Archivio per ottobre 2010

NEL LAGO DEI TUOI OCCHI – APOLLINAIRE – MINI DELLA BUONANOTTE   Leave a comment

 
 
 
 
NEL LAGO DEI TUOI OCCHI
Guillaume Apollinaire

Nel lago dei tuoi occhi assai profondo
il mio cuore si annega e si discioglie.

E là dentro lo disfano nell’acqua
d'amore e di follia
un pò Ricordo, un pò Malinconia
 
 
 
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da Tony Kospan
 

PSICHE E SOGNO


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Pubblicato 31 ottobre 2010 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

MONTALE E M.L. SPAZIANI – “SODALIZIO” TRA GRANDI POETI   1 comment

IL SODALIZIO TRA 2 GRANDI POETI
M.L. SPAZIANI E MONTALE
 
 
 
 
 
Appare sempre interessante
l’incontro… il feeling… l’amore tra 2 poeti…
 
 
 
 
 
 
Qui vedremo il “sodalizio”  tra 2 poeti italiani
che sono tra i più grandi della seconda metà del 900…
 
 

L’INCONTRO

 

INTERVISTA ALLA SPAZIANI DA MANUALE DI MARI

 

Nicla Morletti e Maria Luisa Spaziani

Siamo  sedute l’una accanto all’altra Maria Luisa Spaziani ed io, in un ristorante sul mare a Sestri Levante.

Settembre, le onde che si alzano, gli spruzzi sulla vetrata. Gabbiani in volo. Poesia. Concorso letterario Maestrale Marengo D’oro, gli autori che si affollano attorno. Lei ha ricevuto il Premio alla Carriera. Io il primo premio per la narrativa edita con il romanzo “Difficili, impossibili amori” edito da Giuseppe Laterza.

Maria Luisa ha capelli biondo oro e due occhi di un azzurro intenso che buca l’anima. Due occhi che narrano la sua storia, una storia che viene da molto lontano e porta in sé gli echi della poesia del novecento, di parole che hanno preso vita e si sono amalgamate nei migliori salotti letterari italiani. Di versi catturati alla vita come note nostalgiche e lontane che hanno il fascino di amori sempre vissuti e mai sepolti nelle regioni del cuore. Lo si percepisce stando accanto a lei, questo alone di pura poesia che conserva ancora l’anima di Eugenio Montale.

Quando due anime si uniscono nel sodalizio della parola nascono mondi immensi e giardini di stelle si accendono nel firmamento della poesia.

Dialoghiamo insieme Maria Luisa Spaziani ed io, con piacere, tra piatti di ostriche, calamari, antipasti vari di pesce. Mi parla di principesse russe e di Giovanna D’Arco, una donna dal carisma straordinario secondo lei. La donna come dovrebbe essere dopo ogni femminismo riuscito, e cioè una creatura che abbia le stesse potenzialità di un uomo ma che agisce autonomamente, secondo il suo personale destino, secondo i suoi gusti, le sue scelte, in stretta simbiosi con l’universo maschile.

A fine pasto Maria Luisa apre la borsetta, mi strizza l’occhio, poi dice: “Adesso ci mettiamo un po’ di rossetto e di cipria. Ti va, fanciulla?” Sorrido complice di queste delizie tutte femminili. Poi le chiedo del suo incontro con Eugenio Montale. Mi prende la mano, mi racconta prima una barzelletta divertentissima e poi, con voce calda e suadente, inizia l’interessante racconto.

 

      

 

“Pur conoscendo ‘Ossi di Seppia’ ed il suo grande valore, non desideravo incontrare Montale. Ne avevo sentito parlare male: dicevano che fosse misantropo, misogino, scostante, che non sorridesse mai. Ma poi un angelo me l’ha spedito a Torino e per curiosità sono andata a una sua conferenza al Teatro Carignano il 14 gennaio 1949. Mentre stavo per uscire, la direttrice mi dice: ‘Si fermi che vogliamo presentare i giovani poeti torinesi a Montale.’ Io non mi sentivo poeta, perché non avevo pubblicato niente e poi ero molto intimidita.

