
Se sto qui, ti amo altrettanto.
Il tuo cuore è la mia casa
E il mio cuore il tuo giardino.
Io posseggo quattro colombe,
Quattro colombine, quattro.
Il mio cuore è la tua casa e
il tuo cuore il mio giardino.
IL PENSIERO… DEBOLE DI… LUCIANA LITTIZZETTO
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Un’altra bella notizia. Arriverà presto in Italia il primo reggiseno per bambine di sette anni. In Gran Bretagna c’è già, costa solo quattro sterline e pare che vada a ruba. I produttori dicono che lo hanno fatto per il bene delle bambine «che sono molto sensibili al loro aspetto, a quell’età». Certo che gli inglesi son poi dei bei dementi… ma si fan tritare il cervello per renderlo più digeribile?
D’altronde ormai va così. A sette anni ti metti il reggiseno imbottito e a 18 chiedi un piccolo intervento di chirurgia estetica. Per la maturità il naso o il seno nuovo. Una volta era il viaggio Interrail… non so perché ma mi pareva meglio… Ma a che cosa serve un reggiseno ad una settenne? Ma le bambine a sette anni hanno due capperi, due grani di pepe rosa, due nocciolini di Chivasso!
Siamo sicuri che è il caso di venderle dei regginiente? Se a una bambina di sette anni sana di mente metti il reggiseno ci nasconde dentro i rospi e le lucertole! «Eh, ma adesso è di moda ». Certo. Ormai sembra che le ditte di abiti per bimbi ti dicano che se hai una bambina di otto, dieci anni e non la vesti da zoccola le fai un torto. Anche le amiche ti guardano storto. «Come sei antica… Perché non metti le calze a rete a tua figlia? Ha già i suoi bei quattro anni neanche tanto ben portati…». La verità è che ci sono certe madri che hanno dimenticato il cervello al centro commerciale.
Ho visto con i miei occhi in una vetrina del centro uno scamiciatino taglia sette anni, con su scritto brillantinato: «Erotic Girl». Ma come, «Erotic Girl»? Ma se una è un’erotic girl a sette anni, a 13 anni cosa ne facciamo? Le facciamo aprire un bordello? Allora scusa. Qui ci vuole la par condicio. Perché non mettiamo ai maschietti delle bermudine con su scritto «Nerchia pazza» oppure «E’ arrivato il trapana-tope»? Son scritte che fan simpatia… Anche un bel biberon per maschi veri di sei mesi con scritto sopra «ciucciamelo », non sarebbe male. Io propongo di lanciare una linea di moda per bambine e di chiamarla «La mignottella» e siamo a posto. No, perché adesso si diventa «carne fresca» già a due anni. D’altronde se disegni minigonne con lo spacco per seienni, toppettini con spalline paiettate per quattrenni e reggiseni imbottiti per ottenni, robe che sono tutte di seduzione, vuol dire che per la moda le infanti sono già scopabili. Poi se qualcuno lo fa davvero lo mettono in galera, e ci mancherebbe.
Che male hanno fatto i bambini di oggi per essere dei mini adulti che a 11 anni ne dimostrano 15? A otto anni non devi vestirti come Madonna. Devi vestirti da bambina. E poi devi giocare. Con le perline, i pattini, e le Barbie. E non farti il fidanzato. Sognare soltanto di sposarti con quel rospo della 5ª B che però è tanto simpatico. Fine. Perché con ’sta mania di far diventare le bimbe adulte, ci si ritrova con delle adulte che anelano di ritornare bambine. E anche in questo caso la moda non le delude. Ho visto delle deliziose T-shirt per 50enni con su stampato Pisolo ad altezza naturale. E per parure due begli orecchini di plastica con Mammolo e Brontolo. Suma bin ciapà. |
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da "LA STAMPA" – Impaginazione T.K.
![]() POESIA SUBLIME DI JOHN DONNE
COME VI AVEVO PREANNUNCIATO C'E' UN'ALTRA POESIA
CON LO STESSO TITOLO DI QUELLA CHE ABBIAMO LETTO
QUALCHE TEMPO FA… SEMPRE DI JOHN DONNE…
NESSUN UOMO E' UN'ISOLA
(Meditation XVII)
![]() A mio parere anche questa è una poesia profondissima…
Qui però più che un inno all'amicizia… il poeta giunge ad una visione altissima
dell'Umanità… vista come un INSIEME… di cui ciascuno di noi è parte…
Parte importante che, come in un puzzle, forma però un dipinto molto più ampio… e quando qualcuno viene meno… ne soffre sia tutto l'insieme… che ciascun uomo…
Il verso finale “Per chi suona la campana” fu usato come titolo
di un suo famoso romanzo da Ernest Hemingway
![]() John Donne (Londra, 1572 – 31 marzo 1631) John Donne, poeta e religioso inglese,
riusciva a raggiungere, come si vede in questi versi,
vette di altissima spiritualità… ma poi cedeva facilmente… umanamente…
a carnalissime tentazioni… e la cosa, lungi dallo stupirmi…,
mi fa comprendere l'estrema complessità dell'animo umano…
NESSUN UOMO E' UN'ISOLA
John Donne
Nessun uomo è un’isola,
completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla
venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce,
perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona per te.
TONY KOSPAN
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