Questa è una delle prime canzoni della mia memoria…
Ero ancora bambino.. ma quel canto dolce e suggestivo…
mi incuriosiva… e mi costringeva a pensare… ad immaginare…
questa lunga ma stretta scalinata….
come sospesa nell’aria… nella fantasia…
Poi crescendo capii il resto della canzone…
e “l’innamoratella”…
SCALINATELLA (LONGA LONGA)
Bonagura – Cioffi
MUSICHE ED ATMOSFERE DI UN TEMPO
a cura di Tony Kospan
La canzone, il cui titolo è sì Scalinatella…
(ma è notissima con l’aggiunta di “Longa Longa”)
è del 1951…
e come di consueto prima di leggerne la storia
e di ascoltarla…
ecco alcune immagini che ci riportano
all’atmosfera di quell’anno…
L'ATMOSFERA DEL 1951
Totò e Aldo Fabrizi
Miss Italia
Capri 1951
2 PAROLE SUL PERCHE' DEL SUO SUCCESSO
A mio parere questa è una canzone più suggestiva e dolce
che poetica…
(ovviamente se la confrontiamo con le grandissime liriche della
CANZONE CLASSICA NAPOLETANA)
ma la semplicità e la suggestione della ripetuta rima in “ella”
insieme ad una musica dal ritmo morbidissimo…
crea un effetto che ti penetra nel profondo…
e da qui, penso, l'origine del suo successo…
LA SCALINATELLA SI TROVA A… ?
Secondo alcuni essa è a Capri perché l’autore, Bonagura,
in quei giorni era a Capri… e quindi…
Secondo altri…
che si basano sulla dichiarazione di Roberto Murolo…
è invece a Positano…
dove in effetti la spiaggia è raggiungibile a piedi
percorrendo la stradina principale ma lunghetta
oppure una “Scalinatella longa, longa, longa…”
così come citata nella celebre canzone,
che però conduce al mare in pochi minuti.
Conoscendo entrambe le località…
mi sembra più verosimile l’ipotesi Positano…
che è una cittadina letteralmente abbarbicata
al costone della Costiera Amalfitana…
Va sa da sé che sono tutte e due
delle località davvero… stupende e mitiche…
LA VERA STORIA NARRATA DALL'AUTORE
Ma ecco, per gli appassionati,
come nasce la canzone
con le parole dello stesso Bonagura:
“Andavo a casa di Cioffi una sera, a piedi, ero giovane e mi piaceva camminare.
Percorrevo via Toledo e tracciavo senza fermarmi delle parole sulla carta, che avevo già, così come mi venivano a mente, un certo suono e una certa cadenza che rendevano più veloce e più cadenzato il mio passo.
Giunto a casa dell’amico e sedutomi al suo fianco, ho a più riprese posto quel foglietto accanto al piatto dove egli mangiava.
Niente. Finse sempre di non percepire il mio invito a leggere.
Finito il pranzo, con calma egli si alzò, sedette al pianoforte e suonò Scalinatella con le stesse note che tutto il mondo oggi conosce.
Io non rifeci e non aggiunsi, non sostituii mai alcun verso”.
Roberto Murolo
LA CANZONE
Ascoltiamola dunque cantata da Murolo
potendo anche leggere
sia il testo originale che la traduzione in italiano…
Stavolta conosceremo l'astrologia dei Nativi Americani
che però ha un'impostazione del tutto diversa
rispetto a quella che conosciamo.
L'importante è, in ogni caso, prendere la cosa come un gioco…
anche se molti amici si sono riconosciuti nelle caratteristiche
dei segni dello zodiaco dei Nativi americani.
Ma vi pare che noi uomini bianchi… non si andava a curiosare
anche in questo campo?
Però bisogna dire che l'astrologia degli Indiani d'America
non guarda le stelle o per aria… ma la natura che ci circonda.
L’ASTROLOGIA
DEI NATIVI AMERICANI
L’astrologia degli Indiani d'America, come si accennava, a differenza di quella occidentale che trae spunto dal movimento dei pianeti, le stelle e il cielo, prende come punto di partenza e di osservazione la terra, gli animali e le stagioni.
Studia insomma l’ambiente (clima, piante, animali etc…) in quanto fonte di un continuo divenire e del susseguirsi dei cicli delle stagioni.
