceva parte dell'alta società parigina.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E' stata a lungo ricordata solo per esser stata l'amante
del poeta Paul Valery
(relazione intensa e molto burrascosa).
 
 
Pur avendo un carattere solitario ebbe però
molte frequentazioni soprattutto di carattere epistolare 
con molti grandi scrittori tra cui Rainer Maria Rilke
il famoso poeta delle rose.
 
 
 
 
 
 
Rainer Maria Rilke
 
 
 
 
Ora leggiamo questa che fu
la sua unica poesia pubblicata in vita… nel 1929.

Attraverso questi versi potremo
avvicinarci al suo cuore…
 
 
 
 
 mini fleur mini fleur mini fleur mini fleur mini fleur
 
 
 
 
AVE
Catherine Pozzi
 
 
 
Altissimo amore, se mai accadesse che io muoia
 
Senza aver saputo dove vi possedevo,
 
In quale sole stava la vostra dimora
 
In quale passato il vostro tempo, in quale ora
 
Io vi amavo.
 
 
 
Altissimo amore che fuggite la memoria,
 
Fuoco senza focolare di cui ho fatto tutta la mia luce,
 
In quale destino tracciavate la mia storia,
 
In quale sonno si vedeva la vostra gloria,
 
O mia dimora.
 
 
 
Quando sarò per me stessa perduta
 
E divisa nell’abisso infinito,
 
Infinitamente, quando sarò sconfitta
 
Quando il presente di cui sono rivestita
 
Avrà tradito,
 
 
 
Per l’universo in mille corpi frantumata
 
Di innumerevoli istanti non ancora riuniti,
 
Di cenere setacciata nei cieli fino al nulla,
 
Rifarete per una strana stagione
 
Un solo tesoro
 
 
 
Rifarete il mio nome e la mia immagine
 
Con mille corpi portati alla luce,
 
Viva unità senza nome e volto,
 
Cuore dello spirito, oh centro del miraggio
 
 
 
Altissimo amore.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Solo dopo la sua morte furono pubblicate altre sue opere
soprattutto grazie a Jean Paulhan della “Nouvelle Revue Française
suo amico ed ammiratore della sua poetica raffinata.
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 

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