Archivio per 12 novembre 2010

MINI AUTUNNALI PER SORRIDERE…   Leave a comment

 

 

MINI CALDE CALDE…

PER RISCALDARCI SORRIDENDO…

 

 

 

“Due barboni inglesi che vivono sotto un ponte.

Uno dice all'altro: sei sordo? non mi senti quando ti chiamo?

L'altro gli risponde: scusami ma ero sotto la doccia….

sms divertenti

 

Rubate 100.000 lampadine… la polizia brancola nel buio

sms divertenti

 

Un uomo molto importante ha fatto la pipì ha letto e dice di aver sudato.

Cosa più strana anche i suoi amici dicono che ha sudato.

 

sms divertenti

 

Uccide la moglie a cornate.

Ancora ignoti i motivi del folle gesto

sms divertenti

 

Il capo entra in ufficio:

Vi ho già detto che quando si lavora non si fuma!

E chi sta lavorando….

 

Dottore, dottore quando parlo nessuno mi ascolta

– e il dottore: avanti un altro

sms divertenti

 

Totti in cartolibreria.
“Bongiorno dovrei regalà 'na penna”
Il commesso: “A sfera?”
Totti: “No, a mi' padre!”
 

sms divertenti

 

DONNE

– Quante donne hai avuto?
– Mah… una trentina…
– Così tante?!?
– No… 1… era di Trento!

 
 
 
CIAOOOOOOOOOOOOOOOO
DA TONY KOSPAN
 
 
PSICHE E SOGNO
 è il salotto culturale di fcb
d'arte, cinema, musica class. e moderna…,
buonumore, poesia, racconti, riflessioni… etc…
Accomodati… è casa tua…

Pubblicato 12 novembre 2010 da tonykospan21 in BUONUMORE, Senza categoria

LA SERA… IN POESIA   Leave a comment

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LA SERA… IL TRAMONTO… IN POESIA
by Tony Kospan

Cari amici della poesia… dopo aver trattato il tema dell'alba…
stavolta affronteremo il tema della sera e la prossima settimana,
concludendo la trilogia, quello della notte. 
 
 
 
 
Vi domanderete. Ma perché saltiamo il giorno?
Il motivo è semplice. Non ci sono molte grandi poesie sul pieno giorno…
 
Il giorno infatti, con le sue concrete e pratiche occupazioni…,
i suoi ritmi ed il suo tran tran…
non ci porta a fermarci a pensare… a sognare… a poetare…

 

 
Il tema è la sera dunque… che in questo periodo dell'anno…
accorciandosi il giorno sempre di più…
ci fa compagnia molto più a lungo… 

La sera rappresenta anche il momento di riposo dopo le fatiche del giorno…

e dell'incontro familiare… sul quale ormai però incombe la tv… il pc…
 
 
 
 
Oggi in verità ci stiamo abituando a vivere intensamente anche di notte…
ma il tramonto e la sera conservano intatto il loro fascino.

Le poesie sul tema sono tantissime per cui non potendole postare tutte

ed avendone postate, negli anni scorsi,
di Foscolo , Byron,  Neruda, Cardarelli, Baudelaire… etc etc…
ho selezionato queste altre che pure mi affascinano, ciascuna a suo modo.
 
 
 
 
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle,
vostre o degli autori che amate,  che piacciono a voi…
 
Le immagini sono tutte di Claude Théberge

inconfondibile artista franco canadese (Quebec),
che mi è sempre piaciuto molto, scomparso nel 2008.
 
 

 
 
TERRAZZA
Vittorio Sereni
 
Improvvisa ci coglie la sera.
Più non sai
dove il lago finisca;
un murmure soltanto
sfiora la nostra vita
sotto una pensile terrazza.
Siamo tutti sospesi
a un tacito evento questa sera
entro quel raggio di torpediniera
che ci scruta poi gira se ne va.
 
