Archivio per 12 Maggio 2013

YIANNIS RITSOS – MIO BLU – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
MIO BLU
Yiannis Ritsos *
 
 
“Mio blu” dicevi
“mio blu”.

Lo sono.

E anche più del cielo.
Ovunque tu sia
io ti circondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
 
*Yiannis Ritsos – Poeta greco tra i più grandi del 20° secolo
 
 
 
 

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IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L'ARTE… INSIEME

Ripped Note

 
 
 
 

MIA MARTINI – BREVE RICORDO DI UNA GRANDE CANTANTE   Leave a comment

 
 
 
Mia Martini cantante dalla forte personalità e grande sincerità…
ad un certo punto della sua bellissima carriera
subì una lunga assurda vergognosa (e invidiosa) campagna di calunnie
nell'ambito del mondo musicale…
 
 
 
 
 
Mia Martini – Bagnara Calabra 20 9 1947 – Cardano al Campo 12 5 1995
 
 
 
 
A seguito di ciò,
quella che viene considerata uno dei geni della musica italiana,
restò del tutto isolata e dimenticata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La cosa le causò enormi indicibili sofferenze
che la portarono ad una prematura fine
 
 
Oggi nell'anniversario della sua morte
mi fa piacere ricordarla
con questo suo grande successo…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA NEVICATA DEL 56
– CANZONE-POESIA… E NON SOLO… –
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
Stavolta è il turno…
tra le canzoni dal poetico testo… di… questa
Nevicata del 56
che ebbe gran successo con 
Mia Martini…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ma il cui testo è invece di Franco Califano…
 
 
La canzone, per la bellezza del testo e penso
per l’aria dolce e rarefatta che ci fa respirare,
 vinse il Premio della Critica
al Festival di Sanremo del 1990.
 
 
 
 
 
 
 
 
  
Essa è dedicata ai dolci ricordi di momenti e di un amore…
vissuti nell’atmosfera… di un tempo
in cui la vita aveva uno svolgimento semplice… e tranquillo…
interrotto però da una… nevicata… memorabile…
per la durata e l’intensità del fenomeno metereologico
nel centro-sud dell’Italia.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA NEVICATA DEL 56
Mia Martini
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ti ricordi una volta
Si sentiva soltanto il rumore del fiume la sera
Ti ricordi lo spazio
I chilometri interi
Automobili poche allora
Le canzoni alla radio
Le partite allo stadio
Sulle spalle di mio padre
La fontana cantava
E quell’aria era chiara
Dimmi che era così
C’era pure la giostra
Sotto casa nostra e la musica che suonava
Io bambina sognavo
Un vestito da sera con tremila sottane
Tu la donna che già lo portava
C’era sempre un gran sole
E la notte era bella com’eri tu
E c’era pure la luna molto meglio di adesso
Molto più di così
Com’è com’è com’è
Che c’era posto pure per le favole
E un vetro che riluccica
Sembrava l’America
E chi l’ha vista mai
E zitta e zitta poi
La nevicata del ’56
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli
Roma era tutta candida
Tutta pulita e lucida
Tu mi dici di sì l’hai più vista così
Che tempi quelli.”
 
 
 
 
 

 

 

Eccola dunque in un video con immagini del 56…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Orso Tony

 

 

 


PSICHE E SOGNO
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ONLY YOU… CON SIMPATICISSIME IMMAGINI DI ANIMALI   2 comments

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Ci sono modi diversi e simpaticissimi
anche per ascoltare… mitiche canzoni…
come questa…
 
Eh sì… infatti… chi l'ha detto che ce n'è uno solo,
quello classico, per ascoltar le grandi canzoni?

 
 
 
 
 
 
 
 
ONLY YOU DEI PLATTERS
COME NON L'AVETE MAI SENTITA
 
 
 
La famosissima e classicissima canzone dei Platters
 in questo video davvero molto originale…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il video musicale, tutto da godere,

è associato a simpaticissime immagini 

di animali…innamorati!!!  

 




 
 
Non ci credete? Allora clikkate qui giù…
 
 
 
 
 
    
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 

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COME NACQUE L’ARCOBALENO… – LEGGENDA DEGLI INDIANI D’AMERICA   1 comment

 
 
 
Una bella leggenda degli Indiani d'America
 
 
 
 
 

  

 

 

COME NACQUE L’ARCOBALENO…
LEGGENDA PELLEROSSA
 
 
 

Un giorno, madre Terra e padre Sole vennero a fare visita a un ragazzo solitario che si chiamava Atsosi Bagani. “Devi prendere moglie” disse la Terra. “Andrai a cercare moglie per un cammino ignoto agli uomini” aggiunse il Sole “Sposerai la maggiore delle sorelle Dobedeklad, Quelle-che-il-sole-non-illumina. Abitano in un pueblo. Gli uccelli le hanno imprigionate nelle tenebre, invidiosi della loro bellezza; tu solo puoi liberarle.

