Archivio per giugno 2011

MI RIMBOCCO IL CIELO – MONTAGNOLI – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   3 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
MI RIMBOCCO IL CIELO
Renzo Montagnoli
 
Mi rimbocco il cielo
per sognar le stelle
m'avvolge la notte
e la stringo a me
lontana è l'eco
dell'universo
un carillon infinito
che accompagna
il calar del sonno
sulla mia serenità.
 
 
 

 
 
 
 
da Tony Kospan

Pubblicato 30 giugno 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

BREVE STORIA DELLA DANZA IN PARTICOL. NEL MEDIOEVO   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
BREVE STORIA DELLA DANZA
ED IN PARTICOLARE DI QUELLA MEDIEVALE
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Non preoccupatevi eh eh… non è un post lungo e barboso…
ma solo una sbirciatina sulla storia della danza
ed in particolare sulla danza nel Medioevo…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un’epoca che, al contrario di quanto comunemente si crede,
non fu un periodo oscuro ma di humus
di quello che poi sarà lo splendido Rinascimento…
e che personalmente mi affascina molto.
C’è anche una musica forse non proprio medievale
ma certo molto vicina a quel periodo.
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
Cos’è la danza?
 
 
Gli esseri umani si esprimono naturalmente attraverso il movimento.
 
 
 
 

Incisione di una figura danzante da AddauraLa Danza è la trasformazione di ordinari movimenti funzionali e espressivi in movimenti straordinari per scopi straordinari. Molte specie animali eseguono danze di corteggiamento o per altri scopi, ma la danza umana differisce da quello di altri animali per l’uso consapevole di simboli.

La danza va oltre gli scopi funzionali dei movimenti usati nel lavoro o nello sport, per esprimere emozioni, stati d’animo, o idee; raccontare una storia; o semplicemente creare un’esperienza che sia piacevole, eccitante, esteticamente valida.

Movimenti del corpo umano in disegni ritmici sono stati usati per dare espressione a esperienze di vita prima ancora dell’uso di sostanze materiali o della parola scritta. Incisioni nelle Grotte di Addaura, vicino a Palermo, testimoniano l’esistenza della danza nel Neolitico (circa 12,000 anni fa).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Figura danzante dal Tempio del Toro del villaggio di Catal Huyuk in Anatolia, Turchia circa 6500-5500 a.C.

Esistono due principali tipi di danza:

– danze di partecipazione, che consistono in movimenti codificati eseguiti in determinati situazioni sociali,

 – e danze di presentazione, che sono create per un pubblico di spettatori.

 

 Il secondo tipo di danza è considerata una delle maggiori forme di arte.

La danza occidentale che conosciamo oggi ha le sue origini nel Medioevo; della danza praticata in Europa nell’antichità rimangono alcune tracce archeologiche, analizzate solo negli ultimi secoli.

 

 

 

 

 

 

 

Il corpo umano può eseguire molti movimenti come piegamenti, salti, stiramenti, giri. Ogni stile di danza privilegia certi tipi di movimenti anziché altri, ed è ciò che caratterizza lo stile. Combinando i vari movimenti contemplati da uno stile di danza e usando dinamiche diverse, si può creare un infinità di passaggi. Gradualmente i movimenti stilizzati che compongono il balletto classico occidentale sono stati codificati in un sistema ben definito.

 

 

 

 

 

 

Siccome la codificazione del balletto è stata compiuta in Francia, molti passi e movimenti hanno nomi francesi. Questi nomi sono stati usati successivamente per indicare gli stessi movimenti anche nella danza moderna.

 

 

 

 

 

 

Attraverso un lungo periodo di studio, la potenzialità di movimento del corpo può essere aumentato per ottenere effetti più spettacolari o espressivi.

I costumi possono aumentare la potenzialità del corpo, come accade con le scarpe da punta in danza classica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Danza nel Medioevo

 

 

 

 

 

Durante il Medioevo europeo la chiesa cristiana disapprovava la danza come ricordo di manifestazioni pagane.

Due principali tipi di danze di partecipazione erano praticate:

danze di isterismo religioso, come il ballo di San Vito,

e le danze popolari che continuavano ad essere tramandate dai contadini.

 

 

 

Nota
 
 
 
 
 

Danze accompagnavano le feste popolari, dove erano eseguite anche per intrattenere un pubblico.

 I balli popolari di oggi sono la continuazione di questa tradizione agreste.

Alcune danze dei sudditi sono diventate popolari anche tra gli aristocratici.

Queste danze si sono evolute in danze di corte, e da queste danze è nato il balletto.

 

 

 

 

 

Testo dal web – Impaginazione T.K.

 

 

Concludo il post con questo interessante video che ci mostra,

dopo la presentazione,

 in modo indicativo com'era la danza medievale.

