Archivio per 10 Maggio 2010

LA MITICA “LINEA” DI CAVANDOLI   Leave a comment

 

Pubblicato 10 Maggio 2010 da tonykospan21 in SALUTI VARI

UN GRANDE PROIETTI GIOCA CON LE FAVOLE   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 

Pubblicato 10 Maggio 2010 da tonykospan21 in INTRATTENIM. UMORISMO

AD OGNI INIZIO DI NOTTE – LAMARQUE – MINI DELLA… NOTTE…   Leave a comment

 
 
 

 
 
AD OGNI INIZIO DI NOTTE
Vivian Lamarque

A ogni inizio di notte
gli inviava pensieri,

adeguati all’ora del silenzio e dei baci.
E gli adeguati pensieri,
di tetto in tetto scivolando,
a lui quasi preso dal sonno giungevano

appena appena in tempo,
quasi in ritardo

 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 

Pubblicato 10 Maggio 2010 da tonykospan21 in SALUTI VARI

NOI SIAMO FUOCHERELLI – RACCONTINO RIFLESSIONE   Leave a comment

 

 
 
NOI SIAMO… FUOCHERELLI…
Simpatico raccontino-riflessione
 
 
 
 
 
A un uomo del villaggio di Negua, sulla costa della Colombia, fu concesso di salire alto nel cielo.
Al ritorno disse che aveva contemplato dall’alto la vita degli uomini.
E disse che siamo un mare di fuocherelli.
Il mondo è questo – rivelò -.
 
 
 

 

 

C’è un mucchio di gente e un mare di fuocherelli.
Ogni persona brilla di luce propria fra tutte le altre. Non ci sono due fuochi uguali.
Ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi d’ogni colore.
 

 

 

C’è gente dal fuoco sereno che non si lascia scompigliare dal vento, e gente dal fuoco pazzo, che riempie l’aria di faville.
Alcuni fuochi sono fuochi sciocchi, che non illuminano nè bruciano però ce ne sono altri che ardono tutta la vita con tanta voglia che non li si puo’ guardare senza restare abbagliati.
E chi si avvicina, prende fuoco.
 
 

Proviamo a guardar le persone attorno a noi… secondo le immagini di questa storiella.
Potremmo divertirci.
 

 

 

 
 
Ma… ma poi… noi dove ci collochiamo e soprattutto dove ci collocano gli altri?
Siamo fuochi grandi o piccoli?
Sciocchi… o saggi…?
 
 
 
 
 

Ciao da Orso Tony
(dal web – impaginaz. T.K.)
 

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E’ NATO IN FACEBOOK UN… SALOTTO… CULTURALE…
 
 
 
DOVE E’ POSSIBILE SCAMBIARSI PENSIERI ED EMOZIONI
D’ARTE POESIA MUSICA BUONUMORE RIFLESSIONI STORIA… ETC…
 
ACOMODATI E PARTECIPA ANCHE TU…
TI ASPETTIAMO…
     
 
 TONY KOSPAN
 

 
 

Pubblicato 10 Maggio 2010 da tonykospan21 in FAVOLE LEGGENDE RACCONTI DI SAGGEZZA

PESSOA… LA SUA SECONDA VITA DI SOGNO E ALCUNE SUE POESIE   3 comments

 
 
 
 
 
PESSOA 
LA SUA SECONDA VITA DI SOGNO
ED ALCUNE POESIE
 
 
 
 
 
 
La sua vita e le sue opere 
intrecci di altri nomi, testi, mondi di sogni.
 
