Archivio per 9 Maggio 2011

UNA POESIA PER TE – A. FORLINI – FELICE MARTEDI’ IN POESIA E…   Leave a comment

   
      
 
 


  
La gioia non è nelle cose, è in noi. 
Richard Wagner

 
 
 
 
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Nota

 
UNA POESIA PER TE…
Anna Forlini
 
Sorse, nacque nella mia mente
una poesia per te:
piccola rima fatta
di piccole, dolci,
care, tenere parole.
Poi le ore passarono
non potei fermare
la tenera rima
su bianca carta
così, volò via;
ma nel mio cuor
v’è ancora la musicalità
del verso, la dolcezza
intima, profonda
del pensier mio;
volevo dirti in essa:
t’amo, t’amo
con tutta l’anima mia!
 
 

 
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by Tony Kospan
 

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AD OGNI INIZIO DI NOTTE – V. LAMARQUE – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   3 comments

 
 

 
 
 
AD OGNI INIZIO DI NOTTE
Vivian Lamarque

 
A ogni inizio di notte
gli inviava pensieri,
adeguati all’ora del silenzio e dei baci.
E gli adeguati pensieri,
di tetto in tetto scivolando,
a lui quasi preso dal sonno giungevano
appena appena in tempo,
quasi in ritardo.
 

 

 

 
 
da Tony Kospan

Pubblicato 9 Maggio 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

SAGGI AFORISMI PELLEROSSA   Leave a comment

 
 
 

 

 

 
CAPI CHE COMBATTERONO PER DIFENDERE 
 
LA LORO CULTURA E LE LORO TERRE
 

 


 

SAGGI AFORISMI
DI GRANDI CAPI INDIANI


 

 

 

  “Non perseguitare mai un tuo simile, per la sua religione.
Rispetta invece ciò in cui egli crede se vuoi che lui, in cambio, rispetti te.
Tecumseh 
” Stella Cadente “

 


 

 


 

Il Grande Spirito Supremo ha creato il mondo e ci ha fatto parte di esso affinche vivessimo in esso. Non riesco a capire perchè Voi ci dovete dire che non dobbiamo vivere dove ci ha messo Lui.
Capo Giuseppe  (tuono che rimbomba sui monti)

 


 

 


 

Voi ci rendete la vita difficile prendendoci la terra e uccidendo la nostra cacciagione. Dite che dovremmo civilizzarci,ma noi non vogliamo la vostra civilizzazione. Noi non interferiamo con le vostre faccende. Vorremmo solamente vivere come i nostri padri e come i loro padri prima di loro.
Cavallo Pazzo (Tashunka Witko)

 


 

 

 


 

Quand’ero giovane e percorrevo questo paese,vedevo solo gli Apache e nessun’altra persona. Molti anni dopo attraversai ancora il paese e vidi che altri uomini erano venuti per entrarne in possesso. Perchè ?Cochise Apache Chiricahua


 

 

 


 

 

Non esiste clima o suolo che eguagli la terra che Dio onnipotente creò per gli Apache. E’ la mia terra, la terra dei miei padri, dove ora chiedo di poter tornare. E’ là che voglio passare i miei ultimi giorni ed e là che voglio essere seppelito. Se si potesse avverare tutto questo,solo allora penso che potrei dimenticare tutti i torti ricevuti.
Geronimo
 


 

 

 


 

 Fratelli,vogliono la nostra terra,la nostra madre,per renderla irriconoscibile con i loro recinti, le loro costruzioni e i loro rifiuti. La loro nazione è come l’acqua che straripa e travolge tutto quello che trova al suo passaggio.
Noi non possiamo vivere al loro fianco,perciò,fratelli miei, o ci sottomettiamo o gli diremo: “Prima uccideteci,poi potrete prendere possesso della nostra Madre…”.
Toro Seduto 

 


 

 


 

 

 Non ci interessa la ricchezza, essa non è utile e non la si può portare con sè da morti.Vogliamo allevare i nostri figli. Della ricchezza che voi inseguite, non sappiamo che farcene;vogliamo solamente amore e pace.  
Nuvola Rossa 