 
 

 

 

Per aiutarti, costruirò un passaggio tra la tua capanna e il pueblo e trasformerò le ragazze e te, affinché gli uccelli non vi riconoscano e vi uccidano a beccate. Così, emerse dalla terra un arco gigantesco formato da strisce di colori brillanti; saliva molto in alto nel cielo e scendeva in lontananza sulla terra. Quando Atsosi Bagani si incamminò su questo ponte, fu trasformato in una farfalla, i cui colori si conf ondevano con quelli dell’arcobaleno. Gli uccelli non lo notarono e l’uomo farfalla arrivò sul tetto di una grande casa e scese attraverso un’apertura scura; nella penombra, vide le due sorelle occupate a tessere un magnifico tappeto dai colori dell’arcobaleno, i cui motivi ricordavano i fiumi e le montagne. “Guarda, sorellina – disse la maggiore – una farfalla si è posata in cima alla scala”. La sorella minore, molto eccitata, si precipitò verso la scala e un raggio di sole la sfiorò; la maggiore cercò di trattenerla ma entrambe furono attratte dal potere magico dei raggi solari. Sul tetto, la farfalla si trasformò nel giovane uomo. “Il Sole mi ha mandato a cercarvi, sarete mia moglie e mia sorella”. 

 

Gli uccelli li videro e si precipitarono su di loro con gridi stridenti; ma il Sole vegliava e trasformava i giovani in delicate farfalle, gli uccelli non riuscirono a trovare i fuggitivi. Atsosi Bagani ritornò alla sua capanna e il Sole e la Terra assistettero al matrimonio. Il giovane continuò a cacciare, mentre le due sorelle tessevano meravigliosi tappeti. Nella piccola capanna illuminata dal sole, però, le due ragazze avevano nostalgia della loro vecchia casa buia. Vedendole tristi, il Sole disse loro: “Se lo desiderate tanto, potrete rivedere la vostra cupa dimora; ma adesso gli uccelli sono diventati diffidenti e dovete difendervi”. Così prima di trasformarle in farfalle, diede a ciascuna due grossi chicchi di grandine.     
 
 
 
 

 

 

 

Quando gli uccelli le attaccarono, la sorella maggiore scagliò contro di loro il primo chicco, che si tramutò in una grossa nube nera che avvolse gli uccelli. Le ragazze-farfalle proseguirono il volo, ma presto gli uccelli le raggiunsero; dovettero lanciare il secondo chicco di grandine, che si trasformò in una pioggia scrosciante, poi il terzo, che si ruppe in migliaia di piccoli chicchi. Ma la grandine finì e gli uccelli ripresero l’inseguimento; il pueblo era in vista, ma le farfalle non erano abbastanza veloci. Dovettero quindi lanciare l’ultimo chicco, che infiammò il cielo di lampi e tuoni.
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 
Gli uccelli scapparono spaventati e le ragazze furono salve.             

Le sorelle tornarono da Atsosi Bagani, ma ogni volta che sentivano nostalgia visitavano la loro vecchia casa.   

Così, dopo ogni temporale, si forma un arcobaleno tra il pueblo e la capanna del giovane, che riconcilia il mondo delle tenebre con il regno del Sole.

 

 

 

 

 

 

Ciao dall’Orso della tribù

degli Orsi… Sognanti…

 

 

 

 

 

 
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PERCHE’ E’ COSI’ CHE TI FREGA LA VITA – RIFLESSIONE DI A. BARICCO   Leave a comment

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UNA BELLA RIFLESSIONE DEL NOTO SCRITTORE
ALESSANDRO BARICCO



PERCHE’ E’ COSI’ CHE TI FREGA LA VITA






Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina dentro un’immagine o un odore, o un suono che poi non te li toglie più.
E quella lì era la felicità.
Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei per sempre un’esule: a migliaia di chilometri da quell’immagine, da quel suono, da quell’odore.
Alla deriva.
Così fa il destino: potrebbe filar via invisibile e invece brucia dietro di sé, qua e là, alcuni istanti, fra i mille di una vita.
Nella notte del ricordo, ardono quelli, disegnando la via di fuga della sorte.
Fuochi solitari, buoni per darsi una ragione, una qualsiasi.
Semplicemente, senza che un solo angolo del suo volto si muovesse, e assolutamente in silenzio, iniziò a piangere, in quel modo che è un modo bellissimo, un segreto di pochi, piangono solo gli occhi, come bicchieri fino all’orlo di tristezza, e impassibili mentre quella goccia di troppo alla fine li vince e scivola giù dai bordi, seguita poi da mille altre, e immobili se ne stanno lì mentre gli cola addosso la loro minuta disfatta.
Ma quando ti viene quella voglia di piangere pazzesca, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c’e’ verso di spiaccicare una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime.
Maledizione.
Con tutto quello che uno vorrebbe dire….
E invece niente, non esce fuori niente.
Si può essere fatti peggio di così?