Ciò premesso
leggete ora, se vi va, il vostro segno
OCA POLARE 22 dicembre-19 gennaio
Chi è nato sotto il segno dell’Oca polare, pur essendo una persona abitudinaria e precisa, possiede una grande capacità di superare i confini e i limiti imposti, con grande abilità. Apparentemente sicura e portata per lavori importanti, sente nello stesso tempo forte il bisogno di dare senso e dimora fissa al suo bisogno di intimità e pace. Infatti è nella famiglia, in casa, che riesce brillantemente a miscelare razionalità e dolcezza. Ha un carattere deciso, determinato ed è capace di portare sempre a termine i suoi progetti. Ha una grande fiducia nelle sue qualità e capacità che spinge sempre al massimo per riuscire a realizzare anche l’impossibile. In amore l’Oca Polare è un personaggio romantico, ma di un romanticismo fatto di sfumature e sensazioni, ma anche assai suscettibile nei confronti del partner.
LONTRA 20 gennaio- 18 febbraio
I nati sotto il segno della Lontra sono molto comunicativi, estroversi, un pò impulsivi e sempre esagerati…persino nel loro essere sinceri. Dotati di buon carattere, sono quasi sempre ben disposti verso chi gli sta accanto. Sono persone gradevoli e vivaci . In amore dimostrano una certa incostanza dovuta al fatto che, sfoderando il proprio fascino, vogliono cogliere ogni occasione al volo. Solitamente i nati sotto questo segno, prediligono i rapporti sentimentali poco complicati, all’insegna di un eros anche divertente, sereno ed allegro.
PUMA 19 febbraio- 20 marzo
Indipendenti e versatili i nati sotto questo segno sono persone fantastiche che amano attirare l’attenzione degli altri. Amano ciò che è novità e hanno una intelligenza rapida nell’inquadrare le situazioni. Possiedono un temperamento concreto ma si devono scegliere un’attività che li entusasmi veramente onde potersi applicare con partecipazione ed interesse. In amore, il Puma è sostanzialmente fedele, ma non disdegna le avventure.
FALCO ROSSO 21 marzo- 19 aprile
Il Falco rosso è il simbolo delle grandi avventure e del coraggio. Il nato sotto questo segno non ama i compromessi e può apparire una persona scomoda. Questo non le impedisce di essere come è e di proseguire il suo “volo” verso le vette sempre più alte. I nati sotto questo segno, non sono assolutamente attratti dalle persone troppo sognatrici o eccessivamente romantiche. Puntano al sodo per cui il loro eros così pragmatico ha sollecitazioni positive unicamente con partners che poco concedono ai sentimentalismi.
CASTORO 20 aprile- 20 maggio
I nati sotto il segno del Castoro, sono persone sistematiche e pereseveranti, adatte a svolgere un lavoro un pò metodico. Apparentemente flemmatici e molto riservati, hanno un modo tutto loro, molto intelligente, di approcciarsi alle situazioni, senza lasciar trasparire i pensieri più intimi. La più alta qualità è la tenacia, che gli permette di prefissarsi una meta e poi raggiungerla, anche con cocciutaggine se occorre. In amore, risultano romantici e sensibili, in grado di soddisfare anche i partner più esigenti.
ORSO 23 agosto- 22 settembre
Simbolo dell’equilibrio e della serenità, è un segno dotato di grande senso pratico, che lo rende in grado di capire come è meglio muoversi. L’Orso è portato ai lavori che richiedono grande costanza e molto impegno, ha forti intuizioni anche verso le persone che incontra. Spesso riesce ad analizzarle, anche attraverso i loro gesti, e ad intuire il loro cammino di vita. In amore ama le situazioni semplici, senza eccessivi coinvolgimenti: evita quindi i rapporti eccessivamente conflittuali, le persone troppo problematiche o le situazioni “nebbiose” poco chiare.
CORVO 23 settembre- 23 ottobre
Segno dell’ottimismo e dell’ebbrezza all’interno del nato sotto questo segno, convive un dualismo creato da due temperamenti opposti: uno estremamente sensibile e delicato, l’altro molto esuberante che lo induce ad avere scambi continui con l’ambiente che lo circonda. Insomma a volte è aperto e spontaneo, a volte schivo ed ermetico. In amore, dopo una fase iniziale di slancio, entra in una seconda fase dove tutto viene ben pesato, le emozioni sono poste sotto controllo e vissute molto interiormente, con discrezione.
