Archivio per 5 Maggio 2011

HOLLYWOOD – B. BRECHT – FELICE NOTTE IN MINIPOESIA   3 comments

 
 
 
 
 
 
HOLLYWOOD
– Bertolt Brecht –
 

Ogni mattina, per guadagnarmi da vivere,
Vado al mercato dove si comprano le bugie.
Pieno di speranza
Mi metto tra chi vende.
 
 
 
 
 
by Tony Kospan

Pubblicato 5 Maggio 2011 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

MAGGIO NELLA POESIA E NELLA MUSICA NAPOLETANA   2 comments

 

 

 

 

 

 

MAGGIO MESE DEI FIORI E DELL’AMORE
NELLA POESIA E NELLA MUSICA NAPOLETANA
 

 

 
 
 
 
Per chi ama la poesia e la canzone napoletana classica…
ecco una poesia ed una canzone dedicate a…
M A G G I O
 
 
 
 
 
La poesia prescelta è  
 E’ TRASUTO MAGGIO…
di Ciro Borrelli in arte Massenzio Caravita
qui in originale e con mia traduzione…
 
 
 
 

 
 
 E’ TRASUTO MAGGIO…
(E’ entrato maggio)

 
Io ca d’ ‘e sciure  so’ n’amante,
Io che dei fiori sono amante
quanno t’affacciave ‘a fenesta
quando t’affacciavi alla finestra
t’ammiravo  comme  n’incanto…
t’ammiravo come un incanto
pe’ cchesto te facevo sempe festa,
per questo ti facevo le feste
e cu ‘e  vviole e ‘e  ciclamine
con violette e ciclamini…
p’ ‘a gioja me mettevo abballà,
e per la goia mi mettevo a ballare…
cu ‘e mmargarite… ‘a matina
ela mattina… con le margherite
me mettevo a ridere e a pazzià.
mi mettevo a ridere e giocare.
è  trasuto ‘o mese ‘e Maggio!
E’ arrivato il mese di maggio!
schioppano tutt’ ‘e sciure…
sbocciano tutti i fiori…
‘e sciure  ‘e ll’ammore.
i fiori dell’amore
Fuje ‘e ‘stu mese addiruso
Fu in questo mese profumato
ca ‘e te… m’annummaruje!
che di te mi innamorai!
Tu bella comme  na rosa…
Tu bella come una rosa
tu…na margarita cianciosa…
tu margherita leggerina
tu… c’‘o prufumo d’ ‘a viola…
tu profumata di viola…
tu ‘a cchiù bella, ire na cosa sola:
tu… la più bella… eri una cosa sola:
“Nu sciore ‘e Maggio”
“Un fiore di Maggio”
Sì!…è trasuto Maggio!
Sì è arrivato maggio!
Schioppano ‘e sciure
sbocciano i fiori…
‘e sciure  ‘e ll’ammore.
i fiori dell’amore
Fuje ‘e ‘stu mese addiruso
Fu in questo mese profumato
ca ‘e te… m’annummaruje!
che di te mi innamorai!
e dimme tu…c’aggia fa’…
e… dimmi tu… che posso fare…
si  chisti sciure  j’
se questi fiori io
nun te  faccio maje mancà?
non riesco a farteli mancare?
 
 
 
 
 
 
La canzone è invece
TORNA MAGGIO…
che era stata in lizza con quella di de Andrè…
per la “nomination” quale canzone del mese di maggio…A bocca aperta
 
 
Ho escluso la mitica “Na sera e maggio” a cui dedicherò
un post nell’ambito delle
Grandi Canzoni Classiche Napoletane…
 
 
 
 
 
 
Eccola dunque… accostata alla poesia su…
 con testo originale ed in italiano…
cantata in modo classico dall’indimenticabile…
 
 
 
 
 
 

        
Nota

 
 

 
Ciaoooooooo
 
da Tony Kospan
 
 
 
IL SALOTTO DI SOGNO DI FB?
 
 
samp5873205a0f06c928.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante
 

QUANDO QUARANTA INVERNI – SONETTO DI SHAKESPEARE CON GLI OCCHI DI OGGI…   4 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
QUANDO QUARANTA INVERNI…
– SHAKESPEARE –

