Archivio per 21 novembre 2010

AMMIRIAMO IL PAPPAGALLO IMITATORE PIU’ IN GAMBA DEL MONDO   Leave a comment

      

 

 

IL PAPPAGALLO IMITATORE

PIU’ IN GAMBA DEL MONDO

 

 

VIDEO… INCREDIBILE… IMPERDIBILE…

E TUTTO DA GUSTARE…

 

  

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

    

AMI LEGGER… SCRIVER… POESIE?
DISCUTERNE  INSIEME ED IN AMICIZIA? 
VIENI ANCHE TU… NEL… 
  
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21
 
 
 

STATE ATTENTI A FAR PIANGERE UNA DONNA! – DAL TALMUD   1 comment

 

 

 
blo031.gif rosa%verde picture by RaiodeLuarblo031.gif rosa%verde picture by RaiodeLuar
 
 
STATE ATTENTI
A FAR PIANGERE UNA DONNA!
 
 
 
 
 
 
UN PENSIERO CHE VIENE DA LONTANO
MA CHE ANCOR OGGI APPARE, AHIME',
ATTUALISSIMO E DA DIFFONDERE…
 
 
 
 
 
 
Dal Talmud …
raccolta dei pensieri dei rabbini
attraverso i tempi …
 
 
 
 
“…state molto attenti a far piangere una donna,
che poi Dio conta le sue lacrime!”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 La donna è uscita dalla costola dell’uomo,
non dai piedi perché dovesse essere pestata,
né dalla testa per essere superiore,
ma dal fianco per essere uguale….
un pò più in basso del braccio per essere protetta
e dal lato del cuore per essere Amata ….”
 
 

 

 
  Donna con te – Anna Oxa 
 
 
 
 
 
 
           
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN…
 
 

Vivere il web… come in un club… un salotto tra amici?
Parliamo d’arte poesia, musica, riflessioni, buonumore, test… etc… 
Vieni… sarai protagonista nel nostro gruppo di
 
Amici di penna  –  Gabito Grupos
 
sampc3a187dad82b18dc.jpg Psiche e Sogno picture by orsosognante  
 
PROBLEMI AD ISCRIVERTI? 
 
T.K.
 
 

Pubblicato 21 novembre 2010 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE, Senza categoria

IL SILENZIO DELLA FILOSOFIA SUL MALE   Leave a comment

 

 

 

IL SILENZIO DELLA FILOSOFIA

SUL MALE

 

 

 

 

 

Parte dell’ intervento di Sergio Givone
ad UmbriaLibri sul  Tema 
 
 “In fondo al male”
 
 
 

 
 
Un articolo interessante… un piccolo excursus sul
   concetto di male…  attraverso i secoli
che porto all’attenzione di chi… come me…  ama anche questi temi…
e che propongo alla vostra lettura…
 
 
 

NotaNEWAGE Nota

 

La filosofia tace sul male

 

