Archivio per l'etichetta ‘Federico Garcia Lorca’
Alexander Averin
.
.
Se ciò che io dico risuona in te,
è semplicemente perché siamo entrambi
rami di uno stesso albero.
~ W. B. Yeats ~
Alexander Averin – Giovane donna in barca
CANZONCINA DEL PRIMO DESIDERIO
~ Federico Garcia Lorca ~
Nella mattina verde,
volevo essere cuore.
Cuore.
E nella sera matura
volevo essere usignolo.
Usignolo.
(Cuore diventa color
arancio.
Cuore,
diventa color d’amore).
Nella mattina viva,
volevo essere io.
Cuore.
E nella sera tramontata
volevo essere la mia voce.
Usignolo.
Cuore,
diventa color d’arancio!
Cuore,
diventa color d’amore!
Alexander Averin – Giovani donne
.
.
PER LE NOVITA’ DEL BLOG
SE… TI PIACE… ISCRIVITI
.
.
.
Alexander Averin – Giovani donne
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Siamo nati tutti per amare:
è il principio dell’esistenza
e il suo unico fine.
– Benjamin Disraeli –
Edward Hopper – Cinema a New York
CI SONO ANIME
Garcia Lorca
Ci sono anime che hanno
stelle azzurre,
mattini fioriti
tra foglie del tempo,
casti cantucci
che conservano un antico
sussurro di nostalgia
e di sogni.
Altre anime hanno
spettri dolenti
di passioni. Frutta
con vermi. Echi
di una voce arsa
che viene di lontano
come una corrente
d’ombre.
Ricordi
vuoti di pianto e
briciole di baci.
La mia anima è matura
da gran tempo,
e si dissolve
confusa di mistero.
Pietre giovanili
consunte di sogno
cadono sulle acque
dei miei pensieri.
Ogni pietra dice:
“Dio è molto lontano”
Edward Hopper – Tavoli per signore – 1930
PER LE NOVITA’
SE… IL BLOG TI PIACE…
I S C R I V I T I
Rose rosse per te – Massimo Ranieri

Edward Hopper – Luce solare in caffetteria
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Leonid Afremov
L’anima nasce dalla bellezza e di bellezza si nutre.
Ne ha bisogno per vivere.
– James Hillman –
Leonid Afremov – Passeggiata autunnale nel parco
OH VOCE OCCULTA…
Garcia Lorca
Oh voce occulta dell’amore oscuro!
oh belato senza lana, oh ferita,
camelia sfiorita, ago di fiele,
flusso senz’acqua, città senza mura!
Oh notte immensa di linea sicura,
monte celeste di protesa angoscia!
Cane nel cuore, oh voce inseguita!
Silenzio senza fine, iris maturo!
Voce ardente di gelo, via da me!
Non farmi perdere nella sterpaglia
dove gemono carne e cielo sterili.
Libera il duro avorio della testa,
pietà di me, spezza il mio dolore!
Perché sono natura, sono amore!
Leonid Afremov – Musica

a tutti da Orso Tony…
IL TUO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
(Aznavour – La Boheme)
Leonid Afremov
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Proseguiamo lungo l’immaginario percorso in poesia
(e non solo)
che va dalla nascita fino all’affermarsi di un amore
e dunque, dopo gli occhi e l’incontro…
di cosa parlare se non del cuore?
Eh sì dopo l’incrocio di sguardi e dopo essersi conosciuti
cosa è accaduto al nostro cuore?
IL CUORE
NELLE POESIE.. NEGLI AFORISMI.. NELL’ARTE E NELLE CANZONI
a cura di Tony Kospan
Ben dice con questo suo aforisma Carlo Dossi…
Dove gli occhi van volentieri,
anche il cuore va,
né il piede tarda a seguirli.
Dunque attraverso gli occhi e l’incontro
l’amore s’intrufola nel cuore… e lì si installa.

Inoltre se nel nostro immaginario l’amore ha una casa…
questa è certamente il cuore.
E se provate cercare nella vostra mente un’immagine dell’amore
quale migliore di un cuore rosso?
Aggiungo infine, se proprio ce ne fosse bisogno,
che è proprio lui
l’organo più importante del nostro corpo
a segnalarci l’arrivo dell’amore battendo all’impazzata.
Debbo infine dire che
se infiniti sono, nelle poesie, i riferimenti al cuore,
tuttavia, quelle in cui ne è proprio il soggetto principale,
non sono poi moltissime.
Prima di passare alle poesie, come di consueto,
leggiamo alcuni aforismi.
.
.
Il cuore è una ricchezza che non si vende
e non si compera, ma si regala.
G. Flaubert
Si vede bene solo con il cuore.
L’essenziale è invisibile agli occhi.
Antoine de Saint-Exupéry
Diffida di tutto,
tranne di quello che ti dice il tuo cuore.
Susanna Tamaro
Il cuore ha le sue ragioni
che la ragione non conosce.
Pascal
.
.
.
Ma veniamo ora alle poesie prescelte stavolta e,
come sempre, sarà bello leggere quelle che amate voi.
I dipinti accanto alle poesie sono tutti di Mojmir Jezek.
.
.
BUSSANO
~ Jacques Prevert ~
Chi è ?
Nessuno
E’ solo il mio cuore che batte
Che batte troppo forte
Per causa tua.
Ma di fuori
La piccola mano bronzea sulla porta di legno
Non si sposta ….
Non si muove
Non muove neanche la punta del dito.
LA CURVA DEI TUOI OCCHI INTORNO AL CUORE
~ Paul Eluard ~
La curva dei tuoi occhi intorno al cuore
ruota un moto di danza e di dolcezza,
aureola di tempo,arca notturna e sicura
e se non so più quello che ho vissuto
è perchè non sempre i tuoi occhi mi hanno visto.
Foglie di luce e spuma di rugiada
canne del vento,risa profumate,
ali che coprono il mondo di luce,
navi cariche di cielo e di mare,
caccia di suoni e fonti di colori,
profumi schiusi da una cova di aurore
sempre posata sulla paglia degli astri,
come il giorno vive di innocenza,
così il mondo vive dei tuoi occhi puri
e tutto il mio sangue va in quegli sguardi.
CUORE*
~ Vladimir Majakovskij ~
… Sbottonato sul petto,
col cuore quasi fuori,
m’apro al sole e alle pozzanghere.
Entrate con le passioni!
Venite con gli amori!
Ormai non è più in mio potere
controllare il cuore.
Conosco dove hanno di casa il cuore,
gli altri.
Dentro il petto, si sa.
Per me invece
è impazzita l’anatomia.
è tutto cuore,
romba dappertutto….
*versi estratti dalla poesia Adulto
DESIDERIO
~ Federico Garcia Lorca ~
Solo il tuo cuore ardente
e niente più.
Il mio paradiso un campo
senza usignolo
né lire,
con un fiume discreto
e una fontanella.
Senza lo sprone del vento
sopra le fronde
né la stella che vuole
essere foglia.
Una grandissima luce
che fosse
lucciola
di un’altra,
in un campo di
sguardi viziosi.
Un riposo chiaro
e lì i nostri baci,
nèi sonori
dell’eco,
si aprirebbero molto lontano.
Il tuo cuore ardente,
niente più.


PER IL MIO CUORE
~ Pablo Neruda ~
Per il mio cuore basta il tuo petto,
per la tua libertà bastano le mie ali.
Dalla mia bocca arriverà fino in cielo
ciò che stava sopito sulla tua anima.
E in te l’illusione di ogni giorno.
Giungi come la rugiada sulle corolle.
Scavi l’orizzonte con la tua assenza.
Eternamente in fuga come l’onda.
Ho detto che cantavi nel vento
come i pini e come gli alberi maestri delle navi.
Come quelli sei alta e taciturna.
E di colpo ti rattristi, come un viaggio.
Accogliente come una vecchia strada.
Ti popolano echi e voci nostalgiche.
Io mi sono svegliato e a volte migrano e fuggono
gli uccelli che dormivano nella tua anima.
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Felix Vallotton

Sono venuto qui non a tenere una conferenza su temi studiati e preparati,
ma a conversare con voi di ciò che nessuno mi ha insegnato,
di ciò che è sostanza e magia,
di poesia.
– Garcia Lorca –

Felix Vallotton – La visita
CUORE NUOVO
Federico Garcia Lorca
Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.
I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?
Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.
Vedo in te embrioni di scienze,
mummie di versi e scheletri
di antiche mie innocenze
e di miei romantici segreti.
Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?
O ti metterò sopra i pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca i trilli
dell’usignolo all’alba?

Felix Vallotton – La menzogna
Crederò





PER LE NOVITA’ DEL BLOG


SE TI PIACE… ISCRIVITI
Felix Vallotton
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

Charles Courtney Curran






Charles Courtney Curran – La lettura

Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate,
vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce.
Il semplice fatto di sapere
che tu sei da qualche parte su questa terra
sarà, nell’inferno, il mio angolo di Paradiso.
Marc Levy – Sette giorni per l’eternità

PIAGHE D’AMORE
Garcia Lorca
La luce, questo fuoco che divora.
Questo paesaggio grigio che m’attornia.
Questa pena per una sola idea.
Quest’angoscia di cielo, terra e d’ora.
Questo pianto di sangue che decora
lira senza timbro, torcia senza presa
Questo peso del mare che mi frusta.
Questo scorpione che attende entro di me.
Ghirlanda d’amore, letto di ferito
sono e di insonne, sogno la presenza
tua nel fondo in rovina del mio petto;
e se ricerco una vetta di prudenza
il tuo cuore mi dà una valle densa
di cicuta e passione d’aspra scienza.
Charles Courtney Curran
STORIE.. RICORDI ED ATMOSFERE DI UNA VOLTA
TI ASPETTANO NEL NUOVO GRUPPO DI FACEBOOK

Charles Courtney Curran
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Jacques-Louis David
Gli pareva che avessero mescolato le loro anime
a tal punto che,
se avessero voluto riprenderle,
sarebbe stato impossibile riconoscerle.
Jacques-Louis David – Amore e Psiche
IO PRONUNCIO IL TUO NOME
Federico García Lorca
Io pronuncio il tuo nome
nelle notti oscure,
quando giungono gli astri
a bere nella luna,
e dormono i rami
delle fronde occulte.
Ed io mi sento vuoto
di passione e di musica.
Folle orologio che canta
antiche ore defunte.
Io pronuncio il tuo nome
in questa notte oscura,
e il tuo nome mi suona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della mite pioggia.
Ti amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha commesso il mio cuore?
Se la nebbia si scioglie
quale nuova passione mi aspetta?
Sarà tranquilla e pura?
Se potessi sfogliare
con le dita la luna!!
Jacques-Louis David – Ritratto di Madame Récamier – 1800




(Io che non vivo – Pino Donaggio)
Jacques-Louis David – Elena e Paride
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
Questa poesia del mitico Garcia Lorca…
quando, alcuni anni fa, la lessi per la prima volta,
era quasi del tutto sconosciuta
e faticai molto a trovarne traccia in internet.
ROMANZA DELLA LUNA – LUNA
FEDERICO GARCIA LORCA
M’era stata segnalata e richiesta
da un’amica del mio gruppo di poesia di fb
ma poi l’ho vista sempre più spesso in giro.
Non fu facile allora trovarla in italiano
e ci stavo rinunciando
ma alla fine, per puro caso, la trovai
e, per colmo di fortuna,
pure in una traduzione… d’autore!
La poesia mi appare come un lunare dipinto fantasy
o, se si preferisce,
un fantastico omaggio in movimento al bianco lume.
Il poeta si lascia andare infatti a disegnare
momenti e movimenti quasi musicali… e danzanti
di bambini e gitani…
insieme all’astro che illumina le nostre notti…
Ma ora leggiamola…
ROMANZA DELLA LUNA – LUNA
Garcia Lorca
La luna venne alla fucina
col suo sellino di nardi.
Il bambino la guarda, guarda.
Il bambino la sta guardando.
Nell’aria commossa
la luna muove le sue braccia
e mostra, lubrica e pura,
i suoi seni di stagno duro.
Fuggi luna, luna, luna.
Se venissero i gitani
farebbero col tuo cuore
collane e bianchi anelli.
Bambino, lasciami ballare.
Quando verranno i gitani,
ti troveranno nell’incudine
con gli occhietti chiusi.
Fuggi, luna, luna, luna
che già sento i loro cavalli.
Bambino lasciami, non calpestare
il mio biancore inamidato.
Il cavaliere s’avvicina
suonando il tamburo del piano.
nella fucina il bambino
ha gli occhi chiusi.
Per l’uliveto venivano,
bronzo e sogno, i gitani.
le teste alzate
e gli occhi socchiusi.
Come canta il gufo,
ah, come canta sull’albero!
Nel cielo va luna
con un bimbo per mano.
Nella fucina piangono,
gridano, i gitani.
Il vento la veglia, veglia.
Il vento la sta vegliando.
A Conchita García Lorca
1924
da “Romancero gitano”
Traduzione di Carlo Bo
Chagall
Come sempre mi piacerebbe leggere
vostre impressioni… vostre sensazioni.
Tony Kospan
PER LEGGERE LE NOVITA’ DEL BLOG
Mi piace:
Mi piace Caricamento...

William Paxton
 

Sono venuto qui
non a tenere una conferenza su temi studiati e preparati,
ma a conversare con voi di ciò che nessuno mi ha insegnato,
di ciò che è sostanza e magia,
di poesia.
– Federico Garcia Lorca –
William Paxton – Ritratto della moglie di Charles Frederic
IL VERO AMORE NON LASCIA TRACCE
– Leonard Cohen –
Come la bruma non lascia sfregi
Sul verde cupo della collina
Così il mio corpo non lascia sfregi
Su di te e non lo farà mai
Oltre le finestre nel buio
I bambini vengono, i bambini vanno
Come frecce senza bersaglio
Come manette fatte di neve
Il vero amore non lascia tracce
Se tu e io siamo una cosa sola
Si perde nei nostri abbracci
Come stelle contro il sole
Come una foglia cadente può restare
Un momento nell’aria
Così come la tua testa sul mio petto
Così la mia mano sui tuoi capelli
E molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontano.

William Paxton – L’ombra del cappello
  

da Orso Tony

    
IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE… I N S I E M E


|
Mi piace:
Mi piace Caricamento...
.
.
.
.
Chi ama la grande poesia e la cultura in genere
non può non ammirare il poeta e l’autore teatrale spagnolo
considerato tra i grandissimi del ‘900
FEDERICO GARCIA LORCA

Fuentevaqueros 5/6/1898 – Viznar 19/8/1936
|
.
.
.

Lorca giovanissimo e la sua famiglia
Federico Garcia Lorca nasce il 5/6/1898 a Fuentevaqueros, vicino a Granada in una famiglia benestante.
Nonostante qualche lieve difetto fisico che gli procura qualche difficoltà nei rapporti con gli altri ragazzi vive un’infanzia felice.
A 7 anni accadono 2 episodi importanti e che avranno sviluppi futuri. Vide un teatrino di marionette che l’appassionò enormemente ed assistette alla morte di un collaboratore del padre.

A scuola andò maluccio perché non era interessato alle materie d’insegnamento e perché risultava antipatico a qualche professore benché apparisse evidente la sua intelligenza.
Iniziò da adolescente a studiare musica e divenne anche un ottimo pianista.
A 17/18 anni, studente non brillante, di filosofia iniziò a frequentare il circolo culturale d’avanguardia di Granada dove fece grande amicizia con molti giovani intellettuali della città e soprattutto con Melchor Fernández Almagro, futuro critico teatrale e saggista, con cui rimase sempre in contatto.
.
.
.

.
.
.
Inizia anche a far viaggi ed in uno di questi s’innamora di una giovane pianista.
Comincia a scrivere i primi articoli in cui i temi più frequenti sono l’insofferenza verso la Chiesa e problematiche sessuali.
Dopo i 20 anni in concomitanza con gli scarsi risultati scolastici diventa sempre più frequenti le sue pubblicazioni ma nel contempo per la grande sua riservatezza ed il suo comportamento “manieroso” iniziò a girare la voce che fosse omosessuale… cosa all’epoca gravissima… che lo fece arrabbiare molto.

La vita provinciale di Granada gli va sempre più stretta ma non riesce ad allontanarsi per motivi economici ma a 28 anni invitato all’Ateneo di Valladolid tenne una memorabile lettura di sue poesie che ebbe grande rilevanza per la sua vita futura.
Trasferitosi a Madrid dal a 1919 al 1934 entra a far parte dell’élite culturale spagnola frequentando letterati ed artisti della sua generazione, come Salvador Dalí, Luis Buñuel, Vicente Aleixandre e Rafael Alberti.

Dopo diverse alterne vicissitudini in cui si occupa di canzoni teatro poesie conferenze etc. finalmente nel 1928 il primo successo teatrale a Madrid con “La calzolaia prodigiosa”.
Inizia così ad esser sempre più famoso e migliorano anche le condizioni economiche.
Le sue opere teatrali hanno sempre più successo ma sono nel contempo osannate dagli ambienti progressisti e però odiate dai monarchici.
A 35 anni è il primo firmatario di un manifesto contro Hitler ed i fascisti e fa un viaggio in Argentina dove viene accolto entusiasticamente e dove le sue conferenze hanno un successo strepitoso.
Qui conosce Neruda di cui diventa grande amico ma anche Borges.
Dopo 2 mesi di continui successi torna a Madrid e mentre la Spagna è in totale subbuglio le sue opere hanno sempre più successo ma spesso interrotte dall’intervento di manipoli fascisti.
Scoppia la guerra civile e García Lorca viene arrestato a Granada, anche grazie ad un traditore, dai nazionalisti che lo fucilano a Viznar senza processo il 19 agosto 1936 a soli 38 anni.

.
.
.



POETICA
E’ considerato il più grande poeta spagnolo e uno dei principali autori del teatro moderno.
I temi delle sue poesie sono quelli del destino, dell’amore doloroso e della morte e riflettono lo spirito andaluso che è in pratica una commistione di aspetti arabi e gitani con l’animo spagnolo.
I suoi versi raccontano in modo semplice le umane passioni in un affresco in cui si mescolano sogno e realtà.
I lavori teatrali a ciò aggiungono il tema eterno della lotta tra la libertà dell’individuo e la necessità del rispetto delle regole, spesso cieche ed assurde, della società.
La sua prosa è insieme spontanea e lirica con pennellate sorprendenti ed originali che creano figure inconsuete e allegorie originali.
Il suo teatro è ancor oggi rappresentato in tutto il mondo.
3 TRA LE SUE PIU’ BELLE POESIE
POTESSERO LE MIE MANI SFOGLIARE
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
Ti’amerò come allora
qualche volta?Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!

LA LUCE
La luce, questo fuoco che divora.
Questo paesaggio grigio che m’attornia.
Questa pena per una sola idea.
Quest’angoscia di cielo, terra e d’ora.
Questo pianto di sangue che decora
lira senza timbro, torcia senza presa
Questo peso del mare che mi frusta.
Questo scorpione che attende entro di me.
Ghirlanda d’amore, letto di ferito
sono e di insonne, sogno la presenza
tua nel fondo in rovina del mio petto;
e se ricerco una vetta di prudenza
il tuo cuore mi dà una valle densa
di cicuta e passione d’aspra scienza

SOLO IL TUO CUORE ARDENTE
Solo il tuo cuore ardente…
niente più.
Il mio paradiso…
…un campo senza usignolo né lire,
con un fiume discreto e una fontanella.
Senza lo sprone del vento sopra le fronde
né la stella che vuole essere foglia.
Una grandissima luce
che fosse lucciola di un’altra,
in un campo di sguardi viziosi.
Un riposo chiaro e lì i nostri baci,
nèi sonori dell’eco,
si aprirebbero molto lontano.
Il tuo cuore ardente, niente più.
IL VIDEO
(Gazzella del ricordo d’amore)
CIAO DA TONY KOSPAN
Mi piace:
Mi piace Caricamento...