 
 
 
Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso voler d’essere niente.
A parte questo,
ho in me tutti i sogni del mondo.
Pessoa
 
 
 
 
 
 
 
 
Difficile parlare di un prisma come Fernando Pessoa.
Da dove cominciare?
– Dalla fama dei suoi eteronimi cioè numerose identità alternative da Pessoa create per scrivere poesie e romanzi, – uno su tutti Álvaro de Campos – che per lui erano più reali della sua stessa vita, e a cui ha fatto scrivere poesie e libri che “da solo” non avrebbe potuto creare?
 – dal suo grande interesse per l’esoterismo e la teosofia, ereditato dalla famiglia, in special modo dalla zia Anica;
 – dalla sua influenza sulle avanguardie portoghesi ed europee in genere,
o ancora dalla sua biografia apparentemente insignificante, in un arco di tempo (1888-1935) in cui si muove un modesto impiegato che lavora per ditte import-export, che non “è niente”, ma ha in sé “tutti i sogni del mondo”?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Come si vede, i possibili approcci di presentazione di questo scrittore e poeta – affascinante e per certi versi misterioso – rivelano una molteplicità di sfaccettature.
Guardiamolo dunque al di là di tutto questo, soprattutto oltre quella immagine stereotipata che con il tempo gli si è stampata addosso.
E l’unico modo per farlo è dare voce alle persone che più lo hanno letto nella sua lingua originale, studiato, amato con passione e diffuso nel nostro paese: parliamo della Prof. Luciana Stegagno Picchio, la più grande studiosa vivente di letteratura portoghese, e dell’infaticabile Antonio Tabucchi suo allievo.
Attraverso le loro parole emerge la verità di questo straordinario fenomeno letterario inserito nel contesto socio-politico del suo tempo, testimone di un profondo sentire che si barcamena con inquietudine nel continuo binomio realtà-sogno, consistenza-indeterminatezza, certezza-dubbio.
E, proprio per guidarci a meglio attraversare questo inedito ritratto del nostro Autore ecco alcuni cenni sulla sua vita.
 
 
 

 

Pessoa trascorse la giovinezza in Sudafrica, per poi tornare a Lisbona e iscriversi alla Facoltà di Filosofia.
Influenzato dal Romanticismo inglese e da Baudelaire, già a Città del Capo aveva iniziato a scrivere.
Poi, nel 1914, in un giorno che definì “trionfale”, arrivarono i suoi eteronimi,che lo portarono a creare i più significativi testi di prosa e poesia,
e un anno dopo, insieme al suo più caro amico Mário de Sá-Carneiro e ad altri autori,
fondò la rivista Orpheu, ispirata al futurismo e al cubismo.
Questa esperienza non durò a lungo, ma ebbe il grande merito di proporre nuovi percorsi per la poesia portoghese.
Unico amore della sua vita fu Ophelia Queiroz, collega di lavoro, con cui intraprese una fitta corrispondenza, fatta di lunghe pause, tra il 1920 e il 1930.
Unica pubblicazione in vita, a parte le poesie giovanili scritte in lingua inglese: Mensangem (1934), una raccolta in versi.
Tutto il resto – scritti di varia natura, che vanno dalla filosofia alla politica, dall’occultismo all’economia – fu pubblicato in quindici volumi dopo la sua morte, tra il 1942 e il 1978, grazie alla casa editrice Ática di Lisbona; quasi ignorato in vita – una vita che finì nel 1935 a causa di una crisi epatica dovuta all’abuso di alcool – fu emulato in seguito dalle generazioni successive.
Come scrive la studiosa Amina Di Munno nella postfazione al libro di poesie Il violinista pazzo, “accanto a una vita scandita sul piano umano dalla solitudine e dalla banalità di una routine monotona e modesta, senza viaggi e senza avventure reali (…), c’è l’altra, ricca, esuberante, creativa ed eccentrica, la vita letteraria, popolata di figure immaginarie che a loro volta pensano, palpitano, creano, comunicano, dialogano e polemizzano tra di loro: in una parola vivono”.
 