 
 
IL TRAMONTO DEL SOLE
G. Lorca
 
Il sole è tramontato.
Gli alberi
meditano come statue.
Ormai il grano è falciato.
Che tristezza
le norie ferme!
Un cane campagnolo
vuole mangiarsi Venere,
 e le latra.
Splende sul suo campo di pre-bacio
come una grande mela.
Le zanzare
– Pegasi della rugiada –
volano nell'aria calma.
La Penelope immensa della luce
tesse una notte chiara.
“Figlie mie, dormite, viene il lupo”,
le pecorelle belano.”
è arrivato l'autunno, compagne?”
dice un fiore avvizzito.
A momenti verranno i pastori coi loro nidi
dalla sierra lontana!
Giuocheranno le bambine sulla porta
della vecchia casa,
e ci saranno strofe d'amore
 
 
 
 
SEI LA NUVOLA DELLA SERA…
Tagore
 
  Tu  sei la nuvola della sera
che vaga nel cielo
dei miei sogni.
Io ti dipingo e ti  modello
con i miei desideri d'amore.
Tu sei mia, solo mia, l'abitatrice dei miei
sogni infiniti! I tuoi piedi sono rosso-rosati
per la vampa del mio desiderio,
spigolatrice dei miei canti
al tramonto! Le tue labbra sono dolci-amare
del sapore del mio vino di dolore.
Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei sogni solitari!
  Ho oscurato i tuoi occhi
con l'ombra della mia passione,
frequentatrice della profondità del mio sguardo!
T'ho presa e ti stringo, amore mio, nella rete
della mia musica. Tu sei mia, solo mia,
abitatrice dei miei sogni immortali!

 
  

 
 
A SERA
Hermann Hesse
 
A sera vanno le coppie di amanti
lentamente attraverso il campo,
donne sciolgono i loro capelli,
commercianti contano i soldi,
sul giornale della sera leggono ansiosi
i borghesi le novità,
fanciulli agitano piccoli pugni
dormono sonni profondi e lunghi.
Ognuno compie le proprie azioni
adempie al sublime dovere,
borghesi, poppanti, coppie di amanti –
eccetto me?
Certo! Neppure delle mie azioni serali
delle quali sono schiavo
lo spirito del mondo può privarsi,
anch'esse hanno un senso.
E così affondo e risalgo,
danzo nell'intimo,
canticchio sciocchi canti di strada,
lodo Dio e me stesso,
bevo vino fantasticando
di essere un pascià,
avverto noie ai reni,
sorrido e bevo anche di più,
dico sì al mio cuore
(al mattino non è possibile)
da dolori del passato
giuocando intesso una poesia,
vedo la luna e le stelle ruotare,
ne percepisco il significato
e via con loro mi sento andare
non importa dove.
 
 
 
DOVE LA LUCE
Giuseppe  Ungaretti
 
Come allodola ondosa
Nel vento lieto sui giovani prati,
Le braccia ti sanno leggera, vieni.
Ci scorderemo di quaggiù,
E del mare e del cielo,
E del mio sangue rapido alla guerra,
Di passi d’ombre memori
Entro rossori di mattine nuove.
Dove non muove foglia più la luce,
Sogni e crucci passati ad altre rive,
Dov’è posata sera,
Vieni ti porterò
Alle colline d’oro.
L’ora costante, liberi d’età,
Nel suo perduto nimbo
Sarà nostro lenzuolo
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
AMI LEGGER… SCRIVER… POESIE?
DISCUTERNE… ANALIZZARLE… INSIEME
ED IN AMICIZIA? 
VIENI ANCHE TU… NE… 
 
  
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21 
 
TONY KOSPAN

UN SOGNO – E. A. POE – POESIA SUBLIME E DI… SOGNO   Leave a comment

 
 
 
UN SOGNO
 
POESIA SUBLIME E DI SOGNO DI EDGAR ALLAN POE
 
 
 
              
 
 
 
 
 
 
Cari amici sapete che per noi del
Fantastico Mondo della Poesia… e di Psiche e Sogno…
e per gli amanti della Poesia in genere
il Sogno è qualcosa di veramente familiare…
direi quasi connaturato…
 
Personalmente poi col mio nik Orsosognante,
il mio gruppo di amici virtuali Psiche e Sogno,
 – per anni al primo posto in Amici di Penna –
ho sempre avuto un’enorme considerazione del Sogno
quale elemento essenziale nella vita umana…
 
 
 
 
Non è qui il caso di approfondire la storia dei mei rapporti col sogno…
ma solo di presentarvi una poesia di Edgar Allan Poe…
che è per me quasi la fotocopia del mio pensiero in materia…
 
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’ era avverso,
m’ ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
.
 
 
 
 
Direi che Poe descrive meglio di mille parole
il vero senso… la grande importanza…
nonché la capacità lenitiva… dei nostri diurni affanni… 
da parte del sogno…
definendolo anche “stella polare”!
 
