Davvero bello, pur nella sua genuina semplicità,
questo raccontino-riflessione
NOI SIAMO… FUOCHERELLI
Eduardo Galeano
A un uomo del villaggio di Negua, sulla costa della Colombia, fu concesso di salire alto nel cielo.
Al ritorno disse che aveva contemplato dall’alto la vita degli uomini.
E disse che siamo un mare di fuocherelli.
Il mondo è questo – rivelò -.

C’è un mucchio di gente e un mare di fuocherelli.
Ogni persona brilla di luce propria fra tutte le altre.
Non ci sono due fuochi uguali.
Ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi d’ogni colore.
C’è gente dal fuoco sereno che non si lascia scompigliare dal vento, e gente dal fuoco pazzo, che riempie l’aria di faville.
Alcuni fuochi sono fuochi sciocchi, che non illuminano nè bruciano però ce ne sono altri che ardono tutta la vita con tanta voglia che non li si puo’ guardare senza restare abbagliati.
E chi si avvicina, prende fuoco.
Eduardo Galeano, El libro de los abrazos (Il libro degli abbracci)
Proviamo a guardar le persone attorno a noi… secondo le immagini di questa storiella ed immaginare quale tipo di fuocherello esse possono essere.
Potremmo divertirci.
Ma… ma poi… noi… sì proprio noi… dove ci collochiamo e soprattutto dove e come ci collocano gli altri?
Siamo fuochi grandi o piccoli? Sciocchi… o saggi…? O…?
Ciao da Orso Tony



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Renato Carosone ha illuminato
con le sue caratteristiche canzoni ed interpretazioni
la scena musicale del secondo '900
(Napoli, 3 gennaio 1920 – Roma, 20 maggio 2001)
E' stato infatti un cantautore, pianista e compositore
di grande successo a partire dagli anni 50…
Si ritirò poi misteriosamente nel ' 60
quando era al culmine della sua notorietà…
Ci furono però brevi ritorni sulla scena…
molti anni dopo…
e sempre coronati da grande successo…
Il suo genere musicale era soprattutto…
leggero originale e divertente…
Ecco un elenco di sue canzoni
e molte di esse sono, ancor oggi,
conosciutissime e “cantatissime”
con piacere…
ECCO LE PRINCIPALI
'Na Canzuncella Doce Doce
'O Sarracino
Caravan Petrol
Chella Llà testo
Maruzzella
Mo Vene Natale
Nenè E Pepè
Nera Nera
Pasqualino Maraja
Pigliate 'Na Pastiglia
Torero testo
Tre Numeri A Lotto
Tu Vuò Fa L'Americano
Un Caffè
Ricordiamolo ora con uno dei suoi famosi successi…
TU VUO' FA' L'AMERICANO
in un video dell'epoca…
Chi invece volesse conoscere la storia,
il vero significato del titolo
di quest'altra sua mitica canzone,
nonché riascoltarla… può clikkare qui giù…
CIAO DA TONY KOSPAN

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Dal Tesoro di Boscoreale
Il fascino discreto, ma elegante,
delle argenterie d’età romana
Dal Tesoro di Boscoreale
GLI ARGENTI DI POMPEI
E… DINTORNI
Non c’è luogo al mondo più adatto di Pompei e dell’area vesuviana per poter illustrare questa classe di preziosi:
si può contare che circa la metà del vasellame in argento di età romana scoperto negli ultimi secoli proviene da qui, conservato in ottimo stato grazie alla lava del Vesuvio che nel 79 d.C. ha sepolto Pompei ed Ercolano.

I tesori di argenterie vesuviani sono conservati in vari musei di tutto il mondo ma in particolare nel Museo Archeologico di Napoli ed al Louvre e ci consentono di immaginare una ricostruzione del servizio tipico del banchetto in età romana.
Tesoro di Boscoreale (ritratto di Cleopatra Selene) I secolo d.C.
Essi sono stati raccolti grazie a numerosi ed eccezionali ritrovamenti avvenuti a partire dai primi anni dell’800 che si sono susseguiti nel corso degli ultimi duecento anni.
L’ultimo, in ordine di tempo, mai esposto fino ad ora, costituito da 20 pezzi, è emerso nel 2000 da una gerla in vimini ritrovata tra i reperti recuperati nel complesso dei triclini di Moregine (Pompei) nel corso del lavori per la III corsia autostradale della Napoli-Salerno.
Esso si aggiunge agli altri grandi “tesori” già noti, tra cui, quello più ricco quanto a numero di pezzi (ben 118) è stato rinvenuto nel 1930 in una cassa di legno della casa del Menandro di Pompei.
Dal Tesoro di Boscoreale
Conosciuto invece in precedenza solo da fonti di archivio e per lungo tempo dimenticato, tanto da non essere mai stato ricostruito ed esposto nella sua totalità, è il “tesoro” della casa di Inaco ed Io di Pompei, scoperto nel 1836 e costituito da 65 pezzi, articolati in set omogenei.
Dal Tesoro di Boscoreale
Ben più note sono invece le argenterie del “Tesoro di Boscoreale“, rinvenuto nel 1895 nella cisterna per il vino della grande villa rustica detta “della Pisanella”;
composto da 109 pezzi di oro e di argento, esso fu portato clandestinamente in Francia subito dopo la scoperta ed ora è conservato al Museo del Louvre.
Dal Tesoro di Boscoreale
Quello che è stupefacente, fatemelo dire, è la loro modernità così come la capacità degli artigiani d’allora di creare della argenteria di tanta bellezza ed eleganza.
CIAO DA TONY KOSPAN
(Orso… pompeiano)
Testo da vari siti Web – Coordinam. e impaginaz. T.K.
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