SERPENTE 24 ottobre- 21 novembre
Segno di forte sensibilità identifica una persona dotata di fervida immaginazione, perseveranza e in grado di puntare sulle proprie attitudini per realizzare progetti anche estremamente complessi. Nulla viene lasciato al caso, ogni mossa è sempre ben ragionata, per poter giungere all’obiettivo finale. In amore è sensuale, passionale, anche affettuoso… insomma affascinante ed irresistibile. Vive i suoi rapporti come una continua luna di miele.
CERVO 21 maggio- 20 giugno
Simbolo della curiosità e dell’intelligenza, il nato sotto il segno del Cervo è una persona molto dinamica, in perenne movimento, portato a vivere sempre nel presente in maniera attiva e con grande energia. Ama il contatto con gli altri e gli scambi con le persone. In amore, il Cervo è dotato di forte carica sessuale, pregio che unito all’esuberanza, fà del nato sotto questo segno, un partner molto attraente. Il suo eros vivace e, anche, impulsivo, regala brio e senso ai suoi rapporti.
PICCHIO 21 giugno- 22 luglio
E’ il simbolo del cuore e dello scorrere della vita. Il Picchio risulta essere un individuo estremamente sensibile ed emotivo, vulnerabile, contemplativo e amante del silenzio. Il suo essere così, lo porta ad apparire talvolta un pò discontinuo nei rapporti sentimentali. Alterna infatti momenti di indiferrenza e apatia a grandi slanci di partecipazione.
STORIONE 23 luglio- 22 agosto
Lo Storione, dominatore e re delle acque, incarna la forza delle emozioni. Apparentemente estroverso, ha bisogno di continue sollecitazioni e si mette in risalto per la sua fervida curiosità e per la puntuale presenza in primo piano. Adora le novità e… detesta tutto ciò che è routine. In amore, tuttavia, tende all’immobilismo, rischiando così di non conoscere le molteplici sfacettature insite in un rapporto. La donna Storione, generalmente, è dotata di grande bellezza, straordinario carisma e molto fascino.
ALCE 22 novembre- 21 dicembre
Chi è nato sotto il segno dell’Alce risulta una persona assai piacevole, dotata di grande coraggio, espansiva e molto dinamica. Il nativo dell’Alce ha uno spirito intraprendente: adora fare lunghi viaggi, anche in solitaria, visitare luoghi comunque poco frequentati dal turismo di massa. Ama, infatti, scoprire usi e costumi locali possibilmenti insoliti e stravaganti. In campo sentimentale vive storie d’amore molto intense, eccitanti e travolgenti anche se, spesso, purtroppo brevi.
Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.
Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto:
.
. Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 EURO.
Per aver ordinato la mia cameretta: 1,50 EURO.
Per essere andato a comprare il latte: 0,50 EURO.
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 EURO.
Per aver preso due volte “ottimo” a scuola: 2 EURO.
Per aver portato fuori l’ immondizia tutte le sere: 1 EURO.
Totale: 9 EURO
La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente.
La sua mente si affollò di ricordi.
Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:
Per averti portato in grembo per 9 mesi: 0 EURO. Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 EURO. Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 EURO. Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 EURO. Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno: 0 EURO. Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: 0 EURO. Per la vita che ti dò ogni giorno: 0 EURO.
Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio.
Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due LACRIMONI fecero capolino nei suoi occhi.
Girò il foglio e sul suo conto scrisse: “PAGATO”.
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.
Quando nei rapporti personali e familiari si cominciano a fare i conti, è tutto finito.
Nato a Napoli il 17 novembre del 1917 , Gino esordisce come cantante ed anche di discreto successo grazie alla sua voce.
Poi però viene attratto dal teatro e fa tanta gavetta tra avanspettacoli e sceneggiate recitando in varie compagnie teatrali italiane anche con attori famosi.
Eduardo lo volle con sé nella commedia in cui debuttava il figlio Luca, alla fine degli anni 60, IL FIGLIO DI PULCINELLA, e poi nella sua compagnia al Teatro San Ferdinando.
Dopo un anno di incomprensioni, per l’estrema cura dei particolari, da parte di Eduardo scoppiò tra loro una grande sintonia “nel complesso” di caratteri non facili.
