L’amore costruito solo sulla bellezza, muore con la bellezza J. Donne
STELLA
R.Perin
Ho trovato un mondo dove giocare. Ho trovato un mondo dove vivere. Ho trovato un mondo dove sognare, con le bolle color grano, saltare i riflessi di cielo nelle acque vive. Ho trovato dove correre in sella alla libertà, mentre cerco l’orizzonte. Penso che questa non può essere realtà. Ho sciolto i nodi dei miei pensieri, ho liberato al vento i desideri in questo mondo magico. Una mano mi stringe, mi prende, è la tua mano. La mano di chi mi ha fatto sognare con il suo amore.
Ho letto questo articolo e m’è piaciuto in quanto fotografa,
a mio parere,
il nostro modo convulso di vivere
e ci dà qualche dritta per riassaporare…
la bellezza del fare e del gustare le cose con calma…
Infatti corriamo… corriamo…. tutto il giorno…
per poi però domandarci… a fine giornata…
“Ma in fondo cosa ho fatto di importante?
Ho vissuto una giornata davvero piena?”
Ma ora leggiamolo…
“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai…”
Edoardo Bennato, Il Gatto e la Volpe
L’ELOGIO DELLA… LENTEZZA…
Giovanni Annunziata
Il tempo sembra davvero non bastare mai. Per quanti sforzi facciamo, siamo sempre in ritardo con quella scadenza, con quel progetto, con quel lavoro…
Siamo perennemente in ritardo con i nostri appuntamenti, eppure corriamo, corriamo sempre più veloci, da una parte all’altra.
Corriamo in auto, e già col clacson se qualcuno davanti a noi procede lentamente: abbiamo fretta noi!! Corriamo a piedi, che fastidio le persone che si attardano a chiacchierare o ad osservare le vetrine, noi siamo in ritardo, abbiamo un impegno urgente mica abbiamo tempo da perdere!
Mangiamo velocemente, magari, per far prima, andiamo in un fast food, dobbiamo lavorare, non abbiamo tempo di sederci a tavola con calma! Eppure, per quanti sforzi facciamo, sembra sempre che il tempo corra più forte di noi.
Lo stress nelle nostre giornate ha ormai raggiunto livelli di guardia. Non è un caso se sempre più persone ricorrono (purtroppo) a farmaci per riuscire a prendere sonno o per riuscire a rilassarsi un pò.
Qualche giorno fa ero alle terme ed ho notato, osservando le persone, quanto sia difficile per molti riuscire a fermarsi qualche ora senza sentirsi in colpa. Alcuni sembravano letteralmente dei leoni in gabbia. Si alzavano dai lettini spesso, andando avanti e indietro, in preda al panico perché il cellulare non prendeva…
E’ triste. Abbiamo davvero perso il controllo. Siamo diventati totalmente schiavi dei nostri impegni. Siamo entrati in un vortice pericoloso dal quale facciamo fatica a venir fuori. E la cosa più importante èche non ne siamo ancora del tutto consapevoli. Scambiamo per senso del dovere quella frenesia che ci attanaglia. Ignoriamo ormai quasi del tutto il significato dell’ozio.
Non riusciamo a stare senza far nulla. Non riusciamo a stare in silenzio. Ad ascoltare un po’ noi stessi, il nostro corpo, non ci fermiamo ad ammirare la natura; troppo spesso non ci fermiamo ad ascoltare e comprendere, veramente, le persone che incontriamo, o le situazioni che affrontiamo.
Iniziamo a riflettere un pò su noi stessi. Iniziamo riscoprire quegli aspetti importanti che da troppo tempo trascuriamo.
Abituiamoci ad assaporare a pieno ogni momento della giornata, si tratti di una pizza, un dolce, un tramonto, della voce della persona amata o del sorriso di un bambino. Prendiamoci tutto il tempo necessario. Ne vale davvero la pena. La vita è troppo breve per essere vissuta di fretta.
“Non è necessario fermare il mondo e cercare di scendere: rallentare e riappropriarci del nostro tempo è possibile partendo da gesti anche piccolissimi del quotidiano.
Riprendiamoci la nostra vita. Non lasciamoci travolgere dalla società dei consumi, del profitto, del tutto e subito. Sta a noi scegliere. Possiamo e dobbiamo farlo. Con piccoli gesti quotidiani. C’è un modo migliore di vivere!!!
Una danza di Chopin irrompe nella sala, una frenetica, scatenata danza, Le finestre riflettono aria di tempesta, una corona appassita orna il pianoforte.
Il pianoforte tu, il violino io, così suoniamo e non finiamo mai ed aspettiamo ansiosi, tu ed io, chi romperà per primo l’incantesimo.
Chi si fermerà per primo in mezzo al ritmo e spingerà via da sé i lumi, e chi per primo farà la domanda alla quale risposta non c’è.
Un giorno, nel giardino dell’Eden, Eva disse a Dio… “Signore, ho un problema” … “Che problema, Eva?” “Signore, so che mi hai creata e che hai provveduto a questo giardino bellissimo, a tutti questi meravigliosi animali, e quell’allegro e buffo serpente… ma io non mi sento davvero felice.” “Come mai, Eva?” fu l’immediata replica dall’alto “Signore, mi sento sola. E sono proprio stufa delle mele…” “Bene Eva, in questo caso ho una soluzione. Creerò un uomo per te” “Che cos’è un ‘uomo’, Signore?” “Questo -uomo- sarà una creatura difettosa, con molti aspetti negativi.
Mentirà, ti prenderà in giro e sarà vanaglorioso, in pratica ti darà un sacco di problemi.
Sarà più grande di te e più veloce, e amerà cacciare e uccidere.
Avrà uno sguardo scioccamente curioso, ma visto che ti stai lamentando, lo creerò in modo che possa soddisfare le tue, ehm…., necessità fisiche.
Sarà scarso di intelletto e si impegnerà in occupazioni infantili come la lotta e prendere a calci una palla.
Non sarà molto sveglio, e avrà spesso bisogno dei tuoi consigli per pensare correttamente” “Sembra una cosa divertente!” commento Eva ammiccando ironicamente. “Dove sta la fregatura?” “Beh… lo puoi avere ad una condizione…” “Quale?” “Come ti ho detto, sarà orgoglioso, arrogante, autocompiacente… perciò dovrai fargli credere che è stato creato lui per primo… però ricorda… questo è il nostro grande segreto… da… donna a donna!”
FESTA DEI FIORI DI CILIEGIO.
In Giappone con l’arrivo della primavera si rinnova l’antichissima usanza “HANAMI“.
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