 

 
 
Non si può distinguere la vita di Pessoa, dunque, dalla sua fervida immaginazione: ciò che sognava, pensava e scriveva è parte essenziale del suo concetto di esistenza.
La vera vita è nella fantasia, l’unico modo per essere, per esserci, nel mondo e in sé stesso, accompagnato da altre vite possibili.
Scrisse il poeta portoghese in quello che poi divenne Il libro dell’inquietudine: “Sono quasi convinto di non essere sveglio.
Non so se non sogno quando sono vivo, se non vivo quando sogno, o se il sogno e la vita formano in me un ibrido, un’intersezione dalla quale il mio essere cosciente prende fisionomia per interpenetrazione”.
Il rapporto tra vita e sogno rimanda inevitabilmente a quello tra realtà e menzogna:
temi vasti, complessi e astratti, che nei suoi scritti sono diventati carne viva, passione bruciante, tremolìo onnipresente.
Diceva ne Il Marinaio: “Non oso guardare le cose. Come continua questo sogno?”
è con questa domanda che vi lasciamo partire alla scoperta di Fernando Pessoa… con alcune sue poesie…
 
 
 

 

 
 
AMARE E’ NON PENSARE
 
Io non ho filosofie: ho sensi…
Se parlo della Natura non è perchè sappia cosa essa è,
ma perchè la amo, e la amo per questo,
perchè chi ama non sa mai quello che ama
nè sa perchè ama, nè cosa sia amare…
Amare è l’eterna innocenza,
e l’unica innocenza, è non pensare…
 
 
 
 
 
 
A OFELIA 
 
Con chi mi hanno confuso
quando ti guardavo?
Posa la tua mano nella mia
e, senza guardarmi, sorridi.
Sorridi del tuo pensiero,
poiché io solo voglio pensare
che di me esso è fatto
e che lo hai per darlo a me.
Poi stringimi la mano
e volgi gli occhi a me…
Per chi mi hanno confuso
quando mi guardi così?
 
 
 
 
 
 
AUTOPSICOGRAFIA 
 
Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
che arriva a fingere che è dolore
il dolore che davvero sente.
E quanti leggono ciò che scrive,
nel dolore letto sentono proprio
non i due che egli ha provato,
ma solo quello che essi non hanno.
E così sui binari in tondo
gira, illudendo la ragione,
questo trenino a molla
che si chiama cuore.
 

 

LONTANO, ALLA LUNA 

Lontano, alla luna,
sul fiume una vela,
serena passando,
che cosa mi rivela?

Non so, ma il mio essere
mi si rese estraneo,
e io sogno senza vederli
i sogni che ho.

Che angoscia mi allaccia?
Che amore non si dispiega?
E’ la vela che passa
nella notte che resta.

 

 

FINE

 

Testo liberamente tratto da un articolo di Francesca Di Mattia
– Tra uno e nessuno: centomila – .
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 

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IL SALOTTO DI SOGNO DI FACEBOOK?
APRI LO SCRIGNO

Pubblicato 10 Maggio 2010 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, POETI E SCRITTORI GRANDI

FELICE INIZIO DI SETTIMANA IN POESIA E MUSICA…   Leave a comment

 

              
 
Come tutti i veri valori, l’amore non si può acquistare.

Il piacere si può acquistare,
l’amore no. 
 Hesse
  
 
 

 

 

SEI LIBERO
C. Baudelaire

Sei  libero 
davanti al  sole  del giorno
 e  libero 
davanti  alle  stelle  della notte
 e  sei  libero  quando  non  vi  e’ sole,
 ne’  luna  ne’  stelle.
Sei  libero
 anche  quando  chiudi  gli  occhi
 su  tutte  le  cose.
 Ma  sei  schiavo  di colui che  ami,
 perche’  lo  ami.
E  schiavo e’ colui  che  ti  ama,
perche’  ti  ama.

 

 

DA ORSO TONY
CON GRAVI DIFFICOLTA’ DI COLLEGAMENTO
 

              
 
SE AMI LEGGER, SCRIVER O PARLAR… DI
 
VIENI NEL GRUPPO DI FACEBOOK… 
 
 
 
 
TONY KOSPAN

 

Pubblicato 10 Maggio 2010 da tonykospan21 in SALUTI VARI