 
Boston 1809 – Baltimora 1849
 
 
Poe è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro, del genere poliziesco e del giallo psicologico
 
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria, davvero notevole…
considerata la sua breve vita…,
 spaziò in molti campi…
riscuotendo grande successo anche nella poesia…
 
 
 
  
 

Chi ama in qualche modo e coltiva davvero
la presenza e l’ “amicizia” del sogno nella sua vita
si ritroverà di certo anche in quest’altra sublime poesia
ad esso dedicata…
 
 

 
 
 
 
UN SOGNO
E. A. Poe

In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie –
mentre un sogno, da sveglio,
di vita e di luce
m’ ha lasciato col cuore implacato.
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’ intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’ era avverso,
m’ ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso.
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano –
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?
 
 
 
 
 
 
 
Come sempre mi piacerebbe leggere il vostro pensiero…
 
Ciao da Tony Kospan

Pubblicato 12 novembre 2010 da tonykospan21 in POESIE SUBLIMI

IL VICINO DI POSTO – RACCONTO SUBLIME   Leave a comment

 
 
 
 
 
Questo racconto, a mio avviso, pur nella sua quasi ingenua semplicità…
lo ritengo davvero sublime… e capace di di farci sperare…
in un mondo migliore…
 
IL VICINO DI POSTO
 
 
 
 
 
 
Una donna bianca, di circa 50 anni, prende posto in classe economica,
di fianco ad un uomo nero, su un aereo di linea.
 
Visibilmente turbata, chiama la hostess.

“Che problema ha signora?” chiede l’hostess.

“Ma non lo vede?” risponde la signora ” mi avete messo a fianco di un uomo nero!

Non sopporto di rimanere qui. Assegnatemi un altro posto”.

“Per favore, si calmi”, dice l’hostess, “Poiché tutti i posti sono occupati.
Vado a vedere se ce n’è uno disponibile”.

L’hostess si allontana e ritorna qualche minuto più tardi.

“Signora, come pensavo, non c’è nessun altro posto libero in classe economica, anche il comandante mi ha confermato questa mancanza di  posto, neanche in classe executive.
Ci è rimasto libero soltanto un posto in prima classe.”
 
Prima che la donna avesse modo di commentare la cosa, l’hostess continua:
“Vede, è insolito per la nostra compagnia permettere a una persona con biglietto di classe economica di sedersi in prima classe. Ma, viste le circostanze, il comandante pensa che sarebbe scandaloso obbligare qualcuno a sedersi a fianco di una persona sgradevole”.
 

E, rivolgendosi all’uomo nero, l’hostess prosegue:

“Quindi, signore, se lo desidera, prenda il suo bagaglio a mano che la attende un posto in prima classe …”
 
E tutti i passeggeri vicini che, allibiti, avevano assistito alla scenata della signora,
si misero ad applaudire.
 

 

 
 
“L’ UNICA RAZZA CHE CONOSCO
E’ QUELLA UMANA!”
 
 

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DAL WEB – RIELABORAZIONE T.K.

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

AMI LEGGER… SCRIVER… POESIE?
DISCUTERNE  INSIEME ED IN AMICIZIA? 
VIENI ANCHE TU… NEL… 
  
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TONY KOSPAN

VUOI CHIAMARMI GIOIA – ALERAMO – BUON WEEK END IN POESIA MUSICA E ARTE   Leave a comment

 

       
 

      

 

 
La promenade (La passeggiata) – Monet
 
 
VUOI CHIAMARMI GIOIA
Sibilla Aleramo
 
Vuoi chiamarmi Gioia
poi che non sai il mio nome.
E io ti rispondo come ti rispose quel fanciullo
a cui lodasti i lucenti occhi
laggiù nel paese caldo e colorato,
ti rispondo che sei tù ad avere nel forte cuore
la virtù della gioia,
tù ad investire il cuore mio.
Tanto sei forte o signore
che di me cogli solo ciò che t’incanta
e mi ravvivi il sorriso,
e fai che a me stessa più non importi il mio nome
il mio nome che non è Gioia,
fai che ogni oscura imminenza della mia sorte
io alteramente allontani.
– per un attimo?-
e a fine del tuo il mio sorriso ravvivi.
Ravvivi il mio canto,
ed è come se laggiù chiusa nella tua mano
tu mi portassi, nel paese cldo e colorato,
in un avvampante aurora,
là dove ogni cosa si chiama Gioia.

Il prato – Monet
 

 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 

 
PSICHE E SOGNO
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