Archivio per 11 Maggio 2011

LA SCELTA DIFFICILE – FAVOLA MEDIEVALE CON QUESITO E SOLUZIONE   1 comment

 

 
 
LA SCELTA DIFFICILE – FAVOLA MEDIEVALE –
(con quesito e… soluzione)
 
 
 
 
“Vari canti d’amor”musica medievale
 

 

 

Un giorno, il giovane re Artù fu catturato ed imprigionato dal sovrano di un regno vicino.
Mosso a compassione dalla gioia di vivere del giovane, piuttosto che ucciderlo, il sovrano gli offrì la liberta, a patto che rispondesse ad un quesito molto difficile:
“Cosa vogliono veramente le donne?”.
Artù avrebbe avuto a disposizione un anno, trascorso il quale, nel caso in cui non avesse trovato una risposta, sarebbe stato ucciso.
Un quesito simile avrebbe sicuramente lasciato perplesso anche il piu saggio fra gli uomini e sembrò al giovane Artù una sfida impossibile, tuttavia, avendo come unica alternativa la morte, Artù accettò la proposta, e fece ritorno al suo regno.
Ivi giunto, iniziò a interrogare chiunque: la principessa, le prostitute, i sacerdoti, i saggi, le damigelle di corte e via dicendo, ma nessuno seppe dargli una risposta soddisfacente.
Ciò che la maggior parte della gente gli suggeriva era di consultare una vecchia strega, poiché solo lei avrebbe potuto fornire la risposta, ma a caro prezzo, dato che la strega era famosa in tutto il regno per gli esorbitanti compensi che chiedeva per i suoi consulti.
Il tempo passò… e giunse l’ultimo giorno dell’anno prestabilito, così che Artù non ebbe altra scelta che andare a parlare con la vecchia strega, che accettò di rispondere alla domanda, solo a patto di ottenere la mano di Gawain, il piu nobile dei Cavalieri della Tavola Rotonda, nonché migliore amico di Artù!
 
 
 
 
 
 
 
 


Il giovane Artù provò orrore a quella prospettiva… la strega aveva una gobba ad uncino, era orrenda, aveva un solo dente, puzzava di acqua di fogna e spesso faceva anche dei rumori osceni!
Non aveva mai incontrato una creatura tanto ripugnante. Percio si rifiutò di accettare di pagare quel prezzo e condannare l’amico a sobbarcarsi un fardello simile!
Gawain ,venuto al corrente della proposta, volle parlare ad Artù dicendogli che nessun sacrificio era troppo grande per salvare la vita del suo re e la tavola rotonda, e che quindi avrebbe accettato di sposare la strega di buon grado.
Il loro matrimonio fu pertanto proclamato, e la strega finalmente rispose alla domanda:

 

 
 
 
 
 
 
“Ciò che una donna vuole veramente è essere padrona della propria vita.”
Tutti concordarono sul fatto che dalla bocca della strega era uscita senz’altro una grande verità e che sicuramente la vita di Artù sarebbe stata risparmiata.
 
 
 
 
 

 

 

 Infatti il sovrano del regno vicino risparmiò la vita ad Artù, e gli garantì piena libertà.

Ma che matrimonio avrebbero avuto Gawain e la strega?
Artù si sentiva lacerato fra sollievo ed angoscia, mentre Gawain si comportava come sempre, gentile e cortese.
La strega al contrario esibì le peggiori maniere… mangiava con le mani, ruttava e petava, mettendo tutti a disagio.
La prima notte di nozze era vicina, e Gawain si preparava a trascorrere una nottata orribile, ma alla fine prese il coraggio a due mani, ed entrò nella camera da letto e… che razza di vista lo attendeva!
Dinnanzi a lui, discinta sul talamo nuziale, giaceva semplicemente la più bella donna che avesse mai visto! Gawain rimase allibito, e non appena ritrovò l’uso della parola (il che accadde dopo diversi minuti), chiese alla strega cosa le fosse accaduto.