 

 

Eravamo sei persone in fila. Montale passava, ad occhi bassi, senza guardare in faccia nessuno. Dava la mano a tutti e diceva: ‘Piacere, piacere.’
Stavo per scappare quando lui arrivò davanti a me e appena sentì il mio nome alzò gli occhi e disse: ‘Ah, è lei.’ Rimasi senza fiato e dissi la prima banalità che mi venne in mente per vincere l’imbarazzo: ‘Viene a pranzo da me domani?’
E lui: ‘Sì’.”

 

 

 

Testo dal Blog di Nicla Morletti

IL SODALIZIO

 

“Sodalizio è una bella parola un po’ vecchia che vuol dire un’unione profonda di due creature, sulla base di cose comuni. Questa base di fondo tra me e lui è stata sempre poesia” – Maria Luisa Spaziani.

 

 

 

E lui mi aspetterà nell’ipertempo,
sorridente e puntuale, con saluti
e storie che alle poverette orecchie
dell’arrivata parranno incredibili.

Ma riconoscerà, lui, ciò che gli dico?
In poche note o versi qui raccolgo
i messaggi essenziali. Un altro raggio,
aria diversa glieli tradurrà.

M. L. Spaziani
(Viaggio Verona – Parigi 1987 – 1990, da “I fasti dell’ortica, 1996”)

 

 

Poco tempo dopo il primo incontro, Maria Luisa trova lavoro nell’ufficio stampa di una ditta anglo-cinese a Milano. Anche Montale si è trasferito di recente a Milano, dove lavora per il «Corriere della Sera». Iniziano a vedersi ogni giorno, avendo anche un’altra complicità: quella del canto. «Io avevo una voce discreta, e lui sognava — avendo perduto la possibilità di diventare un baritono — di avere un’allieva. è nata così un’amicizia quasi amorosa, che non è paragonabile però a una storia d’amore. Ci vorrebbe una lunga analisi per dire che cosa è stato questo legame, testimoniato da 360 lettere di lui che sono state date, dopo la sua morte, all’archivio di Maria Corti, presso l’Università di Pavia».

 

Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.
Ti guardavo le palpebre dormire,
le ciglia in lieve tremito.
Talvolta,
é a sipario abbassato che si snoda
con inauditi attori e luminarie,
 – la meraviglia.

M. L. Spaziani

 

 

 

L’amicizia dura per oltre quindici anni, più o meno fino al ’65-’66.
I rapporti si allentano un poco a seguito del trasferimento di Maria Luisa a Roma.
 
 

 

IL RICORDO

Mi ha lasciato il ricordo di undici anni bellissimi, di allegria, di confidenza, di studio, di ispirazione. è stato veramente una figura grandiosa vicino a me, ed è stato molto bello tutto quello che ho vissuto con Montale. E soprattutto il piacere di far parte del suo lavoro, perché moltissime cose le abbiamo fatte insieme e allora l’idea di aver messo una piccolissima cellula del mio talento, delle mie capacità in quello che era il lavoro, magari anche soltanto giornalistico di Montale, è per me fonte di grandissimo orgoglio. –  Maria Luisa Spaziani

da vari siti web – impaginazione  e coordinamento di Tony Kospan

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 
 

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Pubblicato 31 ottobre 2010 da tonykospan21 in POETI E SCRITTORI GRANDI, Senza categoria

LA BELLEZZA DELLE ROMANE ANTICHE   Leave a comment

 

LA BELLEZZA DELLE ROMANE ANTICHE

RICREATO UN COSMETICO DELL’EPOCA

 

 

 

Una crema cosmetica per il viso, usata dalle donne dell’antica Roma,
è stata analizzata dagli scienziati dell’Università di Bristol,
in Gran Bretagna, e poi riprodotta.
 
 
 
 
 
 
 I risultati dell’esperimento sono stati descritti in un articolo
pubblicato sulla rivista “Nature“.
 
 
 

 

Il contenitore di metallo, completo di coperchio e contenuto, era stato scoperto in uno scavo archeologico presso Londra. Gli archeologi ritengono che si tratti dell’unico reperto di questo tipo mai trovato intatto e in buone condizioni.
 
