

La sua voce, infatti, anche a seguito di tanto studio ed esercitazioni, viene considerata una voce limpida, cristallina, chiara ma con venalità discontinue.
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La sua voce, infatti, anche a seguito di tanto studio ed esercitazioni, viene considerata una voce limpida, cristallina, chiara ma con venalità discontinue.
ANCHE LA MINIPOESIA DELLA NOTTE…
E’ DEDICATA ALLA FESTA DELLA MAMMA
![]() La culla / Berthe Morisot
CIO’ CHE UNA MADRE CANTA
Henry Ward Beecher Ciò che una madre canta
vicino alla sua culla, accompagnerà un bimbo per tutta la sua vita. ![]() da Tony Kospan
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IL GRAMMATICO ED IL DERVISCIO…
RACCONTO SUFI
Rumi
CIAO DA TONY KOSPAN
LA MAMMA IN POESIA E… AUGURI…
a cura di Tony Kospan
C’è poco da fare… non potevo non dedicare
il tema poetico di questa domenica alla festa della mamma…
e lo faccio con immenso piacere…
Chi può aver maggior importanza, nella nostra vita,
dell’essere che ci ha generato?
Certo ci sono madri e madri…
ma in ogni caso la vita umana (e non solo)
si perpetua grazie alla maternità…
e la madre rappresenta, in genere,
il fondamento stesso del nostro esser… persone.
E’ quindi con i versi che seguono
che vi/mi auguro una domenica felice
o con la mamma, o con il pensiero della mamma, o con il ricordo e nostalgia della mamma, o con le mogli/compagne mamme dei nostri figli…
Le immagini sono tutte della grande pittrice americana
Mary Cassat che, pur senza averla potuto vivere personalmente,
si distingue per quantità e qualità di dipinti dedicati alla maternità…
Come sempre mi piacerebbe leggere le poesie vostre…
o di altri autori che dedichereste alla mamma…
MIA MADRE
Damiana Dal Molin E' un quadro mia madre… con i caldi colori di un amore libero, e le lunghe pennellate delle emozioni sincere. E' una sinfonia mia madre… con il movimento andante di chi non ferma mai la mente e le note staccate di chi sa ridere di se stesso. E' un ballo mia madre, con i gesti ampi di chi protegge i suoi tesori, ed i salti alti di chi vuole trovare la felicità. E' una poesia mia madre… ma è una poesia che non so scrivere, tanto è complessa; sono parole che non appartengono ai suoni, se non a quelli muti di un cuore grato. ![]() ![]()
UNA MANO SULLA PORTA Quando sto zitto arriva mia madre. *poeta giapponese
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MATERNITA' Da dove sono venuto? Dove mi hai trovato? Lo Spirito Immortale che presiede nella nostra casa E per paura che TU fugga via ![]() ![]()
IO BEN SO Se morissi impiccato sopra il colle, Se morissi gettato in fondo al mare, E se l’anima mia fosse dannata, ![]() ![]()
MIA MADRE Non sempre il tempo la beltà cancella Non ha un accento, un guardo, un riso Vorrei ritrarla quando inchina il viso Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
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VIENI COME SEI…
Tagore
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Se la treccia s'è sciolta dei capelli,
se la scriminatura non è dritta,
se i nastri del corsetto non sono allacciati,
non badarci.
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Vieni sull'erba con passi veloci.
Se il rossetto si disfà per la rugiada,
se gli anelli che tintinnano ai tuoi piedi
si allentano, se le perle della tua collana
cadono, non badarci.
Vieni sull'erba con passi veloci.
Non vedi le nubi che coprono il cielo?
Stormi di gru si levano in volo
dall'altra riva del fiume
e improvvise raffiche di vento
passano veloci sulla brughiera.
Le greggi spaurite corrono agli ovili.
Non vedi le nubi che coprono il cielo?
Invano accendi la lampada della tua toilet –
la fiamma vacilla e si spegne nel vento.
Chi può accorgersi che le tue palpebre
non sono state tinte d'ombretto?
I tuoi occhi sono più neri delle nubi.
Invano accendi la lampada della tua toilet.
Vieni come sei, non indugiare a farti bella.
Se la ghirlanda non è stata intrecciata, che importa;
se il braccialetto non è chiuso. lascia fare.
Il cielo è coperto di nuvole – è tardi.
Vieni come sei; non indugiare a farti bella.