




Renzo Montagnoli
per sognar le stelle
m'avvolge la notte
e la stringo a me
lontana è l'eco
dell'universo
un carillon infinito
che accompagna
il calar del sonno
sulla mia serenità.

La Danza è la trasformazione di ordinari movimenti funzionali e espressivi in movimenti straordinari per scopi straordinari. Molte specie animali eseguono danze di corteggiamento o per altri scopi, ma la danza umana differisce da quello di altri animali per l’uso consapevole di simboli.
La danza va oltre gli scopi funzionali dei movimenti usati nel lavoro o nello sport, per esprimere emozioni, stati d’animo, o idee; raccontare una storia; o semplicemente creare un’esperienza che sia piacevole, eccitante, esteticamente valida.
Movimenti del corpo umano in disegni ritmici sono stati usati per dare espressione a esperienze di vita prima ancora dell’uso di sostanze materiali o della parola scritta. Incisioni nelle Grotte di Addaura, vicino a Palermo, testimoniano l’esistenza della danza nel Neolitico (circa 12,000 anni fa).
Esistono due principali tipi di danza:
– danze di partecipazione, che consistono in movimenti codificati eseguiti in determinati situazioni sociali,
– e danze di presentazione, che sono create per un pubblico di spettatori.
Il secondo tipo di danza è considerata una delle maggiori forme di arte.
La danza occidentale che conosciamo oggi ha le sue origini nel Medioevo; della danza praticata in Europa nell’antichità rimangono alcune tracce archeologiche, analizzate solo negli ultimi secoli.
Il corpo umano può eseguire molti movimenti come piegamenti, salti, stiramenti, giri. Ogni stile di danza privilegia certi tipi di movimenti anziché altri, ed è ciò che caratterizza lo stile. Combinando i vari movimenti contemplati da uno stile di danza e usando dinamiche diverse, si può creare un infinità di passaggi. Gradualmente i movimenti stilizzati che compongono il balletto classico occidentale sono stati codificati in un sistema ben definito.
Siccome la codificazione del balletto è stata compiuta in Francia, molti passi e movimenti hanno nomi francesi. Questi nomi sono stati usati successivamente per indicare gli stessi movimenti anche nella danza moderna.
Attraverso un lungo periodo di studio, la potenzialità di movimento del corpo può essere aumentato per ottenere effetti più spettacolari o espressivi.
I costumi possono aumentare la potenzialità del corpo, come accade con le scarpe da punta in danza classica.
La Danza nel Medioevo
Durante il Medioevo europeo la chiesa cristiana disapprovava la danza come ricordo di manifestazioni pagane.
Due principali tipi di danze di partecipazione erano praticate:
danze di isterismo religioso, come il ballo di San Vito,
e le danze popolari che continuavano ad essere tramandate dai contadini.
Danze accompagnavano le feste popolari, dove erano eseguite anche per intrattenere un pubblico.
I balli popolari di oggi sono la continuazione di questa tradizione agreste.
Alcune danze dei sudditi sono diventate popolari anche tra gli aristocratici.
Queste danze si sono evolute in danze di corte, e da queste danze è nato il balletto.
Testo dal web – Impaginazione T.K.
Concludo il post con questo interessante video che ci mostra,
dopo la presentazione,
in modo indicativo com'era la danza medievale.
Il corpo e l’anima abbisognano sempre di nuove sfide
~ Paulo Coelho ~
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by Tony Kospan
Ed allora dolcezze infinite saranno garantite…
CIAO DA ORSO TONY
RIPENSO IL TUO SORRISO…
– Eugenio Montale –
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…
by Tony Kospan
E più necessaria del cibo d’ogni giorno.
Un Indiano si alza presto,
calza i suoi mocassini e va al fiume.
Si bagna il viso con l’acqua fredda,
quindi si tuffa completamente.
Dopo il bagno, rimane eretto
davanti allo spuntare dell’alba, il viso
al sole che danza sopra l’orizzonte,
ed offre la sua preghiera muta.
La sua compagna può averlo preceduto
o può seguirlo nella sua devozione,
ma non l’accompagna mai.
Ogni anima deve incontrarsi da sola
con il sole del mattino,
il grande silenzio !
Davanti alla bellezza della natura,
l’indiano si ferma in contemplazione
e non vede il bisogno di distinguere
un giorno tra i sette per farlo santo,
poiché per lui tutti i giorni
sono di Dio.