 

 
 


 
La strega rispose che era stato talmente galante con lei quando si trovava nella sua forma repellente che aveva deciso di mostrarglisi nel suo altro aspetto, e che per la metà del tempo sarebbe rimasta cosl, mentre per l’altra metà sarebbe tornata la vecchiaccia orribile di prima.

A questo punto la strega chiese a Gawain quale dei due aspetti avrebbe voluto che ella assumesse di giorno,
e quale di notte.
 
 
 

 
 
 
Che scelta crudele! Gawain iniziò a pensare all’alternativa che gli si prospettava:
una donna meravigliosa al suo fianco durante il giorno, quando era con i suoi amici,
ed una stregaccia orripilante la notte?
 

O forse la compagnia della stregaccia di giorno
e una fanciulla incantevole di notte con cui dividere i momenti di intimità?
 
 

 
 

 

Voi cosa avreste fatto?

La scelta di Gawain è distante solo…
 qualche piccolo spazio…
 
Intanto pensateci…
 

 
 
Fatto?
 
Ora qualunque sia stata la vostra scelta 
 ecco la soluzione
 
 
 
 
 
 
 
 
LA SOLUZIONE 
 
Il nobile Gawain disse alla strega che avrebbe lasciato
a lei la possibilità di decidere per se stessa.
 
Sentendo ciò, la strega gli sorrise, e gli annunciò
che sarebbe rimasta bellissima per tutto il tempo,
proprio perchè Gawain
l’aveva rispettata e l’aveva lasciata essere padrona di se stessa!

 

 

 
 
 
La morale di questa storia?
Non importa se la tua donna è bella o brutta, se è intelligente o stupida….  
In fondo in fondo è sempre una cara… insostituibile… adorabile strega!!! A bocca aperta
 
 
Dal web – Impaginaz. e modifiche t.k.
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
PER LE NOVITA' DEL BLOG…

SERA – TAGORE – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   5 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
S E R A
Tagore

Oggi alla fine del giorno
il tramonto posò le sue perle
sui fini e neri capelli della sera
ed io le ho nascoste
come una collana senza fili
dentro il cuore.
 
 
 
 
 
 
 
 
DA TONY KOSPAN
 
 
 

Pubblicato 11 Maggio 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

I MISTERI DELLA GRANDE PIRAMIDE   3 comments

 
   Misteri… Misteri… Misteri…
 
I MISTERI DELLA GRANDE PIRAMIDE
 
 

 

 La Grande Piramide di Giza – Akhet Khufu – “lo Splendore di Khufu” – La più bella in assoluto. 

 

 

 

 

1 – IL MISTERO DEL MODO IN CUI FU COSTRUITA

 

Come siano riusciti gli antichi Egizi ad edificare una struttura che occupa un’area di 5,3 ettari, che si innalza verso il cielo per circa 145 metri, composta da due milioni e mezzo di massi calcarei e che complessivamente pesa 6 milioni di tonnellate, non è ancora del tutto chiaro, anche perché sull’argomento, stranamente, non sono rimaste moltissime testimonianze. Di sicuro gli architetti dovevano essere buoni conoscitori delle scienze matematiche, dato che le proporzioni e le misure della piramide sono straordinariamente precise. I risultati di tutte le altre misurazioni hanno portato, inoltre, alla convinzione che la Grande Piramide, in realtà, sia stata progettata come un gigantesco schema del tempo, in attesa di essere interpretato dalla civiltà futura.
Si ipotizza che la costruzione di questo straordinario monumento sia durata circa trent’anni con l’impiego di circa quattromila uomini, fra muratori e costruttori. A differenza di altri antichi monumenti egizi, la Grande Piramide contiene vani e corridoi anche nelle parti alte della struttura. Per 3000 lunghi anni l’interno della piramide è rimasto inviolato.
Fu solo nel 820 d.C. che una spedizione archeologica riuscì finalmente ad individuarne l’entrata. All’interno, anche il corridoio ascendente era stato chiuso e nascosto attraverso l’utilizzo di blocchi di granito.
Dopo aver aperto un varco attorno ad essi, la spedizione raggiunse la Camera del Re solo per scoprire che il sarcofago del faraone era vuoto.