Una riflessione di Tony Kospan

 

 

 

 

 
 
Questa volta la poesia di cui desidero parlare, 
e che propongo anche alla vostra riflessone,
 è del sommo Shakespeare…
 
 
 
 
 
 
 In essa, prima di passare a dare uno sguardo al suo significato,
possiamo subito osservare come l’idea di una donna quarantenne 
piena di rughe (e forse di acciacchi…) oggi stride e stupisce…
 
Oggi la donna quarantenne è poco più che giovanetta…
e dunque opterei in questo caso,
date le modifiche avvenute nel corso degli ultimi secoli
riguardo alla durata e tenuta della nostra vita,
per una diversa rappresentazione,
delle immagini poetiche del nostro.
 
 
 
 
 
 
 La donna oggi non sarebbe quarantenne ma settantenne
ed il piccolo sarebbe il nipotino… eh eh…
 
Se ci guardiamo intorno, anche nel nostro mondo web…,
il numeno di nonne giovani e pimpanti
è in incredibile e costante aumento…
(ma in verità anche di nonni).
 
Fatte queste mie opinabilissime premesse
passiamo alla poesia…
 
 
 
 
 
 
 
 Il grande William consiglia alla donna di non preoccuparsi
per lo sfiorir di sua giovanile gran beltà
e d’esser felice di poter dire che la grazia sua
sta passando al/la figlio/a…
 
(Nella mia versione dalla nonna… al/la nipotino/a)
 
 
 
 
 
 
 
 Io leggo poi in questi versi
anche la necessità da parte di ciascuno
d’accettar lo scorrer del tempo… in modo sereno…
anche perché diversamente
vivremmo molto male gli anni che ci restano…
 
Infatti se ci fermassimo a rimpianger
la bellezza e la forza della nostra gioventù…
che giorno per giorno s’allontana sempre di più…
rischieremmo solo la depressione…
 
Come sempre, cari amici,
la mia è una personalissima interpretazione
e come sempre sono pronto a modificarla
o comunque mi piacerebbe legger la vostra.
 
 
 
 
 
 
 
 
QUANDO QUARANTA INVERNI
Sonetto 2 ~ William Shakespeare ~
 
Quando quaranta inverni assedieranno la tua fronte
e profonde trincee solcheranno il campo della tua bellezza,
l’orgoglioso manto della gioventù, ora ammirato,
sarà a brandelli, tenuto in nessun conto.
Allora, se richiesto dove la tua bellezza giace,
dove il tesoro dei tuoi gagliardi giorni,
rispondere ch’essi s’adagiano infossati nei tuoi occhi
per te vergogna bruciante sarebbe e ridicolo vanto.
Quanta più lode meriterebbe la tua bellezza,
se tu potessi replicare: “Questo mio bel bambino
pareggia il conto e fa perdonare il passare degli anni”,
dando prova che la sua bellezza da te fu data.
Sarebbe questo un sentirsi giovane quando sei vecchio,
mirare il tuo sangue caldo quand’esso nelle tue vene è freddo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 

POESIE?
UN MODO DIVERSO DIVIVERLE…
  
ImageChef.com
 
 
 

Pubblicato 5 Maggio 2011 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

OGGI 5 MAGGIO GIORNATA CONTRO LA PEDOFILIA…   1 comment

 

 

 

 

 

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Mi sarebbe piaciuto che non fosse stato necessario

dedicare un giorno

a questo gravissimo problema…

 

 

 

 

 

 

Ma ahimé è stato necessario…

per la difusione e la gravità del fenomeno…

 

 

 

 

Ed allora nel ns piccolo…

non possiamo non ricordare che esiste

questo tremendo problema…,

che va combatuto in ogni modo

e che è necessario esser sempre vigili…

 

 

 

 

 

 

Questa, di un autore che non sono riuscito a scoprire,

è la poesia, a mio parere, più bella contro la pedofilia…

 

 

 

 

 

LE ALI SPEZZATE

 

