
IO NON HO DETTO
Nizar Qabbani *
Io non ho detto a loro di te
ma essi
videro che ti lavavi nelle mie pupille
Io non ho parlato con loro di te
ma essi ti hanno letto nel mio inchiostro
e nei miei fogli
L’amore ha un profumo.
Non possono non profumare i campi di pesco.
*poeta siriano… 1923 – 1998








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Csaba Markus – Rapsodia d'amore
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Davvero tremendo quel momento in cui,
rivelando il nostro amore,
non solo non otteniamo la risposta sognata
ma addirittura
l’oggetto del nostro amore se ne va e…
… se ne va con una persona qualunque
e quasi certamente nemmeno innamorata.
E proprio quest’ultima vivrà, al posto nostro,
l’incantesimo, il magico momento,
che tanto attendevamo, sognavamo..
Non è da credere che sia una situazione rara… anzi.
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Certo fa male, molto male, ma rientra ahimé
nell’ahimè.. “normale mistero dell’amore”
e nei giochi talvolta “malvagi” del “destino”.
Infatti in quei momenti ci appare assurdo
che la grandezza e la forza del nostro amore
possa non esser condivisa dalla persona amata,
eppure…
William Blake (1757/1827)
Questa poesia dunque, del tutto inconsueta
ma profonda ed amaramente vera,
di William Blake grande poeta e pittore inglese
è piaciuta a molti
ed anche al nostro grande poeta Ungaretti,
che, non a caso, ha voluto tradurla da par suo.
William Blake – Oberon e Titania danzano in tondo con le fate
NON CERCARE MAI DI DIRE IL TUO AMORE
William Blake
Non cercare mai di dire il tuo amore,
amore che non può essere mai detto;
il gentile soffio si muove
in silenzio, invisibile.
Dissi il mio amore, già dissi il mio amore,
il cuore le apersi;
tremando, gelando, in orrenda tema,
ah! lei, lei se ne andò.
Appena mi lasciò,
un viandante passò,
in silenzio, invisibile:
gli bastò un sospiro, la prese.
(Traduzione di Giuseppe Ungaretti)
Ciaooooooooo da Tony Kospan
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Le cicatrici sono aperture attraverso le quali
un essere entra nella solitudine dell’altro.
Frida Kahlo
BREVE BIOGRAFIA
Amava dire d’esser nata nel 1910…
perché era l’anno della rivoluzione messicana.
Per tutta la vita ha dovuto combattere con problemi di salute
che però non le hanno impedito di essere una grande pittrice
e di vivere una vita intensa, appassionata ed impegnata.
Coyoacán 6.7.1907 – Coyoacán 13.7.1954
Fin da piccola mostrò un carattere indipendente ed anticonvenzionale.
Rimasta gravemente ferita, da giovane, in un incidente stradale
nei lunghi mesi in cui fu costretta a letto lesse moltissimi libri
ed iniziò a dipingere.
Ristabilitasi si recò da Diego Rivera, mito della pittura messicana,
per avere un parere sulle sue opere.
Rivera rimase colpito dalla loro originalità e modernità
ed accolse Frida sotto le sue ali inserendola negli ambienti
politici e culturali messicani dell’epoca.
Intanto nasceva anche il loro amore ed il 21.8.1929 si sposarono
pur conoscendo il carattere infedele di Diego.
Lei poi lo ripagò d’egual moneta…
Visse col marito tante e diverse esperienze compreso il divorzio,
(Frida non accettò il tradimento del marito con sua sorella Cristina)
il successivo nuovo matrimonio ed un aborto che le impedì d’esser madre
dandole moltissimo dolore.
Morì nel 1954.
LA SUA ARTE
Le sue opere, tanto amate da grandi artisti come Picasso e Breton,
non ebbero molto successo essendo oscurate dalla fama del marito.
Solo recentemente… dopo il 1990… la sua arte è stata
unanimemente riconosciuta.
Nei suoi dipinti lei afferma il suo viscerale legame con la sua terra
e narra le sue vicissitudini personali. d’amore e non,
in una visione insieme tragica ed allegra.
Il suo stile, principalmente Naif ma di una certa raffinatezza,
mostra accenti insieme moderni ed arcaici ed è capace
di suscitare sentimenti e passioni molto forti..

FINE
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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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Ho conosciuto per caso questa poetessa poco nota
omonima della mitica Antonia Pozzi
Mi ha incuriosito il suo mondo
e desidero farla conoscere anche a voi…
con una mini biografia ed una sua poesia.
(Parigi 13.7.1882 – Parigi 3.12.1934)
Catherine Pozzi è stata una poetessa francese di origini italiane.
La sua famiglia faceva parte dell'alta società parigina.
E' stata a lungo ricordata solo per esser stata l'amante
del poeta Paul Valery
(relazione intensa e molto burrascosa).
Pur avendo un carattere solitario ebbe però
molte frequentazioni soprattutto di carattere epistolare
con molti grandi scrittori tra cui Rainer Maria Rilke
il famoso poeta delle rose.
Rainer Maria Rilke
Ora leggiamo questa che fu
la sua unica poesia pubblicata in vita… nel 1929.
Attraverso questi versi potremo
avvicinarci al suo cuore…
AVE
Catherine Pozzi
Altissimo amore, se mai accadesse che io muoia
Senza aver saputo dove vi possedevo,
In quale sole stava la vostra dimora
In quale passato il vostro tempo, in quale ora
Io vi amavo.
Altissimo amore che fuggite la memoria,
Fuoco senza focolare di cui ho fatto tutta la mia luce,
In quale destino tracciavate la mia storia,
In quale sonno si vedeva la vostra gloria,
O mia dimora.
Quando sarò per me stessa perduta
E divisa nell’abisso infinito,
Infinitamente, quando sarò sconfitta
Quando il presente di cui sono rivestita
Avrà tradito,
Per l’universo in mille corpi frantumata
Di innumerevoli istanti non ancora riuniti,
Di cenere setacciata nei cieli fino al nulla,
Rifarete per una strana stagione
Un solo tesoro
Rifarete il mio nome e la mia immagine
Con mille corpi portati alla luce,
Viva unità senza nome e volto,
Cuore dello spirito, oh centro del miraggio
Altissimo amore.
Solo dopo la sua morte furono pubblicate altre sue opere
soprattutto grazie a Jean Paulhan della “Nouvelle Revue Française“
suo amico ed ammiratore della sua poetica raffinata.
Tony Kospan



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