Alessandro Baricco – da Castelli di Rabbia
web – impaginazione dell’Orso




CIAO DA TONY KOSPAN




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IN FACEBOOK
UNA PAGINA… CULTURALE…

DANTE GABRIEL ROSSETTI… BREVE BIO… E LA CORRENTE PRERAFFAELLITA   Leave a comment

 

 
 
 Nell'anniversario della nascita di
Dante Gabriel Rossetti
 principale esponente dei Preraffaelliti
(corrente artistica e non solo)
non posso non ricordare questo artista
che ebbe ed ha, oggi soprattutto,
 grandi stuoli di ammiratori
 
 
 

Dante Gabriel Rossetti
(Londra 12 5 1828 – Birchington 10 4 1882)

 
 
 

DANTE GABRIEL ROSSETTI ED I PRERAFFAELLITI
a cura di Tony Kospan
 

 
 
LA CORRENTE ARTISTICA
 
 

La Confraternita dei Preraffaelliti
è stata una corrente artistica inglese
nata nel settembre del 1848.
 
 
Suoi esponenti principali furono
Dante Gabriel Rossetti, William Hunt, Ford Madox Brown,
John Everett Millais, William Morris, Edward Burne-Jones
ed in seguito John William Waterhouse.
 
 
 
 
Proserpina – Rossetti – Jane Burden
 
 
 
 
Questa corrente nacque
in opposizione al dominante accademismo dell'epoca
e contro le rigidità del Vittorianesimo.
 
 
Il loro obiettivo era
il ritorno alla natura ed alla spontaneità
che individuavano
nell'arte italiana del '400
e cioè
prima di Raffaello.
 
Da ciò il nome.
 
 
 
 

Monna Rosa – Rossetti – Jane Burden

 
 
 
 
Erano artisti che amavano innanzitutto la bellezza,
l'armonia ed il sogno
ed avversavano l'avanzante industrializzazione capitalistica.
 
 
I loro temi erano soprattutto biblici,
shakespeariani danteschi e medievali.
 
 
 
 
Dante Gabriel Rossetti – Autoritratto
 
 
 
 

BREVE BIOGRAFIA DI ROSSETTI
 
 
 
Chi più di Dante Gabriel Rossetti
il cui nome già evidenzia l'origine italiana della famiglia,
(il padre era uno studioso emigrato in Inghilterra),
poteva sentire la vicinanza e l'importanza di queste tematiche?
 
 
 
 
Dante e Beatrice – Rossetti
 
 
 
Il suo stesso nome… Dante…
gli fu dato dal padre grande
ammiratore e studioso dell'Alighieri.
 
 
Ed anche lui fin da piccolo
aveva mostrato grande interesse ed amore
per la poesia e l'arte del Medioevo Italiano
ed i suoi primi dipinti ritraevano soprattutto
personaggi e storie dantesche.
 
Ma il suo amore per il mondo dantesco
non venne mai meno.
 
 
 
 
Dante e Beatrice – Rossetti
 
 
 
Rossetti è considerato uno dei massimi esponenti della corrente
ed ha oggi, anche grazie al web,  nutritissime schiere di ammiratori
entusiasti delle sue opere.
 
 

Nell'ottobre del 1857 l'incontro, ad una rappresentazione teatrale
con quella che divenne la sua modella preferita, Jane Burden.
 
 
 
 

Ancella – Rossetti – Jane Burden

 
 
 
 
Dante rimase rapito dalla particolare bellezza
di questa giovane di famiglia di umili origini.

 
 

Rossetti sposato (e non solo)
allora la convinse a posare per lui
e la dipinse nel ritratto di Ginevra…
 
 
 
 
 
 
 
 

Questo suo sottile fascino fu esaltato soprattutto da Rossetti
che la dipinse numerosissime volte.
 
 
Tuttavia, a parte un intenso scambio epistolare,
non traspare nulla che possa far immaginare
che ci fosse qualcosa di più di un'amicizia.
 
 
 
 

The Blue Silk Dress – Rossetti – Jane Burden
 
 
 
 
Le sue opere artistiche e poi anche letterarie non sempre
furono ben viste dal mondo britannico
del tutto chiuso in visioni vittoriane.
 
 
Per questo e per una serie di suoi errori, la sua vita,
piena anche di esperienze sentimentali non fortunate,
fu un continuo alternarsi di vicende non facili
e si concluse in povertà e solitudine… e tra droghe ed alcool.
 
 
 
 
The day dream – 1880 – Rossetti – Jane Burden
 
 
 
Eppure il suo genio artistico,
pur tra i meandri della sua vita travagliata,
non venne mai meno.
 
 
 

Tony Kospan
 
 
F I N E

 
 
 

 

 
 

– Fonti: vari siti web
– Rielaborazione ed impaginazione T.K. per il blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
– Copyright Tony Kospan
 
 
 
 

 
 
 
 
 
  
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