Diceva David Foster Wallace, lo scrittore americano da poco scomparso: anche l’ aragosta “sa” il male, quanto meno lo sente. Basta prestare orecchio al rumore sordo delle chele che sbattono contro i bordi della pentola in cui è stata gettata viva. E non si dica che il suo è un sentire elementare, rozzo.
Se l’ aragosta non ha le parole per dire la sofferenza che prova e il tormento che le viene inflitto, forse noi le abbiamo? Si pensi alla filosofia.
Di fronte al male è stata reticente, ha balbettato.
Vero è che tutte le tradizioni da cui proveniamo traboccano di riferimenti al più inquietante dei molti misteri che ci circondano.
Non c’ è male che sia stato risparmiato a Giobbe. «Appena temo un male, questo mi colpisce». Inutile chiedere perché, avverte Qohélet.
Tutto è inutile. Tutto è vano.
E questo forse è anche peggio del male. «Sarebbe opportuno che noi ci radunassimo a piangere la casa nella quale qualcuno sia venuto alla luce, pensando ai molti mali della vita umana, ma a chi con la morte ha posto fine a gravi sofferenze, gli amici con lode e con gioia dovrebbero dare sepoltura», aveva scritto Euripide, rievocando l’ antica sentenza del Sileno (…) per cui la cosa migliore sarebbe non nascere, e in subordine morire al più presto.
Ma siamo sicuri che in quei testi si stia parlando del male e non di qualche cos’ altro?
Qualcosa che ha bensì a che fare col male, ma che nulla dice circa la sua natura?
Certamente le sciagure che senza tregua colpiscono gli uomini, con il loro corteo di sofferenze afflizioni pene e tormenti vari, per non parlare della morte e del nulla, sono dei mali.
Ma non lo sono necessariamente.
Tant’ è che hanno potuto presentarsi talvolta come forme di liberazione o di sollievo.
Il male sfugge alla presa. E si rifugia in una dimensione dov’ è difficilissimo stanarlo.
E’ la dimensione in cui il male appare strettamente legato alla colpa.
Anzi, non appare se non come colpa.
Ossia come qualcosa di cui l’ individuo deve rispondere.
Non importa a chi: se a Dio, alla propria coscienza, agli altri uomini.
Né importa se ciò di cui deve rispondere è un che di fatale, addirittura un destino.
C’ è autentico male dove c’ è assunzione (o rifiuto) di responsabilità per una colpa.
Ma quale colpa?
A questo proposito i greci hanno parlato di amartia.
I cristiani invece di peccato.
Si coglie qui la differenza nel modo in cui gli antichi e i moderni hanno concepito il male.
Per gli antichi la colpa appartiene all’ ordine delle cose.
E’ una specie di marchio, è il retaggio della nostra finitezza, come sostenne Anassimandro. Siamo mortali; lo siamo poiché ci siamo separati dall’ uno-tutto e siamo precipitati nel mondo della vita e del divenire.
Questa separazione è la nostra colpa. Da espiare con la morte.
Come se ci dicessero: sei venuto al mondo, hai goduto della luce del sole, e allora paga.
Anche per il cristianesimo la colpa è tutt’ uno con la nascita.
L’ uomo nasce portatore di un peccato d’ origine.
Però questo peccato non appartiene all’ ordine delle cose, come nel mondo classico, ma a quel principio spirituale che è l’ anima.
Donde la questione come possa essere imputabile all’ anima un peccato non commesso.
Il cristianesimo introduce allora l’ idea della solidarietà nella colpa.
Ricevendo la vita, ciascuno è tenuto a farsi carico di tutto ciò che la vita comporta, non solo nel bene ma anche nel male.
Un po’ come quando si riceve un’ eredità. Se la si accetta, i debiti connessi devono essere onorati.
C’ è dunque differenza, ma anche profonda affinità fra la nozione di colpa tragica e quella di peccato originale. (…)
Ma che cosa accade nel momento in cui, come oggi, la colpa perde credibilità filosofica?
Chiaro che se la colpa è sempre e soltanto della società, o non è che senso di colpa, di cui è bene disfarsi per igiene mentale, allora tanto vale rinunciare ad essa.
Salvo che, tolta la colpa, è tolto anche il male.
Non è certo un caso se la filosofia contemporanea, tranne pochissime eccezioni,
sul male ha taciuto. –
 

 SERGIO GIVONE

 

 

  Repubblica — 07 novembre 2008    sezione: CULTURA

IMPAGINAZIONE T.K.

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

    

AMI LEGGER… SCRIVER… POESIE?
DISCUTERNE  INSIEME ED IN AMICIZIA? 
VIENI ANCHE TU… NEL… 
  
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21

 

Pubblicato 21 novembre 2010 da tonykospan21 in RIFLESSIONI AFORISMI FILOSOFIE

QUANDO NON SARAI – SHAKESPEARE – MINI DELLA BUONANOTTE   1 comment

 
 
QUANDO NON SARAI
William Shakespeare

Quando non sarai
più parte di me,
ritaglierò dal tuo ricordo
tante piccole stelline,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo
si innamorerà della notte.
 
 
 
 
da Tony Kospan
 

    

AMI LEGGER… SCRIVER… POESIE?
DISCUTERNE  INSIEME ED IN AMICIZIA? 
VIENI ANCHE TU… NEL… 
  
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21

Pubblicato 21 novembre 2010 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA, Senza categoria

ENERGIA MUTABILE – PICCOLA POESIA… SUBLIME…   4 comments

 
 
 
ENERGIA MUTABILE
 
– PICCOLA INTENSA PROFONDA POESIA –
 
 
 
 
 
 
Ecco una piccola intensissima ed affascinante poesia
di un autore contemporaneo… Giuseppe Conte
 
 

Giuseppe Conte – Imperia Porto Maurizio – 15 novembre 1945

 
 La si può idealmente dividere
in 2 parti contrapposte
 
La prima ci parla di un amore
indipendente dal possesso
e perfino dal legame stesso… dell’amore
 
L’amore vero, tu lo sai,
è volere la gioia
di chi non ci appartiene
 
La seconda invece è tutta un traboccare…
di un’energia necessaria ed irrinunciabile…
che non può prescindere
dall’intensità di un legame forte…
quasi un patto di amore e sangue…
tanto intenso…
 quanto in continua evoluzione.
 