Guarda gli occhi dei bambini.
Ti portano in un mondo fatato,
ti portano dove un tempo anche tu sei stato,
un mondo popolato da colori e suoni
che noi adulti non riusciamo più a vedere
non riusciamo più ad ascoltare.
Uccellini in un nido
che sbattono le ali per poterle poi spiegare
e volare verso la vita.
Ma ci sono bambini a cui hanno spento
i colori.
Bambini a cui i suoni glieli hanno trasformati
in urla.
Bambini che non sanno più piangere
perché non hanno più lacrime
che non sanno più ridere
perché gli hanno tolto il sorriso.
che non possono più sognare
perché gli hanno ucciso i sogni.
Gli hanno rubato l’innocenza,
negata l’infanzia
E la favola si è trasformata
in un incubo.
Questi bambini sono quegli uccellini
che volevano volare via dal Nido,
volare verso la vita che gli aspettava.
Non voleranno più
perché gli hanno spezzato le ali.
E tu uomo,
tu che hai osato profanare quell’innocenza,
tu che hai ucciso i loro sogni e le loro attese
tu che gli hai rubato il tempo magico
dell’infanzia
tu che gli hai negato lacrime e sorrisi
e che in cambio gli hai dato solo dolore,
disperazione, e urla che il tuo cuore
non ha voluto ascoltare.
Tu uomo
hai il coraggio di guardare
negli occhi di un bambino?

 

 

 

 

Tony Kospan

 

Pubblicato 5 Maggio 2011 da tonykospan21 in RICORRENZE TRADIZIONALI

CONSTANTIN BRANCUSI – LA LEGGENDA DELLA SCULTURA – ARTE DEL 900   2 comments

 

 

 

 

Le cose d’arte sono specchi
nei quali ognuno vede ciò che gli somiglia.
C. Brancusi

 

 

 

 

 

 

CONSTANTIN BRANCUSI
UNA LEGGENDA DELLA SCULTURA

 
 
 
 
Neonato – 1915
 
  
 
 


LA SUA E’ UNA SCULTURA… ESSENZIALE
O SECONDO ALTRI
UNA SCULTURA… ASTRATTA

 

MA ANDIAMO A CONOSCERE MEGLIO QUESTO SCULTORE

CONSIDERATO UNO DEI GRANDISSIMI DEL ‘900
 
 
 
 
 


 Constantin Brancusi (19 febbraio 1876 – Parigi 16 marzo 1957)
 
 
 
 
 
BREVE MA INTERESSANTE BIOGRAFIA
DA… ARTDREAMGUIDE

 
 
 
Nasce a Hobitza (Romania) il 19 febbraio 1876. Compie i primi studi d’arte alla Scuola d’Arte e Mestieri di Craiova (1894-98).
Dal 1898 al 1901 studia all’Accademia di Belle Arti di Bucarest. Ha quindi modo lavorare per qualche anno a Vienna e Monaco.

Nel 1904 quello che diventerà un leggendario scultore attraversa a piedi tutta l’Europa per  trasferirsi a Parigi.

 
Nel 1905 si iscrive all’École des Beaux-Arts. Qui entra in contatto con lo scultore Mercié.
Nel 1906 espone al Salon de la Société nationale des Beaux Arts e al Salon d’Automne.
Entra anche in contatto con il famosissimo Auguste Rodin e inizia un breve periodo di praticantato nel suo atelier.
 
Ma quando lo scultore parigino gli offre di diventare suo allievo, rifiuta obiettando:
«Non cresce nulla sotto i grandi alberi»  e Rodin rispose «Hai ragione! Sei più ostinato di me».

 

 

 

Musa dormiente

 

 

 

Nello stesso periodo comincia a interessarsi alla scultura negra.

Tra il 1907 e il 1908 realizza Il bacio.

La scultura è il primo segnale di una svolta antinaturalistica, tesa alla progressiva stilizzazione delle forme. La stessa ricerca lo porterà, negli anni successivi, a concentrarsi su alcuni temi privilegiati: Teste, Maiastre, Uccelli nello spazio, Pesci.

Intorno al 1908 Brancusi conosce Henri Matisse, Amedeo Modigliani, Henri Rousseau e Fernand Léger.

 

 

 

Il bacio – 1907

 

 

 

Due anni dopo diventa amico di Duchamp, che si incarica di promuovere la sua opera negli Stati Uniti.