 

 

 

 
 
 
 
 
Ciao da Orso Tony che al massimo può far il…
ballo… dell’Orso A bocca aperta
 
 
Scherzo… ma mica tanto… eh eh…
 
 

 
 
 
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IL… SALOTTO… DI FACEBOOK…
 
 
 

PORTA UN BACIONE A FIRENZE – MITICA CANZONE DEL 1938   2 comments

 

 

 
 
 
 
Sep27
 
 
 
 
ATMOSFERE STORIE E NOTE… D'UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
PORTA UN BACIONE A FIRENZE
Di Lazzaro – Bruno (1938)
 
 
 
Siamo nell'anno in cui l'Italia vince il suo secondo
Campionato del mondo…
 
 
 
 
 
 
 
ma anche nell'anno in cui vengono emanate le leggi razziali…
 
 
 

 
 
 
quando nasce questa canzone innegabilmente legata
al suo primo e massimo interprete,
 
 
 
 
 
il fiorentinissimo Odoardo Spadaro
(Firenze 1893 -1965)
 
 
 
La Fiat 508
 
 
 
Il “bacione” poi era realmente legato alla nostalgia degli emigranti.
che Spadaro, all'epoca del fascismo,
frequentava moltissimo preferendo andare in giro per il mondo…
piuttosto che stare in Italia…
 
 
 
il mitico Tazio Nuvolari in veste di… fotografo
 
 
 
Fu, anche grazie a ciò,
che egli fu uno dei primi (ed ancor oggi pochi) artisti italiani
della canzone internazionalmente conosciuti.
 
 
 
 
1938 – Vivacious Lady
 
 
 
La canzone poi nel 1955 divenne un fim…
 
 
 
 
 
 
ed in epoca più recente è stata riportata in auge da Nada.
 
 
 
 
 
 
Veniamo ora alla canzone
che possiamo ascoltare proprio cantata da Spadaro
leggendone anche il testo…
 
 
 
Nota
 
 
 
e se ci va…
ascoltarla nell'interpretazione di Carlo Buti
in questo video…
con belle immagini fiorentine…
 
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA PAGINA DI SOGNO DI FB
 
 
 

Pubblicato 30 giugno 2011 da tonykospan21 in CANZONI DI UN TEMPO..., Senza categoria

Taggato con

LASCIAMI LIBERE LE MANI – NERUDA – FELICE GIOVEDI’ IN POESIA E…   Leave a comment

 

 

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 Il corpo e l’anima abbisognano sempre di nuove sfide

~ Paulo Coelho ~

 

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eros.jpg Eros image by IYCS7

 
 
 
LASCIAMI LIBERE LE MANI…
Pablo Neruda
 
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos’è questo!
è la tempesta dei miei sensi
che piega la selva
sensibile dei miei nervi.
è la carne che grida
con le sue lingue ardenti!
è l’incendio!
E tu sei qui, donna,
come un legno intatto
ora che tutta la mia
vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d’astri!
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero,
ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
che inaridisce e s’estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi
sei venuta sulla terra –
com’io son venuto
per contenerti,
desiderarti,
riceverti!
 
 

 

 

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by Tony Kospan

 

IL MARE – P. VALERY – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL MARE
Paul Valéry
 
Che puro gioco di lampi sottili
consuma ogni diamante
d’impalpabile schiuma,
e quanta pace che sia nata sembra
quando sopra l’abisso un sole posa,
opere schiette d’una causa eterna,
scintilla il tempo
e il sogno è conoscenza.
 
 
 

 

 
 
 
da Orso Tony
 
 

Pubblicato 29 giugno 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

A’ TAZZA E’ CAFE’ – ALLEGRA CANZONE DI UN TEMPO…   2 comments

 
 
 
Una canzone simpatica ed allegra… con alcuni doppi sensi…
e dal ritmo incalzante e vivace… come un buon caffè… 
che, pur avendo quasi cento anni, 
appare sempre moderna ed attuale…
 
 
Ne conosceremo la storia, l'atmosfera ed il significato…
ma soprattutto l'ascolteremo…
 
 
 
 
 
 
 
 
A' TAZZA E' CAFE'
ATMOSFERE E NOTE… D'UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
Sep27
 
 
 
 
Siamo nel 1918… la tremenda “grande” guerra
è finalmente agli sgoccioli… l'Italia non ne può più…
ma la vita nelle città ferve comunque…
 
 
 
 
 
 
 
 
E' in quest'anno che nasce questa canzone
che fa parte del grande repertorio
della canzone classica napoletana…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A' TAZZA E' CAFE'
 
 
 
 
 
 
 
 
 
STORIA DELLA CANZONE
 
 
 
Fu scritta nel 1918 da Giuseppe Capaldo
cameriere del caffè Portoricco di Napoli.
 
La cassiera di questo locale, una certa Brigida,
era un pò scontrosa ma donna molto affascinante.
 
Tra i suoi tanti ammiratori c'era il giovane Giuseppe.
 