 

Ritratto di donna romana del II sec. d.C.

 

La crema è risultata essere composta da grasso animale raffinato, amido e stagno. I ricercatori hanno ricreato il prodotto usando la stessa ricetta. Spalmandola sulla pelle, la crema produce uno strato biancastro liscio e polveroso: quest’ultima qualità è dovuta all’amido, che viene tuttora usato a questo scopo nei cosmetici moderni.
 
 
 
 
 

“Dipingersi la faccia di bianco – spiega il ricercatore Richard Evershed – era considerato elegante ai tempi dell’antica Roma, e normalmente le pitture per il viso derivavano il loro colore da un composto di piombo. Un composto di stagno, tuttavia, poteva rappresentare un sostituto accettabile”.
Come gli autori fanno notare, lo stagno non presenta nessun valore dal punto di vista medicinale, e dunque la sua funzione era unicamente quella di agire da pigmento. Le proprietà non tossiche dello stagno costituivano un aspetto aggiuntivo, in quanto i rischi del piombo per la salute cominciarono a essere riconosciuti nel secondo secolo dopo Cristo.
 
 
dal web – impag. Tony Kospan
 
 
 
 
In conclusione le Romane,
al contrario delle donne moderne,
 non amavano l’abbronzatura
bensì avere un colore della pelle
bianchissimo…
T.K.
 

 
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Pubblicato 31 ottobre 2010 da tonykospan21 in STORIA... IN SENSO AMPIO

NOTTE DI DANZE – FELICE DOMENICA IN POESIA E MUSICA   Leave a comment

 

 

 

Quando io ti amo e tu mi ami,
siamo l'uno come lo specchio dell'altro,
e riflettendoci l'uno nello specchio dell'altro,
vediamo l'infinito.
~ Leo Buscaglia ~

 

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NOTTE DI DANZE
Bigpaul
 
Notte di danze,
notte di canti,
notte di ombre
che arrivan festanti.
Notte cattiva,
notte invadente,
notte che arriva
ma che nessuno sente.
Una luce lontana
tu vedi piangendo,
quella luce è salvezza
nel tuo incubo orrendo.
Invano poi tendi
le mani a qualcuno,
invochi anche aiuto
ma non vedi nessuno.
Di botto poi gridi,
ti svegli,
hai paura.
Sei tutto sudato
è grande l’arsura.
Pian piano poi torni
al tuo sonno agitato
ma il delirio ti aspetta,
il delirio è tornato.
 
 
 
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da Orso Tony
 

 
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FORSE NON VEDI – SOLOVEV – FELICE SABATO IN POESIA E MUSICA   Leave a comment

 

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Ciascuno vede ciò che si porta nel cuore.
Goethe

 

 

FORSE NON VEDI…
Vladimir Sergeevic Solov’ëv

 

Mia cara, forse non vedi
come tutto ciò
che appare ai nostri occhi
è soltanto riflesso
ombra di quel
che agli occhi è invisibile?
 
Mia cara, forse non odi come
lo stridente stridore del mondo
è un eco fallace
delle trionfanti armonie?
 
O forse, mia cara, non senti
che solo una cosa v’è al mondo:
ciò che un cuore
a un cuore confida
in un muto saluto?

 

 

            

 

 

a tutti da Tony Kospan

 

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POESIE…
LEGGERLE… SCRIVERLE…
DISCUTERNE…IN SERENITA' ED AMICIZIA?
VIENI NE…

    

Pubblicato 30 ottobre 2010 da tonykospan21 in Senza categoria

IL SENSO DELL’AMORE IN POESIA E NON SOLO   1 comment

 

 
cuorecuorecuorecuorecuore
 
 
 
IL SENSO DELL'AMORE IN POESIA
 E NON SOLO
a cura di Tony Kospan

 

   
Care amiche ed amici amanti come me della poesia,
il tema di questa settimana  sarà…
tanto per cambiare … l'amore…

Bè… d'altronde… cosa di più dell'amore,
in fondo, influenza la nostra vita?

 

 

Ma non riguarderanno l'amore atteso…
nè quello trionfante… nè quello perduto…
bensì l'amore come…
riflessione, concezione, significato, meditazione.