Mantiene sempre stretti legami con la Romania, dove effettua frequenti viaggi.
Ogni anno espone a Bucarest.
Nel 1912 espone al Salon des artistes Indépendants e vince il Primo premio al Salone di Bucarest.

Nel 1913 partecipa all’Armory Show di New York con 5 sculture. Nel 1914 espone alla Galleria 219 di Alfred Stieglitz, sulla Quinta Strada di New York.

 

 

 

M.me Brancusi

 

 

 

Tra il 1914 e il 1918 si dedica alla scultura in legno, realizzando opere di ispirazione primitivista.

Nel 1918 scolpisce la prima Colonna senza fine, omaggio all’arte popolare rumena e alle figure totemiche primitive.

Sempre più attratto dalle forme pure, studia l’arte egizia, cicladica e messicana.


(DA ARTDREAMGUIDE)

 

 

 

Uccello nello spazio

 

 

 

SINTETICA ANALISI DELLA SUE OPERA

 
 

Nel tessuto dell’arte il suo lavoro si erge in modo autonomo e autorevole per l’originalità e il rigore dello stile, teso alla definizione di una forma essenziale.

La critica ha avuto sempre difficoltà a collocare la figura di Brancusi in un movimento ben determinato.

Oggi, insieme a colleghi-amici come Chagall e Modigliani, viene solitamente incasellato nella cosiddetta

“École de Paris”.

 

 

 

Signorina Pogany

 

 

E’ chiaramente una scelta alquanto neutrale, più che altro di comodo.

Ma serve comunque a sottolineare alcuni aspetti della figura di Brancusi:
–  la sua indifferenza nei confronti dei grandi movimenti d’avanguardia,
–  il sostanziale isolamento della sua ricerca,
–  l’importanza dei risultati da lui raggiunti e del suo posto nel clima vitale e cosmopolita della Parigi di inizio secolo.

 

 

 

La Porta del Bacio

 

 

 

L’attività di Brancusi si è espressa soprattutto in scultura.

In questo campo i suoi sforzi si sono indirizzati verso un costante processo di semplificazione della forma.

Ricercare un forma essenziale che consentisse di sprigionare la tensione e l’energia della materia.

 

 

 

Tete

 

 

Questo è stato lo scopo alla base di tutte le sue opere
sia le più note che le altre.
 
 
 

 

Leda

 

 

 

La maturazione delle sue idee e del suo stile così personale avviene in un momento cruciale della storia dell’arte.


Brancusi vive a Parigi, crocevia di innumerevoli apporti culturali. Trae spunto dall’incontro con la “scultura negra” e la scultura cicladica. Vive a contatto di tanti altri coetanei:
Modigliani, Leger, etc.

 

 

 




Colonna senza fine

 

 

 

In questo contesto Brancusi si rivolge a generi scultorei semplici: la testa, la stele, la cariatide.

Lavora con forme solide elementari: l’uovo, la sfera, il cubo i solidi trapezoidali.

Sperimenta l’interazione di queste forme con vari tipi di materiali, grezzi e lucidati: pietra, legno, bronzo, ottone, marmo.

Ma la sperimentazione tocca anche aspetti più complessi, come la combinazione di elementi diversi, o la moltiplicazione di una forma modulare.

Da cui, ad esempio, la sovrapposizione di una forma principale ad un’altra, che funge da suo basamento.

Oppure lo sviluppo di opere modulari, come nel caso della Colonna senza fine.




Il suo studio di Parigi


 
 
 
 
 
TUTTO BRANCUSI IN VIDEO
 
 
 
 
 
Cliccando qui giù possiamo vedere un’ampia galleria di immagini
sia dello scultore che delle sue opere…

 
 
 
 
fre bia pouce
 
 
 
 
 

mentre qui giù possiamo vedere, sempre in video,
il Brancusi all’opera insieme ad una Biografia 
ed ad un’altra bellissima esposizione di suoi lavori. 
 
 
 
 
fre bia pouce
 

 

 


FONTI VARI SITI WEB – COORDINAM. E IMPAGIN. T.K.

