La bambola è certamente
il giocattolo più antico del mondo.
Museo della Bambola di Angera
PICCOLA STORIA DELLA BAMBOLA
..
.
Immagine antropomorfa, replica più o meno fedele dell’uomo, la bambola inizia la sua vicenda storica nella notte dei tempi e fin dall’antichità non manca di ispirare filosofi e poeti.
Bambola Antico Egitto |
Bambola in terracotta rinvenuta a Pompei

Modellate in argilla o costruite in legno con gli arti snodati o in altro modo… le bambole nell’antichità facevano anche parte dei corredi funebri: ne sono state trovate infatti sia accanto a mummie egiziane che nei sarcofagi romani.
Eleonora d’Aragona, duchessa di Ferrara e moglie di Ercole I, acquistò e inviò a Milano ad Anna Sforza, fidanzata undicenne di suo figlio Alfonso d’Este, una bambola con tutto il suo corredo contenuto in cassette e forzieri foderati internamente di seta.
Anche presso la corte di Francia, nazione destinata poi a diventare capitale del giocattolo, c’erano usanze simili.
Nel 1571 la duchessa Claudia di Lorena ordinò le bambole più eleganti di Parigi per donarle alla figlia, appena nata, della duchessa di Baviera.
Nel fasto delle corti europee seicentesche le bambole, considerate doni eccentrici e oggetti di lusso, continuano a incuriosire soprattutto gli adulti e divennero le protagoniste anche di capricci “regali”.
Jean Etienne Liotard – Ragazza con bambola
.
.
Il futuro Luigi XIII si divertiva così tanto con tali balocchi che ne ricevette in dono una carrozza piena: rigide e imbustate in corsetti steccati, incorniciate da pesanti gorgiere così come dettava la moda del tempo, quelle bambole erano destinate a suggerire i continui balli e ricevimenti che si susseguivano a corte sancendo il connubio tra bambole e moda, l’una ideale messaggera dell’altra.
Nel XVIII secolo la bambola ha ormai acquisito identità e caratteristiche che ne fanno un oggetto del tutto autonomo.
Legata indissolubilmente alla moda, diviene manichino per provare le sontuose toilette, le acconciature e i gioielli in quelle corti ove i dettagli dell’abbigliamento devono essere ben studiati e dosati.
Angelo de Courten – Creatrice di bambole
Bambina dell'epoca vittoriana con bambola
Ma è l’Ottocento il secolo d’oro di queste creature tanto affascinanti.
Passata la Rivoluzione Francese e tramontato l’Ancien Régime, la produzione delle bambole subisce il processo di industrializzazione in perfetta sintonia con le esigenze dei “tempi moderni”.
Bambola in bisquit – 1880
E così vengono impiegati nuovi materiali, quali il biscuit e la porcellana lucida, soprattutto per la realizzazione della testa.
Grazie alla lavorabilità della porcellana, infatti, è possibile raggiungere effetti di grande raffinatezza soprattutto nei particolari della decorazione del volto.
Charles Haigh-Wood
La finitura con uno strato di vernice lucida steso prima della cottura, infatti, dà ai loro visi quella lucentezza che le caratterizza ancora oggi e che, unitamente al gusto del dettaglio nella scelta di accessori raffinati come gioielli, guanti e cappelli, le rende veri e propri oggetti da collezionare: esse portano con sé tutto il fascino e l’atmosfera magica di un nostalgico passato che sono, in fondo, l’essenza stessa della bambola.

Bambole tipo Lenci
Ma veniamo al '900 ed alle bambole tipo Lenci.
Questo genere di bambole prende il nome da una famosa ditta Torinese… ma si diffuse in tutto il mondo.
Essendo costituite soprattutto da stoffe avevano come principale caratteristica il poterle lavare.
CURIOSITA' SULLE BAMBOLE
Contese a suon di milioni nelle numerose aste internazionali tra i collezionisti sparsi in tutto il mondo, le bambole, specialmente quelle antiche prodotte tra l’inizio del XIX secolo e i primi anni del XX, sono oggetti misteriosi il cui fascino è tuttora fonte di interminabili e dotte disquisizioni.
Infine è da ricordare che in una stradina della vecchia Napoli esiste un vero e proprio Ospedale per bambole rotte…
LA BAMBOLA OGGI


CIAO DA TONY KOSPAN
FONTI: VARI SITI WEB – RICERCHE COORDIN. LIBERO ADATTAM. E IMPAGIN. ORSO TONY
IN CASO DI COPIA RIFERIRE ALMENO IN MODO CHIARO DA DOVE IL POST E' STATO COPIATO!!!!
..
Grazie, la storia della bambola è molto interessante! buona giornata Tony!
"Mi piace""Mi piace"
Mi fa piacere Anna…
"Mi piace""Mi piace"
Saggio molto interessante e significativo come aspetto sulla psicologia… Grazie, Tony…
"Mi piace""Mi piace"
La bambola di Crepereia Tryphaena
La bambola fa parte del corredo funerario della giovane romana Crepereia Tryphaen, il cui sarcofago fu ritrovato nel 1889 durante gli scavi per la costruzione del Palazzo di Giustizia sul Lungotevere.
Questa ragazza vissuta nel II secolo dopo Cristo, morì intorno ai vent’anni, forse di parto, dopo un breve matrimonio. Quando novella sposa si trasferì nella sua nuova casa, recò con se un giocattolo al quale -evidentemente- era molto legata: una “pupa”, una bambola d’avorio con il suo corredo. La bambola è alta circa 20 centimetri ed ha le articolazioni snodate alla spalla, all’anca e persino al gomito ed al ginocchio, snodi che nemmeno oggi possiede la più famosa delle bambole. Le mani hanno le unghie, i piedi sono perfettamente delineati ed il volto, decisamente bello, è sovrastato da capelli disposti in un’acconciatura di sei trecce raccolte sul capo a corona, la pettinatura tradizionale delle spose romane. Nella vetrina sono esposti la scatola che doveva contenere gli abiti della bambola ed un piccolo pettine. Vi sono inoltre anelli ed altri gioielli di Crepereia, non particolarmente preziosi, ma di discreta fattura.
E’ commovente osservare quest’oggetto così raffinato che è giunto sino a noi dopo quasi duemila anni, una testimonianza dell’amore di chi lo donò e dell’attaccamento di una fanciulla ad un giocattolo a lei talmente caro da chiedere di portarlo nell’ultimo viaggio ed averlo con se per sempre. (web)
"Mi piace""Mi piace"