 

 
 


 

 
Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni.
Alce Nera
 
  


 

 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

DAL WEB – IMPAGINAZIONE A CURA T.K.
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 

 

 
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IL VOLTO – STRUTTURA E SIGNIFICATI PER LA TRADIZIONE CINESE   2 comments

 
 
 
 
 
IL VOLTO – STRUTTURA E SIGNIFICATI
PER LA TRADIZIONE CINESE
 
 
 
 
 
 
I cinesi usano una metafora geografica per interpretare i tratti del volto, che dividono simbolicamente in cinque montagne e in quattro fiumi.
Le montagne corrispondono ai punti cardinali,con il mento a nord,la fronte a sud,le guance a est e ovest,e il naso che naturalmente occupa il centro.
I fiumi corrispondono ai canali sensoriali:le orecchie,gli occhi,la bocca e le narici ( e così il naso riunisce entrambi i simboli).
Un viso armonioso (e non necessariamente “bello”) deve avere equilibrio tra le cinque montagne,e nei suoi fiumi deve scorrere acqua chiara e limpida.
Simbolicamente significa che l'insieme della “mappa” deve riflettere serenità, tranquillità, saggezza e sensibilità, senza che un elemento prevalga sugli altri, ma compensandosi tutti a vicenda.
La lettura del volto non si riferisce ai tratti che la genesi e la natura ci hanno dato dalla nascita.
Si tratta invece di una lettura “dell'espressione”, ovvero di ciò che si è impresso sul nostro volto nel corso della vita.
Le tensioni muscolari, i tic, le smorfie ecc., ridisegnano il nostro viso corrugandolo qui e spianandolo là,dando luminosità o opacità,rafforzando o indebolendo determinate aree.
Perciò si dice che, entrati nell'età adulta, siamo noi stessi i responsabili del nostro volto..
 


 

 
 
 
LA FRONTE
 
La parte superiore del viso riflette la nostra interiorità in due modi:
– L'aspetto della pelle e la direzione delle rughe.
Una pelle liscia e tersa indica bontà,innocenza e perfino ingenuità.
Una pelle secca indica freddezza,intellettualismo e decisionalità;
una pelle troppo umida può essere indice di nervosismo e squilibrio interiore.
– La fronte è percorsa da linee e solchi,qualunque sia la nostra età.
Due o tre linee parallele indicano equilibrio e armonia, e se i solchi orizzontali sono abbondanti possono segnalare allegria e buon umore.
Se le linee sono molto profonde, indicano insicurezza e mancanza di equilibrio.
Le linee verticali che in genere si collocano tra le sopracciglia, possono esprimere una personalità squilibrata, che ha sofferto eventi dolorosi senza riuscire a superarli.

 

 

 
 
 
 
GLI OCCHI
 

Sono stati chiamati “lo specchio dell'anima” perchè,oltre alla forma,la grandezza e il colore, riflettono in buona misura la nostra personalità (ovviamente,per chi sa leggerla).
Possiamo avere uno sguardo luminoso a qualunque età, e purtroppo ci sono bambini che hanno già uno sguardo opaco e spento.
La chiarezza e la limpidezza dello sguardo sono indici di salute fisica e mentale,di sincerità e di interesse per ciò che si circonda.
Molte malattie del corpo e della mente si riflettono negli occhi mediante vari segni:macchie,opacità,colore giallognolo,pupille velate,e così via.
Tutti questi segni corrispondono anche a sentimenti e azioni prodotte da vibrazioni negative.
La presenza di venette nel bianco dell'occhio coincide in genere con una personalità squilibrata e ambiziosa, mentre gli occhi “arrossati” , se non sono dovuti dal pianto o una situazione pratica, denotano un carattere pessimista e tormentato.

