Archivio per 20 novembre 2010

DELACROIX BEETHOVEN E FOSCOLO – CLASSICA… ARTE E POESIA…   6 comments

 
 
 
 

Eugène Delacroix – Il cesto di fiori

 
 
 
 
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MUSICA CLASSICA ARTE E.. POESIA…
 
 
 
 
 
 
DELACROIX BEETHOVEN E FOSCOLO
 
 
 

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Stavolta dunque il libero legame
tra diverse forme d’arte di cui tratterò
è a… tre…
 
ARTE MUSICA E POESIA
 
 
 
 

Eugène Delacroix – La liberté guidant le peuple

 

 

Delacroix

 

 

 
 
 
NOTTURNO
Ugo Foscolo 

Quando la terra è d’ombre ricoverta,
E soffia ’1 vento, e in su le arene estreme
L’onda va e vien che mormorando geme,
E appar la luna tra le nubi incerta;

Torno dove la spiaggia è più deserta
Solingo a ragionar con la mia speme,
E del mio cor che sanguinando geme
Ad or ad or palpo la piaga aperta.

Lasso! me stesso in me più non discerno,
E languono i miei dì come viola
Nascente ch’abbia tempestata il verno;

Chè va lungi da me colei che sola
Far potea sul mio labbro il riso eterno:
Luce degli occhi miei, chi mi t’invola?

 

 

 Foscolo 

 

 

 

 

 Nota

 Beethoven 

 

 

 

 

Ma cos’hanno in comune ?

 

 

 

 

IL ROMANTICISMO…

Eccone alcune definizioni ed aspetti…

in sintesi

 

 

 

 

 

I tratti comuni dei diversi movimenti romantici sono stati comunque molti: l’ideale della libertà creativa e della spontaneità; la concezione di una letteratura e di una poesia come espressione del sentimento; una polemica vivace contro i generi, le regole; una esaltazione della fantasia; uno spiccato interesse per il mito e i simboli; l’esplorazione del sogno e di altre manifestazioni dell’inconscio; la tendenza ad abolire le distinzioni tra poesia e prosa.

Il vocabolo “Romanticismo” deriva dal francese “roman” designante un racconto di avventure, in prosa o in versi. Nella seconda metà del ’700, in Inghilterra, l’aggettivo “romantic” ebbe una connotazione negativa e fu adoperato per indicare cose fantastiche ed irreali evocanti motivi ed ambienti medievali.

Rousseau usò l’aggettivo “romantique” privato di ogni intendimento negativo, per indicare uno stato d’abbandono sognante dell’anima.

Anche in Germania il termine “romantisch”, indicante il romanzesco ed il patetico della letteratura medioevale, perse, gradatamente, l’accezione negativa, senza però acquisire un preciso significato semantico. Solo nel 1798 Schlegel, nella rivista Athenaeum, definì lo “stato d’animo romantico” e la poesia che ne era emanazione: essa doveva combinare poesia e prosa, critica e genialità, arte e spontaneità, doveva essere sociale, viva, pregna delle istanze contemporanee e l’arbitrio del poeta non doveva subire costrizioni. (dal web)

 
 
 
 

Eugène Delacroix – La barca di Dante

 

 

Ciao da Orso Tony

 

 

 IN FACEBOOK
UN… SALOTTINO… CULTURALE… 
 
 

Pubblicato 20 novembre 2010 da tonykospan21 in ARTE MUSICA E...

NOI SIAMO FUOCHERELLI – SIMPATICO RACCONTINO   Leave a comment

 
NOI SIAMO… FUOCHERELLI…
Simpatico raccontino-riflessione
 
 
 
 
 
 
A un uomo del villaggio di Negua, sulla costa della Colombia, fu concesso di salire alto nel cielo.
Al ritorno disse che aveva contemplato dall’alto la vita degli uomini.
E disse che siamo un mare di fuocherelli.
Il mondo è questo – rivelò -.
 
 
 

 

 

C’è un mucchio di gente e un mare di fuocherelli.
Ogni persona brilla di luce propria fra tutte le altre. Non ci sono due fuochi uguali.
Ci sono fuochi grandi e fuochi piccoli e fuochi d’ogni colore.
 

 

 

C’è gente dal fuoco sereno che non si lascia scompigliare dal vento, e gente dal fuoco pazzo, che riempie l’aria di faville.
Alcuni fuochi sono fuochi sciocchi, che non illuminano nè bruciano però ce ne sono altri che ardono tutta la vita con tanta voglia che non li si puo’ guardare senza restare abbagliati.
E chi si avvicina, prende fuoco.
 
 

Proviamo a guardar le persone attorno a noi… secondo le immagini di questa storiella.
Potremmo divertirci.
 
Ma… ma poi… noi dove ci collochiamo e soprattutto dove ci collocano gli altri?
Siamo fuochi grandi o piccoli?
Sciocchi… o saggi…?
 
 
 
 
 

Ciao da Orso Tony
(dal web – impaginaz. T.K.)
 

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IN FACEBOOK UN… SALOTTO… CULTURALE…
 
 
 

Pubblicato 20 novembre 2010 da tonykospan21 in FAVOLE LEGGENDE RACCONTI DI SAGGEZZA

VOGLIO TE – TAGORE – FELICE SABATO IN POESIA E MUSICA   Leave a comment

 

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Le parole d'amore, che son sempre le stesse,
prendono il sapore delle labbra da cui escono.
Guy de Maupassant, da “Bel-ami”

 

...rosa......rosa......rosa......rosa......rosa......rosa...