 
Sul punto non azzardo nemmeno
una mia interpretazione
dato che da millenni i filosofi hanno
tentato di svelarne il mistero
senza riuscirci e dunque mi limito ad associarmi
alle sublimi parole di Emily Dickinson
 
Che l'amore è tutto,
è tutto ciò che sappiamo dell'amore.

 

 
Il tema, com’è ovvio,
ha da sempre affascinato i poeti…
che forse hanno più di altri
la capacità di svelarci se non tutti
almeno buona parte dei suoi segreti
 
E' con queste poesie che vi auguro dunque
una felicissima domenica
e come sempre
mi piacerebbe leggere le poesie che,
sul tema, amate voi…
 
Barre-bijoux
 
 Nota
 
 
E' QUEL CHE E'
Erich Fried
 
è assurdo dice la ragione
è quel che è dice l'amore
è infelicità dice il calcolo
Non è altro che dolore dice la paura
è vano dice il giudizio
E' quel che è dice l'amore
è ridicolo dice l'orgoglio
è avventato dice la prudenza
è impossibile dice l'esperienza
è quel che è dice l'amore
 
Nota
 
 
COS'E' L'AMORE
Alan Douar
 
Quando ti chiedi cos'è l'amore,
immagina due mani ardenti
che si incontrano,
due sguardi perduti l'uno nell'altro,
due cuori che tremano
di fronte all'immensità di un sentimento,
e poche parole
per rendere eterno un istante.
 
 Nota
 
 
AMARE UNA PERSONA
Omar Faworth
 
Amare una persona
è………
averla senza possederla.
Dare il meglio di sé
senza pensare di ricevere.
Voler stare spesso con lei,
ma senza essere mossi dal bisogno
di alleviare la propria solitudine.
Temere di perderla,
ma senza essere gelosi.
Aver bisogno di lei,
ma senza dipendere.
Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine.
Essere legati a lei,
pur essendo liberi.
Essere un tutt’uno con lei,
pur essendo se stessi.
Ma per riuscire in tutto ciò,
la cosa più importante da fare è…
accettarla così com'è,
senza pretendere che sia come si vorrebbe. 
 
 Nota
 
CHE GIORNO E'
Jacques Prevert
 
Che giorno è
E' tutti i giorni amica mia
E' tutta la vita amore mio
Noi ci amiamo noi viviamo
Noi viviamo noi ci amiamo
E non sappiamo cosa sia la vita
Cosa sia il giorno
E non sappiamo cosa sia l'amore.  
 
 Nota
 
ARCANO D'AMORE
 Rumi
 
Mi chiedi chi ama davvero? Chi è in preda alle pene.
E quale organo scherza quando il cuore è ansioso?
La medicina che cura l'amore non si trova dall'erborista:
resta un mistero divino al pari dell'astrolabio.
Correte pure, insensati, rincorrendo passioni effimere,
ma guai a voi se l'Amore regale d'improvviso vi ghermisce.
Ma come pretendete che quell'Amore sia descrivibile,
se spesso ci fa vergognare delle nostre stesse parole?
Pensate che le parole ve lo rendano più presente,
mentre quell'Amore è bello come Mistero inesplicabile?
Certo, corre la penna mentre vergo queste sue lodi,
ma se scrivo di quell'Amore la sua punta si spezza.
Ecco, guai a scrivere sull'amore sublime!
S'infrange la penna, e la pergamena si lacera.
L'intelletto s'affanna, eppur non lo comprende:
sì, solo l'Amore spiega quel suo mistero agli amanti.
Potrebbe forse il Sole splendere senza Luce?
O mia Lampada, se lo scorgi non distogliere lo sguardo.
La sua traccia è resa manifesta dalle ombre,
ma solo il suo splendore ha alito di vita.
L'ombra induce al riposo, come le confidenze serali,
ma quando il Sole sorge all'alba la Luna viene spaccata.
Nulla al mondo ferisce più nel profondo,
ma il Sole dell'Anima mia non tramonta e non ha passato.
Il cielo di questo mondo ci mostra un unico sole,
ma un cielo dai soli molteplici chi ci vieta d'immaginarlo?
Eppure il Sole dell'Amata non s'interseca col firmamento:
nessuno l'ha mai visto, né in astratto, né in concreto.
E' Amore d'Unione, essenza inconcepibile;
non lo comprende l'intelletto, né lo coglie lo sguardo.
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
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CANTO – HAUGE – MINIPOESIA DELLA NOTTE   2 comments