 

 

 

 

 

 

 

2 – IL MISTERO DELLA CAMERA DEL RE

 

Attraverso un’entrata praticata appena sopra la base, al centro del lato nord, si accede ad uno stretto passaggio che scende in una camera scavata nella roccia sotto al monumento. Sempre dallo stesso passaggio parte un altro corridoio che, invece, sale fino a sboccare prima in un piccolo vano, denominato Camera della Regina, e poi nella Grande Galleria, che porta fino alla Camera del Re, la stanza più imponente, che contiene un cofano a sarcofago. Questa camera di Re: scoperta intorno all’anno 820 d.C. dal Califfo Ma’mun. Essa è situata a un terzo dell’altezza della Grande Piramide, e cioè a circa 45 mt dalla base. Ci si aspettava di trovare un  tesoro proporzionato alla grandezza del monarca, ed invece la camera del faraone (funeraria secondo l’egittologia ortodossa) era completamente vuota e spoglia dal qualsiasi decorazione e iscrizione. Solamente un sarcofago in granito vuoto (oggi tale materiale viene intagliato per la sua durezza, con abrasivi quali la polvere di diamante o di carburo di silicio detto carborundo).
Per accedere alla Camera del Re, si devono superare  percorsi stretti ed impraticabili, corridoi e gallerie piccolissime. La domanda che ci si pone è come hanno fatto i saccheggiatori di tombe a trafugare tutto (se mai c’è stato un tesoro, ndA) , ma proprio tutto all’interno di una stanza situata a circa 45 mt di altezza, e  il cui unico modo per raggiungerla dalla base è una galleria ascendente (bloccata da pesantissimi tappi in granito) che si collega alla Grande Galleria, lunga circa 46 mt e con una pendenza di 26°?

 

 

 

 

 

3 – IL MISTERO DEL PERCHE’ DELLA COSTRUZIONE

 

Ancora oggi nessuno può sapere con esattezza quale fosse la reale destinazione della Grande Piramide, a parte il fatto di essere il prodotto di numerosi e precisi calcoli matematico-astronomici.
Se non era una tomba costruita per ospitare il corpo di Cheope, a cosa serviva?
Chi aveva bloccato il passaggio, in che modo e soprattutto perché, visto che non conteneva nessun tesoro? Ma poi… come fu possibile realizzarla in un tempo così remoto? E’ credibile che una civiltà dell’età del rame abbia accumulato 21 milioni di tonnellate di pietre in circa un secolo, di cui 12 milioni solo a Giza, realizzando qualcosa che si discostava completamente da quanto mai realizzato sia prima che dopo?

 

 

 

 

 

 

Tra gli specialisti in archeologia egizia, è opinione comune che fu costruita come tomba per il faraone della IV Dinastia (2575-2467 a.C.) Khufu (conosciuto come Cheope). Questa opinione si basa principalmente sul ritrovamento di geroglifici su alcune pietre all’interno della piramide che assomigliano al suo sigillo, e alla testimonianza di Erodoto che vide i monumenti nel V° secolo a.C., cioè più di 2000 anni dopo che erano stati costruiti. Nonostante il fatto che nessun corpo fu mai trovato all’interno delle sue stanze ben sigillate, gli egittologi persistono nella loro teoria, facendo nascere una storia su decine di migliaia di schiavi costretti al lavoro per decine di anni nella costruzione di una montagna di pietre in cui mettere il cadavere di un solo uomo. Stranamente, i meticolosi scrivani dell’antico Egitto non hanno lasciato ne una parola ne un geroglifico riguardante la piramide. Inoltre la più antica immagine conosciuta, un affresco rappresentante degli schiavi forzati a trasportare dei blocchi di pietra su delle slitte di legno, fu dipinto mille anni dopo la data in cui gli egittologi ritengono che la piramide sia stata costruita.

