Archivio per 24 giugno 2012
BUON ONOMASTICO A TUTTE LE GIOVANNE ED I GIOVANNI Leave a comment
UN RICORDO DI TATA GIACOBETTI E MINI STORIA DEL MITICO QUARTETTO CETRA… 1 comment
canzoni e scenette divertenti… sfondando prima in radio…
poi in teatro ed infine in tv.
Aveva un bavero (Sanremo 1954),
Un disco dei Platters, Che centrattacco,
Vecchia America (musica di Lelio Luttazzi),
Un bacio a mezzanotte (musica di Gorni Kramer),
TIMELINE – LINEA DELLA VITA – ANTICA POESIA CHEROKEE (18° SEC.) Leave a comment
L’ho trovata, ahimé, solo in lingua inglese,
Ah, ora tu vieni ad ascoltare,
REGALA CIO’ CHE NON HAI – A. MANZONI – BRANO D’AMORE UNIVERSALE 3 comments
Un Manzoni poco noto ai più
è quello possiamo leggere in questo suo poetico brano…
dal profondissimo valore morale…
Alessandro Manzoni
(Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873)
I concetti espressi sono sì cristiani
ma direi anche universali…,
nel senso che i concetti di amore e fratellanza universale
possono essere condivisi da chiunque,
quale che sia il suo credo, la sua filosofia, le sue idee…
REGALA CIO' CHE NON HAI
Alessandro Manzoni
Regala ciò che non hai.
Occupati dei guai, dei problemi
del tuo prossimo.
Prenditi a cuore gli affanni,
le esigenze di chi ti sta vicino.
Regala agli altri la luce che non hai,
la forza che non possiedi,
la speranza che senti vacillare in te,
la fiducia di cui sei privo.
Illuminali dal tuo buio.
Arricchiscili con la tua povertà.
Regala un sorriso
quando tu hai voglia di piangere.
Produci serenità
dalla tempesta che hai dentro.
“Ecco, quello che non ho te lo dono”.
Questo è il tuo paradosso.
Ti accorgerai che la gioia
a poco a poco entrerà in te,
invaderà il tuo essere,
diventerà veramente tua nella misura
in cui l'avrai regalata agli altri.
CIAO DA TONY KOSPAN
PIAGHE D’AMORE – LORCA – FELICE DOMENICA IN POESIA… ARTE… E… 1 comment
Charles Courtney Curran – Sentiero dei fiori
Charles Courtney Curran – La lettura
E poi arrivano quelle persone che si incontrano
quando la vita decide di farti un regalo
Charles Dickens
PIAGHE D’AMORE
Garcia Lorca
La luce, questo fuoco che divora.
Questo paesaggio grigio che m’attornia.
Questa pena per una sola idea.
Quest’angoscia di cielo, terra e d’ora.
Questo pianto di sangue che decora
lira senza timbro, torcia senza presa
Questo peso del mare che mi frusta.
Questo scorpione che attende entro di me.
Ghirlanda d’amore, letto di ferito
sono e di insonne, sogno la presenza
tua nel fondo in rovina del mio petto;
e se ricerco una vetta di prudenza
il tuo cuore mi dà una valle densa
di cicuta e passione d’aspra scienza.