 
 
 
 
 
VOGLIO TE
Tagore
 
Voglio te,solo te!
Lascia che il mio cuore
lo ripeta senza fine.
     
Tutti i desideri che mi distraggono
di giorno e di notte
in sostanza sono fasulli e vani.
   
Come la notte tiene nascosta nel buio
l’ansia di luce
così nel profondo del mio cuore
senza ch’io me ne renda conto
un grido risuona:
Voglio te,solo te!
Come la tempesta cerca la quiete
mentre ancora lotta contro la quiete
con tutte le sue forze
così io mi ribello e lotto
contro il tuo amore
ma grido che voglio te,solo te.
 
 

 

 

 

 

 

DA ORSO TONY

 
PSICHE E SOGNO
 è il salotto culturale di fcb
d'arte, cinema, musica class. e moderna…,
buonumore, poesia, racconti, riflessioni… etc…
Accomodati… è casa tua…

 
 

LORENZO LOTTO – IL GENIO INQUIETO – II PARTE   Leave a comment

 
 
 
LORENZO LOTTO
IL GENIO INQUIETO
 
 
II PARTE
 
 
 
 

Andrea Odoni – Lorenzo Lotto

 
 
 
Per comprendere quanto si diceva prima
sul suo diverso modo di interpretare la vita e la pittura,
rispetto al conformismo dell’epoca, 
può essere davvero emblematica l’analisi di questo dipinto
che prelevo dal sito “Strange art”. 
 
 
L’ELEMOSINA DI SANT’ANTONINO
 
 
 

santantonino

 

ANALISI DEL DIPINTO

L’elemosina di Sant’Antonino di Lorenzo Lotto rappresenta un tema che dovrebbe, dico dovrebbe, esaltare la bontà di un santo, la sua capacità di assistere i deboli e gli ultimi, il suo grande cuore e il suo amore per il prossimo. Guardando con attenzione però il dipinto di Lorenzo Lotto non posso fare a meno di vedere un certo disincanto, quantomeno una certa ironia nel raffigurare il santo dedito appunto all’elemosina.
Più che un atto d’amore il dipinto sembra raffigurare un apparato in cui il santo vescovo è solo un grigio burocrate che decide chi aiutare e chi no. Proviamo a leggere l’opera partendo dalla parte bassa a destra (percorso di lettura anomalo ma illuminante). I poveri e i bisognosi consegnano le loro suppliche e le loro richieste al chierico che le raccoglie: notiamo il tocco realistico dell’uomo che mentre parla con una donna sotto di lui, fa cenno con la mano di aspettare a qualcuno al di fuori del quadro che richiama la sua attenzione.

Sant’Antonino è seduto più in alto in trono e legge le carte che gli passano i due chierici. Il suo aspetto dimesso ed annoiato trasmette l’idea di una routine quotidiana, di una cosa fatta senza passione alcuna. Due angeli parlano nelle orecchie a Sant’Antonino e gli suggeriscono le decisioni da prendere e a chi dare l’elemosina. Il chierico più in basso infine esegue gli ordini del suo vescovo e distribuisce i soldi alle persone da lui indicate.
Tutto funziona come un meccanismo, come una macchina per le elemosina e non c’è spazio per le emozioni. Siamo quindi di fronte ancora una volta ad un dipinto in cui il tema iconografico viene sviluppato dall’artista in modo parzialmente – o totalmente a seconda dei casi – contrastante rispetto alle intenzioni della committenza.

Dal sito STRANGE ART

 

 

 
Lucretia – Lorenzo Lotto
 
 
Concludo il breve discorso su Lorenzo Lotto 
riportando quest’altra riflessione complessiva sulla sua arte…
e mostrando alcune sue famose pale.

 

Pala di Santa Cristina – Lorenzo Lotto

 

VISIONE CRTITICA DELL'ARTE DI LORENZO LOTTO

Raramente un artista sente la creazione come totale impegno interiore, così come il Lotto. Uomo indubbiamente colto — e soprattutto nelle cose di religione — il suo racconto non è soltanto fatto illustrativo, ma evento vissuto totalmente, come fenomeno della coscienza. La sua arte solo raramente è contemplativa, essendo invece inquieta ed inquietante : tale, ossia, da non permetterne una visione distaccata, ma invece da provocare un colloquio che rimane aperto, oggi ancora, fra l’artista e noi stessi. Voglio intendere che la sua pittura non chiede, per poterci entrare, un passaporto qualsiasi: neppure il nostro adeguarsi alla coscienza estetica del tempo. Essa ci viene incontro da sola, ci turba la serenità, ci pone dei problemi che sono vivi ed attuali.

La sua arte è azione interiore, è impegno morale, senza soluzione temporale.   

P. zampetti, Lorenzo Lotto. Libro di spese diverse, 1969

 

 

Crocifissione – Lorenzo Lotto

 

FINE

Ciao da Tony Kospan

 

 
IL SALOTTO DI SOGNO DI FACEBOOK? E’…  
 
 
  PSICHEESOGNO1RID.gif PSICHE E SOGNO picture by orsosognante
 
UNO SPAZIO VIRTUALE COMUNE D’ARTE POESIA MUSICA
 RACCONTI SOGNI RICORDI BUONUMORE RIFLESSIONI
SCIENZE GIOCHI… ETC…  
 
TI ASPETTIAMO 
 
CIAO DA TONY KOSPAN

Pubblicato 20 novembre 2010 da tonykospan21 in ARTE, Senza categoria

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