 
 
 
 
 
Possiamo anche dire… in altre parole…
 che la prima è la parte astratta propedeutica però…
alla seconda…
parte concreta in cui si snoda come in un ruscello
l’eterno mutamento della realtà dell’amore.
 
 
 
 
 
ENERGIA MUTABILE
Giuseppe Conte 
 
L’amore vero, tu lo sai,
è volere la gioia
di chi non ci appartiene
è questo uscire, traboccare da se stessi
come il sangue dalle vene
 per un taglio,
è l’irrinunciabile,
amore energia mutabile eterno bene.
 
 
 
 
  
Cosa ne pensate?
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 

 
 IN FACEBOOK
UN… SALOTTINO… CULTURALE… 
 
 
DOVE E’ POSSIBILE SCAMBIARSI PENSIERI ED EMOZIONI
D’ARTE POESIA MUSICA BUONUMORE RIFLESSIONI STORIA… ETC…
IN MODO SEMPLICE ED IN AMICIZIA…
 
ACOMODATI E PARTECIPA ANCHE TU…

Pubblicato 21 novembre 2010 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI, Senza categoria

LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA   2 comments

 

 
 
 
LA LEGGENDA DELLA LUNA PIENA

(Leggenda Indiana)
 
 
 
Nota

In una calda notte di luglio di tanto tempo fa un lupo, seduto sulla cima di un monte, ululava a più non posso.
In cielo splendeva una sottile falce di luna che ogni tanto giocava a nascondersi dietro soffici trine di nuvole, o danzava tra esse, armoniosa e lieve.
Gli ululati del lupo erano lunghi, ripetuti, disperati. In breve arrivarono fino all’argentea regina della notte che, alquanto infastidita da tutto quel baccano, gli chiese:
– Cos’hai da urlare tanto? Perché non la smetti almeno per un po’?-
– Ho perso uno dei miei figli, il lupacchiotto più piccolo della mia cucciolata.
Sono disperato… aiutami! – rispose il lupo.
La luna, allora, cominciò lentamente a gonfiarsi.E si gonfiò, si gonfiò, si gonfiò, fino a diventare una grossa, luminosissima palla.
– Guarda se riesci ora a ritrovare il tuo lupacchiotto – disse, dolcemente partecipe, al lupo in pena.
Il piccolo fu trovato, tremante di freddo e di paura, sull’orlo di un precipizio.
Con un gran balzo il padre afferrò il figlio, lo strinse forte forte a sé e, felice ed emozionato, ma non senza aver mille e mille volte ringraziato la luna.
Poi sparì tra il folto della vegetazione.
Per premiare la bontà della luna, le fate dei boschi le fecero un bellissimo regalo:
ogni trenta giorni può ridiventare tonda, grossa, luminosa, e i cuccioli del mondo intero, alzando nella notte gli occhi al cielo, possono ammirarla in tutto il suo splendore.
I lupi lo sanno…
E ululano festosi alla luna piena.
 
 

greywolfwl5.jpg image by rosaspina58

 

DAL WEB – IMPAG. T.K.

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 
 IN FACEBOOK
UN… SALOTTINO… CULTURALE… 
 
 
DOVE E’ POSSIBILE SCAMBIARSI PENSIERI ED EMOZIONI
D’ARTE POESIA MUSICA BUONUMORE RIFLESSIONI STORIA… ETC…
IN MODO SEMPLICE ED IN AMICIZIA…
 
ACOMODATI E PARTECIPA ANCHE TU…

SE DEVI AMARMI – BROWNING – FELICE DOMENICA IN POESIA E MUSICA   Leave a comment

 

 

cuorecuorecuorecuorecuorecuore

  

 

     E' necessario correre dei rischi …
riusciamo a comprendere il miracolo della vita
solo quando lasciamo che l'inatteso accada.
Paulo Coelho

   

 

       

 

 

S E   D E V I    A M A R M I

(Elizabeth Barret Browning)
 
Se devi amarmi, per null’altro sia
se non che per amore; non dire mai:
“L’amo per il sorriso, per lo sguardo,
la gentilezza del parlare, il modo
di pensare conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno”. Queste
son tutte cose che posson mutare,
Amato, in sé o per te, e un amore
così sorto potrebbe poi morire.
E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto. Può scordare
il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti. Soltanto per amore
amami – e sempre, per l’eternità.

 
 
 
 
 
 
dimanche5.jpg bon dimanche image by lucy57_album
 
 
A’ tout le monde par Ours Antoine
 
 

 

AMI LEGGER… SCRIVER… POESIE?
DISCUTERNE  INSIEME ED IN AMICIZIA? 
VIENI ANCHE TU… NEL… 
  
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21  
TONY KOSPAN

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: