Archivio per 29 Maggio 2013

Felice notte in minipoesia con “Sono aria” di G. A. Becquer…   4 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SONO ARIA
Gustavo Adolfo Bècquer
 
 
Sono aria i sospiri
e vanno via nell'aria.
Sono acqua le lacrime
e se ne vanno al mare.

Ma, ragazza, l'amore
sai dirmi dove va
quando ce ne scordiamo?
 
 
 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 
 
 

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L’amicizia – Breve ma bella riflessione di Susanna Tamaro e… Forum   5 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’AMICIZIA
~ Susanna Tamaro ~
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere
perchè dà ricchezza, emozioni, complicità
e perchè è assolutamente gratuita.
 
 
Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie,
si costruisce una sorta di intimità;
 si può camminare accanto e crescere insieme
pur percorrendo strade differenti,
pur essendo distanti, come noi due,
centinaia di migliaia di chilometri.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
PENSO CHE ANCHE NOI,
 CHE VIVIAMO QUI
L'AMICIZIA IN MODO VIRTUALE…,
NON POSSIAMO NON ESSER D’ACCORDO…
 
 
MA VOI… COSA NE PENSATE?
 
 
 
 
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Ricevetti dei fiori oggi – Brano amaro ma molto bello ed originale contro la violenza sulle donne   3 comments

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Questo brano davvero bello… ma  direi anche geniale,
pur se amaro, amarissimo, ci ricorda, facendocela quasi vivere,
una incontestabile dura realtà e ci fa comprendere
quanto questo problema sia grave e difficile da superare.







– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –
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E' incredibile, siamo nel 3° millennio ma nel chiuso delle nostre case o altrove,
ed in molte parti del mondo addirittura col consenso della legge,
le donne vengono maltrattate, violentate ed uccise in ogni modo.

Questo testo, davvero forte, di cui ignoro l'autore… o autrice
merita certamente d'esser letto
in quanto emblematico di questa situazione
e, più e meglio di tante parole, ci disvela questa drammatica realtà.




Migliaia anche quest'anno le denunce e già molte le donne uccise
nel nostro “civile” paese…

Pertanto ritengo doveroso far sì che non abbassi ma la guardia
davanti a fenomeni così esecrabili



 





– RICEVETTI DEI FIORI OGGI –


Non è il mio compleanno o nessun altro giorno speciale;
ieri sera abbiamo avuto il nostro primo litigio,
e mi disse molte cose crudeli che in realtà mi offesero.
Ma Lui ha detto che è pentito e non lo ha dette sul serio,
perché oggi mi mandò dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


Non è il nostro anniversario o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi spinse contro la parete e cominciò a picchiarmi.
Sembrava un incubo, ma dagli incubi ti svegli e sai che non è reale;
questa mattina mi alzai addolorata e con lividi da tutte le parti,
ma io so che è pentito; perciò mi mandò oggi dei fiori.








Ricevetti dei fiori oggi!


E non è il giorno di San Valentino o nessun altro giorno speciale;
ieri sera mi picchiò e minacciò di ammazzarmi;
né il trucco o le maniche lunghe potevano nascondere
i tagli e colpi che mi causò questa volta.
Non potei andare oggi al lavoro, perché non volevo che mi vedessero così.
Ma io so che è pentito; perché lui mi mandò oggi dei fiori.


Ricevetti dei fiori oggi!


E non era giorno delle mamma
o nessun altro giorno speciale ieri sera ritornò a colpirmi,
ma questa volta molto peggio.
Se riesco a lasciarlo, che cosa faccio?
Come farei io da sola a tirare avanti con i bambini?
Che cosa succederà se ci manca il denaro?.
Ho tanta paura, ma dipendo tanto da lui che temo a lasciarlo.
Ma io so che è pentito perché quello mi mandò oggi dei fiori.






Ricevetti dei fiori oggi!


Oggi è un giorno molto speciale: è il giorno della mia funzione funebre.

Ieri sera finalmente riuscì ad ammazzarmi.

Mi picchiò fino alla morte.

Se per lo meno avessi avuto il coraggio e la forza di lasciarlo;

se avessi accettato l'aiuto di professionisti.

Oggi non avrei ricevuto fiori!

Alla fine, l'amore che ricevi è l'amore che dai!






BASTA VIOLENZA SULLE DONNE


FINE



PER UNA VITA SENZA VIOLENZE!!!







Tony Kospan




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Aretha Franklin è la più grande cantante di sempre per la rivista Rolling Stones   4 comments

 

 

Per la rivista Rolling Stones

 

 

 

 

Aretha Franklin

 

è la più grande cantante di tutti i tempi…

 
 
 
La rivista Rolling Stones
è da sempre tra le più attive
nello stilare classifiche tematiche.
 
 
L’ultima apparsa nell’edizione americana
riguarda i 100 più grandi cantanti
di tutti i tempi.
 
 
 
 
 
 
 
 
Al primo posto s’è piazzata la regina del soul
Aretha Franklin.
 
 
 
 
Questa la top-ten decretata:

 

1 Aretha Franklin

2 Ray Charles

3 Elvis Presley

4 Sam Cooke

5 John Lennon

6 Marvin Gaye

7 Bob Dylan

8 Otis Redding

9 Stevie Wonder

10 James Brown

 
 
 
 

 
 
 
 
E' ovviamente inevitabilmente soggettiva,
come tutti questi tipi di classifiche…
 
 

Per ognuno dei top 100
c’è una scheda scritta da un prestigioso “collega”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 Trovate tutte le schede e la classifica completa
sul sito sul sito americano di ROLLING STONES
ma c'è anche una versione italiana…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Bene… qualunque sia il vostro parere…
 Aretha è comunque di una… grandezza… assoluta…
 
 
Dunque rendiamole il giusto omaggio…
ascoltandola in questa canzone…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 

LA PAGINA DI SOGNO DI FB? 
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Puccini… vita… opere e musiche… del grandissimo musicista – I parte   Leave a comment

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GIACOMO PUCCINI  
 
UNO DEI MASSIMI COMPOSITORI MUSICALI
DI SEMPRE
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Lucca 22.12.1858 – Bruxelles 29.11.1924
 
 

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I PARTE

 
 
   
 
 
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LA SUA VITA –  LA SUA MUSICA – IL SUO MONDO
 
 
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 Omaggio filatelico…
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Intanto iniziamo con un “assaggio” della sua arte musicale….
con uno dei brani che l’hanno reso famoso nel mondo…
tratto… dalla  “Madame Butterfly” cantato dalla Callas
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Ho scelto, tra le tante, questa biografia trovata nel web… perché, a mio parere, è la più completa in quanto tratteggia del nostro non solo i momenti della sua vita… da un punto di vista cronologico… ma anche e soprattuttto dal punto di vista umano ed in tal modo ci consente quasi di vederlo… di essere accanto a lui…
 
Mi complimento pertanto con l’autrice… appassionata ammiratrice e studiosa di Puccini… Daniela Di Raimondo. (Tony Kospan)
 
 
 
 
 
 
 
 
PUCCINI – LA BIOGRAFIA
Daniela Di Raimondo
 
 
 
 
 
 
 

“Ho sempre portato con me un gran sacco di malinconia,
non ne ho ragione, ma così son fatto”
Puccini

 
 
 
Questo pensiero così profondo ed intenso giunge dall’anima del più grande compositore d’opera del ventesimo secolo, Giacomo Puccini.
Un simile stato d’animo probabilmente lo ha accompagnato nei momenti più significativi della sua vita, come la creazione dei suoi personaggi femminili più acclamati al mondo: la dolce Mimì, la passionale Tosca e la fragile Butterfly, in un costante stato di angoscia, sofferenza e mestizia, Puccini ha composto delle opere indimenticabili che racchiudono tutto il dolore e la passione che ognuno di noi porta con sé nell’arco della sua esistenza.
Giacomo Puccini nacque il 22 dicembre 1858 a Lucca. Il padre, Michele, era un musicista, organista. La famiglia Puccini contava già altri compositori, a cominciare da Jacopo, il primo genio della famiglia, nato nel 1712. 
Il padre indirizzò  Giacomo allo studio della musica quando aveva solo cinque anni, cercando di fargli toccare i tasti dell’organo in modo alquanto curioso (appoggiava sui tasti delle monetine di rame e il piccolo Giacomo correva subito a raccoglierle).
Ma il papà morì troppo giovane, a soli 52 anni, e non poté proseguire i suoi insegnamenti al caro figlioletto, così lo zio Fortunato Magi si incaricò di ciò. 
Puccini cominciò poi a frequentare l’Istituto musicale di Lucca nel 1864 sotto la guida di Carlo Angeloni. 
La decisione di dedicarsi all’opera arrivò nel 1876, quando Puccini assistette al teatro di Pisa a uno spettacolo di Aida: fu un vero colpo di fulmine per lui. 
Purtroppo gli studi operistici potevano  essere approfonditi solo a Milano, presso il Conservatorio; poiché la famiglia Puccini, dopo la morte del padre, si ritrovava con gravi problemi economici,  la mamma di Giacomo, Albina Magi, donna forte e volitiva, decise di chiedere un sussidio alla regina Margherita, per permettere al figlio di proseguire gli studi.  
La regina fece così ottenere a Giacomo una borsa di studio di cento lire mensili, fiduciosa che il suo talento si sarebbe affermato molto presto.

 
 
 
 
Puccini Giovane

 
 
 
 
Puccini poté così diplomarsi in composizione al Conservatorio nel 1883.
Partecipò poi ad un concorso indetto da Sonzogno, presentando il suo Capriccio Sinfonico come saggio finale, ma non lo vinse. 
Nel maggio del 1884 andò in scena al teatro Dal Verme di Milano la sua prima opera Le Villi: fu un grande successo, di pubblico e di critica. 
La seconda opera però non ebbe altrettanto successo; infatti l’Edgar, rappresentato nell’aprile del 1889 alla Scala di Milano, fu accolto tiepidamente. 
Non piacque tanto quanto l’opera  precedente e questo ovviamente avvilì notevolmente Puccini e ancor di più il suo fedele amico e protettore, l’editore Giulio Ricordi, che credeva ciecamente nel suo immenso talento e che volle dargli un’altra occasione per potersi affermare nel mondo. “Puccini è il successore di Verdi”  soleva ripetere il caro Ricordi.