 

 

Tony Kospan




MARRONE CHIARO
IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)
Frecce2039





La Tabella del Silenzio




Pubblicato 5 Maggio 2011 da tonykospan21 in ARTE

LA RISATA E’ UNA GRAN BELLA… MEDICINA!   2 comments

 

 

 
 
 
UNA RISATA AL GIORNO…
 
 
 
Un vecchio detto recita: una mela al giorno leva il medico di torno.
Tutti sappiamo che il nostro stato di salute dipende in buona parte da come ci alimentiamo. Eppure si fa sempre più strada la convinzione che per mantenersi in salute sia determinante anche il modo in cui cibiamo la nostra mente con pensieri ed emozioni positivi. 
Di seguito riportiamo il parere autorevole del dott. Roberto Santi, medico, autore teatrale e fondatore di due compagnie.
 
 
 

 

 

 
Ridere fa bene.
 
Ossia: una disposizione positiva della mente, un atteggiamento attivo e reattivo, una volontà di esternare le emozioni sono presupposti indispensabili per una buona salute. Di più: ridere stimola la circolazione, aumenta l’ossigeno nei polmoni, abbassa la pressione, attiva i muscoli.
La moderna ricerca medica ha confermato quella intuizione che all’inizio del secolo ha dato avvio alla medicina psicosomatica: il corpo e la mente non sono due entità separate, ma due aspetti di un insieme che costantemente interagiscono tra loro. La psiche, in strettissimo contatto con il sistema immunitario, influenza così le nostre capacità di contrastare una malattia e di reagire a situazioni debilitanti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La scienza ha ormai da tempo sostanziato come le emozioni positive sono in grado di favorire i processi di guarigione, così come uno stress frequente e prolungato nel tempo può portare alla malattia.
Sono le connessioni tra psiche e sistema immunitario che spessissimo fanno sì che la nostra salute sia intaccata o, al contrario, rafforzata, se il nostro sistema è abbastanza ben strutturato da tenere lontane le malattie.
 
Quando si ride, uno dei benefici effetti dello scoppio di risa è proprio il rilascio, nel nostro organismo, delle beta-endorfine, sostanze che rafforzano potentemente quelle difese.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E’ da questi presupposti che da qualche anno, in tutto il mondo, si va diffondendo la cosiddetta ‘gelotologia‘ (dal greco gelos, riso): una ‘cura’ che, attraverso il buonumore e le emozioni positive che si stabiliscono tra medico e paziente, stimola le nostre possibilità di guarigione.
 
E’ noto come il pediatra americano, HunterPatchAdams, ne ha fatto una scelta professionale, resa celebre dal film interpretato da Robin Williams Dopo le ricerche condotte da studiosi svizzeri, anche dall’Italia giunge la conferma che ridere almeno sette-nove minuti al giorno aiuta a mantenere il nostro organismo in piena salute psicologica.
Hai sentito qualche buona barzelletta ultimamente?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che il detto “Il Riso fa buon sangue” ha profonde radici di verità.
 
Una nuova branca della medicina, la PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI), ha dimostrato che le emozioni positive, tra cui il ridere è una delle più potenti, influenzano positivamente il sistema immunitario, che è il vero garante della nostra salute. Questa semplice verità non ha avuto vita facile ed ancora stenta ad essere compresa nella sua importanza e profondità.
 
Tutto ciò che è connesso al ridere, nella nostra cultura, è considerato secondario, poco importante se non dannoso. In ultima analisi siamo molto meglio educati a soffrire che non a godere, a star bene. Invece, ridendo, si può migliorare e guarire anche da malattie molto gravi sia di tipo psicologico che propriamente fisico.
 
Il nostro sforzo, così, non solo è volto alla divulgazione di questa semplice ma dirompente verità , ma anche all’elaborazione di un metodo che è anche terapeutico, per affrontare disagi di tipo psicologico, relazionale, fino alle malattie cosiddette psicosomatiche, tra cui anche quelle degenerative (cancro, leucemie, ecc…).
 