 

 

 

 
 
 
LA BOCCA E LE LABBRA
 
La bocca è senza dubbio il tratto più espressivo dei sentimenti e del modo di essere pratico.
Allegria,disprezzo,tristezza,dolore e dispiacere,tutte le emozioni si riflettono nell'atteggiamento delle labbra e nella forma della bocca.
L'antico teatro greco rappresentava la tragedia con una maschera dagli angoli della bocca piegati all'ingiù,e la commedia con la stessa maschera ma con gli angoli piegati all'insù.
Perché tutto ciò che abbiamo vissuto,tutto ciò che pensiamo e sentiamo,lascia un'impronta che segna in modo permanente il nostro viso.
Chi ha riso molto e si gode la vita,con un'atteggiamento aperto e allegro,esibirà un perenne sorriso,forse con piccole rughe attorno agli angoli della bocca,e la parte inferiore delle guange liscia e piena.
Al contrario una persona sofferente e amareggiata tenderà a dare alla bocca una curvatura “tragica”,con le labbra serrate e le guance incavate.
Qualunque sia la forma della bocca con cui siamo venuti al mondo,è quasi certo che le labbra delle persone sensuali e ottimiste si ingrandiscono, mentre quelle delle persone molto cerebrali e riflessive si assottigliano.

 
 
 
 
 
 
 
CONSIDERAZIONE FINALE SUL SENSO DEI TRATTI DEL VISO
 

Anche se nei testi cinesi abbandonano le interpretazioni di ciascun tratto e di ogni area del volto, e anche se il criminologo italiano Cesare Lombroso riuscì a classificare la propenzione della delinquenza basandosi sulle misure e sulla forma del cranio, non è mia intenzione accogliere questo tipo di pregiudizi basati sulle casualità anatomiche.
 
Voglio dire che non credo si possa giudicare una persona dalla forma delle orecchie, del naso o delle sopracciglia, nonostante i commenti popolari sul naso imporporato dei bevitori, sulla fronte stretta degli ignoranti o il mento sporgente dei volitivi.
 

 (DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.)
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 

MAGGIO – STORIA SIGNIFICATO PROVERBI   1 comment

 

 

 

 Il nome Maggio deriva dal nome latino Maius. Il nome latino avrebbe preso origine, secondo Ovidio, da majores: “gli adulti anziani” a cui i romani dedicavano questo mese (avendo Romolo diviso la popolazione romana in due, i maggiori, gli adulti anziani, appunto, e i minori, i giovani abili alle armi, così che i primi governassero con la saggezza, i secondi con la forza delle armi) ; secondo altri deriverebbe dal nome di Maja, la madre di Mercurio, a cui il mese sarebbe stato dedicato ( secondo altri ancora esso era consacrato al dio Apollo). 

 

MAGGIO

– STORIA SIGNIFICATO PROVERBI –

 

Altri nomi:

Calendario Arcaico Romano e Calendario della Repubblica Romana: Maius era il terzo mese del calendario, contava 31 giorni;
Calendari Giuliano e Augusteo: Maius era il quinto mese del calendario e contava 31 giorni
;
Nel mondo romano questo mese, che era dedicato alla dea Maja, madre di Mercurio e dea della vegetazione e delle fioriture,
veniva festeggiato con canti e balli, davanti alle case si piantavano arboscelli o pali con regali appesi.
Era il mese della fertilità: infatti si apriva con la festa di Flora (Maia), dea della vegetazione;

per gli ebrei Iyàr, ottavo mese del calendario, va da Aprile a Maggio, il suo nome deriva da “Or” che nella lingua ebraica significa “luce” (il nome babilonese era Ziv, che significava “splendore” “raggio di luce”), mentre Sivàn, nono mese, che prenderebbe il suo nome dal babilonese Simanu, dura 30 giorni e va da Maggio a Giugno;

per i musulmani Rabe'e Al-Awwal è il terzo mese del calendario, conta 30 giorni, mentre Rabe'e Al-Thani, che conta 29 giorni, è il quarto mese del calendario;

per i persiani Ordibehesht contava 30 giorni e andava da Aprile a Maggio, mentre Khordad, di 31 giorni, andava da Maggio a Giugno;

per i celti Giamonios (tempo dei germogli), settimo mese, contava 29 giorni e andava da Aprile a Maggio, mentre Simivisonios (tempo chiaro), ottavo mese, contava 30 giorni e andava da Maggio a Giugno;