 

 

 

 

 

 

Per non parlare del metodo utilizzato, così bene descritto da John Baines, professore di Egittologia presso l’Università di Oxford: “Via via che la piramide cresceva in altezza, la lunghezza della rampa e la sua larghezza alla base venivano aumentate per mantenere una pendenza costante (di circa uno a dieci) e impedire che crollasse. Con tutta probabilità vennero utilizzate più rampe accostate alla piramide da vari lati“. Però per portare un piano inclinato alla cima della Grande Piramide con una pendenza di 1:10  sarebbe stata necessaria una rampa lunga 1460 metri, con un volume più elevato della stessa piramide. E’ difficile immaginare come, lungo questa chilometrica salita, gli schiavi trascinavano blocchi pesanti diverse tonnellate. Altri egittologi hanno ipotizzato allora l’utilizzazione di rampe a spirale realizzate in mattoni e fango attaccate ai fianchi della Piramide. Indubbiamente per queste ci sarebbe voluto meno materiale nella loro costruzione, ma l’idea di squadre di operai che trascinano massi pesantissimi su per curve a gomito è paradossale.  

 

 

 

 

 

Da vari siti web – coordinamento ed impaginaz. Orso Tony
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 

Pubblicato 11 Maggio 2011 da tonykospan21 in ARCHEOLOGIA, MISTERI ED ENIGMI, Senza categoria

UN SOGNO – POESIA DI… SOGNO DI E. A. POE   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 

UN SOGNO – POESIA DI… SOGNO DI E. A. POE
 
 
 

 Ecco una poesia che descrive meglio di mille parole
il vero senso… la grande importanza…
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni… 
da parte del sogno…
 
 
 
 
 
 
 
Chi ama e in qualche modo coltiva
la presenza e l’ “amicizia” del sogno nella sua vita
si ritroverà di certo anche in quest’altra sublime poesia
ad esso dedicata…
 
 
 
 
E. A. Poe – Boston 1809 / Baltimora 1849
 
 
 
 
Poe è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro, 
del genere poliziesco e del giallo psicologico
 
 
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria, davvero notevole…
considerata la sua breve vita…,  spaziò in molti campi…
riscuotendo grande successo… anche nella poesia…
 
 
 
 
  
 
 
UN SOGNO
Edgar Allan Poe
 
 
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di
luce
m’ ha lasciato col cuore implacato.
 
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’ intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
 
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’ era avverso,
m’ ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
 
E benché quella luce in tempestose notti
cosi’ tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN 

 

 

              

SE AMI LEGGER,
SCRIVER O PARLAR… DI

  

   

 
 
 
TONY KOSPAN

Pubblicato 11 Maggio 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

CORRENTI D’AMORE – F. LUGNANI – FELICE MERCOLEDI’ IN POESIA E…   2 comments

 
 

 
 
 
 

 

             

 

 
 
 
 
 
 
 

 

CORRENTI D’AMORE
 – Franco Lugnani –

 

D’amore ho percorso i nascosti sentieri
sempre cercando dovunque là fuori
la luce nascosta nei nuovi amori,
ma cenere resta dei fuochi di ieri.

 
Nell’abbraccio cercato
nell’amplesso goduto
nell’attimo andato
nel sogno vissuto
nell’emozione provata
nell’occasione mancata
e non solo…
 
 
Da sempre ho percoso d’amore i sentieri
sol cenere resta della vita di ieri.
Nel fiore sbocciato
per la donna che ho amato,
nell’incontro sfiorato
con la donna che ho amato
nello sguardo trovato
nella donna che ho amato,
e non solo…
Da sempre percosi d’amore i sentieri
sol cenere resta degli amori di ieri.
 
 
 
 
 
 
 
 
    

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Image hébergée gratuitement chez www.imagehotel.net

 
à tout le monde
par Ours Antoine