 
 
 
 
 
 
 
 
Infatti il suo fiuto infallibile ebbe poi conferma nell’opera Manon Lescaut, rappresentata al teatro Regio di Torino il primo febbraio del 1893; da allora Puccini riuscì a conquistare la gloria in tutto il mondo, le sue opere furono acclamate nei teatri più prestigiosi d’Europa e  d’oltreoceano, un crescendo che decretò Giacomo Puccini il più grande compositore del Novecento.
Così vediamo nascere nel 1896 la Bohème rappresentata sempre al Regio di Torino e la Tosca nel 1900 al Costanzi di Roma, la Madama Butterfly nel 1904 alla Scala di Milano(qui l’opera fu fischiata e derisa, forse per una congiura ai danni del Maestro, ormai affermato, ricco, e invidiato ovunque per il suo genio, ma anche per il fascino e l’ eleganza, elementi inconsueti per un compositore di quei tempi…..)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
A differenza di altri compositori un po’ trasandati, spettinati, poco curati nel vestire e nei modi, Giacomo Puccini appariva come un uomo estremamente intrigante, raffinato, elegante; amava vestire come un Lord inglese,  soprattutto dopo aver ottenuto successi e ammirazione internazionale…. 
Le donne erano catturate dalla sua musica, inebriate dal suo sguardo così magnetico e sensuale, travolte dai suoi lineamenti così forti, da  vero maschio latino; voluttuoso ed invitante, ecco come risultava Puccini agli sguardi del gentil sesso.
Puccini amava le donne, ne era incantato, ammaliato, “innamorato perdutamente dell’amore”, ecco come amava descriversi. 
Era anche un uomo schivo, evitava di partecipare a banchetti organizzati appositamente per lui; non amava la folla e il dover parlare davanti a tanta gente gli incuteva ansia ed imbarazzo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fondamentalmente timido, dolce, affettuoso, anche un po’ scontroso, era comunque se stesso solo insieme agli  amici più cari, gente modesta e semplice come piaceva tanto a lui, gente di campagna, buona, leale, schietta ed onesta. Non amava vantarsi o atteggiarsi a genio;
 
Giacomo preferiva l’amicizia vera, le risate, le sane bevute  insieme ai suoi amici di Torre del Lago, ( piccolo paesino sul lago di Massaciuccoli vicino Lucca, divenuta poi residenza del Maestro). 

Lì riusciva a comporre, ad estraniarsi da tutto e da tutti, a sognare, meditare e godere di quei lussuriosi tramonti sul lago: lì nascevano tutte le opere più commoventi del Maestro perché lì c’era la sua anima, il suo spirito, il suo vero Io.  (CONTINUA)
 
 

Ascoltiamo ora, se vogliamo,
questo famoso brano da “Manon Lescaut”

 
 
 
 

 
 
 
 
 
C O N T I N U A…
CON LE STORIE DEI SUOI TANTI AMORI…
 

 
 
TESTO DAL WEB – IMPAGIN. E COORDIN.  T.K.

 
 
    






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Felice mercoledì in poesia (con Tagore… Voglio te) arte aforisma musica e…   5 comments

 

 

 

 

Wladyslaw Czachorski

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Le uniche cose che ti appartengono davvero

sono i tuoi sogni

e la libera volontà di vivere la vita

nel modo in cui desideri farlo.
Tutto il resto

lo prendiamo soltanto in prestito.
Sergio Bambaren

 

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Nota 

Wladyslaw Czachorski

 

 

 

 

VOGLIO TE

 

Tagore

 


Voglio te, solo te!
Lascia che il mio cuore
lo ripeta senza fine.

Tutti i desideri che mi distraggono
di giorno e di notte
in sostanza sono fasulli e vani.

 

 

Come la notte tiene nascosta nel buio
l’ansia di luce
così nel profondo del mio cuore
senza ch’io me ne renda conto
un grido risuona:

Voglio te, solo te!

 

 

Come la tempesta cerca la quiete
mentre ancora lotta contro la quiete
con tutte le sue forze
così io mi ribello e lotto
contro il tuo amore
ma grido che voglio te, solo te.

  

 

 

 

Wladyslaw Czachorski

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

by Tony Kospan

 

 

 

 

  

 

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Nessuno potrà – K. N. Hitomaro – Felice notte in minipoesia   Leave a comment

 

 

 

 

 

 

NESSUNO POTRA’

Kakinomoto No Hitomaro

 

 

Nessuno potrà vedermi

né chiedermi qualcosa.

 

In sogno verrò da te stanotte;

non chiudere la porta al sogno.

 

 

 

 

 

 

 

Photobucket

 

 

 

 

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I N S I E M E

 

 

Pubblicato 29 Maggio 2013 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

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