Infatti recitò con lui in Uomo e Galantuomonel ruolo del commissario, Le voci di dentronel ruolo di Pasquale Cimmaruta, Il sindaco del rione Sanitànel ruolo di Vicienzo ‘o Cuozzo, Il contrattonel ruolo di Giacomino Trocina), De Pretore Vincenzo, Quei figuri di tanti anni fa.
Ma l’interpretazione che ce lo fa ricordare con simpatia e stima per la sua grande capacità d’attore è quella di Zio Pasqualino in Natale in casa Cupiello.
«Cara matre…». Tommasino Cupiell (Luca De Filippo) legge la lettera di Natale alla madre (Pupella Maggio)
e tra gli auspici di benessere e prosperità esclude zio Pasqualino (Gino Maringola). Che non ci sta:
«Mietteme dint ’a nota della salute perché sinò stanotte ce ntussecammo Natale…».
Nel 1981 si ritirò a vita privata nei Quartieri Spagnoli dove però non smise mai d’insegnare teatro ai giovani desiderosi d’intraprendere la carriera d’attore.
Ricordiamolo rivedendolo in quella famosissima scena.
Tony Kospan
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
PITTURA SCULTURA CINEMA E TEATRO
I N S I E M E
Napoli 17 novembre del 1917 – Napoli 26 maggio 2011
Questa scultura assolutamente sorprendente, si trova nel mitico quartiere parigino un tempo il più affascinante ed artistico della città diventato oggi, ahimè, solo una meta obbligata per turisti.
Quest'opera è quasi nascosta e non la si trova con facilità ma è molto bella così come la storia della sua creazione che ha a che fare con il suo nome…“Passe-muraille” (Passamura o attraversamura).
IL PASSAMURA DI MONTMARTRE
(per il blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE)
Tony Kospan
LA STORIA DELLA SCULTURA
L'origine infatti è… letteraria!
Infatti IL PASSAMURA è una novella dello scrittore Marcel Aymé (abitante a Montmartre) pubblicata nel 1943 che è, tra le sue opere, forse quella più amata e meglio rimasta impressa nella memoria dei lettori
al punto che gli vollero dedicare questa statua.
LA TRAMA.. IN BREVE.. DELLA NOVELLA
CHE E' ALL'ORIGINE DELLA SCULTURA
Il y avait à Montmartre, au troisième étage du 75bis de la rue d’Orchampt, un excellent homme nommé Dutilleul qui possédait le don singulier de passer à travers les murs sans en être incommodé.
Un giorno Monsieur Dutilleul, scopre di poter passare attraverso i muri, inizialmente la cosa lo infastidisce e consulta il medico.
Poi però comprende le tante potenzialità di questa sua facoltà ed allora prima si vendica del suo capoufficio antipatico
e si diverte a fargliene di tutti i colori, poi però pian piano inizia ad esagerare facendo furti che firma con lo pseudonimo di Garou-Garou e si prende gioco della Polizia.
Un giorno però rimase incastrato nel muro di Rue Norvins.
La causa? L'amore per una bella ragazza.
La scultura, che descrive proprio questo momento, è stata realizzata da Jean Marais nel 1989 ed è tra le più fotografate di Montmartre.
Anche la piazza antistante ha un riferimento
con la novella e con questa scultura…
infatti ora è chiamata “Marcel Aymé” col nome cioè dell’autore della novella
che meriterebbe d'esser letta tutta
mentre siamo seduti di fronte alla scultura.
(Per inciso la novella fu scritta sotto l'occupazione tedesca e vuol anche evidenziare, con uno sfogo criptico e simbolico, l'insofferenza dei cittadini per gli assurdi ordini e regolamenti nazisti che i parigini dovevano rispettare in continuazione)
Prima d'amarti, amore, nulla era mio: vacillai per le strade e per le cose; nulla contava nè aveva nome: il mondo era nell'aria che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni, gallerie abitate dalla luna, hangars crudeli che si accomiatavano, domande che insistevano sull'arena.
Tutto era vuoto, morto e muto, caduto, abbandonato e decaduto, tutto era inalienabilmente estraneo, tutto era degli altri e di nessuno, finchè la tua bellezza e povertà empirono l'autunno di regali.