 
 
 

 

 

 

“L’uso della risata e delle emozioni positive migliora lo stato psicologico e neuroendocrino del malato perché lo stress e la tensione emotiva provocati dal dolore e dall’ansia abbassano le difese del nostro organismo mentre tutto ciò che porta allegria e serenità ha un effetto benefico e sicuramente favorisce la guarigione – spiega il dottor Alberto Vierucci, primario di Clinica Pediatrica III all’Ospedale Meyer di Firenze –.
 
La comicoterapia può avere effetti straordinari. I dati più recenti parlano di una riduzione della degenza vicina al 50 per cento e del 20 per cento nell’uso di anestetici”. Quando si ride, infatti, tutto l’organismo è coinvolto dagli effetti positivi del buonumore: cervello, polmoni, sistema cardiovascolare e muscoli sono tonificati dalla risata come da un vero e proprio massaggio.
 
Per questo, dicono gli esperti, bisognerebbe ridere 12 minuti al giorno per mantenersi sani ed almeno 30 per cominciare a vedere qualche effetto terapeutico in chi è malato.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ridere migliora indubbiamente l’effetto delle terapie convenzionali ma non le sostituisce, è bene essere chiari”, spiega il professor David Fletzer, primario del Centro Paraplegici di Ostia (CPO), dove da un anno si sta sperimentando un progetto pilota di comicoterapia per adulti mielolesi insieme all’associazione
 
Ridere per Vivere finanziato dal Comune di Roma su iniziativa dell’Arvas, associazione di volontariato. è il primo caso in Europa di comicoterapia applicata al recupero psicologico degli adulti che hanno perso l’uso di braccia e gambe. Ridere ha degli effetti salvavita: protegge dall’infarto, stimola le difese, scaccia la depressione, elimina le ansie. “Una risata al giorno toglie il medico di torno, senza nulla togliere ai medici“.
 
Ridere può:
– rinforzare la tua immunità aumentando gli anticorpi dell’organismo come pure i lifociti-T che proteggono il tuo corpo da ‘invasori’ esterni.
– Aumentare la frequenza del tuo respiro e delle pulsazioni cardiache che sono di beneficio al sistema cardiovascolare.
– Stimolare il cervello a rilasciare endorfine (sostanze che creano gioia, piacere) che possono temporaneamente alleviare il dolore.
– Rilasciare emozioni negative che altrimenti potrebbero creare cambiamenti biologici dannosi nel corpo.
– Ridurre lo stress e favorire il rilassamento. Le ricerche suggeriscono che le persone con un elevato senso dell’umorismo non provano meno stress, ma attraverso le loro battute e la capacità di riderci su, riescono ad affrontarlo meglio.
 
Purtroppo, tendiamo a ridere di meno quando invecchiamo.
 
Mentre un bambino mediamente ride 300 volte ogni giorno, la maggior parte degli adulti ride fra 15 e 100 volte al giorno.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Per recuperare la natura di bambino che c’è in ognuno di noi, prova a trovare l’aspetto umoristico nelle situazioni di ogni giorno e cerca di passare il tuo tempo con persone che tirano fuori il tuo senso del divertimento.
 
Racconta o fatti raccontare delle barzellette e la prossima volta che vai al cinema o guardi la TV, cerca una commedia o un film comico.

…. Perché, dopo tutto, una risata può essere la migliore medicina!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
dal web – impaginazione T.K.
 
 
 
 
Ciaoooooooo con un sorriso da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 

SE SOLAMENTE – NERUDA – FELICE GIOVEDI’ IN POESIA E…   3 comments

 

 

 

         

 

 

 

 

Bisogna somigliarsi per comprendersi,
ma bisogna essere diversi per amarsi.
(Paul Bourget)

 

 

 
 
 
SE SOLAMENTE
Pablo Neruda
 
 
Se solamente mi toccassi il cuore,
se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
e mettessi la tua lingua come una freccia rossa
là dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
piangendo,
suonerebbe con  rumore scuro,
con suono di ruote di treno assonnate,
come acque vacilllanti,
come l’autunno in foglie,
come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge
e sirene di un porto triste,
se tu soffiassi nel mio cuore vicino al mare,
come un fantasma bianco,
al bordo della schiuma,
in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato,
in riva al mare,
piangendo…
 
 
 

 

 

Sep41Sep41

 

 
 
a tutti da Orso Tony
 
 

 

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