 
 

 
 
 
 
LA MUSICA
 
 
 
La musica è invece del Cavalier Vittorio Fassone
che aveva l'hobby, soprattutto per la gran passione
verso le canzoni napoletane, di comporre musiche.
 
 
 

 
 
 
 
IL SIGNIFICATO
 
La canzone (un pò ottimista)
ci vuol dire che una corte fatta bene e con costanza…
prima o poi farà crollare le resistenze dell'amata…
per quanto scontrosa e scostante possa essere…

Ed allora dolcezze infinite saranno garantite…

 

 

Corbella 1917

 
 
 
Dunque paragona la donna al caffè ancora amaro,
benché con zucchero depositato nel fondo…
e che però… girando il cucchiaino nella tazzina…
dolce diverrà…
e tanto piacere donerà…
alle labbra e… non solo…
 
 
 
 
Corbella 1917
 
 
 
 
 
La canzone è anche intrisa di sensuali doppi sensi
ed il suo successo mondiale
ha contribuito a dare ai napoletani
la fama di massimi esperti ed estimatori
della nera bevanda…
 
 
 
 
 
Corbella 1917
 
 
 
 
 
Ma ora ascoltiamola cantata da Massimo Ranieri
mentre potremo leggere
sia la versione originale che quella in italiano
nel bellissimo sito di questo Italiano
trapiantato in Brasile…
che non finirò mai di ringraziare…
 
 
 
 
ASCOLTIAMOLA
(E LEGGIAMO IL TESTO)
 
 

 

 

CIAO DA ORSO TONY

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
COPYRIGHT TONY KOSPAN
 
 
 
 

PSICHE E SOGNO
IL TUO SALOTTO DI SOGNO
DI FACEBOOK
 
 

RIPENSO IL TUO SORRISO – MONTALE – FELICE MERCOLEDI’ IN POESIA E…   8 comments

 
 
 
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Ci si stanca di agire e perfino di pensare,
ma mai ci si stanca di amare.
A. Conte
 
 
 
 
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RIPENSO IL TUO SORRISO…

– Eugenio Montale –

 

 

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida

scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,

esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;

e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.

 

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,

se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,

vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua

e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

 

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie

sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,

e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia

schietto come la cima di una giovane palma…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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by Tony Kospan

 

 
 

UN BIMBO DI OGGI E BABBO NATALE – MINIVIDEO CARINISSIMO   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
AHI AHI
ANCHE A NATALE
NON CI SONO PIU’ I BIMBI DI UNA VOLTA…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
SI'.. E’… UN PO’ FUORI TEMPO
MA E’ UN MINIVIDEO DIVERTENTISSIMO
 
CLICCA SUL…
“POVERO” BABBO NATALE…
 
 
 
 
 
 
 
CIAO DALL’ORSO…
 
 
 

PSICHE E SOGNO
IL SALOTTO DI FCB
 
 

Pubblicato 28 giugno 2011 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

LA PREGHIERA PELLEROSSA DEL MATTINO   2 comments

 
 
 
Può apparire dal titolo che si tratti
di una classica preghiera augurale…
ma poi leggendola
si entra nell'intimo dell'anima pellerossa…
 in comunione profonda con la natura…
 
 
 

 
 
 
LA PREGHIERA PELLEROSSA DEL MATTINO
 
 
 
 
 
 
 
 
 
(MUSICA PELLEROSSA)
 
 
 
 
LA DEVOZIONE QUOTIDIANA
 
Ohiyesa Santee
 
 

E più necessaria del cibo d’ogni giorno.

Un Indiano si alza presto,

calza i suoi mocassini e va al fiume.

Si bagna il viso con l’acqua fredda,

quindi si tuffa completamente.

Dopo il bagno, rimane eretto

davanti allo spuntare dell’alba, il viso

al sole che danza sopra l’orizzonte,

ed offre la sua preghiera muta.

La sua compagna può averlo preceduto

o può seguirlo nella sua devozione,

ma non l’accompagna mai.

Ogni anima deve incontrarsi da sola

con il sole del mattino,

il grande silenzio !

Davanti alla bellezza della natura,

l’indiano si ferma in contemplazione

e non vede il bisogno di distinguere

un giorno tra i sette per farlo santo,

poiché per lui tutti i giorni

sono di Dio.

 

 

 

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

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IL… SALOTTO… DI FACEBOOK…

 
 

IN QUELL’STANTE – NERUDA FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IN QUELL'ISTANTE
 
Pablo Neruda
 
 
 
“In quell'istante ebbero termine i libri,
 
 
l'amicizia, i tesori senza sosta accumulati,

 
 
la casa trasparente che tu e io costruimmo:

 
 
tutto cessò d'esistere, tranne i tuoi occhi.”

 

 

 

 
 
 
by Tony Kospan

Pubblicato 28 giugno 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria