Delacroix
Quando la terra è d’ombre ricoverta,
E soffia ’1 vento, e in su le arene estreme
L’onda va e vien che mormorando geme,
E appar la luna tra le nubi incerta;
Torno dove la spiaggia è più deserta
Solingo a ragionar con la mia speme,
E del mio cor che sanguinando geme
Ad or ad or palpo la piaga aperta.
Lasso! me stesso in me più non discerno,
E languono i miei dì come viola
Nascente ch’abbia tempestata il verno;
Chè va lungi da me colei che sola
Far potea sul mio labbro il riso eterno:
Luce degli occhi miei, chi mi t’invola?
Foscolo
Beethoven
Ma cos’hanno in comune ?
IL ROMANTICISMO…
in sintesi
I tratti comuni dei diversi movimenti romantici sono stati comunque molti: l’ideale della libertà creativa e della spontaneità; la concezione di una letteratura e di una poesia come espressione del sentimento; una polemica vivace contro i generi, le regole; una esaltazione della fantasia; uno spiccato interesse per il mito e i simboli; l’esplorazione del sogno e di altre manifestazioni dell’inconscio; la tendenza ad abolire le distinzioni tra poesia e prosa.
Il vocabolo “Romanticismo” deriva dal francese “roman” designante un racconto di avventure, in prosa o in versi. Nella seconda metà del ’700, in Inghilterra, l’aggettivo “romantic” ebbe una connotazione negativa e fu adoperato per indicare cose fantastiche ed irreali evocanti motivi ed ambienti medievali.
Rousseau usò l’aggettivo “romantique” privato di ogni intendimento negativo, per indicare uno stato d’abbandono sognante dell’anima.
Anche in Germania il termine “romantisch”, indicante il romanzesco ed il patetico della letteratura medioevale, perse, gradatamente, l’accezione negativa, senza però acquisire un preciso significato semantico. Solo nel 1798 Schlegel, nella rivista Athenaeum, definì lo “stato d’animo romantico” e la poesia che ne era emanazione: essa doveva combinare poesia e prosa, critica e genialità, arte e spontaneità, doveva essere sociale, viva, pregna delle istanze contemporanee e l’arbitrio del poeta non doveva subire costrizioni. (dal web)
Eugène Delacroix – La barca di Dante
Ciao da Orso Tony
Ciao Tony adesso sono passata a WordPress.se vuoi venirmi ha trovarmi ti lascio il mio indirizzo qui sotto intanto ti auguro una dolce buona notte e una serena Domenica;) Melissa!
Ecco … http://melinda23.wordpress.com/
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A me il Foscolo piace particolarmente…poi in tutto il suo insieme e un post molto bello, grazie Orso Tony.
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Grazie di cuore care amiche… Melinda e Paola…
Melinda… ma sei Melissa…
Ora ho capito eh eh…
Ciaoooooooooooo
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Ciao, credo ti averti inviato una mail sulla tua casella di posta elettronica a proposito di un’immagine che mi era piaciutaa particolarmente. Possiamo rimanere in contatto così potrò avere una risposta?
Liliana Manetti
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Non so a quale indirizzo ma non m’è giunto nulla.
Uno dei miei indirizzi (quello storico) è stato eliminato perché me l’avevano clonato.
Se sei in Fb inviami un messaggio…
Per rimanere in contatto nessunissimo problema…
Ciaoooooooo
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Da ragazza ho subito amato il Foscolo e perdura nel tempo, questo amore per il poeta bruttino ma affascinante.:) sará il romanticismo che li accomuna ma son bravi tutti e tre nel loro stile e diversitá-
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