anche i pellerossa d'America adattarono il computo dei mesi al sistema importato dai pionieri, ma i loro mesi erano legati alla vita della luna e, naturalmente, ogni popolo aveva nomi propri per i mesi dell'anno:
secondo la testimonianza di Alce Nero, del popolo Lakota, era: Luna quando i cavalli perdono il pelo;
per gli indiani Chippewa e Ojibwa era: Luna della Sanguisuga; ( tra molte popolazioni, compresa la nostra, in passato le sanguisughe sono state considerate utilissime per la cura di certe patologie,e simboli di purificazione).

Durante la Rivoluzione Francese il periodo che andava dal 20 Aprile al 19 Maggio prese il nome di Floréal (Florile), mentre quello che andava dal 20 Maggio al 18 Giugno fu chiamato Prairial (Pratile).

 

 

 

Nel Medioevo il mese di Maggio veniva rappresentato come un giovane che portava fiori, oppure come un giovane intento a tagliare il fieno.

E'ˆ il mese della fioritura , dell'esplosione della natura.  E' il mese del risveglio completo che segue la sonnolenza di Aprile e precede il fulgore della vicina estate.
Le giornate si allungano e si fanno sempre più calde.

Per una buona riuscita del raccolto il mese di Maggio deve essere caldo, ma non troppo e non deve essere particolarmente piovoso.

 Proverbi:

Maggio asciutto grano dappertutto;
Maggio ventoso, grano generoso;
Maggio soleggiato, grano a buon mercato
;
Maggio ortolano assai paglia e poco grano
;
Maggio fresco e casa calda, l a massaia sta lieta e salda
;
Se piove al Venerdì santo, piove Maggio tutto quanto;
Di Maggio ciliegie per assaggio, di Giugno ciliegie a pugno.

WEB

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

Pubblicato 9 Maggio 2011 da tonykospan21 in Senza categoria

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LA CITTA’ BEATA – GIBRAN – RACCONTO SUGGESTIVO MA…   5 comments

 
 

 

 
 
 
 
 
LA CITTA' BEATA
Gibran
 
 
Questo è un breve raccontino di genere morale
che possiamo leggere
ascoltando una bella musica e con belle immagini.
 
 
Debbo dire che lo ritengo suggestivo…
ma non convincente…
 
 
 
 
 
Certo vuol esser un racconto metaforico…
una specie di parabola…
tuttavia mi lascia freddo e perplesso…,
al di là del profondo afflato religioso,
dato che a mio parere è contro la natura…
sia quella umana che quella in generale.
 
Inoltre lo stesso autore mi pare perplesso…
allontanandosi… sano…
 
 
 
 
 
Lo propongo dunque anche
e soprattutto per conoscer il vostro parere
e in modo da leggervi aspetti
che eventualmente non ho colto.
 
 
CLIKKA SULL' IMMAGINE
E POI SU PLAY
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN 
 
 
                                                                                                                                     

Pubblicato 9 Maggio 2011 da tonykospan21 in FAVOLE LEGGENDE RACCONTI DI SAGGEZZA

SEI LIBERO – BAUDELAIRE – FELICE INIZIO DI SETTIMANA IN POESIA E…   3 comments

 
 

 

diviore

 

          
 
Come tutti i veri valori, l’amore non si può acquistare.
Il piacere si può acquistare, l’amore no. 
 H. Hesse
  
 
 

 

 

SEI LIBERO

C. Baudelaire

 

 

Sei  libero 

davanti al  sole  del giorno

 e  libero 

davanti  alle  stelle  della notte

 e  sei  libero  quando  non  vi  è sole,

 nè  luna  nè  stelle.

 

Sei  libero

 anche  quando  chiudi  gli  occhi

 su  tutte  le  cose.

 

 Ma  sei  schiavo  di colui che  ami,

 perché  lo  ami.

 

E  schiavo è colui  che  ti  ama,

perché  ti  ama.

 

 

 

 

 

           

 

da Tony Kospan

 

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