 
CANTO
Olav H. Hauge

Canto
cammina adagio sul mio cuore,
cammina adagio
come erica sull’acquitrino,
come uccello su ghiaccio vecchio d’una notte.
Se spezzi la crosta del dolore
annegherai,
canto.
 
 
 
 
 
 
BY TONY KOSPAN
 
 
   
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TI ASPETTIAMO 
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Pubblicato 29 ottobre 2010 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

IL TUO FRUTTO PREFERITO PARLA DI TE – IL TEST DEL WEEK END   1 comment

 

 
 IL TUO FRUTTO PREFERITO PARLA DI TE
– IL TEST DEL WEEK END –
 

 

UN TEST… VELOCISSIMO

 

QUAL E’ IL TUO FRUTTO PREFERITO?

 

 

Non soltanto la frutta fa bene, ma quella che preferisci
rivela anche qualcosa della tua personalità…

E allora, prova con questo velocissimo test!

E… se ti va racconta…

 

 

 

Quale frutto preferisci tra quelli che seguono?

Clicca qui giù sulla risposta scelta e poi vai a leggere…

cosa dice il tuo frutto: 

 

 
 
Ciao dall’Orso…
 

TONY KOSPAN

 

 
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Pubblicato 29 ottobre 2010 da tonykospan21 in Senza categoria, TEST E GIOCHI

LA TAZZA DI TE’ – RACCONTINO ZEN   3 comments

 

LA TAZZA DI TE’

 

    Nota

 

 

Un filosofo si recò un giorno da un maestro Zen e gli dichiarò:

“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.

“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro.

E incominciò a versare il tè da una teiera.

Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.

“Ma che cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza è piena?”

“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro..

Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”

 

 

La mente non può che fare riferimento al passato ed a quanto le è noto. Tutto ciò che riceve, lo interpreta alla luce delle precedenti esperienze ed opinioni. In tal modo, però, impedisce un approccio diretto e fresco verso la realtà.
Se non liberiamo la mente, non c’è modo quindi, di apprendere nulla di veramente nuovo.
 

 

DAL WEB – IMPAGINAZ. T.K.

TONY KOSPAN

 

 
IL SALOTTO CULTURALE DI FCB?
 
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Pubblicato 29 ottobre 2010 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE, Senza categoria

OFFENBACH…DEGAS… E LE BALLERINE DEL CAN CAN…   1 comment

 

 CAN CAN E… LE BALLERINE

OFFENBACH E DEGAS – CLASSICA ED ARTE

 

 
 
TUFFIAMOCI UN PO’ NELLE ATMOSFERE
MUSICALI ED ARTISTICHE…
DELLA BELLE EPOQUE…
 
 
 
Le Moulin Rouge – La salle en 1898

 
 
CON DEGAS ED OFFENBACH
 
 
 
  
     DEGAS         OFFENBACH
 
 
 
IL FAMOSISSIMO ALLEGRO CAN CAN…
VERA COLONNA SONORA DELLA BELLE EPOQUE…
E LE STUPENDE TELE DI DEGAS DEDICATE ALLE BALLERINE
 
 
 
 
 
 

 
2 DIPINTI ACCOSTATI A 
2 VERSIONI DEL MITICO BALLO…

 

 
   
 
Degas – Ballerine in blu  
 
e
 
 
     
Degas – Ballerine
 
 
 
Infine un video dedicato al  Can Can
 
 
 
 

 
 
 
Buon ascolto… e buona visione
da Orso Tony…
 
 

 
IL SALOTTO CULTURALE DI FCB?
 
 
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Pubblicato 29 ottobre 2010 da tonykospan21 in ARTE MUSICA E..., Senza categoria

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